5 ~ Un territorio per due clan

SognodiCalendula's P.O.V

Un raggio di sole penetra attraverso i rampicanti, accarezzandomi le palpebre ancora calate. Mi ci vuole qualche istante per comprendere che la mattina è finalmente giunta, che il dovere mi chiama. Eppure, vorrei che fosse ancora notte, che l'aroma della brezza fresca e la quiete delle tenebre continuassero ad aleggiare nell'atmosfera ormai frizzante, già dominata dal rumore dei passi e delle voci.

Ho di nuovo trascorso l'intero mio sonno a viaggiare da un sogno all'altro, in cerca di quello di ZampadiCerbiatto. 

Ma non l'ho trovato.

Tutto il mio impegno non ha portato a nulla, se non a un senso di inadeguatezza, di debolezza, di fragilità. Mi sento come un viandante cieco che vaga per sentieri impervi e lande senza fine di deserto, in cerca di una meta che conosce, ma che non ha speranze di raggiungere.

Oh, fratellino... Ti giuro che ci sto provando, con tutta me stessa. Ma tu non sei da nessuna parte, come se quei misteriosi individui ti avessero trascinato in un'altra dimensione, lontano da tutto e da tutti, disperso nel tempo e nello spazio, un granello in balia di uno sterminato universo.

O, forse, di qualcosa di più grande dell'universo.

Forse è così. Forse sei perduto per sempre.

Altrimenti, perché? Perché continuo a richiamarti, e tu non mi rispondi? Perché, quando invoco il tuo sogno, non vedo altro che infinita oscurità, che essenza di nulla? E, se ormai sei uno spirito, perché non mi contatti? Perché non mi mandi un segno?

Io vorrei che tu tornassi a casa. Manchi a tutti, con la tua scomparsa hai lasciato un buco incolmabile nei nostri cuori.

E io sto provando a contattarti, te l'ho già detto.

Ma non ci riesco.

Straziata dai miei stessi pensieri e stanca di questa stremante e inutile ricerca, apro gli occhi e sbadiglio, per poi rialzarmi a fatica sulle zampe traballanti e ischeletrite a causa del digiuno. Mi guardo intorno, analizzando con uno sguardo fugace i vari giacigli di muschio. 

Mi soffermo su quello di AladiPioggia, il quale, contro ogni aspettativa, sembra essere sulla via della guarigione. Le erbe che gli ho somministrato stanno facendo il loro effetto, e presto il guerriero potrà tornare ai suoi compiti. Chissà quanto sarà felice PetaloOndulato! Era così in pena per il suo compagno, piangeva come se l'avesse già perduto. E ora, invece, potrà riabbracciarlo.

Io, invece, non potrò riabbracciare ZampadiCerbiatto.

Scuoto la testa per scacciare il pensiero e rivolgo l'attenzione ai giacigli che erano occupati da Mantod'Ermellino e PelodiVolpe: i due giovani si sono ripresi velocemente e hanno potuto quasi subito riprendere le loro attività. Per molti altri, invece, la situazione è più critica: OndadiZaffiro ha una zampa anteriore spezzata e un profondo graffio in prossimità dell'occhio sinistro, tanto che non so se potrà tornare a vedere da quella parte. SciadiCometa ha un orecchio maciullato ed è cosparsa di ferite più o meno profonde, ZampadiPerla ha un taglio sulla gola e uno sul ventre, mentre NotteSelvaggia ha perso un pezzo della coda.

Quello più malridotto è, tuttavia, mio padre SussurrodiSalice: è rimasto paralizzato nella parte inferiore del corpo, essendo andato a impattare, durante il combattimento, contro la Grande Roccia. L'unica strada che avrei potuto imboccare per salvarlo sarebbe stata quella di dedicarmi unicamente a lui, trascurando tutti gli altri pazienti. Scelta impossibile, essendo io l'unica sciamana del Clan del Tuono.

Eppure, era l'unico modo.

E non ho saputo sfruttarlo.

Non solo non sono riuscita a proteggere mio fratello, ma ho anche condannato mio padre a trascorrere i suoi rimanenti anni immobile, nella tana degli anziani.

Era uno dei guerrieri più forti, e ora l'abbiamo perso.

E tutto per via della mia inesperienza, della mia incompetenza, della mia stupidità.

FiorediGrandine mi ha insegnato che il Clan della Stella tesse i nostri destini come fili di seta, per poi distribuirli in modo casuale, ingarbugliarli per renderli incomprensibili e legarli indissolubilmente tra loro, in modo che dalle scelte di uno dipenda la sorte di un altro.

E così è avvenuto.

Con la mia decisione, ho segnato il destino di mio padre.

Guardo quindi il giaciglio occupato da FonteChiara, stupendomi di vedere anche il suo compagno, stretto a lei in un amorevole abbraccio. Mi intenerisco e faccio qualche passo verso di loro. "ZampadiCielo?" richiamo il siamese.

Lui solleva il muso verso di me e borbotta irritato: "PiantodelCielo. Ora mi chiamo PiantodelCielo".

"Ah, giusto! Il prescelto del Pianto! Perdonami, PiantodelCielo" mi scuso, imbarazzata. "Sono ancora un po' scossa per via degli ultimi avvenimenti. Tutto è accaduto così in fretta che non mi riesce di tenere a mente tutto."

"Non me ne parlare..." replica il guerriero sfumato, rivolgendo un'occhiata amorevole alla compagna svenuta. Poi, quando ritorna su di me, la sua espressione si stravolge completamente: un velo di terrore gli oscura le iridi verdi e le pupille si stringono fin quasi a sparire. "SognodiCalendula, ti devo parlare. In disparte" sussurra.

Obbedisco e lo seguo fuori dalla tana. Non appena varchiamo la soglia, un fiume di parole sconnesse straripa dalle sue labbra: "Incubo... FonteChiara... Ombrad'Acero... RosaScarlatta... La Foresta Oscura... I miei cari... Pericolo...".

"Fermo!" grido, mentre ancora la testa cerca di collegare tra loro quei nomi. "Ora rilassati, fai un bel respiro e raccontami la storia con calma" mormoro, cercando di essere rassicurante, per quanto anche io sia tesa.

Lui obbedisce, gonfia il petto per consentire all'aria di invadergli i polmoni e poi, con la stessa velocità, la ricaccia fuori. Sbatte un paio di volte le palpebre, agita un orecchio e poi riprende a parlare, questa volta con meno concitazione. "Ho fatto un orribile incubo, questa notte. Ero immerso nell'oscurità, poi mi è apparsa dinnanzi l'immagine di FonteChiara. Mi chiamava, stava soffrendo. Io cercavo di correre da lei, ma non la raggiungevo mai. Si è quindi materializzata la figura di Ombrad'Acero, la quale mi ha detto che non l'avrei salvata..."

"Un momento..." lo interrompo. "Tu non avevi già fatto un sogno simile, lune fa?"

"Sì, è così" riprende PiantodelCielo, annuendo con vigore. "Ma questa volta, dietro alle tenebre non c'erano stelle..."

"Che cosa intendi?" mi incuriosisco.

Lui si avvicina a me con fare teatrale, ma i suoi occhi esprimono tutta la paura che ha nel cuore. "Che sono in pericolo, SognodiCalendula. Muschiata, BatuffolodiNeve, StelladiGelso, GocciadiCristallo... Tutti!" mormora, appiattendo le orecchie.

"Cosa?" domando. Come è possibile che dei gatti del Clan della Stella siano in pericolo?

"Ti dico che è così!" si intestardisce il siamese. "Nel mio sogno, VioladelPensiero, ArtiglioCremisi e StelladelSilenzio li stringevano tra le fauci. Erano terrorizzati. Non mi credi? E allora vallo a chiedere a RosaScarlatta! Lei ha fatto lo stesso sogno!"

"RosaScarlatta? Intendi ZampaScarlatta?"

"Sì, lei. Deve essere stata nominata guerriera da qualche abitante dell'Aldilà, come me e FonteChiara" ribatte PiantodelCielo, pensieroso. "Mi chiedo da chi, però. La profezia non fa riferimento ad alcuna Rosa..."

"Se noi capissimo tutto del Clan della Stella e conoscessimo ogni ostacolo dei sentieri che ci stende dinnanzi, certamente le nostre esistenze sarebbero molto più semplici. Ma le sue vie sono misteriose, e noi siamo costretti a interpretarle come meglio possiamo. Magari nella profezia è stata citata anche lei, solo che ancora non abbiamo compreso dove" gli spiego.

"Va bene" sbuffa lui. "Però ora fammi questo favore, ti prego." La sua espressione è supplichevole e non posso fare a meno di provare pietà per lui, condannato a un destino ingiusto, sbagliato.

"Certamente" rispondo con dolcezza. "Dimmi, cosa posso fare per te?"

"Quando accompagnerai mia madre a ricevere le sue nove vite?" domanda, affannato.

"Quando ci autorizzeranno quei cuori di volpe del Clan della Tenebra" rispondo, soffiando in direzione dell'entrata del campo, dove stanno appostati due guerrieri del Clan della Tenebra.

Da quando abbiamo perso la battaglia, supervisionano il nostro territorio come se fosse il loro.

Essendo AcquadiSorgente stata costretta a rimanere ferma nel suo giaciglio per due settimane, avendo riportato alcune gravi ferite che rischiavano di infettarsi, ArtiglioCremisi ha organizzato le pattuglie e dato ordini ai gatti del Clan del Tuono come se fosse lui il leader. Nonostante ora la guerriera argentea sia guarita, con grande gioia dei suoi cuccioli, il felino nero prosegue nella sua bieca tirannia abusiva.

Siamo trattati come schiavi, nel nostro stesso territorio, costretti a cacciare prede che non potremo mangiare e sottoposti a pene umilianti che cadono su di noi come grandine.

Chi prova a ribattere, viene punito.
Chi disobbedisce, viene punito.
Chi prende un momento di pausa, viene punito.

A momenti anche chi respira viene punito!

E questo non è neppure StelladelSilenzio!

Chissà che ne sarebbe stato del Clan del Tuono, se a prendere il controllo fosse stato il leader scuro...

Non è passato molto dalla sconfitta, ma siamo già scheletrici. Io stessa porto sul mio corpo i segni del digiuno. Il mio pelo, prima lucido, è ora opaco e sporco. Gli occhi sono incavati e sotto la pelle tirata spiccano più le ossa che i muscoli.

Ormai non mangio da diversi giorni, poiché le poche prede che riesco a racimolare dal mucchio della carne fresca senza farmi notare sono destinate ai miei pazienti, a FiammadiSperanza e ai cuccioli.

Nonostante i miei sacrifici, la giovane regina fulva sta deperendo più velocemente degli altri. Mangia pochissimo e ha perso ogni traccia di gioia per l'imminente arrivo dei suoi piccoli. Non fa che piangere e invocare invano il nome del compagno, come se, così facendo, potesse farlo tornare.

Se andrà avanti così, i cuccioli nel suo ventre moriranno.

Lei, però, non vuole sentire ragioni. Ogni volta che cerco di spiegarle la situazione, lei scoppia a piangere più forte e mi volta le spalle. La compagnia di Mughetto, Ginepro e Menta, se prima la rallegrava, ora le provoca dolore: in fondo, sono i fratelli del suo compagno, e il piccolo nero è così simile a lui...

A volte è vittima di crisi isteriche e le sue grida spaventano i gattini. In questi momenti di follia, accusa GocciadiCristallo di averla abbandonata, gli attribuisce la colpa della sua stessa morte. Urla che, se fosse rimasto nel campo anziché seguire il fratello in una folle e fallimentare impresa, i suoi figli avrebbero ancora un padre.

È arrabbiata con il fiume, che l'ha ucciso.
È arrabbiata con il cielo, che gliel'ha strappato via.
È arrabbiata con il mondo, che li ha voluti separare.

Più di tutti, però, è arrabbiata con se stessa, per essere sopravvissuta.

Ed è proprio per questo che ho paura per lei: si sta lasciando morire, senza pensare che, così facendo, ucciderà anche i suoi figli. Non so più come comportarmi per tenerla in vita: rifiuta tutte le erbe che le offro, rigetta quel poco cibo che mangia e il solo vedere la carne sanguinante di una preda le provoca conati di vomito.

Servirebbe un miracolo per salvarla.

Ho già pregato tante volte il Clan della Stella affinché mi aiutasse a far sì che la sua fiamma tornasse ad ardere, ma ha sempre taciuto.

E ora che PiantodelCielo è venuto a riferirmi che gli abitanti dell'Aldilà potrebbero essere in pericolo, un terribile presentimento si è fatto largo in me: che sia dovuto a ciò tutto questo silenzio?

"Chi c'è a fare la guardia oggi?" chiede il felino dagli occhi verdi.

Guardo nuovamente i guerrieri appostati all'entrata del campo. Anche questa è una delle conseguenze dell'assedio: ogni notte ArtiglioCremisi ingaggia due gatti del Clan della Tenebra per supervisionare il campo, forse per evitare sotterfugi e ribellioni, o forse solo per rinfacciarci ulteriormente la sconfitta.

"SpiritoFiammeggiante e PiumadiCotone, due dei guerrieri più giovani" rispondo, dopo aver studiato le figure dei felini, ben più in carne rispetto a noi poveretti del Clan del Tuono.

"E potrebbero averci notato a complottare?" chiede, preoccupato, PiantodelCielo.

Sbuffo una risata sommessa: "Oh, quelli non si accorgerebbero neanche di un topo che corresse davanti ai loro occhi...".

"Pensi di riuscire a portare mia madre a Pietra di Luna senza essere notata?" mi domanda in un sussurro.

"Ma è disonesto!" mi stupisco io.

"Perché? Quello che stanno facendo ora loro non lo è?" ribatte il siamese. "Per favore, è davvero importante! Io devo sapere quanto c'è di vero nel mio incubo, e se il pericolo è reale!"

Scorro con lo sguardo il mio corpo scheletrico, nel quale da parecchio non è più entrato cibo. Non so se le zampe mi reggeranno nel corso del viaggio fino a Pietra di Luna. Potrei morire, e a quel punto il Clan si ritroverebbe senza una sciamana.

"PiantodelCielo... Io..." provo a mormorare, ma lui mi interrompe.

"Per favore, SognodiCalendula! Ti supplico! Non so come fare a proteggere la mia famiglia, e sono disperato!" supplica lui, seppur cercando di mantenere un tono di voce basso, così da non farsi sentire. "Lo so che sarà dura, ma ti prego! Non ne va solo del nostro futuro, ma anche di quello del Clan della Stella!"

A queste parole, cedo. So che sono debole, so che i timori di PiantodelCielo potrebbero essere infondati, so che sto mettendo a rischio l'intero Clan, ma non posso permettere che vengano insidiati gli antenati.

Perché se il Clan della Stella dovesse crollare, crolleremmo anche noi.

"Partiremo tra poco. Giusto il tempo di avvisare AcquadiSorgente e di rifornirmi di erbe" sussurro, convinta.

Cerco di comporre la mia faccia nell'espressione più determinata che riesco a ottenere. Il nostro non può essere un territorio per due Clan, ed è ora che ci facciamo valere.

Dopo aver scambiato un ultimo sguardo d'intesa con il siamese, torno dentro la tana, intenzionata a portare a termine i preparativi per questa impresa suicida.

Un'impresa a cui stanno appesi molti destini.

~•~•~

Ecco un nuovo capitolo piuttosto lungo, che spero non vi abbia annoiati. Come avete potuto leggere, il Clan della Tenebra ha sottoposto l'avversario sconfitto a una forma di dominio tirannico. Riusciranno SognodiCalendula e AcquadiSorgente a raggiungere Pietra di Luna, affinché quest'ultima possa riprendere la posizione che le spetta? E il Clan della Stella sarà davvero in pericolo, come profetizzato dal sogno di PiantodelCielo?

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