Problemi tra fratelli.

Eric POV

Stavo camminando sul sentiero che portava all'arena.

Dopo lo scherzo che quella cogliona di mia sorella mi aveva fatto di sicuro insieme agli Stoll e probabilmente alla sua amica Luce, io, Ax e Cassie abbiamo provato a mandare via lo Slime dai miei capelli e dalla mia maglietta per tre giorni di fila.

TRE giorni.

Se vi sembra normale...

Alla fine Cassie si era armata di forbici e mi aveva fatto un nuovo taglio di capelli.

Ho dovuto prendere una nuova maglietta del Campo Mezzosangue, dal magazzino degli Stoll, e gliel'ho rubata perché dopo l'ultimo incidente non avevo intenzione di pagargliela.

E comunque i capelli mi stanno meglio così, ma non lo dirò a Cassie. Non le darò questa soddisfazione.

Io non avevo più dato fastidio ad Olivia e lei non mi aveva più calcolato, ci limitavamo a lanciarci occhiatacce quelle poche volte che i nostri sguardi si incontravano.

L'unica cosa che ancora mi chiedevo era come avessero fatto quei bastardi a fare un riconoscimento facciale per buttarmi lo Slime.

Era stato di sicuro un figlio di Efesto, ma non avevo voglia di pestarli uno ad uno per essere sicuro di dargli la punizione che meritavano.

Ci avrebbe pensato qualcun'altro ad insultarli.

Invece, novità, io non parlavo più a Giada.

Se fossero stati solo gli Stoll e Olivia l'avrei capito, ma lei....

Non mi va giù.

Giada ha provato a parlarmi ma si può dire che non l'ho ascoltata.

L'ho giusto sentita leggermente quando mi ha minacciato di fare vedere al campo la foto di me che mi faccio il bagno con la paperella, ma l'ho già fatta pagare a Cassie.

E poi ho detto chiaramente a tutto il campo che chiunque volesse sfottermi per quella foto può tranquillamente venire a dirmelo in faccia.

Non serve che vi dica che non si è fatto vivo nessuno.

Quel giorno avevo deciso di andare a parlare con Giada per chiederle perché ci tenesse così tanto alla sua insegnante personale di italiano.

Quando l'ho chiesto ad Ax lui ha riso e ha detto: "Perché probabilmente le insegna anche qualcos'altro!" .

Io non ho capito.

Mentre mi dirigevo verso l'arena dove speravo ci fosse Giada andai a sbattere contro qualcuno.

In realtà erano due persone.

"Oh..ehm, scusa..." Disse un tipo che mi pare fosse Luca e vicino a lui c'era quella tipa che mi è sempre sembrata depressa.

Probabilmente stavano insieme, matricole.

"Sparite" dissi con aria minacciosa.

Si dileguarono entrambi.

Solo cinque minuti dopo che li avessi cacciati mi resi conto che poteva essere lui il figlio di Efesto che aveva costruito il riconoscimento facciale.

Mi girai di scatto per vedere se fosse ancora a portata di mano ma andai a sbattere contro un altra persona.

"Oh, scusa...." Mi disse la tipa dell' infermeria, Aurora.

Io grugniii.

Lei se ne andò di corsa verso mio fratello, Antonio.

Era uno a posto.

Un po' esagerato a volte, ma conoscevo persone peggiori.

Gli feci un cenno di saluto con la testa.

Non feci in tempo a fare tre passi che un'altra persona mi veni addosso.

"Ehy, guarda dove vai" mi disse quel pezzo di merda di Ivanov, che mi aveva battuto a scherma durante i giochi serali.

Io lo guardai torvo. "Cerchi guai, Ivanov?" Ma non fece in tempo a rispondere che se ne andò, portando finalmente via dai miei poveri occhi la sua faccia da schiaffi.

Che non era brutta.

Però era da schiaffi.

Dopo questo mi presi a schiaffi io.

"E basta!" Mi dissi da solo 

Altri due passi e mi scontrati con qualcun'altro, ma stavolta gli urlai 

"MA CHE CAZZO DI PROBLEMI AVETE TUTTI OGGI?!" chiesi perdendo la pochissima pazienza di cui ero disposto.

"Ma che cazzo di problemi avrai tu" mi disse la ragazza davanti a me.

"Ah sei tu. BE'QUESTO NON TI ESONERA DALLA MIA IRA" 

Dissi a Sol Santos, la ragazza che mi stava squadrando dall' alto in basso nonostante arrivasse al mio petto anche portando  le scarpe.

"Ehi, datti una calmata Holland! E di alla tua ira di andarsi a fare un giro da un altra parte perché so chi stai cercando e non ti lascerò avvicinare a Giada"

Io sbuffai. "Ho già perso la pazienza Santos, non ti conviene." 

Lei scosse la testa. "Mi dispiace Holland, ma non posso lasciare che tu rovini l'operazione 56"

Io la guardai confuso. "Operazione cosa? E come dovrei fare a rovinarla?"

"Mi dispiace ma non puoi capire " mi informò.

Io sbuffai e feci un passo a destra.

Lei mi si parò davanti.

Ci guardammo determinati per qualche secondo.

Poi io mi spostai a sinistra.

Lei mi seguì.

Era davvero così importante questa "operazione 56?" 

Andammo avanti così per un minuto , poi persi la pazienza.

"Sei seriamente così intenzionata a non farmi passare, Luce?" 

Le si scurirono gli occhi.

"Non chiamarmi Luce"

"Luce solare?" "No" "Raggi UV?" "No." "Lampadina?" "No." "Amica di mia sorella che se non mi fa passare entro tre secondi si farà un bagno al lago?" "Assolutamente NO" disse lei.

Sbuffai. 

Questo era un contrattempo gestibile, ma era un contrattempo.

La presi per un braccio e iniziai a trascinarla verso il laghetto, mentre lei urlava.

"NO NO NO NO NO NO NO NO!!!" Strillò lei mentre puntava i piedi nella speranza di riuscire a fermarmi.

Indovinate? Sono più forte di Luce.

"Lei mi prese un braccio ma non cambiò molto.

"Holland! NON CI PROVARE!"

"Altrimenti?". 

Lei sembrò pensarci.

"Non lo so, ti tiro un calcio sui coglioni"

Io ricominciai a trascinarla.

"NO NO FERMO!" 

Mi fermai di nuovo ad aspettare una nuova minaccia.

"Chiamo Giada?" "Non hai detto che è a lezione di italiano con Olivia?" 

Lei si morse il labbro.

"Sul serio Eric, non adesso. Ti prego. Se tu adesso vai da Giada e Olivia, Aurora, Luca e taaanti altri mi uccideranno" 

"Perché, quel cosetto di Efesto è in grado di uccidere qualcuno?" 

Lei soffocò una risata . "Tu non sai di cos'è in grado quel cosetto se si rovina l'operazione 56" 

Stavo seriamente per pestarla. "Che cos'è questa maledetta operazione 56?!" "Ma davvero non ci arrivi?" 

Mi dava fastidio quando la gente mi diceva che non potevo capire qualcosa.

Lei mi guardò. "Ti do un indizio. C'entra tua sorella e c'entra Olivia." 

"Ehm, che ne so, le piace Olivia?"

La faccia di Sol era strana. Sembrava quasi che volesse dirmi una cosa ma che non volesse dirmela e che volesse ridere.

Sembrava costipata in poche parole.

"Te l'ha detto Giada?" "Cosa?" "Che le piace Olivia?" "Cosa?! No, l'ho solo ipotizzato. Sai, mi hai detto che c'entrano loro due" 

La guardai serio. "Perché, è vero?" 

Sol rise. "Certo che è vero!! Ma non l'avevi capito?! Oh, voi figli di Ares, siete così stupidi a volte!" 

Io mi sentii offeso. "Be'almeno io ce l'ho un padre che mi ha riconosciuto." 

Le si scurì di nuovo lo sguardo. "Ehy, non ti hanno detto che non è carino dire queste cose agli indeterminati?"

Sì forse avevo esagerato.

"Scusa..." Mormorai tra i denti.

Lei scosse la testa e le tornò l'espressione della ragazza che stava prendendo tempo per non fare un bagno al lago.

"Quindi? Hai ancora intenzione di rovinare anni di preparazione a questa coppia così da fare in modo che i fanboy e le fangirl di questo campo mi uccidano?" Chiese speranzosa 

Io invece continuavo a non capirci nulla 

"Scusa, cos'è un fanboy?" 

Lei roteò gli occhi.

"Di sicuro non è una cosa che ti dirò mentre stai per lanciarmi in un lago!" 

"Ah, hai ragione me l'ero dimenticato! Be', se non posso rovinare quest'operazione 56 vorrà dire che la migliore amica di mia sorella bagnata fradicia sarà il messaggio per dirle che sono passato " dissi trascinandola definitivamente di fronte al lago.

Che, per mia sfortuna, era pieno zeppo di gente.

Oh be', le cose succedono.

Mentre Sol continuava ad urlare e tutti i ragazzi che erano presenti si giravano verso di noi, la lanciai in acqua per poi scoppiare a ridere.

Sentii mia sorella da lì vicino che borbottava. "Ma c'è la farà questo a non spingere qualcuno dentro qualsiasi cosa gli capita a tiro?" Ed Axel che rideva.

Sol Santos uscì fuori dall'acqua con una faccia che diceva una sola cosa: scappa.

Mi misi a correre verso l'infermeria perché per ogni evenienza se fosse riuscita a prendermi ero già intorno a dei medici.

Dentro c'erano Giada e Olivia. 

In realtà credevo stessero facendo lezioni di italiano, ma probabilmente erano andate a controllare una ferita che si era aperta tempo prima ad Olivia.

Mi ricordo che c'entravano degli spiriti del vento tipo 

Le due ragazze mi guardarono torve.

"Oh, Ehy! Ciao voi due!" Dissi, scordando completamente del tornado che mi inseguiva.

Infatti circa 10 secondi dopo sentì la porta aprirsi, e da quella porta entrò una Sol bagnata dalla testa ai piedi, che mi guardava come se volesse incenerirmi e aveva una.... ASPETTA, COSA?!?

"DOVE L'HAI PRESA QUELLA MAZZA DA BASEBALL?!?" le chiesi già coprendomi la faccia con le braccia.

Per favore, colpite tutto quello che volete, ma non la faccia, vi prego!

"NON È IMPORTANTE DOVE L'HO PRESA, È IMPORTANTE COSA CI FARÒ!" disse mentre cercava di colpirmi.

Tutto ciò con gli occhi dell'intera infermeria che ci osservava.

Quando stava seriamente per tirarmi una bastonata che sarebbe stata un grado di farmi fuori, Giada si mise in mezzo .

"Ok ok ok, abbassate le armi!" "Io non ho armi!" Mi difesi.

"Che cos'è successo?" Chiese Giada.

Io e Sol ci guardammo.

E ora come facevo? Se non mi ammazzava Sol mi ammazzava Giada, se non Giada Sol, e se nessuno della due Olivia , e se nessuna delle tre Will per aver quasi distrutto l'infermeria!




Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top

Tags: #oc#pjo