Sentimenti
StelladiLume era entusiasta, la prima felina con cui aveva fatto amicizia e della quale si era preso una cotta, la prima della sua vita, era lì davanti a lui con lo stesso sorriso di quel tempo, ed il suo cuore non faceva che battere all'impazzata al solo averla vicina.
-Oh davvero?- chiese quasi balbettando dalla timidezza, decisamente doveva tornare a parlare con altre gatte al di fuori di madre e compagna se doveva fare certe figure di merda. -Perché ho fatto questo sogno, che è più un ricordo, su questa gattina che ho conosciuto da piccolo e che poi ho perso di vista, ti somigliava molto e, dato che mi sono ricordato che FuocoFatuo non è esattamente il tuo vero nome, pensavo di chiederti questa cosa e insomma...- sì, stava decisamente facendo la figura del coglione, fortuna che la lieve risata della Sacro di Birmania era tutto fuorché derisoria.
-Allora immagino che tu sia quel Lume che mi ha vista nei miei momenti più imbarazzanti, dico bene?- chiese con divertimento nel tono di voce, effettivamente ricevendo una risposta positiva a tale domanda. Ciò che i due non pensavano era di essere spiati da un geloso StelladiCenere, assieme ai sempre presenti VolpedellaLuna, StelladelConiglio e FuriaNotturna, i quali erano più divertiti dalla situazione che realmente preoccupati dello spettro che era così innocuo da far risultare un riccio pericoloso.
Per il Certosino invece era ben altra storia: lui aveva con sé AladiFarfalla e PelodiSalamandra, la compagna che gli spettava di diritto e la loro madre che non aveva mai accettato la sua presenza, non poteva permettere che si prendesse pure una delle gatte che lo rendevano meno stronzo di quanto volesse mostrare! Gli occhi ardenti quanto braci fissavano con astio quel suo avvicinarsi alla vice, il suo guardarla per bene come se si fosse accorto solo in quel momento quanto potesse essere bella e attraente sotto la scorza di dura indifferenza che mostrava ai raduni, tanto che scattò nel preciso momento in cui una zampa del gemello si posò sopra una di FuocoFatuo, mentre le stava chiedendo di potersi vedere più spesso per conoscersi spesso.
-Cosa cazzo pensi di fare con la mia vice StelladiLume? Hai avuto il tuo momento per parlare con lei, ora sparisci!- soffiò ponendosi tra i due, certo che quel pappamolla non avrebbe reagito alle sue parole, come ogni volta.
-Non penso proprio, stavo finendo di parlare con FuocoFatuo, inoltre non sei tu a poter scegliere quanto tempo passiamo assieme fratellino. - rispose con fare alquanto acido l'altro leader, stupendo sé stesso oltre ai presenti, ma dopotutto chiunque ha un limite di pazienza verso gli insulti e le sevizie e StelladiLume aveva appena raggiunto il proprio.
-Stai attento Lume, rischi di trovarti in un mare di dolore più del solito questa volta...- lo avvertì con un basso ringhio, venendo zittito da un soffio di simile pericolosità.
-No, tu stai attento Cenere. Ricordati che sei nato da me e che, come ti ho creato, posso anche eliminarti del tutto dal piano terrestre.- StelladiLume avvicinò pericolosamente il muso a quello di StelladiCenere -Sono stufo di essere il tuo giocattolino contro lo stress, ostacolami in questo e le conseguenze saranno gravi per te, anche perché non è che sei stato tu a vederla per primo, sono io che te l'ho lasciata.- dopodiché si rivolse con un sorriso gentile alla vice, salutandola prima di andarsene e tornare al Clan della Stella: se il suo lato negativo voleva la guerra, l'avrebbe avuta eccome!
StelladiCenere fissava il punto in cui il gemello era sparito con un ghigno sanguinario impresso sul muso: quindi StelladiLume pensava seriamente che avrebbe potuto fotterle la vice e compagna così facilmente? Si sbagliava di grosso, e se era una guerra che voleva, beh l'avrebbe avuta.
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