Capitolo uno

Stavo correndo a perdifiato nel bosco quando, improvvisamente, mi fermai e drizzando le orecchie sentii un rumore di qualcosa che cade e senza rendermene conto la foresta intorno a me stava svanendo...

Mi svegliai di soprassalto, avevo rifatto nuovamente quel sogno! Biascicai un po' dopo aver sbadigliato, mi resi conto che il rumore che mi aveva destato era il suono delle crocchette che il mio padrone stava facendo cadere nella ciotola, mi stiracchiai sopra il grande e comodo cuscino, balzando giù dalla cesta e dirigendomi verso la fonte del rumore. Bevvi un po' d'acqua dal sapore ferroso contenuta vicino alla ciotola del cibo.

Il puzzo di quei cosi sintetici mi invase le narici mentre, con lentezza, ne ingollavo un paio giusto per non morire di fame, uscii dalla gattaiola e zampettando per il mio giardino mi diressi verso la staccionata in legno che costeggia la casa, con un balzo saltai sul paletto di legno e puntai lo sguardo verso il boschetto che delimitava con il mio nido.

Qualcosa atterrò con tutto il peso vicino a me facendo traballare un po' la staccionata, mi voltai e incrociai lo sguardo con quello del mio amico Chiazzetta. Chiazzetta era un gatto nero con delle macchie bianche e gli occhi scuri, ingoiò rumorosamente e disse
"Rusty non vorrai andare lì dentro?" Spostai lo sguardo sorridendo e inspirando l'odore fresco del bosco

"No, a te non piacerebbe correre tra gli alberi e sentire il vento sul pelo del collo?"
Il gatto accanto a me mi guardò in modo strano, poi un brivido gli percorse la spina dorsale.

"Ma neanche morto! -si voltò a guardarmi negli occhi e con un espressione di puro terrore disse- Non lo sai ciò che si dice su questo bosco?" Scossi la testa curiosa e lui sospirando cercò di calmarsi un po', anche se non ce la fece.

"Mi hanno raccontato che lì ci vivono dei gatti selvatici, che si fanno gli artigli e le zanne con le ossa delle loro prede e che uccidono tutti quelli che si avventurano nel bosco!" Per dare più enfasi al suo discorso si avvicinò sempre di più al mio muso, che io spostai indietro per non farlo avvicinare troppo. Gli occhi mi brillarono di emozione e senza aspettare che mi spiegasse chi gli avesse raccontato quella storia saltai giù dalla staccionata, dirigendomi verso il bosco, prima di allontanarmi sentii la voce del mio amico urlarmi dietro "Rusty! Non andare è pericoloso!" Ma io non lo ascoltai sempre più emozionata dalla voglia di vedere uno di quei gatti selvatici.

Appena mi allontanai abbastanza da non vedere più la staccionata del mio giardino, mi guardai intorno emozionata.

Che bello il bosco! Ed io dovrei avere paura di qualcosa di così spettacolare?

I rami ricoperti di foglie facevano passare a tratti i raggi lunari che, nella notte, facevano risplendere le pietruzze che costeggiavano il piccolo sentiero, non mi accorsi che c'era qualcuno in agguato alle mie spalle finché colui che mi osservava non mi si arpionò alla schiena schiacciandomi al suolo, da sopra la spalla vidi un occhio giallo fissarmi curioso.

Cosa posso fare per liberarmi?

Il gatto continuava a tenermi ben salda al suolo finché un'idea non mi si presentò nella testa.

Farò finta di essermi arresa, a quel punto lo farò cadere e scapperò!

Appena finii il pensiero rilassai i muscoli e come previsto il gatto credette che mi ero arresa, appena allentò la presa gli detti uno strattone facendolo ruzzolare a pancia all'aria, scattai verso la strada appena fatta e lui rimessosi in piedi incominciò ad inseguirmi.

Ma cosa sto facendo? Sto scappando? Non ero entrata apposta per incontrare un gatto come lui? Allora lo voglio vedere in muso!

Mi voltai così rapidamente che il gatto non se ne accorse e con niente lo atterai posando le zampe sul suo petto.
Era un soriano grigio che sotto la luce lunare aveva dei riflessi argentati sul manto, negli occhi incredibilmente gialli invece vi era impresso lo stupore, ed in quel preciso momento fece una cosa che credetti di essermi immaginata.
Incominciò a ridere.
Era una risata squillante ed allegra che in poco coinvolse anche me, lo lasciai andare sicura che non mi avrebbe fatto niente, prese due profondi respiri e si calmò.

Mi guardò intensamente negli occhi, e con uno splendido sorriso mi parlò.
"Niente male per una micia domestica!" Inclinai il capo confusa.
"Micia domestica?" Lui annuì e mi spiegò che il termine micia domestica stava a significare i gatti che abitavano con i bipedi.

Mi sorrise inclinando di poco la testa.
"Io sono ZampaGrigia! Tu come ti chiami?" Ricambiai il sorriso socchiudendo gli occhi e dopo essermi schiarita la gola risposi alla domanda.
"Piacere di conoscerti ZampaGrigia! Il mio nome è Rusty"
Incominciammo a chiacchierare come dei vecchi amici che si erano appena ritrovati, ad un tratto durante la sua spiegazione se ne uscì con un "dopotutto non sei di nessun Clan, non sei un pericolo!"

Lo guardai corrucciata e curiosa, lui sgranò gli occhi gialli dalla sorpresa.
"Non dirmi che non sai cosa sono i Clan?!" Lo fissai negli occhi negando con la testa e lui incominciò a fare un lunghissimo discorso di spiegazione dove in alcune parti si perdeva ed ogni tanto gli toccava ricominciare la frase.

Mentre stava parlando all'improvviso si irrigidì e con gli occhi sbarrati mi sussurrò.
"Scappa stanno arrivando!"
Lo guardai stranita
"Arrivando? Chi? Qui non c'è nessuno a parte noi!" Mi guardai intorno non notando nessuno, ZampaGrigia era sempre più agitato, mi disse più volte di andarmene ma io capona, non mi mossi di una coda.

Quando sembrava al limite della disperazione una gatta, dal manto Grigio-blu con una cicatrice su una spalla e gli occhi blu scuro, sotto la luce lunare, uscì da un cespuglio seguita da un possente gatto che intorno al collo aveva il pelo gonfio, come fosse la criniera di un leone.

Non potevo sapere che da quel momento la mia vita sarebbe drasticamente cambiata, ma in quell'attimo qualcosa mi convinse che quella notte avevo fatto bene a non aver dato ascolto alle parole del mio amico Chiazzetta.









Angolo Autrice:
Eh già oggi mi voglio veramente superare! Ho pubblicato pure questa storia!
Dopo settimane, ma che dico, dopo due mesi che ho proposto questa idea nel gruppo di Warriors Cats ho finalmente postato! Lo so nel libro non finisce così il capitolo ma Ehy il mio è totalmente diverso, cooooooooooooooooomunque vi piace l'incontro tra ZmapaGrigia e Rusty? E soprattutto quand'è che metterò un nuovo capitolo?




































CHISSÀ!!

Al prossimo capitolo!
Ciao!👋🏽
(Sono 1096 parole!)

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