Libera

Mentre la battaglia imperversava all'esterno, FuocoFatuo ne stava combattendo una più insidiosa e pericolosa, ovvero quella contro la magia che la stava lasciando impassibile come il ghiaccio e obbediente agli ordini di CuorediPolvere.
Stava urlando contro di essa, sbattendoci contro con tutta sé stessa, ma più insisteva più le sbarre sembravano chiudersi su di lei come un torchio, lente ed inesorabili.
Poi alla fine accadde qualcosa, di fronte a lei apparve una figura felina fatta di fiamme, con il suo stesso colore di occhi.
-Finalmente ci incontriamo FuocoFatuo. Io sono AstriFiammante, la gatta di cui CuorediPolvere era innamorato, e di cui è ancora ossessionato.- si presentò con la calma placida di un focolare.
La vice voleva farle diverse domande, ma lo spirito di fuoco la fermò posando una zampina calda sulla bocca. -Temo che dovremo rimandare le spiegazioni ad un momento più calmo, sappi solo che ti darò modo di liberarti e, assieme a coloro che stanno per arrivare, dovrete fermare quel poveretto con il dono di recedere la sua ossessione.-
Nel frattempo FuriaNotturna e PelodiSalamandra stavano eliminando gli ostacoli che li separavano dalla prigione dove si trovava il loro obiettivo, fortunatamente CuorediPolvere sembrava aver sottovalutato le loro risorse, troppo perso nella sicurezza in sé e la smania di uccidere il suo avversario per curare meglio le proprie difese, anche se una volta entrati videro con stupore, soprattutto la ex vice del Clan del Sentimento, che FuocoFatuo aveva già bruciato la gabbia di spesso legno e li aspettava con placidità, come se non fosse realmente lei.
-Dobbiamo andare, prima che sia troppo tardi.- disse con voce troppo pacata e calma, ma i due felini non ebbero modo di ragionare su cosa fosse successo o meno in quel lasso di tempo, fintanto che avevano la stessa idea  dovevano agire senza perdere un secondo.
Nel frattempo la battaglia stava imperversando, tra gatti e spettri che si stavano battendo all'ultimo sangue, in prima fila LunadiCenere e "StelladiLume" coperti di segni e ferite di profondità varia, entrambi decisi a voler sopraffarre l'avversario fino a sopprimerlo. Era una situazione che, ad occhi esterni, sarebbe apparsa quasi poetica: le due facce di una stessa medaglia che si scontravano per ricoprirne tutta la superficie, eppure quella scena sola stava scatenando una dolorosa tempesta nei cuori di quegli spettri che potevano ben vedere la verità e che vanamente avevano tentato di parlarne e rivelarla, ma le loro parole cadevano su orecchie sorde.
E CuorediPolvere, oh, lui si stava divertendo addirittura, quei sentimenti avvelenati da ciò che più di sbagliato dimorava nel suo cuore, lo stavano portando a bramare quasi una battaglia più lunga, più accesa, più sanguinolenta. Voleva vedere i corpi di quegli stolti che si ammazzavano erroneamente fra loro cadere come foglie in autunno, i vivi morire e i morti rotolarsi in quell'eterno stato di spettro; più di tutto, voleva vedere LunadiCenere svanire per sempre dalla sua vista, morire del tutto e fare la fine che meritava per averlo ucciso, per essere nato soprattutto, se non fosse stato per quell'aberrante creazione di StelladiLume dopotutto, lui non sarebbe mai morto ed era disposto a tutto per vendicarsi.
Tutto.
Tuttavia, pur essendo disposto a tutto, non era altrettanto preparato ad esso, almeno non ad affrontare ciò che stava arrivando e contro cui non avrebbe avuto molte chances: PelodiSalamandra aveva portato con sé un'arma fin troppo speciale, qualcuno che non poteva combattere in quel modo: FuriaNotturna e il suo dono.

A.N. un enorme grazie a Mattalara per avermi aiutato con il cliffhanger più azzeccato di sempre

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