Dove?
ZampaNera seguì GocciadiLuna fino a Pozza di Luna, impaziente di conoscere gli altri Sciamani.
-Manca ancora molto?-, domandò ad un certo punto.
-No-, rispose GocciadiLuna. -Ormai siamo arrivati-.
Difatti, poco dopo, ZampaNera scorse CuorediCorvo, sciamano del Clan della Tenebra, vicino alla Pozza.
Al suo fianco era seduto ZampadiCalendula, che si stava dando una rapida leccata al petto.
C'erano anche lo Sciamano del Clan del Fiume, MantodiSicomoro, e la sua apprendista, ZampaRosa.
Gli unici assenti erano NubeGelida e ZampadiFronda.
"Strano", pensò ZampaNera. "Di solito sono i primi".
Poi udì un gemito seguito da un miagolio sonoro, e vide i due gatti del Clan della Tenebra precipitarsi verso di loro a perdifiato.
CuorediCorvo fece un gesto con la coda per indicare agli apprendisti che non potevano parlare, poi
Dalle nuvole filtrava la luce della luna, che irradiava con i suoi raggi una pozza d'acqua nell'erba, riflettendo un cerchio bianco.
Gli Sciamani si avvicinarono a Pozza di Luna, si chinarono e iniziarono a lapparne le acque, cadendo in un sonno profondo.
ZampaNera si avvicinò alla Pozza e la sfiorò con la lingua.
L'acqua era fredda.
Poi l'apprendista Sciamano si sentì completamente privo di peso, e venne avvolto da un oscurità opprimente.
L'oscurità iniziò a diradarsi, e ZampaNera scorse una vasta radura innevata.
Gli sembrò di scorgere una sagoma dalle fattezze feline, eterea come il vento.
L'apprendista Sciamano però non fece in tempo a focalizzare l'immagine che subito lo scenario cambiò.
Si ritrovò a camminare in una grande foresta. Gli alberi, enormi, incombevano minacciosi su di lui.
L'apprendista Sciamano rabbrividì per il freddo, finché non senti un gatto sedersi al suo fianco e scaldarlo.
Il gatto del Clan del Tuono si voltò, ma l'altro era sparito.
Tutto quello che riuscì a vedere fu una scia di stelle immerse in una densa nebbia grigiastra.
Lo scenario cambiò di nuovo, e ZampaNera si ritrovò in una landa desolata. Rocce. Rocce, ghiaccio e neve. Ecco cosa vedeva.
Il gatto nero allungò il collo; gli era sembrato di vedere un gatto... o forse era solo la sua immaginazione.
Poi la visuale si spostò, e l'apprendista Sciamano venne catapultato in uno spettacolo mozzafiato; alte montagne si affacciavano su una distesa d'acqua scura.
ZampaNera sgranò gli occhi: era enorme!
Dove aveva già sentito parlare di uno spettacolo del genere?
Forse nel racconto di uno degli anziani...
ZampaNera sentì qualcosa sfiorargli la spalla e si voltò all'improvviso, riuscendo solo a scorgere di sfuggita una nebbiolina argentata, che prese la forma di un gatto, per poi svanire.
Immediatamente, la distesa d'acqua si alzò su di lui e lo investì.
ZampaNera non riuscì a sottrarsi all'onda in tempo, e un po' d'acqua gli bagnò il muso.
Se lo leccò, ma sputò subito l'acqua.
Era salata.
La visione cessò di colpo, e ZampaNera si risvegliò, bagnato e tremante.
"Chi siete?", si chiese. "E dove siete?"
Quando fu ritornato al campo, chiese a Goccia di luna se poteva assentarsi un attimo, e andò dritto alla tana degli anziani, mettendosi a cercare con lo sguardo la gatta che cercava.
La trovò intenta a mangiare un topo.
Il suo manto fulvo riluceva alla luce delle stelle.
Timidamente, ZampaNera si avvicinò a lei.
La gatta fulva voltò la testa verso l'apprendista Sciamano.
Quest'ultimo si fece piccolo piccolo per l'imbarazzo, e mormorò una domanda: -Posso scambiare due parole con te, VolodiScoiattolo?-.
Ok ragazzi, lo so che è da parecchio che non mi faccio sentire.
Scusate per il capitolo un po' corto, ma è così che doveva essere.
Domande senza risposta si affollano nella mente di ZampaNera. Riuscirà il giovane apprendista sciamano a scoprire qualcosa di più sulle sue visioni?
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