13 ~ CieloChiaro

ZampaChiara's P.O.V

Se il vento avesse gli occhi, potrebbe vedere tutto il mondo, ogni singolo angolo, ogni foresta e ogni città, ogni ghiacciaio e ogni montagna, ogni albero che lo saluta agitando le foglie al suo passaggio, ogni lago in cui si diverte a sguazzare formando le onde che leggere si infrangono sulle coste, ogni fiume dipinto d'argento che scorre impetuoso nei suoi argini, tutte le opere che una mano ispirata e sapiente ha dipinto sull'enorme tela dell'infinito, un infinito senza limiti nè margini, così grande da non potersi nemmeno immaginare lontanamente, molto più grande della Terra, molto più grande del Sole, molto più grande dell'intero Universo, che altro non è che un misero puntino all'interno dell'infinito.

Se il vento avesse gli occhi, potrebbe vedere anche le cose più piccole, conosce per nome ogni cuore che batte sulla Terra, perchè il vento sa ogni cosa e sente ogni parola.

Se il vento avesse gli occhi, vedrebbe persino queste due piccole gatte selvatiche che camminano per la foresta come topolini in un labirinto con alte pareti, ma di cui conoscono la strada.

Una è una gattina, una che dal suo aspetto sembra aver conosciuto il mondo da poche lune e dal suo comportamento di essere impacciata come un cucciolo, ma la sua vera età nasconde molti segreti, che si restringono in un piccolo punto con i ricordi, cercando il centro come pesciolini, per essere dispersi in quella massa immensa e informe che è il tempo. Il suo manto di luce viene raggiunto dalle tenebre sulla punta delle orecchie appuntite a formare ciuffi come quelli di una lince e sulle piccole e sottili zampe, dove però si schiariscono come colpite da un debole raggio di sole. Tra le orecchie un lungo ciuffo le si posa al lato di un occhio, lasciandoglielo scoperto.

Già il mondo aveva visto quegli occhi, due pozzi blu cobalto come frammenti di cielo, e quel manto color della neve, tanti anni prima, che per poco tempo aveva rallegrato la foresta, scomparendo tra le stelle.

L'altra è più grande, già esperta del mondo su cui punta gli occhi già da due anni, ma comunque giovane e scattante come una cucciola, che si muove sul terreno come un serpente sinuoso, agile come una lepre che fugge da una volpe. I suoi splendidi occhi sono così verdi e puri da sembrare smeraldi incastonati in una coltre di neve maculata. Il manto è macchiato da chiazze di tenebra che fanno contrasto con il resto del manto luminoso e chiazze di sangue a puntini che vengono a formare come dei fiorellini ai lati del corpo, sulle cosce e sulla schiena, mentre sulla punta della lunga coda affusolata presenta un ciuffetto arancione come le foglie d'autunno, proprio come se una di queste si fosse staccata dal ramo su cui dimorava per posarsi su di lei.

Quelle due gatte così piccole in mezzo alla foresta ombrosa e cupa siamo proprio noi, ZampaChiara e AlbaFiorita.

"Finalmente siamo arrivate. Non vedo l'ora di far vedere a ZampadiPassero e a ZampadiSperanza il topo che ho catturato" penso scuotendo i baffi dall'eccitazione.

"ZampaChiara, ZampaChiara!" Una voce giunge alle mie orecchie sempre all'erta, una voce giovanile e abbastanza acuta, ma non morbida come quella di un cucciolo, una voce maschile, e quando capisco a chi appartiene il mio cuore salta un battito.

"Oh, c... ciao, ZampadiCielo" balbetto guardando il bel siamese e cercando di sorridere, ma quello che appare sul mio muso è più simile a una smorfia. Le gambe quasi mi tremano.

"Ma che succede? E se fosse... No! Non è nulla. Concentrati! È un gatto come tutti gli altri... Ma quei suoi occhi di smeraldo - mi perdo a guardarlo in quei due pozzi verdi, quei pezzi di foresta incontaminata e luminosa che sono i suoi occhi - Ma che sto facendo? ZampaChiara, torna in te!"
Scuoto la testa cercando di cacciare i pensieri che mi vagano per la mente.

Lui mi guarda e mi chiede: "Domani vorresti venire a caccia con me e OndadiZaffiro, il mio mentore?". Comincio a sudare freddo. Cosa devo rispondere? Nel profondo del mio cuore sento che la risposta giusta è un sì, ma ho troppa paura.

"Non ci riesco, non posso andare contro il mio animo. Ma lui è stato così gentile a propormi di andare con lui... Sarebbe un sogno..." penso agitando freneticamente la coda cespugliosa, fendendo l'aria come una frusta.

"Se non vuoi non importa" dice poi lui un po' confuso dall'espressione che figura sul mio volto.

"No, certo che mi fa piacere! - esclamo poi tutto d'un colpo sorridendo e finalmente rilassando i muscoli che mi si erano contratti per l'imbarazzo - Tu che ne dici, AlbaFiorita?".

"Penso che sia un'ottima idea. Potresti fare nuove esperienze e ZampadiCielo ti spiegherà i confini meglio di me, ne sono sicura" risponde la mia mentore con un sorriso.

"Bene, sono contento. Hai voglia se proseguiamo insieme fino al campo?" mi chiede il bel siamese dandomi una zampata amichevole sulla schiena, facendomela percorrere da un brivido freddo e tiepido allo stesso tempo, che mi provoca una sensazione stranamente piacevole.

"C...certo!" esclamo emozionata ricambiando il colpo e provando un'emozione di gioia e serenità non appena la mia zampa grigia sfiora il suo pelo color perla con alcune sfumature sul marrone che vanno a scurirsi fino ad arrivare a una tinta vicina al nero sulle zampe e sulla punta della coda lunga ed elegante.

Lui mi dà una leccata sul muso, e mentre lo fa sembra non accorgersene nemmeno, come se la sua mente fosse scollegata.

Faccio le fusa e agito i baffi percorsa da una scossa di piacere che mi fa rizzare come soldatini ogni pelo bianco che mi popola la schiena fino alla punta della coda che, con un gesto rapido come quello di un pesce nell'acqua quando un cucciolo allunga la zampina per toccarlo, si attorciglia attorno alla sua.

"Mi sento strana: non sento più la paura, nè il dolore, nè l'ansia nè la tristezza. I miei occhi vedono solo i suoi, i suoi vedono solo i miei. Mi sento avvolta da un abbraccio caldo come il fuoco e dolce come il miele. Solo ora capisco cos'è l'amore, solo ora che ci sono dentro. E so per certo che lui prova lo stesso per me. Ho deciso: mi lascio andare a questo dolce sentimento" penso rapida mentre ZampadiCielo mi coccola.

I nostri mentori ci guardano dolcemente: "Ah, i giovani. Quanto sono carini quando scocca la scintilla..."

Ad un certo punto sento un fruscio provenire da un cespuglio. "Oh, sarà il vento...". Inizialmente ragiona così la mia mente avvolta dall'amore. Poi guardo più attentamente.

"No, non è un soffio d'aria fresca e leggera" penso poi sguainando gli artigli.

"Che succede?" mi chiede ZampadiCielo piegando il muso di lato.

"Resta qui, io vado a vedere" rispondo tappandogli la bocca. Mi avvicino di soppiatto al cespuglio da cui sembrano provenire delle risatine e dei fruscii.

Poi, non appena sono a una coda di volpe di distanza dall'arbusto da cui proviene un odore famigliare coperto dal profumo delle bacche del ginepro appena spuntate, vedo balzare fuori due lampi variopinti che mi atterrano davanti gridando: "Bu!".

"AAH! ZampadiPassero, ZampadiSperanza! Che ci fate qui?" grido facendo un salto all'indietro con il cuore che quasi mi esce dal petto da quanto batte forte.

"He, he... Non credere che non ti abbiamo vista!" esclama la mia amica tigrata con le piume di passero che le vibrano tra le orecchie tremanti di agitazione.

"Abbiamo una nuova coppia: la CieloChiaro!" grida ZampadiPassero sbellicandosi.

"Troppo bella la CieloChiaro!".

Ruoto gli occhi e arrossisco alle loro parole, poi tappo loro le bocche con le zampe. "State zitte! Non vorrete mica che lui vi senta...". Le sento ridacchiare sotto voce facendomi il solletico ai cuscinetti.

"Ehi! Che cosa state dicendo?". ZampadiCielo compare da dietro un albero dal tronco spesso quasi come due gatti, che deve essere vecchissimo, forse come la foresta in cui mi trovo.

"Oh, niente. Stavamo solo parlando" rispondo tremando leggermente.

"Oh, ok" dice lui.

Sento poi le voci dei nostri mentori richiamarci.

"Direi che è arrivato il momento di tornare al campo. Ci staranno aspettando e dobbiamo portare le prede. A proposito, voi avete catturato qualcosa?" Vedo le mie amiche gonfiarsi d'orgoglio.

A parlare inizia ZampadiPassero: "Sì, sono riuscita a prendere un coniglio enorme e mia sorella uno scoiattolo grassottello. È stato fantastico!".

"Bravissime! Io ho preso un grosso topo" esclamo soddisfatta. Detto ciò, recuperiamo le nostre prede e varchiamo il confine del campo. Io e ZampadiCielo continuiamo a stringerci le code e a sfiorarci il pelo a vicenda, ad ogni passo che facciamo, persino quando, dopo aver appoggiato le prede nel mucchio della carne fresca, ci dirigiamo verso la tana con un tordo da condividere.

"ZampadiCielo! - ZampaScarlatta cammina con eleganza verso di noi, sbattendo la coda rossa sul mio naso, facendomi quasi starnutire - Domani andiamo a caccia insieme?".

ZampadiCielo la guarda, poi le dice: "In realtà l'avevo già chiesto a ZampaChiara, ma, se vuoi, puoi venire anche tu".

Lei mi guarda di sottecchi e deglutisco. "Fa niente. Sarà per un'altra volta" esclama leggermente irritata andandosene nel suo giaciglio.

Arriva la sera e le stelle brillano nel cielo e si riflettono nei miei occhi, e la mia coda e la sua sono ancora unite in una sola.

"Non preoccuparti per ZampaScarlatta, fa sempre così. Io ci sarò sempre per te - mi sussurra lui in un orecchio con dolcezza - Te lo prometto".

Io gli lecco il muso e ci addormentiamo, stretti in quell'amore appena sbocciato. Ma nell'oscurità due occhi color sangue ci guardano con invidia. Nella mente risuonano le sue dolci parole.

Poi penso: "CieloChiaro, non è poi così male..."

Ecco un nuovo capitolo! Un po' lungo, ma spero vi piaccia! Finalmente sono emersi i sentimenti di ZampaChiara verso ZampadiCielo. Cosa succederà ora? Continuate a leggere per scoprirlo!

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