La battaglia tra le querce

ZampaRossa si acquattò, prese bene la mira trattenendo il fiato per non farsi sentire, e poi balzò sull'obbiettivo, atterrandolo.
PiedeCalmo brontolò, mentre ZampaRossa gli posava le zampe sulla testa ridendo: "Preso! Sei una preda facile."
Il guerriero sbuffò e provò a togliersela di dosso, ma poi L'Agile e BacodaSeta arrivarono saltando e ridendo, e si buttarono anche loro su di lui.
ZampaRossa fece fusa divertite.
Ormai i suoi amici erano tutti guerrieri, e lei era rimasta l'unica apprendista.
Ma presto avrebbe potuto dormire anche lei nella tana dei guerrieri. Dopotutto aveva già vissuto quattro stagioni da poco, e suo padre la elogiava sempre nell'addestramento.
"Che state facendo?" chiese ParolaSaggia, passando in quel momento.
"Cacciamo." rise BacodaSeta.
MantoGrigio si avvicinò al fratello, con una smorfia. "Forse dovreste pensare a cacciare davvero."
"Già fatto!" rispose L'Agile "Ci siamo concessi una pausa.
MantoGrigio scosse la testa, con la sua solita aria da superiore.
ZampaRossa gli lanciò un'occhiataccia: non sopportava molto il fratello di ParolaSaggia.
Quest'ultimo invece era diventato abbastanza amico della gatta rossa, anche se secondo lei era un po' troppo appiccicoso o protettivo.
Lei sapeva difendersi da sola.
Le tre gatte si tolsero da sopra PiedeCalmo, mentre MantoGrigio si sedeva per pulirsi. "Stasera ci sarà il Raduno."
ZampaRossa rizzò il pelo.
"Che ti prende?" le chiese ParolaSaggia.
"È per mio padre. Di questi tempi è un po' nervoso. Alle volte ha dovuto portarmi mia madre ad allenarmi perché lui era troppo occupato."
"Sta iniziando la stagione delle foglie cadenti." rispose lui "E dopo seguiranno gli alberi nudi, e le prede scarseggeranno. Siamo tanti gatti nella foresta, e sette Clan, ognuno ha una parte di territorio che cerca di farsi bastare. Ma è ovvio che sia preoccupato: che il nostro territorio non sia abbastanza grande e che le prede siano troppe poche."
ZampaRossa lo guardò con occhi luccicanti: era davvero bravo a capire gli altri e a ragionare.
ParolaSaggia le sorrise, e lei voltò veloce lo sguardo, sentendo il sangue affluire alle guance.
L'Agile scosse i baffi. "Troveranno una soluzione, no?"
"Lo spero proprio." rispose sua sorella.
In quel momento CodaBlu e CodaCorta uscirono dagli alberi. La guerriera miagolò: "Tornate al campo. StelladiRubino sta per fare un annuncio importante."
I gatti velocemente tornarono a dissotterrare le loro prede, e corsero dal Clan.
StelladiRubino era già sul tronco d'albero caduto, con lo sguardo serio.
ZampaRossa corse con gli altri a posare le sue prede sul mucchio. Mentre si dirigeva verso gli altri gatti, inciampò e cadde.
Sentì un piagnucolio, e quando si voltò vide Luce, un micino bianco chiazzato di marrone: il figlio di Soffiod'Autunno e BaffoNero, nato da una luna.
ZampaRossa, dispiaciuta, lo leccò. "Stai bene? Non volevo."
Luce tirò su col naso e rispose: "S-sì tranquilla."
Soffiod'Autunno si avvicinò con l'altro figlio, Buio, anche lui chiazzato ma di nero.
"Scusa, Soffiod'Autunno."
"Non è colpa tua. Avevo detto a questi due birbanti di non uscire." e lanciò un'occhiata severa ai figli.
ZampaRossa si avvicinò agli altri gatti, sedendosi tra CantoVerde e TempestaTagliente.
StelladiRubino iniziò: "Stasera, al Raduno, ho intenzione di chiedere agli altri Clan più territorio per noi."
Molti peli si rizzarono, compreso quello di ZampaRossa, e l'apprendista vide gli occhi arancioni di Mantod'Eclissi osservare il leader con preoccupazione.
"Sono prudente." continuò StelladiRubino "Temo per il nostro primo inverno nella nostra nuova casa."
ZampaRossa si avvicinò alla madre, chiedendole: "Cosa ne pensi?"
PelodiRatto fece spallucce con una smorfia. "Tuo padre sa cos'è il meglio per noi. E poi più territorio non ci farà male."
"Ma gli altri Clan non si arrabbieranno?"
La gatta alzò gli occhi al cielo. "Vedremo stasera."

Mancavano solo il Clan del Tuono e il Clan del Vento.
ZampaRossa sperava che ZampaArdente arrivasse presto: in quelle notti di luna piena avevano stretto amicizia.
Mentre camminava tra i gatti di Clan diversi, andò sbattere contro un corpo peloso grigio scuro.
Si massaggiò il naso, mentre il guerriero ringhiava: "Sta' più attenta!"
"Scusa, non volevo..." balbettò lei.
"Non è una scusa." continuò lui, mentre ZampaRossa si metteva sulla difensiva.
Una soriana dal pelo d'oro si frappose fra i due. "Ehi, il Raduno non è fatto per litigare. Come vi chiamate?"
ZampaRossa abbassò le orecchie. "ZampaRossa."
Il gatto scuro sbuffò. "CuoreOscuro."
"Bene, dateci un taglio o riferirò ai vostri leader." e la gatta se ne andò.
CuoreOscuro squadrò ZampaRossa, poi le chiese scusa con un cenno del capo.
Arrivarono anche gli altri due Clan, e ZampaArdente si affrettò a raggiungere l'amica.
Poi la soriana gialla si avvicinò di nuovo, sorridendo. "Piccola, scusa per prima, ma non mi piace vedere gatti litigare ai Raduni. Comunque mi chiamo AladiFalena, del Clan del Fiume."
Poi un soriano bruno dal ventre bianco e gli occhi azzurri come il ghiaccio si avvicinò. "Mia sorella vi da fastidio?"
AladiFalena gli lanciò un'occhiataccia. "No, BrinadiFalco, non sono fastidiosa come te."
Il guerriero ridacchiò e squadrò le apprendiste. "Voi siete?"
"ZampaRossa del Clan del Sangue."
"ZampaArdente del Clan del Tuono."
I baffi di BrinadiFalco  vibrarono. "Due giovani importanti: la figlia di StelladiRubino... e la nipote di StelladiFuoco."
Il suo sguardo fece rizzare il pelo alle due gatte rosse.
Poi i leader salirono sulla grande roccia, e StelladiFango iniziò a parlare: "Voglio altri territori!"
ZampaRossa sussultò.
StellaScura ruggì: "Non te li daremo mai!"
Poi StelladiRubino: "Anche io li voglio!"
E subito i leader furono uno sopra l'altro ad azzannarsi.
ZampaRossa era in preda alla confusione e alla paura.
ZampaArdente si voltò verso di lei. "Non voglio combattere contro di te, ma devo!"
Le due apprendiste si graffiarono e si morsero senza pietà, entrambe forti combattenti. Intorno a loro era scoppiata una guerra tra tutti i Clan.
ZampaArdente atterrò ZampaRossa, che fece per difendersi. Ma nei suoi occhi brillò la luna piena, e la principessa del Sangue si accorse che stavano commettendo un grossolano errore.
Era una notte di pace concessa dal Clan della Stella, e quello che stavano facendo era un sacrilegio.
ZampaArdente la morse alla spalla, ma ZampaRossa non voleva più combattere contro la sua amica, e si allontanò, con le lacrime agli occhi nel vedere quella scena di sangue.
Vide ParolaSaggia che stava per azzannare un guerriero nemico, e gli urlò: "Fermo, ParolaSaggia!"
Il gatto la guardò intensamente, fin che i suoi occhi non brillarono di pentimento, e lasciò andare il rivale.
ZampaRossa si guardava intorno, disperata: "Basta!" Ma nessuno le badò.
Scoppiò un temporale, e anche allora la battaglia andò avanti.
Poi dei nuvoloni coprirono la luna, e un grosso fulmine partì dal cielo fino alla grande roccia.
ZampaRossa chiuse gli occhi, accecata dal bagliore, e quando li sbattè varie volte per togliere i puntini rossi che le danzavano davanti, vide una scena orribile: i corpi dei sette leader erano riversi sulla roccia, bruciati.
ZampaRossa urlò e si arrampicò lassù, raggiungendo suo padre.
StelladiRubino aveva il pelo bruciato, gli occhi chiusi e la bocca aperta, da dove fuoriusciva un rivolo di sangue.
"Papà..." mormorò con un nodo in gola.
Scosse il leader rosso, chiamandolo varie volte, ma quello non le rispose.
"Papà... Devi allenarmi!" pianse lei "Papà!"
Poi vide ZampaArdente avvicinarsi al corpo di StellaGrigia e piangere.
ZampaRossa scosse la testa: certo, lei aveva perso un leader e un mentore, ma non aveva perso anche suo padre.
ZampaRossa singhiozzò nel pelo del soriano rosso.
Sentì la zampa appiccicosa, e si accorse che il sangue del padre l'aveva macchiata. "Tu sei il Sangue."
ZampaRossa tremò e continuò a piangere.
Mantod'Eclissi la raggiunse e la leccò dolcemente, poi le sussurrò: "Tesoro, vieni..."
ZampaRossa scosse la testa e continuò a singhiozzare. Non voleva staccarsi dal padre. "Vivrà di nuovo! Aveva tutte e nove le vite..."
Ma Mantod'Eclissi sospirò. "Il Clan della Stella è adirato. Ha tolto ai leader tutte le vite che avevano..."
"È tutta colpa nostra!" sbottò la giovane gatta tra le lacrime.
Qualcuno raccolse il corpo del leader, e ZampaRossa si aggrappò con gli artigli.

Al campo, la gatta rossa si avviò a testa bassa alla tana degli apprendisti.
PiedeCalmo e gli altri suoi amici provarono a consolarla, ma lei li scacciò tutti piangendo.
Persino ParolaSaggia capì che era meglio lasciarla sola.
Dopo un po' qualcuno entrò. ZampaRossa sperava fosse PelodiRatto, e invece era Mantod'Eclissi. "Sei ferita?" le chiese.
"Solo nel cuore."
"Preferisco comunque che mia figlia ti visiti."
ZampaRossa annuì.
Mantod'Eclissi sospirò. "Avevi ragione è tutta colpa nostra. Non commetteremo più un simile errore. Mi spiace, ZampaRossa."
La micia tentò di trattenere altre lacrime. "Quando andrai a ricevere le nove vite?"
"Domani. Nominerò BaffoNero come vice." Poi le si avvicinò. "E nominerei te guerriera."
Se fosse stata una situazione diversa, ZampaRossa avrebbe fatto salti di gioia, ma in quel momento riuscì solo ad annuire.
Mantod'Eclissi la leccò. "Mi prenderò io cura di te..."
"Non ho bisogno di te, chiaro?" sbottò l'apprendista "Ho già una madre!"
La gatta nera aveva gli occhi tristi, ma non abbandonò comunque la micia quando tornò a piangere.
Alla fine ZampaRossa capì che si sarebbe sentita meglio tra le zampe della vice di suo padre.

Autrice
Sapevate che sarebbe successo, ed è molto triste.
Mi spiace per StelladiRubino.
Spero comunque che il capitolo vi abbia fatto emozionare.
Parlando d'altro, volevo chiedervi una cosa: mi è venuta in mente un'idea un po' pazza, ancora non so se la metterò in atto, ma ho bisogno dei vostri personaggi micetti.
Se siete d'accordo, posso avere il permesso di usarli? Rispondetemi per favore, e scegliete sei vostri personaggi da lasciarmi usare: se accettate i protagonisti sono scontati e non rientrano nei sei, quindi voi dovreste scegliere gli aiutanti.
Tranquilli non li ucciderò eh ;-).
Allora fatemi sapere per favore, grazie e a presto :).

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #warriorcats