Morti inutili

"Arrivano!" Il grido riverberò per tutto il campo. ZampaDura sbucò dai cespugli col pelo ritto, seguito da ZampaaStrisce.
Un grosso gatto scuro li seguì a corsa, con gli occhi puntati sulla piccola.
Prima che potesse azzannarla, ParolaSaggia la coprì, ricevendo il morso al posto suo.
Il compagno di AlbaRossa urlò di dolore, ma era ancora in grado di combattere. Buon per lui, perché il Clan della Tenebra e quello della Neve entrò nel campo, attaccando i gatti del Sangue senza pietà.
"Proteggete il nido!" urlò BaffoNero, che dopo settimane finalmente sembrava in grado di combattere, anche se le cicatrici gli creavano problemi.
AlbaRossa svelta afferrò Amore e la buttò nel nido, così che raggiunse la sorella.
Poi la regina fece in tempo a tirare una zampata carica di artigli a una gatta nemica che stava per mordere ZampadiBronzo.
Stellad'Eclissi si avvicinò a ParolaSaggia: "Va' a chiamare il Clan del Tuono e il Clan del Fiume!"
Il guerriero grigio soffriva per la ferita alla schiena. "Stellad'Eclissi, io non..."
"Va'!" ringhiò la leader, e lui non ebbe altra scelta.
AlbaRossa avrebbe preferito che il suo compagno rimanesse ad aiutarla a proteggere le figlie. Almeno c'era PiedeCalmo.
La gatta aveva appena cacciato due avversari in successione, quando le si parò davanti un grosso guerriero grigio dalle zampe nere.
"StelladiGhiaccio..."
Il leader del Clan della Neve ringhiò: "Voglio i cuccioli! Ora!"
"Dovrai passare sul mio corpo."
"Lo farò, mia cara."
I due gatti si buttarono l'uno sull'altro. Lui era un guerriero forte e robusto, mentre AlbaRossa sembrava essersi un po' arrugginita dopo quei mesi da regina.
StelladiGhiaccio la graffiò sul muso, facendole sanguinare il naso, poi la morse all'orecchio.
AlbaRossa gnaulò, e per un attimo temette che quella parte del corpo le venisse staccata.
Ma StelladiGhiaccio la buttò a terra e lì la bloccò, alitandole in viso e guardandola col suo sguardo folle.
"StellaGrigia è stato un genio col tuo nome dal guerriero: CuorediGhiaccio. Perché il Clan della Stella non te l'ha lasciato?" gli sputò sul muso AlbaRossa.
Il leader ghignò. "Almeno io sono al livello più alto. Tu invece sei solo una sciocca gatta, che morirà da regina. Le tue figlie diventeranno ottime guerriere per il mio esercito."
Alzò gli artigli, puntando al suo collo, ma poi una massa arancione si buttò sul gatto, e iniziò a combatterlo.
AlbaRossa aveva temuto davvero il peggio, ma MantoArdente era arrivata in tempo con tutto il suo Clan.
Non c'era il Clan del Fiume: strano, poiché si erano uniti all'alleanza tempo prima. La loro leader era stata uccisa, e StellaPulita aveva preso il comando del suo Clan.
AlbaRossa osservò StelladiGhiaccio battere la ritirata con i suoi gatti, ma MantoArdente continuò ad attaccarlo, impedendogli la fuga.
C'era pura follia nel suo sguardo, qualcosa che lasciò di stucco la regina rossa, e che la terrorizzò.
Saltò all'amica, e StelladiGhiaccio potè fuggire.
MantoArdente promise di ucciderlo, e AlbaRossa ebbe pena per la follia dell'amica.
Poi la guerriera del Tuono svenne, e tutti i nemici erano fuggiti dal campo.
AlbaRossa desiderava riabbracciare le figlie, ma non potè fare che un passo che cadde, vedendo tutto nero.

Si risvegliò accanto a MantoArdente.
Una soriana grigia le stava curando l'orecchio. "Tutto bene?" le chiese.
AlbaRossa annuì, confusa. Sentì ParolaSaggia leccarla dolcemente, e lei scoprì che le spalle del suo compagno erano coperte di ragnatele.
CuordiTifone, la sciamana del Clan del Tuono, disse: "Hai un brutto morso all'orecchio, ma niente di grave. Le cicatrici sul muso sono profonde, ma vedrai che guariranno."
Stellad'Eclissi entrò nella tana, piena di guerrieri feriti del Clan del Sangue e del Tuono. "Stanno bene?"
"Sì."
La leader si avvicinò per leccare AlbaRossa. "ParolaSaggia, perché il Clan del Fiume non ci ha aiutati?"
Il guerriero abbassò le orecchie. "Ho trovato MantoArdente a Settealberi, però lì sono crollato. Sono appena riuscito a tornare qui."
Stellad'Eclissi sospirò. "Capisco. Avrei dovuto mandare qualcun'altro. Tu eri ferito. Scusami."
AlbaRossa osservava MantoArdente: era coperta di sangue. Povera...
"Come stanno Mora e Amore?"
"Bene. Anche se sono preoccupate per voi."

Passò circa un paio di giorni prima che il Clan del Tuono potesse tornare a casa.
Uno dei giorni successivi AlbaRossa si concesse un po' di pausa dalle figlie per fare una passeggiata. ParolaSaggia si sarebbe occupato di loro.
La gatta si diresse a Settealberi, e immediatamente l'odore di sangue le punse le narici, e anche quello di Clan della Neve.
AlbaRossa entrò nella conca, e ciò che vide fu orribile: tre apprendisti ghignavano graffiando a sangue un vecchio gatto.
"Via!" soffiò AlbaRossa.
I tre sussultarono voltandosi, poi si misero in posizione.
"Andatevene!"
Gli apprendisti valutarono la possibilità di attaccarla, ma poi fece spallucce e fuggirono.
AlbaRossa si avvicinò alla vittima di quel tremendo bullismo, ed ebbe un sussulto al cuore. "CiuffoGrigio..."
Il vecchio sciamano tossì sangue, alzando gli occhi su di lei. "AlbaRossa... Come stanno le tue figlie?"
La gatta scosse la testa piangendo. Dal loro ultimo incontro, ogni luna dopo il Raduno ParolaSaggia tornava dicendo che CiuffoGrigio chiedeva come stavano le cucciole.
"CiuffoGrigio... Ti riporto a casa."
"AlbaRossa... Come stanno?"
"Bene. Ma ora non sforzarti che..."
"Ascoltami bene..." tossì e continuò: "Questo atto contro di me dimostra che il Clan della Neve è diventato come il suo leader... pazzo! Ora ascoltami, tocca il mio sangue se tieni a me."
AlbaRossa obbedì senza riflettere. "Tu sai che..."
"Sì... Ce la farai, AlbaRossa. Purtroppo però perderai amici... E ti mancano ancora quattro Clan."
"Tre."
"Il Clan della Stella mi parla di te. Hai toccato il sangue della tua amica MantoArdente, ma non conta. In quel momento non era la tua amica, ma una pazza assassina senza pietà."
AlbaRossa pianse più forte ricordando quel momento.
"Ascoltami. Un giorno una gatta del Cielo e uno del Sangue si uniranno, e nessuno dovrà impedire questa relazione. Lascialo andare, AlbaRossa, chiaro? Anche se so che terrai molto a lui. È necessario... perché la loro creazione dovrà accompagnare e servire il futuro sovrano..."
AlbaRossa lo ascoltava confusa, prendendolo quasi per pazzo.
"È giunto il momento... Dì a ZampaCristallina che lo ritengo pronto a prendere il mio posto..." Alla fine il gatto chiuse gli occhi per sempre.
"Addio." pianse la gatta.
Afferrò il corpo di CiuffoGrigio ed entrò nel territorio del Clan del Cielo.
Camminò tra gli alti alberi, e venne raggiunta da tre guerrieri.
Uno di loro era CodaAlta, che osservò il suo sciamano morto. "AlbaRossa..."
"È stato il Clan della Neve..."
Una gatta la squadrò. "E se fossi stata tu?"
CodaAlta rispose: "Conosco AlbaRossa, non è gatta da fare queste cose. Tuttavia, dovrà decidere chi ha il comando." aggiunse infine ad AlbaRossa, con sguardo di scuse.
"Mi dispiace... Lo hanno fatto per divertimento..." detto questo AlbaRossa corse verso casa, piangendo disperata.

Al campo spiegò immediatamente tutto a Stellad'Eclissi.
Nella tana della leader, questa chiese: "Da quanto hai rapporti con gatti di altri Clan?"
"Da un po'. Da quando allenavo ZampadiLuce."
"E ti sembra una cosa corretta?" sbottò la gatta nera "Uno di loro potrebbe diventare nostro nemico da un momento all'altro! Chi sono i tuoi amici?"
AlbaRossa sospirò. "MantoArdente, ovviamente. CodaAlta. SpiritoLibero. CuoreOscuro era mio amico..."
"Vedi? E del Clan del Fiume? Chissà se StellaPulita approverebbe..."
"In realtà è proprio lei mia amica."
La leader puntò gli occhi arancioni su di lei, intensamente. "AlbaRossa, ora non sappiamo se il Clan del Cielo ti crederà. Potrebbe diventare nostro nemico, e già due ne bastano, grazie."
"Mi dispiace... Vedrai, troverai una soluzione insieme a BaffoNero..."
"BaffoNero è morto!" sbottò Stellad'Eclissi con gli occhi lucidi.
AlbaRossa rimase sgomenta.
"La ferita è stata riaperta durante la battaglia ed è stata infettata..."
"E Soffiod'Autunno come sta?"
"Lascia perdere." mormorò tristemente l'altra.
"E ora?"
"Beh, sai cosa ho fatto? Sono andata da ParolaSaggia, intensionata a chiedergli di diventare vice. E invece non ho fatto in tempo a parlare che lui mi ha chiesto se avrei nominato te. Allora mi sono resa conto che se il gatto su cui tutti puntano che salga al comando spera che sia tu a salire al comando, allora è così che deve essere."
Ad AlbaRossa ci volle un po' per elaborare la richiesta, poi miagolò: "Mi vuoi come vice?"
"Sì. Accetti?"
"C-certo..."
Stellad'Eclissi scosse i baffi soddisfatta. "Bene. Fra pochi giorni ci sarà una riunione qui al campo con gli altri Clan. Sii pronta, AlbaRossa."

E quel giorno decisero, assieme al Clan del Vento, di rincontrarsi a Settealberi, per decidere meglio se attaccare o no i nemici.
AlbaRossa era diventata vice, e le sue figlie apprendiste.
ZampaMora veniva allenata da ParolaSaggia, mentre ZampaAmorevole da PeloLungo, diventato guerriero da poco assieme alla sorella LucediSperanza.
Certo, avrebbe voluto addestrata AlbaRossa, ma Stellad'Eclissi aveva ritenuto opportuno che la vice imparasse come guidare un Clan senza troppi impegni.
Quel giorno, quando gli altri leader e vice stavano tornando ai propri campi, il Clan della Neve aveva attaccato di nuovo il Clan del Sangue.
Fortuna che MantoArdente e StelladiRovo avevano sentito la traccia ed erano accorsi in loro aiuto. Purtroppo la vittoria era stata pagata con la vita del leader del Clan del Tuono, poi niente altri feriti.

La luna successiva il Clan del Tuono era già guidato da una nuova leader.
Intanto Stellad'Eclissi chiamò AlbaRossa nella sua tana. "In tutta la mia vita io ho avuto due figlie. Le ho viste crescere, seguendo strade diverse, e io sono molto orgogliosa di loro."
"Ma tu hai solo FogliadiMenta come..." AlbaRossa s'interruppe, capendo che era lei l'altra figlia. In fondo, la leader l'aveva cresciuta come se fosse tale.
Stellad'Eclissi continuò: "Quando fui nominata vice, ancora non mi ero resa conto che avrei voluto essere di nuovo madre." Osservò il suo ventre, e sospirò. "Sarai un'ottima leader."
AlbaRossa scattò in piedi. "Sei incinta? Ma sei impazzita? Hai delle responsabilità!"
Stellad'Eclissi evitò il suo sguardo. "Io e RuggitoSonoro abbiamo cercato di stare attenti... Ma non è andata come..." S'interruppe, poi fece: "Ora tocca a te."
AlbaRossa scosse la testa. Davvero stava per diventare leader come lo era stato suo padre? Le sembrava impossibile, era successo tutto così in fretta.
"Domani andremo con FogliadiMenta a Bocca di Madre. Anche io ti donerò una vita. Sappi però che ne riceverai solo otto. Ora pensa al tuo futuro vice..." Osservò AlbaRossa "Sei arrabbiata e lo capisco. Ma ora devo dare l'annuncio al Clan."
AlbaRossa uscì senza guardarla, e per tutto l'annuncio dette la schiena alla leader. Udì i miagolii sorpresi del Clan, e intanto pensava già a cosa fare come leader...
Vide Soffiod'Autunno in lontananza.
AlbaRossa non era stata più sicura: si alzò e le si avvicinò.
La bella guerriera stava forse per congratularsi, ma AlbaRossa la interruppe: "Dobbiamo parlare."

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