Altro sangue

"Vai, ZampadiLuce..."
L'apprendista si acquattò e balzò sullo scoiattolo di fronte a sé.
"Ottimo!" si complimentò AlbaRossa facendo le fusa.
"Fortuna che la neve si sta sciogliendo. È in arrivo la stagione delle nuove foglie."
AlbaRossa annuì.
ZampadiBuio si allontanò rapido da ParolaSaggia e balzò giocoso sul fratello.
Il guerriero grigio ridacchiò: "Queste tre lune sono servite a rinforzarli."
"Già. Sono così orgogliosa."
ParolaSaggia fece le fusa e la guardò. Lei ricambiò e i loro occhi si incrociarono.
"È un vero piacere lavorare al tuo fianco, AlbaRossa..."
"S-sì, grazie..." La guerriera sentì le punte delle orecchie bruciare di imbarazzo, e ParolaSaggia si fece molto più vicino.
"Ragazzi..." fece una voce.
I due guerrieri si allontanarono l'uno dall'altra, lei imbarazzata e lui scocciato.
PiedeCalmo uscì dagli alberi con le orecchie basse.
"Che c'è?" fece ParolaSaggia, un po' brusco.
"Piumad'Airone è morto..."
AlbaRossa rimase stupita. Avrebbe voluto chiedergli di più sulla Profezia. L'ultima cosa che le aveva detto era stata: "Il Sangue della foresta è necessario. Non lasciarti sfuggire le occasioni." Ora non avrebbe più potuto chiedergli aiuto.
"Era molto vecchio..." fece tristemente ParolaSaggia, poi tutti insieme tornarono al campo.

AlbaRossa vegliò sul corpo di Piumad'Airone tutta la notte, lanciando spesso occhiate arrabbiate a FogliadiMenta. Non parlava spesso con la sciamana di quei tempi.
L'alba dopo il corpo fu seppellito.
Mentre AlbaRossa si avviava verso gli alberi con ZampadiLuce, vide FioreLucente dirigersi verso il nido con Dented'Orso.
AlbaRossa scosse i baffi. "Congratulazioni, piccioncini!"
I due si voltarono, sorrisero e raggiunsero CantoVerde, incinta dei piccoli di TempestaTagliente.
Quel giorno cacciarono, si allenarono e andarono a Settealberi. A volte trovavano VentoPulito e ZampaAlta, altre volte no. Lo facevano spesso comunque, e il Clan della Stella non sembrava mai contrario.
Ma quel giorno VentoPulito e ZampaAlta c'erano, insieme a un altro guerriero: un gatto giallo macchiato.
AlbaRossa e ZampadiLuce siavvicinarono. VentoPulito li salutò con un cenno. "Venite. Questo è ArtiglioSpedito, del Clan del Tuono."









Il gatto miagolò: "Avevo sentito odori estranei, ma non mi ero accorto che mi stavo dirigendo qui a Settealberi. Per fortuna non siete invasori."
"ZampaLibera ha pensato lo stesso." fece ZampaAlta.
In quel momento AlbaRossa si accorse che lì c'era anche una cucciola bianca e nera.
La piccola salutò: "Sì, sono ZampaLibera, del Clan del Vento, apprendista da due albe."
AlbaRossa la trovò molto carina.
VentoPulito si sedette, e ArtiglioSpedito li squadrò: "Vi riunite spesso?"
Noi ridemmo, poi VentoPulito annunciò: "Sono diventata vice."
AlbaRossa era molto sorpresa: così giovane e già vice. Le fece le congratulazioni.
Poi i guerrieri fiutarono un odore diverso.
ArtiglioSpedito rizzò il pelo è deglutì. "Clan della Tenebra. Andatevene!"
"Ma è CuoreOscuro..." fece AlbaRossa riconoscendo l'odore dell'amico.
"Andatevene!" gnaulò l'altro.
AlbaRossa gli lanciò un'occhiata preoccupata, poi mormorò a ZampadiLuce: "Torna al campo."
L'apprendista esitò, ma obbedì.
CuoreOscuro entrò nella conca e rizzò il pelo a vedere lì tutti quei gatti. "Cos'è? Una riunione?" soffiò.
AlbaRossa fece basse fusa. "Ciao."
Lui non ricambiò, ma comunque salutò calmo.
Quando vide ArtiglioSpedito, soffiò più forte. "Vergogna! Il vostro leader è pazzo!"
ArtiglioSpedito ringhiò furioso.
In quel momento nella conca entrò VolpeCandida, che li osservò tutti con sorpresa.
Non appena si avvicinò, Settealberi fu percorso da una brezza particolare, che tutti loro trovarono bizzarra.
Quando si calmò, VolpeCandida accese lo sguardo malvagio. "Bene bene bene... Perché qui?"
"Potremmo farti la stessa domanda." fece ZampaLibera, ma con un tono allegro e birichino.
VolpeCandida ghignò: "Niente di che. Mi piace questo posto."
Ma AlbaRossa non le credeva. Guarda caso CuoreOscuro era arrivato lì poco prima di lei, ed entrambi i loro Clan odiavano il Clan del Tuono.
ArtiglioSpedito miagolò un saluto e tornò nel suo territorio.
VolpeCandida ridacchiò e si rivolse ai gatti rimasti: "Non avete delle mansioni da svolgere al vostro campo?"
"E tu allora?" ribattè ZampaAlta. "Comunque è vero, devo andare." e corse via.
VentoPulito fece un cenno della coda a ZampaLibera, e la micina subito se ne andò.
AlbaRossa osservava CuoreOscuro, che però guardava truce VentoPulito. "Devo andare." fece la guerriera rossa, capendo che anche VentoPulito se ne stava andando.
AlbaRossa corse a tutta velocità verso il campo.
"Stellad'Eclissi!" chiamò non appena fu dentro.
La leader la raggiunse preoccupata. "Che c'è?"
"A Settealberi c'erano VolpeCandida e CuoreOscuro, e sembravano voler rimanere soli! E il Clan della Tenebra recentemente è stato attaccato dal Clan del Tuono. Penso volessero organizzare un attacco."
Stellad'Eclissi annuì e organizzò i guerrieri, e marciarono verso il Clan del Tuono. Appena entrati nel loro territorio, percepirono subito odore di Neve e Tenebra.
AlbaRossa sperava che non fossero così veloci.
Aumentarono l'andatura, scesero per
il sentiero roccioso e attraversarono il tunnel di felci, e il rumore della battaglia si fece subito sentire.
Appena entrati nel campo l'odore di sangue penetrò nelle loro narici.
AlbaRossa vide subito CuoreOscuro, e gli balzò addosso.
Quando lui si liberò e la vide, strabuzzò gli occhi, e ringhiò.
"Basta, CuoreOscuro!"
"Ci hanno attaccati! Meritano la morte. I nostri cuccioli erano
innocenti e molti altri di noi."
"Il Clan della Neve vi sta usando."
"Se servirà a difenderci dal Clan del Tuono allora va bene. Intanto dobbiamo uccidere il loro leader pazzo. Se è proprio questo che vuoi, lotterò contro di te."
AlbaRossa non voleva, ma non vide vie d'uscita.

I due guerrieri a pelo lungo si scontrarono: lui aveva i muscoli degni del suo Clan, e artigli molto affilati.
Ma AlbaRossa aveva con sé un'arma potentissima: l'amore per i suoi amici. Non badò alle ferite inferte alla schiena o al petto, continuò a mordere l'avversario.
Alla fine lui l'atterrò, e stava per
morderla al petto, ma lei veloce alzò la zampa e lo graffiò sulla fronte, provocandogli un taglio profondo. CuoreOscuro si lamentò, allontanandosi. In quel momento i gatti nemici iniziarono a scappare, e CuoreOscuro li seguì zoppicando.
Intanto AlbaRossa si osservava gli artigli macchiati di sangue, ed ebbe
un conato di vomito: si accorse solo in quel momento, vedendo il campo macchiato di rosso scuro, che quel
liquido le provocava senso. Non udì la Profezia nella mente, ma non se ne curò. Aveva il sangue della Tenebra, e doveva farsi forza per toccarne di altro tipo.
Vide un guerriero della Neve zoppicare nel tunnel di felci, lasciando una scia di sangue.
AlbaRossa si avvicinò e toccò il liquido.
Poi vide MantoArdente china su StelladiNuvola insanguinato.
Le si avvicinò, triste, e la leccò. "Mi dispiace MantoArdente, siamo arrivati troppo tardi."
Poi la gatta del Clan del Tuono scoppiò a piangere sul corpo di un piccolo soriano marrone. Anche AlbaRossa tirò fuori una lacrima. Nemmeno era a conoscienza che MantoArdente fosse una regina.
La sciamana del Clan del Tuono le raggiunse, cercando di consolare la regina rossa, ma MantoArdente sbottò, accusando il Clan della Stella di avercela con lei, e scappò.
AlbaRossa rimase con la sciamana CuordiTifone, che le spiegò: "Una terribile malattia ha colpito il nostro Clan, ed eravamo troppo deboli per questo attacco. Falco" e accarezzò il cadavere del cucciolo "era uno dei malati. È stato StelladiGhiaccio a ucciderlo."
AlbaRossa drizzò le orecchie "Quindi il fratello di MantoArdente è diventato leader?"
"Sì. A quanto pare ha ucciso StelladiLince. Adesso il Clan della Neve è guidato da un gatto malvagio. StelladiNuvola era pazzo, e ha attaccato il Clan della Tenebra senza un motivo preciso. E ora i due Clan sono nostri nemici."
AlbaRossa osservò quello che era il leader del Clan del Tuono: un bel gatto bianco a pelo lungo, nipote del grande StelladiFuoco, figlio della sorella di quest'ultimo, Principessa, una semplice micia domestica.
Sì, AlbaRossa aveva sentito parlare molto del nonno di MantoArdente: era stato StelladiFuoco a uccidere Attila, suo fratellastro, entrambi una volta appartenenti a dei Bipedi.
E adesso i Clan che discendono da quei due gatti, nemici tra loro, erano
uniti per combattere una grande minaccia.
AlbaRossa toccò il sangue di StelladiNuvola, chiedendo scusa alla sua anima per essere di così poco tatto.
ParolaSaggia si avvicinò ad AlbaRossa, chiedendo agitato: "Stai bene? Ho visto che combattevi contro CuoreOscuro, non ho potuto aiutarti perché i nemici mi tenevano occupato. Quando ti ha atterrata ho temuto il peggio e..." e continuò a balbettare confuso.
AlbaRossa scosse i baffi divertita e commossa, poi fece fusa tranquillizzanti: "Sto bene, ParolaSaggia."
Il gatto annuì, ancora col pelo ritto. Poi prese AlbaRossa di sorpresa, avvicinandosi e leccandola sotto il naso.
AlbaRossa arrossì, non sapendo cosa fare. Poi si accorse che quel contatto non le dispiaceva affatto... Anzi, lo aveva sempre desiderato, ma non se n'era mai resa conto.
Ricambiò le leccate di ParolaSaggia, e i due continuarono così per un po', coccolandosi.
AlbaRossa si sentiva felice dopo tanto tempo.

Autrice
Vi auguro un felice 2016!!!!!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #warriorcats