Tensioni al Raduno

Animad'Incendio
Animad'Incendio era un alto gatto rosso dal ventre nero. Sulle spalle riportava macchie nere a forma di fiamma, mentre un'altra spuntava dal petto, rossa.
Era proprio un bel gatto, giovane, sano, snello, zampe muscolose, occhi azzurri splendenti e grandi, sguardo serio. Era di animo buono, deciso, sicuro, protettivo, valoroso, coraggioso, amabile.
Sembrava il gatto perfetto.
Ma anche lui aveva le sue pecche.
Parlava poco, era timido e faceva amicizia a fatica. Anzi, si potrebbe dire che i suoi unici amici nel Clan fossero il fratello FlussoNotturno e la cugina Zampad'Ossidiana.
Inoltre Animad'Incendio aveva il vizio di perdersi nei suoi pensieri. Mai nei momenti di vitale importanza, ma lo faceva. Era un sognatore: avrebbe desiderato conoscere a fondo il mondo, incontrare gatti che vivessero in maniera differente alla sua, crescere così insomma.
Ma lui apparteneva al Clan della Neve, era il figlio della leader StelladiGhiaccio. Era un guerriero taciturno ma forte e gentile, era indispensabile. Non avrebbe mai abbandonato il suo Clan, per chi amava e per il Clan della Stella.
L'orgoglio e il bene stare del Clan della Neve era tutto per lui.
Quel giorno stava mangiando un passero, tutto solo, ai margini del campo.
A un certo punto vide movimento tra i compagni e si tirò su, leccandosi le labbra dal sangue.
Vide avvicinare due gatti: uno bianco pezzato dai lunghi baffi, un'altra somigliava a una volpe.
Animad'Incendio si avvicinò scodinzolando. Erano BalzodiConiglio e MusodiVolpe, del Clan del Vento.
Come lui, erano nati nel Clan del Cielo durante la guerra da poco passata. Animad'Incendio aveva condiviso il nido con loro e si ricordava ancora di come giocava amichevolmente con MusodiVolpe.
Raggiunse i due giovani gatti e salutò con un cenno.
BalzodiConiglio ricambiò impassibile, ma a MusodiVolpe scintillarono gli occhi e con un balzo raggiunse il guerriero rosso, dandogli un buffetto col naso.
Lo salutava sempre così ai Raduni.
"Che ci fate qui?" parlò pacato Animad'Incendio.
"Devo parlare con StelladiGhiaccio." disse veloce MusodiVolpe con uno sguardo che lasciava intendere quanto fosse seria la questione.
In quel momento una gatta bianca dalle zampe nere uscì da una tana e si avvicinò. Era StelladiGhiaccio, bella come sempre.
Accolse i visitatore con uno sguardo affettuoso, riconoscendoli, e li invitò a entrare nella sua tana.
Animad'Incendio tornò a mangiare la sua preda, e in quel momento tornò la ronda del sole-alto.
Un gatto bianco macchiato di nero si avvicinò ad Animad'Incendio, pensieroso.
"Ehilà, fratello!" salutò allegro il gatto rosso.
FlussoNotturno si sedette accanto a lui per poi poggiare il mento sulla sua schiena. "Ehilà..." rispose imbronciato.
"Che succede?"
FlussoNotturno mugolò, muovendosi poco sul posto, e rispose: "Non posso fare a meno di pensare al sogno di stanotte."
Animad'Incendio lo guardò sorpreso. "Sogno?"
"Sì. Una voce mi diceva cose strane... Mi chiedeva se volessi il bene di altri gatti. Ho risposto che il Clan è la mia vita e che non lascerei la mia famiglia per niente al mondo. Questa è la mia casa e farei di tutto pur di proteggerla.
Poi la voce ha provato a miagolare ma si è spenta... Che significa?" chiese il candido gatto al fratello.
Quello scrollò le spalle, confuso quanto lui. "Sarà stato il Clan della Stella. Perché non chiedi a CodadiCastagno, dopotutto è uno sciamano."
"Boh, non so..." mormorò FlussoNotturno a baffi flosci.
Animad'Incendio continuò a mangiare offrendo un po' di cibo al fratello, che però rifiutò con un grugnito.
Dopo un po' di silenzio finalmente MusodiVolpe e BalzodiConiglio uscirono dalla tana della leader, che li guardava con apprensione.
MusodiVolpe si voltò verso Animad'Incendio e lo raggiunse, salutando allegra FlussoNotturno.
"Che ci fate qui?" domandò questo sorpreso.
La gatta si sedette e assunse un'espressione dispiaciuta. "Da un po' nei nostri territori spariscono prede, e abbiamo annusato tracce di Clan della Neve e Clan della Tenebra."
Animad'Incendio e FlussoNotturno si guardarono senza capire. Com'era possibile? StelladiGhiaccio non avrebbe mai ordinato di cacciare nei territori altrui. C'era sicuramente un errore, oppure...
"Io mi fido di StelladiGhiaccio..." continuò calma MusodiVolpe "E anche StelladiFuoco. Ma cercate di capire, dovevamo avvertirvi. C'è magari un vostro guerriero che si è spinto oltre all'insaputa di altri..."
"Può darsi." borbottò Animad'Incendio a pelo ritto.
BalzodiConiglio, si accorse, guardava lui e FlussoNotturno con sguardo indagatorio, come se sospettasse veramente della loro madre e dei suoi ordini.
Ad Animad'Incendio quell'occhiata non piacque affatto, ma decise di non litigare.
Un gatto rosso striato li raggiunse e scosse la coda a tutti loro. Era ArcodiRubino, il padre di Animad'Incendio e FlussoNotturno.
Guardò i due gatti del Clan del Vento e miagolò: "Andiamo? Vi accompagno al Clan della Tenebra con CuoreViola."
MusodiVolpe salutò gli amici, mentre BalzodiConiglio si limitò a un rapido movimento di coda.
FlussoNotturno si stiracchiò sulla schiena di Animad'Incendio. "Mah, non mi convince."
"Nostra madre non darebbe ordini simili." disse con tono fermo il gatto rosso e nero.
"No, infatti. Qualcuno ha fatto il furbo." FlussoNotturno si fermò, e Animad'Incendio lo sentiva sopra di sé ancora teso. "Vedremo stanotte al Raduno."
Ad Animad'Incendio venne in mente un'idea e decise subito di metterla in pratica. "Io non verrò."
"Cosa? Perché?" FlussoNotturno si raddrizzò e lo guardò negli occhi: "Che hai in mente?"
"Magari, con l'assenza degli altri, riuscirò a scoprire qualcosa."
"Vuoi andare fino al Clan del Vento tutto da solo stanotte?" sibilò FlussoNotturno col pelo ritto "Sei impazzito?"
"Posso farcela." ribattè deciso Animad'Incendio.
L'altro soffiò esasperato e socchiuse gli occhi. "D'accordo, allora vengo con te."
Animad'Incendio apprezzò la proposta, ma dovette rifiutare: "Non puoi. Se spariamo entrambi, la cosa sarà molto più sospetta. Posso farcela benissimo da solo, ma tu coprimi con la mamma."
"Ah, va bene."
Animad'Incendio se lo tolse di dosso e si avviò alla tana dei guerrieri. Passò accanto alla madre e percepì la sua preoccupazione e il suo timore. Le fece le fusa per tranquillizzarla, poi entrò in una tana scavata tra le radici di un albero e si accoccolò sul suo giaciglio di muschio.
Se quella notte era intenzionato ad agire, allora doveva essere ben riposato.

"Animad'Incendio..."
Il guerriero del Clan della Neve si guardò intorno: attorno a lui tutto prendeva fuoco. Ma non era spaventato. Anzi, si sentiva forte.
'Un sogno. Una visione... Proprio come FlussoNotturno.' pensò tra sé, guardandosi intorno con sguardo impassibile.
"Animad'Incendio, accetti di essere il Cavaliere?"
"Cavaliere? Non conosco questa parola."
In quel momento il giovanotto sentì nel petto un calore piacevole: era coraggio, valore, desiderio di dimostrare la sua forza e di metterla a disposizione per altri, rispetto, orgoglio, pericolo.
Animad'Incendio si portò una mano alla macchia rossa del petto, chiudendo gli occhi. "Se questo significa essere cavaliere, allora accetto volentieri."
Le fiamme bruciarono più ardenti, e, danzanti, sfiorarono il pelo del gatto.
La voce rimbombò di nuovo, cavernosa: "Hai accettato la strada del Cavaliere: il Cavaliere è colui che non abbandona i compagni né vincendo né perdendo, che mette il proprio orgoglio e quello dei suoi amici al primo posto, che è disposto a sacrificarsi per ciò in cui crede... Hai scelto... il tuo cammino..."

ZannaFiammeggiante
StellaSpedita camminava davanti ai compagni di Clan scelti per partecipare al Raduno quella notte.
L'anziano gatto macchiato teneva le spalle rilassate, affiancato dal figlio e vice SabbiadelDeserto.
ZannaFiammeggiante seguiva la fila, e spesso usava le sue ampie spalle per passare.
"ZannaFiammeggiante!" la chiamò FuriadiPantera, sua madre, una gatta nera dalle zampe bianche.
La giovane gatta rossa sbuffò e rallentò, affiancando ZampadiSogno.
Suo fratello camminava a testa bassa, gli occhi rossi carichi di vergogna.
"ZampadiSogno?" lo chiamò lei preoccupata.
Il gatto macchiato non rispose.
ZannaFiammeggiante sapeva che stava pensando al momento in cui lei e VoloBuio sarebbero stati annunciati guerrieri, precoci per giunta. E lui, loro fratello, non avrebbe avuto lo stesso onore.
I gatti degli altri Clan si sarebbero di sicuro domandati il perché.
In effetti nemmeno ZannaFiammeggiante aveva capito bene il perché di quella decisione da parte del leader, ma sospettava si trattasse dei poteri di ZampadiSogno e del fatto che non fosse ancora in grado di controllarli.
Che StellaSpedita lo ritenesse una minaccia?
ZannaFiammeggiante si fidava del suo leader, ma non voleva che ZampadiSogno venisse trattato... male?
VoloBuio se ne stava alla coda di SabbiadelDeserto, entusiasta.
ZannaFiammeggiante era contenta quanto lui, ma aveva apostrofato già un paio di volte il fratello di non parlare troppo della loro nomina di fronte a ZampadiSogno.
StellaSpedita si acquattò e ZannaFiammeggiante capì di essere arrivati a Settealberi.
Al segnale del leader, scesero nella conca.
Il Clan della Neve, il Clan del Vento, il Clan del Sangue e il Clan della Tenebra erano già lì.
ZannaFiammeggiante si guardò attorno, e si mosse accanto ai fratelli.
ZampadiSogno si bloccò e ZannaFiammeggiante lo vide di umore decisamente sollevato. Scuoteva la coda verso un altro gatto bianco a macchie nere.
Quello lo raggiunse seguito da altri apprendisti, e fece le fusa. "Ehilà!"
ZannaFiammeggiante capì che era lui, ZampadiDrago, il grande amico di ZampadiSogno. Si chiese come mai quel gatto di un altro Clan riuscisse a rendere allegro ZampadiSogno e lei no...
"Tutto bene?"
"Sì."
La sorella di ZampadiDrago si avvicinò a ZannaFiammeggiante. Parlavano spesso ai Raduni.
"Come stai?"
"Bene. Sono diventata guerriera, mi chiamo ZannaFiammeggiante."
Zampad'Edera strabuzzò gli occhi e rizzò il pelo, e la guerriera rossa colse lo sforzo di sembrare contenta. "Più giovane di me e già guerriera... Congratulazioni!"
"Grazie." fece ZannaFiammeggiante trattenendo le risate.
Zampad'Ombra scosse la coda e i baffi. "Fra poco tocca anche a noi, eh."
Una piccola gatta nera a pelo lungo e dagli occhi smeraldini si avvicinò e affiancò Zampad'Ombra, guardandolo con amore. "Allora?"
ZannaFiammeggiante miagolò allegra un saluto.
Quella era PanteraNera, mamma di quei tre apprendisti e migliore amica di FuriadiPantera, ma non solo: era colei che aveva, assieme al compagno LucediFuoco, riportato la pace nella foresta, la Prescelta dal Clan della Stella. Aveva gli occhi di chi ne ha affrontate tante e il sorriso di chi le ha superate tutte.
ZannaFiammeggiante aveva sentito i racconti dagli anziani, e ammirava molto quella gatta.
PanteraNera le fece le fusa. "Come state?"
"Siamo guerrieri!" non si trattenne dal dire VoloBuio.
ZampadiSogno abbassò le orecchie.
PanteraNera scosse i baffi. "Complimenti davvero! FuriadiPantera?"
"Deve essere qui in giro."
PanteraNera li salutò e ZannaFiammeggiante dette un colpetto a ZampadiSogno. "Andiamo a trovare gli sciamani?"
Benché ZampaFiammeggiante adorasse essere una guerriera, era affascinata dal ruolo degli sciamani e dal loro legame con il Clan della Stella. Li trovava gatti meravigliosi, interessanti, curiosi.
Giunsero ai piedi della Grande Roccia e li trovarono.
Lo sciamano del Clan del Sangue, BiancoSiero, era con il suo apprendista ZampaCorvina, e stava conversando con NuvolaCristallina, del Clan del Cielo, appena arrivato. Era assieme a una bella gattina nera macchiata: ZampadiSmeraldo.
CodadiCastagno e CodaSporca, della Neve e della Tenebra, erano lì.
I due apprendisti sciamani si voltarono a vederli arrivare e mossero la coda.
BiancoSiero scosse i baffi e fece le fusa. "Guarda un po' chi c'è. La nuova generazione del Clan del Tuono."
"Ciao, BiancoSiero!" esclamò amichevole la guerriera.
"Crescete sempre di più." miagolò lui con affetto e una risatina.
ZampadiSogno si sedette e chiese: "Come va col Clan della Stella?"
NuvolaCristallina rispose divertito: "Non lo possiamo dire certo a voi. Non avete due sciamane?"
BiancoSiero si accucciò avvicinandosi ai giovani e sibilò: "Ognuno ha i suoi segreti. E voi dovete... farvi gli affari vostri." finì con una leggera zampata a ZampadiSogno, che cadde ridendo sorpreso.
CuordiTifone, la soriana grigia sciamana del Clan del Tuono, li raggiunse. "BiancoSiero, vedo che prendi sempre più confidenza con i giovani."
Lui la guardò alzandosi e rispose sarcastico: "CuordiTifone, vedo che sei sempre in carica."
"BiancoSiero!" lo rimbeccò NuvolaCristallina mentre lui rideva "La nostra CuordiTifone è la più anziana. Mostra rispetto."
La soriana sbuffò. "Fin che posso servirò il mio Clan, senza pensare all'età."
"SognoOscuro?" domandò CodaSporca non vedendo l'altra sciamana.
"Stasera è rimasta al campo."
In quel momento si udì un ruggito e si vide arrivare il Clan del Fiume.
ZannaFiammeggiante e ZampadiSogno si lanciarono un'occhiataccia scettica: StelladiRana, il leader, annunciava sempre così il suo arrivo, ed era irritante.
I leader poterono così salire tutti sulla Grande Roccia e il Raduno ebbe inizio.
StellaAlta parlò col suo solito tono pacato e affettuoso: "Bentrovati a un altro Raduno. Mi auguro che le cose nei vostri territori vadano bene. Il Clan del Cielo è forte e sazio, e i confini con i Bipedi sono ben protetti. Nessuno di loro sembra interessato ai territori come si era creduto, ed è un vero sollievo."
StelladiGhiaccio fece un passo avanti e disse tranquilla: "C'è una questione di cui vorrei parlare. StelladiFuoco ha preferito agire faccia a faccia con noi, ma io ti dico, mia cara, di parlarne apertamente senza problemi. StelladiFuoco quest'oggi ha inviato due gatti a chiederci di smetterla di cacciare nei territori del Clan del Vento. A quanto pare le prede sono meno di quanto dovrebbero essere nella stagione delle nuove-foglie, e sono state trovate tracce del Clan della Neve e del Clan della Tenebra. Non sto dicendo di non credere alle parole di StelladiFuoco, anzi tutt'altro, ma voglio assicurare che non ho dato alcun ordine di cacciare nei territori altrui. Il cibo abbonda anche nei nostri. Mi fido dei miei compagni e non capisco come una cosa del genere possa accadere, ma se dovessi scoprire uno di loro a fare ciò, sarà punito. Anzi, se accade in altri Clan, vi prego di riferirmelo."
StellaOscura la affiancò e tuonò: "Lo stesso vale per me e per il mio Clan!"
StelladiFuoco annuì e rispose: "Credo alle vostre parole."
StelladiRana si avvicinò con espressione guardinga. "Le tue parole sono forti, StelladiGhiaccio." marcò bene il nome della gatta prima di continuare: "Ma come possiamo fidarci di voi? Guarda caso i due Clan che hanno dato origine a quella lunga guerra di poco tempo fa sono sospettati di furto."
Tra i gatti della Neve e della Tenebra si levarono mormorii di protesta contro coloro del Clan del Fiume, che sembravano imbarazzati.
StellaOscura iniziò a rizzare il pelo, ma StellaAlta lo toccò leggermente con la coda per avvertirlo.
StelladiGhiaccio intanto osservava StelladiRana con occhi glaciali. "Non dire il mio nome con disprezzo. Non m'importa di quello che ne pensi a riguardo, né di quel che ne pensano i presenti. So la storia, ma non è mio parente, non sono come lui né sono lui."
ZannaFiammeggiante rizzò il pelo capendo: stava parlando dell'antico leader StelladiGhiaccio, colui che aveva dato origine alla guerra passata. Era il fratello della sua bisnonna, ed era stato un gatto cinico e malvagio. I suoi ideali erano in seguito stati portati avanti dalla compagna StellaCandida, che, a quanto aveva sentito dire dalla nonna AnimadiFiamma, lo aveva persuaso ad agire in quel modo e a tradire il suo Clan d'origine.
StellaAstuta miagolò: "Concordo. Non mi sembra giusto accusare StelladiGhiaccio solo per il suo nome. È insensato. Allora guardiamole il manto a questo punto: lei l'ha bianco, ma so che il leader passato l'aveva grigio."
StelladiRana si sedette con tranquillità e rispose: "Ma aveva le zampe nere come lei."
Il Clan della Neve di nuovo si alzò in un ruggito, e StellaAstuta ringhiò: "Approfittatore! Non sei altro. Spaventare i Clan con sciocchezze simili!"
StellaSpedita le dette zampaforte: "StelladiGhiaccio ci ha aiutati anche se non c'entrava niente, ha trovato il Fiore dell'Aria, ha rappresentato il Clan della Neve di fronte a Pietra di Luna, ed è stata accettata dagli antenati."
StelladiRana soffiò: "Si è innamorata di un gatto di Clan, che è andato contro il Clan della Stella e l'ha messa incinta! Suo figlio impuro è proprio qui! Non dovrebbe essere leader!"
StelladiGhiaccio rizzò il pelo e alzò una zampa, ma StellaAstuta le balzò addosso fermandola appena in tempo, anche se entrambe rischiarono di cadere.
CodadiCastagno balzò in piedi e rizzò il pelo. "Chi sei tu per mettere in discussione ciò che ho sentito dal Clan della Stella?"
Cicatrice, la sciamana sfregiata del Clan del Fiume, teneva la testa bassa e tremava, ignorando le occhiate di aiuto di CodadiCastagno.
StellaAlta osservò calmo StelladiRana. "Ciò che hai appena detto è sbagliato. Non dovresti giudicare il lavoro degli sciamani degli altri Clan né le loro conversazioni col Clan della Stella. E non dovresti permetterti di parlare così del figlio di qualcun altro né di rimarcare in questo modo degli errori commessi da gatti di altri Clan. I loro figli a quanto so sono guerrieri eccezionali e gatti valorosi."
ZannaFiammeggiante vide NuvolaCristallina rizzare il pelo e miagolare forte, e tutti si voltarono a guardarlo.
Cicatrice in quel momento si alzò e, passando tra gli altri gatti interdetti, si avviò verso il suo territorio, fermandosi in cima alla conca ad aspettare i compagni.
"Il Clan della Stella le ha parlato." fece StellaAlta a StelladiRana.
Questi ringhiò agli altri leader e scese dalla Grande Roccia per raggiungere Cicatrice insieme ai compagni.
In breve sparirono.
ZannaFiammeggiante ascoltò il brusio degli altri gatti rimasti a Settealberi e rizzò il pelo. "Il Clan della Stella non sarà arrabbiato per aver cacciato uno dei Clan?"
CuordiTifone la sfiorò confortante con la punta della coda. "Non siamo stati noi a cacciarli. Cicatrice sa quel che fa."
In breve i leader scesero dalla Grande Roccia.
SabbiadelDeserto passò accanto agli sciamani e si fermò a salutarli.
"Che vergogna." mormorò CodaSporca.
SabbiadelDeserto annuì senza dire niente.
"ZannadiTigre se la sarà presa?" miagolò ZampadiSogno "È mezzo-clan."
"Non per questo è impuro." sibilò il vice chiaro.
BiancoSiero annuì. "Concordo."
CuordiTifone scosse la coda in maniera nervosa. "Tuttavia è bene stare attenti, no?" Senza lasciare agli altri il tempo di rispondere si allontanò.
BiancoSiero dette una spintarella a ZampadiSogno e disse: "Andate a casa, su."
ZannaFiammeggiante ritrovò VoloBuio e ZampadiSogno ebbe il tempo di salutare ZampadiDrago, che era con PanteraNera.
In quel momento un'anziana rossa chiara a pelo lungo passò lì accanto e la guerriera nera la chiamò: "AlbaRossa, hai conosciuto i figli di FuriadiPantera?"
L'ex-leader del Clan del Sangue si voltò poco e guardò i giovani. Quando il suo sguardo si posò su ZannaFiammeggiante, l'espressione si fece sorpresa e gli occhi si inumidirono.
ZannaFiammeggiante si sentì un po' a disagio e distolse lo sguardo.
Alla fine AlbaRossa mormorò: "Sei identica a lei..."
ZannaFiammeggiante non capì, e il richiamo di StellaSpedita la riscosse e le dette la scusa per allontanarsi da quella situazione disagiante.

ZampaFredda
L'apprendista del Clan del Sangue non era andata al Raduno quella notte. Non era stata scelta.
Allungò più che potè le zampe, striate di grigio-bluastro ai polsi e alle caviglie. Anche sul collo e attorno al cuore riportava quelle striature, risaltanti sul resto del pelo nero.
Alla coda portava un accessorio dei Bipedi donatogli da suo padre NotteBlu.
Accanto a lei ZampadiCacao, colpita dalle zampine dell'amica, soffiò: "Sta' ferma!"
ZampaFredda ridacchiò. Si divertiva sempre a far innervosire ZampadiCacao.
Benché molti la considerassero strana, ZampaFredda ci stava bene insieme. Forse perché era strana quanto lei, anche se più simpatica.
"Palla di pelo." sghignazzò l'apprendista nera.
Si alzò sbadigliando e si avviò ai confini del campo.
"Io non vengo con te." sentì dire da ZampadiCacao.
ZampaFredda fece spallucce senza rimanerci male. Avrebbe potuto combinare qualche guaio da sola, e col territorio libero di notte era l'occasione perfetta.
Attenta a non farsi vedere, superò il cespuglio di more, ma si ritrovò di fronte a una giovane gatta arancione dalle belle sfumature lucenti.
"Ciao, AuroraBoreale!" esclamò ZampaFredda sorridendo.
La guerriera la guardò esasperata. "ZampaFredda... È inutile cercare di trattenerti... Verrò con te."
"Sul serio?" esclamò entusiasta l'apprendista saltandole addosso "Grazie!"
Iniziò a correre lasciandosi trasportare dalle zampe, che sembravamo condurla al Sentiero del Tuono. Sentì la puzza e si fermò.
AuroraBoreale la raggiunse ansimante. "Cervello-di-topo, ci stiamo avvicinando a Settealberi."
"Tranquilla, sono bravissima non farmi vedere col mio pelo..." Si bloccò osservando la guerriera "Tu però costituisci un problema."
AuroraBoreale si sedette scuotendo la coda "Quali sono le tue intenzioni?"
"Divertirmi, no?"
"Ci sono tanti modi per farlo."
ZampaFredda continuò a camminare seguita dall'altra "Pensaci, AuroraBoreale: la nostra vita si basa solo su cacciare, controllare i confini, combattere e servire il Clan della Stella. Alla fine non abbiamo gran che di tempo per divertirci."
"Durante le ronde, a caccia, al campo nel tempo libero..."
"No!" esclamò ZampaFredda voltandosi a guardare l'amica e scuotendo spazientita la coda "In quel caso sarai comunque impegnata a cercare possibili invasori o prede. E al campo magari c'è da aiutare le regine o gli anziani."
"È nostro dovere." mormorò AuroraBoreale.
"Sì, ma..." ZampaFredda cominciò a parlare con naturalezza e priva di amarezza, anche se il cuore ne era colmo: "A volte i guerrieri non sembrano mai divertirsi. Adesso tu sei la più giovane, ma è questione di tempo prima che diventi come gli altri. Quando saremo adulte entrambe, passeremo il tempo insieme, ma non giocheremo mai più."
Ad AuroraBoreale brillarono gli occhi, misteriosi tra il verde e il viola "Non dire così... E comunque cosa vorresti fare se non questo? Preferiresti essere una micia domestica?"
"No," rispose tranquillamente l'apprendista "la vita selvaggia mi piace. Adoro stare in movimento, correre, e a volte divertirmi."
Per un attimo ZampaFredda pensò che AuroraBoreale non avesse capito, ma con suo sollievo gli occhi polari erano comprensivi, e sorrideva triste.
ZampaFredda avrebbe voluto che tutti la capissero...
AuroraBoreale arricciò il naso con una smorfia di disgusto, ma sembrava sugli attenti. "Clan della Neve."
ZampaFredda annusò, e mischiato all'odore del Sentiero del Tuono c'era quello di un altro gatto.
Rizzando il pelo per l'euforia si accucciò e sgusciò in avanti nel buio, mimetizzandosi come solo lei sapeva fare. Era la regina dell'appostamento e delle sorprese.
Camminò cauta, con le orecchie dritte e attenta a non pestare rametti o spostare sassi.
Vicino al Sentiero del Tuono vide un gatto rosso e nero camminare sbuffando, come se avesse qualcosa nel naso.
ZampaFredda lo seguì quatta quatta e, quando gli fu alle spalle a una coda di distanza, gli balzò addosso.
L'invasore gnaulò balzando in avanti e si voltò ad affrontare ZampaFredda.
"Via dal nostro territorio!" ringhiò lei.
Il guerriero sembrò appiattire il pelo, guardandola dall'alto al basso, e parlò a bassa voce e gentilmente: "Ti chiedo davvero scusa. Io non voglio far niente ai tuoi territori. Stavo andando nel Clan del Vento."
AuroraBoreale raggiunse ZampaFredda e l'affiancò, poi osservò lo sconosciuto con rabbia. "Clan del Vento? Comunque sia sei nei territori del Clan del Sangue ora."
Il gatto rosso si accucciò, ritraendo gli artigli. "Cercate di capire: il mio Clan è accusato di furto nel Clan del Vento. Devo risolvere la cosa."
Nonostante lo sguardo sospettoso di AuroraBoreale, ZampaFredda sentiva la verità in quelle parole.
Si avvicinò al gatto, ignorando gli avvertimenti della compagna.
Quello alzò la testa e la guardò sorridendo gentile.
ZampaFredda notò le sue strane macchie a fiamma e gliele toccò con i cuscinetti. "Come ti chiami?"
"Animad'Incendio. Tu?"
"ZampaFredda." La gattina rise "Non hai nemmeno sentito il mio odore. Sei imbranato!"
Animad'Incendio fece le fusa divertito. "Non sono abituato alla forte puzza di questo sentiero."
AuroraBoreale soffiò: "ZampaFredda, che stai facendo?"
"È simpatico." si giustificò lei.
"Ma è entrato senza permesso."
ZampaFredda alzò gli occhi al cielo. "Non hai sentito? Le sue intenzioni sono buoneeeee!" ZampaFredda scattò su "Idea! Accompagnamolo fino al Clan del Vento!"
AuroraBoreale sbottò: "Potremmo mettere nei casini il nostro Clan per una rivalità che c'è tra Neve e Vento!"
Animad'Incendio sospirò. "Cavolo, è andata male..." Si tirò su e si avvicinò ad AuroraBoreale "D'accordo, riportatemi a casa allora."
ZampaFredda rimase sorpresa da tanta comprensione dopo la determinazione di poco fa. AuroraBoreale sembrava interdetta allo stesso modo, ma cominciò a far strada.
ZampaFredda trotterellava accanto ad Animad'Incendio. "Sei nel Clan della Neve e il tuo nome porta il fuoco impresso."
Il gatto ridacchiò. "Buffo, eh? Quanto manca alla tua nomina?"
"Boh... Forse ancora qualche luna. Sai che mio padre è il vice NotteBlu? Mia madre invece si chiama SanguediGhiaccio."
"Davvero? Mio padre si chiama ArcodiRubino, e mamma StelladiGhiaccio."
ZampaFredda esclamò: "Tua madre è la leader?"
"Zitta!" sibilò AuroraBoreale prima che Animad'Incendio si scontrasse contro il suo didietro.
La gatta gli lanciò un'occhiataccia. Si era fermata e si guardava attorno, col pelo ritto. Arricciò il naso. "Clan della Neve e Clan della Tenebra."
Animad'Incendio annusò e concordò.
ZampaFredda sentì un movimento veloce tra gli alberi lì accanto e si voltò di scatto, ma non vide niente.
Un altro fruscio e tutti sussultarono. ZampaFredda riuscì a vedere una scheggia chiara.
A un certo punto qualcosa balzò su ZampaFredda, che si sentì mordere il collo.
La gattina grattò i fianchi del nemico con gli artigli, fin che quello non fu sollevato da Animad'Incendio, che lo lanciò via.
Prima che AuroraBoreale potesse balzargli addosso, lo straniero si alzò e scattò via.
ZampaFredda riuscì a cogliere un manto bianco a macchie nere.
"Chi era? Chi c'è del tuo Clan con quel manto?" fece isterica AuroraBoreale contro Animad'Incendio.
Il guerriero la guardò negli occhi e rispose fermamente: "Mio fratello. Ma adesso è al Raduno, è più alto, e non farebbe male a una mosca."
ZampaFredda mugolò: "AuroraBoreale, non accusiamo così. Anche ZampadiDrago ha quel manto..."
"Ma odora di Clan del Sangue!"
Animad'Incendio camminò in avanti dicendo: "Il Raduno ormai sarà finito. Tornatevene a casa, io farò lo stesso."
"Devo accompagnarti." fece AuroraBoreale.
"Torno a casa. È una promessa." aggiunse il gatto guardandola negli occhi.
ZampaFredda si accorse subito di quanto fosse onesto e leale alle promesse. Doveva essere uno che diceva bugie in rare occasioni.
"Ma sarai tutto solo." disse preoccupata "E se quello ti attaccasse?"
"Ce la posso fare, tranquilla."
AuroraBoreale sbuffò e alla fine borbottò: "D'accordo, allora va', svelto!"
Animad'Incendio le salutò con un cenno e si dileguò.
ZampaFredda e AuroraBoreale presero la strada per il campo, guardandosi le spalle.
"Chi sarà mai?" mormorò la gattina.
"Non lo so, ma mi fido di lui..." mormorò AuroraBoreale.
ZampaFredda la guardò "No no, io intendevo quello che mi ha attaccata."
La guerriera arancione si riscosse e miagolò preoccupata: "Non ne ho idea, credimi... Ma tu sei ferita!" esclamò poi, osservando il collo di ZampaFredda.
Su una sequenza di strisce ricordati graffi ora c'erano davvero dei segni, ma di morsi, e gocciolavano sangue.
L'apprendista fece spallucce "Non è niente di grave, per fortuna. BiancoSiero mi curerà."
Quando arrivarono al confine dei cespugli di more, AuroraBoreale si fermò a guardare ZampaFredda e disse: "Dovremmo raccontare la verità a causa della tua ferita. Finiremo nei guai, ma è giusto così."
ZampaFredda sbuffò "D'accordo..."
L'amica la guardò con ansia e paura. "ZampaFredda, ti prego," miagolò in un sussurro "basta ribellarsi."

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