Il fiore della Terra
CuorediLupo
L'alba dopo la riunione, mi alzo dalla tana ed esco. ArtiglioMicidiale è già fuori a pensare agli anziani. Mi avvicino e gli do una veloce leccata.
Sono qui soprattutto per lui.
Stagioni passate mi ha spiegato che il codice guerriero vieta relazioni amorose con chi non è compagno di Clan, e così una sera decidemmo di farla finita. Ma poi, dalla luna piena partì un potente raggio di luce, che ci colpì entrambi. Il suo pelo e i suoi artigli brillavano, e io non potevo fare a meno di stargli vicino.
ArtiglioMicidiale ha chiesto spiegazioni a BiancoSiero, che disse che era sicuramente un segno del Clan della Stella.
Quindi loro lassù ci vogliono insieme. Il perché per adesso non m'importa, mi basta poter stare con lui.
Forse StellaRossa non mi ammetterà nel Clan, ma niente potrà tenermi lontana da lui.
Mi avvio al nido per controllare che le regine stiano bene. I cuccioli giocano tranquilli, e Volpe mi cade tra le zampe. La sposto con una zampata amichevole.
Vedo NasodiLampone avvicinarsi, con un dolce sorriso e le orecchie basse, ed entrare. Mi lancia un'occhiata felice.
Io e le regine la osserviamo entrare con curiosità.
Poi, poco più in là, vedo PiedediFormica avvicinarsi a PiedediGrillo, con gli occhi lucenti di gioia e timore. "Ehi, fratello. Indovina. Diventerò padre."
Suo fratello lo osserva per un po' a bocca aperta, poi salta emettendo fusa e travolge PiedediFormica, picchiandolo per gioco.
Quindi NasodiLampone deve essere la madre. Che bello.
Vedo LucediFuoco e mi siedo a riflettere. I suoi sogni sono strani ma importanti. C'è bisogno di quei fiori, e, come ha detto FalcediLuna, è meglio darsi una mossa. Non aspetterò. Stanotte andrò a Settealberi con ArtiglioMicidiale e prenderemo almeno un fiore.
Mi avvicino al mio compagno ed espongo la mia idea.
Lui mi guarda con colpevolezza. "Mi spiace, CuorediLupo. StellaAlta mi ha già affidato il compito di guidare una pattuglia sui confini per stanotte."
Faccio spallucce comprensiva. "Non importa. Andrò da sola."
"Per farmi perdonare caccierò qualcosa per te. Un bel fagiano se riesco a trovarlo. Da queste parti ci sono."
Mi lecco i baffi all'idea.
Aspetto che la pattuglia si allontani dal campo, poi esco anch'io senza preoccupazioni.
StellaAlta mi da un rifugio, e io aiuto i Clan alleati, ma nessuno può vietarmi dove andare.
Mi avvio con le orecchie bene aperte verso Settealberi. Arrivo che è già buio pesto.
Entro nella conca tenendo gli occhi fissi sulla grande roccia, che emana un senso di potenza.
Mi guardo intorno: tanta neve, e le tre querce dietro di me aggrovigliano tra loro le radici, e sembra che stiano cercando di allontanare quelle delle tre querce a loro frontali. In mezzo a loro ve n'è un'altra che sembra soggiogata dalle altre, ma che i tre alberi buoni afferrano dandole conforto.
Che vista impressionante.
"CuorediLupo!"
Mi volto per vedere FalcediLuna corrermi incontro, balzando nella neve.
"Che ci fai qui?" chiedo.
"Voglio aiutarti. Sei qui per i fiori, giusto?"
"Già."
Si siede accanto a me e rimaniamo in silenzio a osservare la grande roccia.
Lancio occhiate oblique alla mia amica. "Eri più grande di me quando ci siamo lasciate."
"Sei diventata una gatta meravigliosa con corporatura possente."
"Io intendo di età." ringhio. Mi volto a guardarla con serietà, e la sua espressione tranquilla mi da sui nervi.
Lei scuote i baffi. "Ti sei trovata un compagno carino."
Arrossisco. "Sì, è diverso dagli altri."
"Sai, la Terra è il Corpo. Scaviamo nella neve e proviamo a diventare un tutt'uno con il terreno." Si mette al centro della conca e scava.
Continuo a osservarla. "Sei... sempre la solita."
"L'hai già detto."
"Chi... Cosa sei tu?" faccio con un sussurro.
Lei smette di scavare, e per un attimo sono convinta che mi risponderà, ma poi dice: "Vieni, CuorediLupo."
Entro nella buca assieme a lei e ci sediamo l'una di fronte all'altra. Mi sorride e con le zampe mi chiude gentilmente gli occhi.
Sento la sua zampa posata sulla mia. "Percepisci la natura intorno a te. Senti i passi delle creature, il respiro degli alberi."
Drizzo le orecchie e percepisco la brezza scompigliarmi il pelo, e le foglie frusciare, i versetti degli altri animali.
"Diventa tutt'uno col tuo nome." Mentre lo dice mi afferra la zampa e me la porta al cuore.
"CuorediLupo."
Lo sento... Percepisco il mio nome. Vedo una luce attraverso le palpebre, ed è forte. Ma mi ha già colpita una volta.
"Sii il tuo nome."
Tiro indietro la testa per fare in modo che la luce lunare mi inondi del tutto, mi inondi il cuore.
Apro la bocca e miagolo forte, anche se sembra più che io stia ululando. Sto seguendo il cuore. Questo ululato viene dal cuore.
Con l'altra zampa estraggo gli artigli e li affondo nel terreno, che ormai sembra parte di me.
Non so quanto tempo passa, ma alla fine la luce sparisce, e apro lentamente gli occhi.
FalcediLuna mi sorride scuotendo i baffi, e mi lecca sul muso. "Brava."
C'è una luce verde tra le mie zampe. Abbasso lo sguardo: un fiore di un verde splendente, con sfumature marroni. Non ho mai visto un fiore simile, non è affatto terreno. È meraviglioso. Grazie, Clan della Stella.
Sorrido alla mia amica. "Grazie. E non m'importa cosa tu sia."
Sorride mostrando le zanne. "Grazie a te, CuorediLupo. La tua amicizia mi sta a cuore. Tu non puoi immaginare quanto andiamo d'accordo."
Le lancio uno sguardo curioso. Ma lascio perdere, e afferro tra i denti il fiore. "Torniamo indietro." Ci alziamo e poi guardo la luna alta nel cielo. "A proposito, tanti auguri."
Lei mi osserva con gli occhi lucenti e sorride commossa. "Te lo sei ricordato."
"Ovvio. Dobbiamo festeggiare al campo quando il sole sarà sorto. C'è bisogno di un po' di felicità."
AcquaBianca
Qualcuno mi lecca tra le orecchie e mi tiro su a sedere sugli attenti.
Mi rilasso quando vedo CodadiCarpa. Scuotiamo i baffi e ci facciamo le fusa a vicenda.
Mi è mancato tantissimo. Sono felice che abbia capito: LinceRossa è importante per me, e dovevo accettare l'incarico di controllarla.
Almeno non si è preoccupato di risistemarsi.
Da dietro la schiena tira fuori un grosso scoiattolo e me lo porge, così ce lo dividiamo.
CuorediLupo aveva raccontato a StellaAlta del compleanno di FalcediLuna, così a chiesto di asserbare il cibo per l'occasione.
Adesso la gatta dalla striscia rossa sul muso sta giocando con MantoArgenteo, azzuffandosi per gioco.
ZannadiTigre ci raggiunge con i baffi sporchi di sangue. "Ehi, ricordate che StellaPulita voleva vedervi."
Mi alzo in piedi e lancio un'occhiata a CodadiCarpa. Salutiamo FalcediLuna e ci avviamo a corsa verso il Clan del Fiume.
Nella tana della leader, StellaPulita ci dice: "Vorrei che vi avvicinaste al territorio bipede per cogliere la maniera con cui accendono il fuoco. Potreste partire subito?"
Annuiamo e usciamo, dirigendoci verso l'uscita del campo.
"AcquaBianca! CodadiCarpa!"
Mi volto. Mia sorella ci sta venendo incontro.
"Ma dove eravate finiti? Siete spariti all'improvviso."
"Sì, scusa. StellaPulita ci voleva vedere."
Scuote la coda in maniera buffa. Capisco al volo: è il segnale per dire che vuole parlarmi in privato.
"Scusa un attimo." faccio a CodadiCarpa.
Mi avvicino e mia sorelle dice: "Ehi, ti va di pattugliare insieme i confini."
"Scusa, MantoArgenteo, ma StellaPulita vuole che vada a scoprire come i Bipedi accendono il fuoco."
"Posso venire?"
"Perché no? Io e CodadiCarpa partiamo subito."
I suoi occhi perdono lo scintillio. "Oh. Non importa, andate pure voi due."
"Scura?"
"Sì sì. Mi sono ricordata che ho una cosa da fare."
Mente. Se ne va.
CodadiCarpa mi si avvicina e chiede: "Che le prende?"
"Non lo so." E invece ho un dubbio: non sarà gelosa del mio compagno? Beh, spero che capisca che non ce n'è motivo.
Io e CodadiCarpa abbiamo camminato lungo il fiume ghiacciato, coda nella coda.
Ci siamo fermati a riposare.
Specchiandomi nel ghiaccio, mi sono chiesta perché gli piacessi tanto. Io, con questo occhio difettoso.
Lui ama chiudermelo e leccarlo, poi a riaprirlo e a osservarlo, dicendo che mi da l'aria più guerriera che si potesse avere. Non lascio che una cicatrice simile mi arretri. Ma non è una cicatrice, caro CodadiCarpa. Ci sono nata. Ma se a te va bene, allora non ho motivo di preoccuparmene. Ho sempre combattuto bene vedendo da un occhio solo.
Troviamo dei Bipedi accampati con i loro nidi di tessuto. Hanno accatastato del legno al centro del cerchio e vi sono seduti davanti. Uno di loro sta strofinando la punta di un legno su altri, e dopo un po' ecco la scintilla di fuoco.
Io e CodadiCarpa ci guardiamo soddisfatti. Non sembra difficile.
Siamo ormai vicini al campo, quando un terribile odore mi punge il naso: Clan nemico, sangue.
Corriamo tra i giunchi e troviamo i nostri guerrieri a combattere contro il Clan della Neve Tenebrosa.
Spero non sia troppo tardi.
Ci lanciamo all'attacco e in breve tempo abbiamo il pelo macchiato di sangue.
Cerco mia sorella e la trovo a combattere al fianco di SquamadiLuccio. Poi cerco ZannadiTigre: eccolo a combattere egregiamente contro tre guerrieri, aiutato da PioggiadiSole.
StellaPulita sta lottando contro StellaOscura, e il leader della Tenebra sembra in vantaggio.
Corro ad aiutarla, quando sento un miagolio di dolore terribile.
Scopro che PioggiadiSole è a terra, sdraiato di fianco, mentre sull'altro ha uno squarcio aperto.
Le lacrime mi pungono gli occhi: come si può rimediare a una ferita simile.
"PioggiadiSole!" grida CodadiCarpa.
StellaOscura si volta, e si accorge che molti dei suoi guerrieri sono fuggiti o sono in difficoltà. "Ritirata!" grida scappando, seguito dagli altri.
Noi ci avviciniamo a PioggiadiSole, che respira a fatica.
"Resisti!" urla MantoArgenteo piangendo.
Quando i nemici sono ormai lontani, sentiamo un soffio divertito: più in là c'è un gatto nemico nero, lo stesso contro cui io e SpiritodiGhiaccio abbiamo combattuto in montagna. È stato lui a ferire PioggiadiSole.
Un ringhio mi sale alla gola, e vedo mia sorella con gli occhi impazziti di follia. "PioggiadiSole è un nostro amico!" grida furente.
È vero. Siamo stati apprendisti insieme, e nessuno deve sorridere alla sua morte.
Corriamo verso il gatto nero, gnaulando, e CodadiCarpa ci segue.
Cerchiamo di raggiungerlo ma è troppo veloce, e riesce a fuggire oltre i confini.
Mi fermo, ma MantoArgenteo continua a seguirlo.
"Dove vai?" urlo sorpresa.
"A vendicare PioggiadiSole."
No! Non posso permettere che ti succeda qualcosa!
"Tieni d'occhio tua sorella."
Le parole di FalcediLuna mi rimbombano in testa.
"MantoArgenteo." cerco di chiamare, ma ho poco fiato.
Ormai abbiamo attraversato tutto il territorio del Vento, e per fortuna senza incontrare nessuno.
Arriviamo al Sentiero del Tuono e mia sorella continua a correre.
Finalmente balza sul piccolo gatto nero e lo ferisce alla schiena, ma questo con un forte scrollo la butta a terra e corre via.
Mi fermo ai margini del sentiero e il terreno inizia a tremare. Vedo un mostro avvicinarsi a velocità pazzesca.
"MantoArgenteo!" grido.
Lei è ancora rintontita, e non ce la farà.
Faccio per correre verso di lei, ma CodadiCarpa mi spinge via e va' al posto mio.
Chiudo gli occhi, un botto, miagolii, e il mostro si allontana.
Apro l'occhio buono con paura: sangue spruzzato sul sentiero, rosso scuro, caldo. Il corpo del mio amato lì, coperto del suo stesso sangue.
"No!" grido con quanto fiato ho nei polmoni.
Senza preoccuparmi di guardare a sinistra e a destra, vado avanti e raggiungo CodadiCarpa, lo afferro per la collottola e lo trascino via da quella strada degli incubi.
Osservo il suo muso. Gli occhi sono aperti e privi di luce. "No..." mormoro. Lo riafferro e me lo isso sulla schiena, e inizio a camminare verso il mio territorio.
Anche stavolta non ho incontrato nessuno.
Giunta a Settealberi, metto giù il cadavere e lo osservo con un nodo alla gola, mentre le lacrime mi bagnano scroscianti le guance.
MantoArgenteo mi raggiunge e osserva il corpo rossiccio di colui che una volta era un grande guerriero. "AcquaBianca, mi dispiace tanto."
Istintivamente estraggo gli artigli e le lancio una zampata, lasciando profondi solchi sulla sua guancia. Mi alzo, mentre lei cade a terra, e la osservo dall'alto al basso con furore. "CodadiCarpa è morto per colpa tua."
Lei mi guarda con spavento. "Io non volevo..."
"Eri gelosa! Sarà una liberazione, eh?"
I suoi occhi si riempiono di dolore e lacrime. "Come puoi dire una cosa del genere? Sei mia sorella."
Lancio uno sguardo a CodadiCarpa e ringhio: "Da oggi non più." e corro via, lasciandola.
Mentre incespico nella neve, grido e piango di dolore, invocando CodadiCarpa, ormai nel Clan della Stella.
Autrice
Allora, ho saputo che è il compleanno di MoonScythe-Shi, e perciò ho modificato un po' il capitolo.
So che è estremamente lungo, ma volevo mettere tutto insieme.
Ancora auguri MoonScythe, FalcediLuna, valorosa guerriera.
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