capitolo 15

"Il tuo nome sarà SognoOscuro!"
StelladiNuvola posò il muso sulla testa della nuova guerriera dal manto nero e con un ciondolo con una pietra azzurra.
Tutti l'acclamarono, tranne LucediLuna.
"Scusa , ma non era tua sorella?"
chiesi sorpresa alla mia amica.
"Non lo è più. " mi rispose lei con voce fredda, e poi si voltò andando nella tana dei guerrieri. Io andai dal mio apprendista, per iniziare l'addestramento. Purtroppo era tardi, avevamo perso tanto tempo con la cerimonia.
ZampadiDiamante mi balzò incontro entusiasta. Che carino...
" MantoArdente! Ma perché oggi non mi hai portato fuori? È il mio primo giorno di addestramento! "
Sorrisi e gli tappai la bocca con la coda.
" Dovevo vedere la cerimonia, adesso andiamo! "
E mi lanciai fuori dal tunnel di ginestre, con lui subito dietro.
"Adesso è troppo tardi per andare a vedere i confini, andiamo a caccia. "
Il gattino drizzò le orecchie e annuì eccitato.
" Guarda e impara. "
Avevo appena sentito odore di piccione e lo individuai su una radice di una quercia. Io scivolai alle sue spalle sottovento e , con un balzo fulmineo lo azzannai, uccidendolo. Il mio apprendista fece un balzo e atterrò sulle mie spalle, facendo le fusa. Io rotolai sulla schiena, costringendolo a lasciare la presa.
"Smettila! Dobbiamo cacciare! " dissi divertita.
" Sì, scusa..." disse il gattino abbassando le orecchie, mortificato.
"Tranquillo piccolo, adesso continuiamo. "

In breve tempo ZampadiDiamante catturò diverse prede. Nel momento in cui stava per catturare un topo, un odore di volpe mi inondò le narici.
" Attento! " gridai terrorizzata.
Un corpo rosso dalla lunga coda balzò addosso al mio apprendista. Io mi slanciai addosso alla volpe, ma non avrei mai fatto in tempo.
Nel momento in cui la bestia stava per uccidere il gattino un lampo nero mi saettò di fianco azzannando con ferocia la volpe, uccidendola sul colpo. Io raggiunsi sconvolta la gatta nera, che si girò verso di me, guardandomi con i suoi occhi color rubino che scintillavano di disprezzo.
"E tu saresti una mentore? Patetica. " disse con un ghigno sul muso e, senza attendere la mia risposta sparì nel bosco. Io rimasi senza parole, la bocca ancora aperta nel miagolio troncato dalle parole della gatta.
Mi avvicinai al mio apprendista e lo aiutai a rialzarsi.
" Torniamo al campo. " dissi, stanca.
ZampadiDiamante annuì, troppo sconvolto e stanco per parlare. Io lo guidai attraverso la foresta e , riprese le prede, rientrammo al campo. Io mandai il mio apprendista dalla sciamana e mi diressi al mucchio di carne fresca. Li c'era mio fratello, ma io gli voltai le spalle e , preso un topo , andai a condividerlo con CuorediTempesta

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