Problemi a colazione


Cassie POV

"STAI SCHERZANDO VERO?!?!" sbottai fuori di me dalla rabbia.

Il ragazzo che mi stava di fronte incespicò un po' con le parole "Cassie, ascolta, non è nulla di grave.... Alla fine è solo finito in infermeria e-e un figlio di Apollo ha detto che si riprenderà...." 

Ciò non mi calmò per niente

Ero ancora furiosa

"Ehm...Cassie?" Chiese il mio amico.

Io alzai una mano "Zitto Axel. Devo pensare" dissi, e mi misi seduta su una roccia accanto al pino di Talia 

Axel guardò in basso e poi mormorò un ciao e se ne andò .

In realtà mi dispiacque quando si allontanò con quell'espressione così triste, perciò mi ripromisi che non appena sistemato il problema corrente sarei andata a scusarmi

Qual'era però il problema?

Il problema era che mio fratello, Eric Holland, figlio di Ares, aveva scalato la parete d'arrampicata e cadendo si era fatto male ad una gamba.

Naturalmente questo non sarebbe stato un problema per me, ma visto che a breve avremmo avuto la caccia alla bandiera se uno della casa di Ares, ossia l'unica casa seriamente in grado di combattere in quella squadra si fosse infortunato.

E io non ero della casa di Ares. 

In realtà non siamo neanche fratelli, io e Eric.

Mia madre è Afrodite, dea della bellezza e dell'amore. 

Mio padre è Micheal Holland. A 36 anni si è sposato con Nora Clay, di 34 anni, donna che fino ai miei 12 anni ho creduto mia madre. Prima di me credevo anche che avessero fatto un altro figlio, Eric, mio fratello maggiore, di due anni più grande di me. 

Invece ho scoperto che Nora e Micheal si erano sposati perché erano entrambi mortali con la vista. Infatti Eric è figlio di Nora Holland e Ares, dio della guerra, mentre io, Cassandra Holland, sono figlia di Micheal Holland e della dea Afrodite. 


Quindi in realtà io e Eric non abbiamo alcun legame di sangue, ma fino a due anni fa abbiamo creduto di essere fratelli e siamo stati cresciuti da tali, quindi ci consideriamo seriamente parenti.

Invece il ragazzo di prima al cui ho urlato contro si chiama Axel Thorpe.

È figlio di Efesto, dio del fuoco e delle fucine, ed è il nostro migliore amico. 

Siamo probabilmente il trio più inseparabile del campo al momento, io ,Eric e Axel.

Afrodite, Efesto e Ares 

Certo, le dinamiche relazionali sono diverse rispetto quelle dei nostri divini genitori, ma comunque siamo un trio molto unito 

Certo, Eric e Axel descrivono molto bene i loro genitori divini.

Eric è alto, muscoloso e con un abbronzatura perfetta. Axel è alto come me, magrolino e di un bianco malaticcio.

Eric ha i capelli neri e scuri, che si arricciano sulla nuca, morbidi e sempre puliti, mentre Axel ha i capelli castani e costantemente spettinati 

Gli occhi di Eric sono marrone intenso, quasi nero, ti ci perdi dentro . 

Gli occhi di Axel sono ....normali .

Però Axel è gentile, buono intelligente, disponibile e paziente.

Eric è scorbutico, impulsivo e spesso uno sbruffone da schiaffi. 

Sta a voi decidere chi è meglio. 

Ad ogni modo, mi recai a grandi falcate verso la casa numero 5

"Ohy! Figli di Ares! Ci siete?!"  urlai sotto la loro finestra.

Nessuna risposta.

"Ohy!" Urlai ancora. Perché non rispondeva nessuno?

"Cerchi qualcuno?" Chiese una voce alle mie spalle. "Sì. Hai visto per L'INTERA cabina 5 da qualche parte?" Chiesi a Luke Castellan, capocabina della casa di Ermes. 

Lui mi sorrise "Credo che siano andati ad allenarsi! Tuo fratello è ancora in infermeria però!" Disse indicandomela. 

"Grazie Luke" dissi sorridendo dolcemente.

Luke Castellan era decisamente uno dei ragazzi più belli del campo , se non il più bello. 

Certo, io avevo 14 anni e lui era più grande, ma chi se ne importa, in quanto figlia di Afrodite mi sento di dire che l'amore è amore, no?

Mentre stavo per andarmene lui mi mise una mano sulla spalla destra "Mi fai un favore? Se vedi Silena le dici che poi abbiamo la riunione tra i capi cabina?" Mi chiese sorridendo.

Ero arrossita? Di sicuro, ma mi imposi di rispondere fermamente "Certo, glielo dirò" 

Lo salutai e urlai internamente, poi mi diressi in infermeria.

Dentro c'era odore di igenizzante per le mani e le pareti bianche giallastre mi mettevano tristezza. 

Nell''entrare andai a sbattere contro un ragazzino biondo, probabilmente figlio di Apollo. "Oh scusami!" Urlò mentre correva via con le garze in mano.

Io invece mi diressi con l'aria di un tornado verso un lettino in cui avevo individuato quel brutto di mio fratello

"ERIC!!" urlai, talmente forte da attirare l'attenzione di tutta l'infermeria e subito dopo pentirmene. 

Il diretto interessato sorrise dal lettino e mi salutò con voce arrogante. "Ciao pulce!" Mi accolse. Io lo ricambiai con una sberla sul braccio "Ma sei fatto?! Se uno della casa di Ares-" ma lui mi interruppe "Lo so , lo so. Me l'avete detto tutti quelli che siete passati a "salutarmi" o meglio dire insultarmi." Disse. 

Io mi ricomposi. "Va bene. Basta che da adesso fino alla caccia stai più attento.

Lui mi scompigliò i capelli, cosa che non aiutò il mio umore nero . "Certo pulce. Ora vai, devo riposarmi e tu sei un elemento disturbante" 

Gli mollai un'altro schiaffo e poi uscì, arrossendo agli sguardi curiosi di cui ero oggetto per essere entrata sbraitando.


E ok, la prima cosa era fatta.

Seconda cosa: chiedere scusa ad Axel.

Mi recai alla cabina 9, accanto alla mia, e chiesi il permesso di entrare. Mi aprì un ragazzo della mia età, che mi ricordai essere Luca.

Eravamo arrivati al campo lo stesso giorno.

"Ciao! Sai dov'è Axel?" "Sì, credo sia nella sua branda a costruire qualcosa" lo ringraziai frettolosamente e mi avvicinai ad Axel.

Era impegnato nella costruzione di qualcosa, probabilmente un rompicapo, e stava usando il fil di ferro. 

Gli picchiettai su una spalla.

Lui si girò di scatto, poi mi salutò "Ah, sei tu. Ciao" "Ciao. Hai fatto visita ad Eric?" "Sì. Non sembrava stare particolarmente male" "Già " .

Ci fu un silenzio imbarazzato per un po' di secondi, poi mi scusai   "Mi dispiace per come ti ho trattato prima , non volevo. Ero solo un po' nervosa, tutto qui". Lui mi sorrise "Ok, sei perdonata. Facciamo qualcosa? Che ne so, un giro sui pegasi o altro?"

Scattai in piedi. "Vada per i pegasi! Però prima devo dire una cosa a Silena da parte di Luke, mi accompagni?" "Va bene " acconsentì lui . 

Si notava che non aveva voglia in realtà, ma Axel è fatto così: lui accontenta sempre tutti e quasi mai se stesso.

Così uscimmo dalla cabina 9, salutai Luca e mi diressi verso la mia cabina.




N/A

Allora, semidei e semidee! Ecco il primo capitolo!

Voi adesso dovrete scrivere sempre di questo giorno in cui vi preparate per caccia alla bandiera, dove magari fate riferimento a ciò che è successo ad Eric.

Per il resto, sbizzarritevi !!

Bye bye e spero che scriviate presto!

Cassie Wayland 

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