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Capitolo 3

Era sabato, Niall era impegnato a scrivere sul suo PC mentre Louis guardava un film. Niall era arrivato da tre giorni e aveva già comprato un nuovo frigorifero per la cucina, un immenso televisore al plasma per il salotto e un fottuto tappeto elastico per il giardino.

Louis non provava nemmeno a rimproverarlo per tutti gli acquisti che aveva fatto perché sembrava non ascoltare.

E comunque, Louis amava il nuovo televisore ed era per quello che gli stava piacendo il film che stava guardando. Niall ne aveva scaricati un po' illegalmente, Louis lo aveva rimproverato, ma era stato vantaggioso perché erano tutti film appena usciti. Louis aveva pianificato di guardare Wonder Woman con Eleanor, ma Niall gliene aveva scaricato una copia perciò aveva deciso di guardarlo senza dirle niente. 

Gal Gadot era così bella, Louis poteva probabilmente diventare etero per lei ma alla vista di Chris Pine Louis capì di essere 100% gay. 

Era immerso nel film fino a quando qualcuno bussò alla porta interrompendolo. Sbuffò, non voleva andare ad aprire perciò tirò un calcetto a Niall. 

"Niall, qualcuno è alla porta," disse Louis con tono lagnante. 

Niall si alzò, mise il PC sul pavimento e si stirò le braccia.

"Vado, probabilmente è la pizza che ho ordinato." 

Louis si girò velocemente a guardarlo con un sorriso sul volto. 

"Quando hai ordinato la pizza?" Chiese eccitato. 

Aveva fame, ma era troppo pigro per prepararsi qualcosa e il film stava arrivando al momento migliore perciò era su di giri. 

"Qualche minuto fa," disse Niall, andando verso la porta. 

"Sei un santo!" Gli gridò Louis, continuando a sorridere. 

Niall rise di gusto. 

"Non è quello che hai detto quando ieri è arrivato il tappeto elastico," gli rispose con un urlo. 

A Louis non piaceva che gli ricordasse l'aggeggio nel giardino. 

"Sta' zitto." Alzò gli occhi al cielo e tornò a guardare il film. 

Louis stava analizzando troppo il film, non aveva la minima idea di chi fosse il vero cattivo. Niall ritornò nel salotto.

"Non è la pizza," sospirò Niall triste. Riprese il PC dal pavimento e tornò a fare quello che Louis credeva fosse lavoro. 

Era rimasto al computer tutto il giorno, Louis aveva provato a guardare cosa stesse facendo ma era troppo complicato con tutte quelle lettere e tutti quei numeri che insieme creavano delle funzioni semplici. Louis aveva capito che Niall fosse un ragazzo davvero intelligente il secondo giorno; stava facendo una riunione su Skype con delle persone che sembravano parlare spagnolo e, sorprendendo Louis, Niall rispondeva usando la stessa lingua. Era davvero intelligente, gli aveva detto che grazie al suo lavoro sapeva parlare un po' di giapponese e cinese mandarino, ma allo stesso tempo non aveva nessuna decenza, il più delle volte era ubriaco.

"Cosa?" Louis chiese confuso, fermando il film e alzando lo sguardo. 

"C'è un ragazzo, chiede di te," mormorò Niall. 

Louis piegò la testa pensieroso, chiedendosi se aveva ricevuto dei messaggi sulla visita di qualcuno.

"Non sto aspettando nessuno oggi," borbotto Louis prima di alzarsi pigramente dal divano e vedere chi lo aveva disturbato mentre stava guardando la parte più eccitante del film. 

Niall aveva lasciato la porta aperta e Louis lo avrebbe sgridato più tardi per non avere invitato l'ospite a entrare o per non aver chiuso la porta in faccia ad un possibile assassino.

La sua paura per i serial killer non era ancora scomparsa. 

Ma al posto di vedere un ragazzo enorme con una benda sull'occhio e un machete in mano, Louis vide uno sconosciuto che gli sorrideva innocentemente. Louis si sistemò i capelli perché il ragazzo di fronte a lui era attraente e probabilmente etero quindi Louis doveva smetterla di rimanere lì imbambolato. 

"Ciao!" Disse l'uomo quando vide Louis avvicinarsi timidamente. 

Lo stava salutando con la mano e Louis non aveva altra scelta se non fare lo stesso. 

"Ciao, il mio amico mi ha detto che mi stavi cercando?" Louis chiese dopo aver abbassato la mano.

"Sì, sei Louis Tomlinson?" Chiese entusiasta. 

Louis annuì. "Sì." 

Il ragazzo sembrò rianimarsi alla risposta, prese la mano di Louis e la strinse due volte prima di lasciarla. 

"Piacere di conoscerti, sono Liam Payne. Stavo cercando un posto in cui rimanere e un mio amico mi ha fatto vedere il tuo annuncio su Craiglist," rispose Liam felice. 

Poi immediatamente mise le mani nelle tasche, cercando qualcosa. Louis stava cercando, e ovviamente fallendo, di non fissare il modo in cui i suoi bicipiti flettevano a ogni suo movimento. 

Nessuno poteva biasimarlo, Liam andava ovviamente in palestra e il suo corpo era tonico. Louis avrebbe voluto che Liam al posto della polo avesse indossato una camicia attillata, ma non lo avrebbe mai ammesso. 

Con un "aha", Liam tirò fuori cosa stava cercando e lo mostrò a Louis.

Louis prese il foglio e vide che era l'annuncio che aveva pubblicato. Era confuso sul motivo per cui avesse deciso di stamparlo, voleva dirgli che esistevano gli screenshot, ma non voleva offendere di nuovo un altro sconosciuto. 

Niall era la prova vivente che non bisognasse giudicare un libro dalla copertina. 

Louis poteva insospettirsi, ma il viso di Liam era troppo innocente per far sembrare che avesse qualcosa in mente. Indossava una polo e dei jeans blue scuro con delle scarpe di gomma nera. Era vestito decentemente, meglio di come era vestito Niall la prima volta. 

Louis batté le mani e si fece da parte per far entrare Liam. "Giusto, entra, entra. Ti mostro la casa," disse con un sorriso. 

"Grazie." Liam sorrise prima di entrare. 

Louis andò prima nel salotto, fece a Liam un gesto per fargli capire di guardarsi intorno, ma lui era già andato da Biscotto che stava dormendo ai piedi di Niall. 

"È così carino," disse Liam mentre accarezzava il pelo di Biscotto con cura.

Louis avrebbe potuto dire "aw" alla vista, il viso di Liam era uguale a quello di un bambino che apre il suo regalo a Natale. 

"Si chiama Biscotto," decise di dire Louis al posto di mettersi in imbarazzo con un "aw".

Liam sorrise e continuò ad accarezzare il cane. 

"Ciao Biscotto," sussurrò, cercando di non svegliarlo. 

Louis sorrise e mise una crocetta alla sua lista immaginaria. Amare il suo cane era al primo posto nella lista. 

"Probabilmente hai già incontrato Niall, è una delle persone che ha affittato la stanza." Louis gli presentò il biondo che stava scrivendo sulla tastiera senza mai fermarsi. 

"Ciao Niall." Liam lo guardò, sorridendogli nervosamente. 

Louis si accigliò confuso sul motivo per cui Liam fosse diventato improvvisamente nervoso con Niall. Niall dovette notarlo perché smise di scrivere e si girò verso Liam. 

"Ehi Liam, scusami per essere stato maleducato prima." Niall lo guardò in maniera dispiaciuta. "È solo che non avevi la mia pizza," aggiunse con un sospiro. 

Louis cercò di non ridere. Era ovvio che sarebbe stato maleducato con uno sconosciuto per non avergli portato la pizza, ma Liam sembrò accettare le scuse meglio di quello che avrebbe fatto Louis. 

"Capisco Niall, non preoccuparti. Spero che la tua pizza arrivi presto." Liam annuì e gli sorrise. 

Okay, Louis ora aveva una nuova lista immaginaria, Liam aveva ottenuto 100 punti per essere stato gentile. Se Louis doveva tenere punti, Niall probabilmente ne avrebbe avuti cinque con tutte le varie detrazioni. 

"Ora ti mostro la cucina, Liam." Gli sorrise Louis.

Liam annuì e lo seguì. 

Louis rimase fermo al centro della cucina e sospirò quando vide Liam fissare i due immensi frigoriferi.

"Perché hai due frigoriferi?" Liam non poté non domandare. 

Louis sapeva che ora sarebbe diventata una cosa comune, le persone si sarebbero chieste quanto mangiava Louis per aver bisogno di due frigo.

"Uno è per le birre per quello strano ragazzo irlandese e l'altro è per il cibo e per l'acqua per gli essere umani normali," spiegò Louis con tono esasperato. 

Liam rise leggermente e annuì. 

"Ti ho sentito, Louis," urlò Niall dal salotto. 

"Sai che ho ragione, Horan," urlò Louis. 

Il battibecco fra i due fece di nuovo ridere Liam, sembrava entusiasta e felice. Louis non pensava che si sarebbe avvicinato così tanto a Niall in solo tre giorni, ma probabilmente era il suo fascino irlandese. 

"Non ascoltarlo, andiamo di sopra." 

Andarono velocemente al piano superiore. 

"Allora quella è camera mia." Louis indicò la stanza alla sua sinistra. "E quella è di Niall," aggiunse, indicando la camera più lontana. 

"Ci sono altre tre stanza libere che puoi scegliere," spiegò. 

Liam annuì e rimase vicino a Louis mentre le guardava. Sembrava essere perso nei suoi pensieri come se scegliere la stanza fosse la decisione più importante della sua vita.

Diversamente da Niall, Liam controllò ogni stanza e scelse quella più centrale. Louis non capì il motivo, tutte le stanze erano uguali, a parte per quella padronale. 

Liam sembrava essere contento della sua scelta. 

"Questo posto è magnifico, amico," affermò Liam, sorridendo. 

Louis fece un sorriso enorme e batté le mani. Era felice perché con l'affitto di Liam e Niall, Louis poteva finalmente permettersi di pagare la casa senza prendere soldi dal suo conto di risparmio. 

Non gli importava che ci fossero due stanze vuote, avere Niall e Liam era abbastanza per ora perciò andava bene anche se nessun altro affittava le altre stanza. 

"Prenderai la stanza?" Chiese Louis. 

"Certo," rispose Liam felice con gli occhi che brillavano. 

Louis sospirò per come adorabile e perfetto Liam sembrava essere. Sembrava che niente potesse andare male con lui, tutto sarebbe rimasto calmo e l'unica cosa di cui doveva preoccuparsi era Niall. 

Louis annuì, sperando che il suo atteggiamento gentile potesse contagiare Niall. 

Quel ragazzo ne aveva bisogno. 

Uscirono dalla camera e andarono di sotto, continuando con la loro conversazione. 

"Devi solo pagare il deposito e poi puoi trasferirti." 

Liam pensò per un secondo prima di annuire. 

"Penso di trasferirmi giovedì, se tutto va bene," disse Liam. 

Louis gli sorrise e annuì, gli piaceva il fatto che Liam gli avesse detto un giorno così poteva preparare tutto. 

Arrivarono in salotto dove Niall era sdraiato a guardare la TV e a mangiare un barattolo di gelato. Fece un cenno ai due quando entrarono nella stanza. 

"Va bene, hai fatto bene a dirmi il giorno in cui ti vuoi trasferire. Alcune persone non lo fanno," affermò Louis serio mentre guardava Niall. 

"Ti ho detto che mi sarei trasferito," gli fece notare Niall. 

Louis gli fece la linguaccia e Niall fece lo stesso mentre metteva una cucchiaiata di gelato in bocca. Era normale per loro battibeccare come bambini. 

Louis alzò gli occhi al cielo e si girò per andare ad aprire la porta per Liam. Il giro era finito poiché Liam aveva accettato di prendere la stanza e Louis aveva bisogno di tornare a guardare il film e di rubare del gelato a Niall prima che se lo finisse tutto.

Quando arrivarono alla porta, Louis si girò verso Liam e gli chiese, "Preferisci pagare in contanti o con bonifico?" 

"Oh, ho dei soldi con me adesso. Penso sia meglio pagare in anticipo, non voglio che nessuno mi rubi la stanza," rispose Liam. 

"Fantastico, sono £900," disse Louis sorridendo. 

E poi Liam fece una cosa che tolse subito il sorriso dal viso di Louis. Una cosa che non avrebbe mai pensato di vedere in vita sua. 

Si mise una mano nelle mutande e tirò fuori un rotolo di banconote per poi darle a Louis. 

"Ma che cazzo?" Louis esclamò incredulo. 

Liam non sembrava preoccupato, ma poi sembrò realizzare qualcosa perché diventò rosso come un pomodoro, arrossendo imbarazzato per lo sguardo sorpreso di Louis. 

"Oh giusto, scusami, l'abitudine," si fece uscire Liam timidamente. 

"Hai l'abitudine di metterti i soldi nel pacco?" Louis era sconcertato. 

Per quanto sapesse, non era una cosa normale da fare soprattutto se davanti avevi una persona mai vista prima. 

"Sì, per il mio lavoro," rispose Liam. 

Louis arricciò il naso. 

"Il tuo lavoro?" Chiese perplesso. 

Perché in quale cavolo di lavoro devi metterti i soldi nelle mutande? 

"Faccio lo stripper," ammise Liam. 

Louis boccheggiò come un pesce rosso. Non sapeva dare una risposta sensata, ma l'immagine di un Liam mezzo-nudo che volteggiava su un palo gli comparse davanti agli occhi e perciò arrossì. 

"Farò tardi per il turno quindi è meglio che vada. Ci vediamo giovedì, Louis." Si girò per dare un veloce abbraccio a Louis prima di andarsene salutandolo con la mano. 

Louis capì che Liam aveva delle belle braccia perché le usava per fare danze acrobatiche sul palo. 

La consapevolezza gli fece chiudere la porta in fretta e corse nel salotto da Niall. Mise i soldi di Liam sul tavolo, non preoccupandosi di nasconderli a Niall visto che Louis sapeva fosse ricco perciò non li avrebbe mai rubato. 

Però gli piace comprare cose a caso che non servono. 

"Niall!" Louis gli gridò in faccia con gli occhi spalancati e nervosi.

"Sì, Louis?" Chiese Niall con uno sguardo interdetto. Probabilmente era confuso sul motivo per cui Louis fosse entrato correndo, urlando. 

Louis stava per rimproverarlo quando notò che il gelato fosse finito, ma aveva problemi più importanti tra le mani. 

"Liam ha appena preso dei soldi dalle mutande," scoppiò Louis. 

Niall rimase in silenzio per un secondo poi iniziò lentamente a capire cosa gli aveva appena detto Louis e quando lo fece, rise istericamente. 

"Davvero?" Chiese Niall, continuando a ridere. 

"Smettila di ridere, è uno stripper." Si imbronciò Louis. 

Non si aspettava che Niall prendesse la notizia alla leggera, anche se era preoccupato che non gli andasse bene la professione di Liam. Non molte persone avevano una mente aperta. Louis non aveva problemi con quello, pensava che ognuno potesse fare quello che volesse nella sua vita finché non metteva in pericolo gli altri. 

"Ha il fisico adatto," suggerì Niall con un ghigno. 

Louis annuì perché Liam aveva seriamente il fisico adatto poi si girò velocemente verso di lui accigliato. "Ti va bene?" Chiese Louis. 

Niall fece spallucce. 

"Sì, sembra un bravo ragazzo," commentò. 

Louis si lasciò uscire un sospiro di sollievo, almeno non doveva avere una strana conversazione con Liam dove gli diceva che non poteva affittare la stanza. 

Louis poteva solo immaginare lo sguardo triste sul suo volto. 

E per quanto Niall fosse una seccatura, si era abituato ad averlo lì perciò se se ne fosse andato per qualcosa di così stupido come il mestiere di un coinquilino, sarebbe stato un problema. 

"Ci sono lavori peggiori," mormorò Niall, alzandosi per andare in cucina. 

Louis immaginò che fosse andato per incominciare a bere di nuovo perciò scosse la testa e cercò di dimenticarsi del fatto che aveva visto dei peli pubici quando Liam gli aveva dato i soldi. 

E fu in quel momento che si alzò di colpo dal divano e andò verso il tavolo dove aveva lasciato i soldi. Urlò a squarciagola perché sui soldi c'erano proprio dei peli pubici. 

"Lo ammazzo!" Gemette e sentì Niall ridere dalla cucina.

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Era venerdì notte, Louis stava dormendo pesantemente, sbavando sul cuscino quando il suono di padelle lo svegliò. 

Gemette. Se era Niall ubriaco che faceva un putiferio, Louis avrebbe perso la pazienza. Non era la prima volta che Niall si rendeva ridicolo cercando di cucinare, non riuscendoci. 

Arrancò al piano inferiore, mormorando tra sé e sé. Quando entrò in cucina, si fermò e sbatté ripetutamente le palpebre alla vista. Pensava di star avendo le visioni perché era impossibile che davanti a lui ci fosse Liam vestito da pompiere sexy. Indossava delle bretelle rosse e un paio di short stretti e neri, il suo corpo splendeva sotto la luce della cucina. Louis spostò lo sguardo sul berretto da pompiere, chiedendosi dove lo avesse preso. 

Liam era troppo impegnato a canticchiare e a girare la padella per notare Louis perciò quest'ultimo tossì per ottenere la sua attenzione.

"Louis! Sei sveglio, mi dispiace averti svegliato," si scusò immediatamente Liam, notando i capelli e gli occhi di Louis.

Liam si era ufficialmente trasferito giovedì e dal suo atteggiamento non si sarebbe mai capito che lavorava come stripper. Se ne andava di pomeriggio e tornava dopo la mezzanotte quando Louis stava già dormendo e Niall era chissà dove. 

Questa era la prima volta che Louis vedeva Liam con i vestiti da lavoro. 

"Stai indossando un costume da pompiere sexy?" Louis si lasciò uscire confuso. 

Liam gli sorrise timidamente. 

"Sono appena tornato dal turno, stavo per andare in camera ma mi è venuta fame," spiegò mettendo i pancake sul piatto e spegnendo il fornello. 

Louis cercò di non distrarsi dal petto di Liam perché, cazzo, Liam era davvero in forma. Non era colpa sua. 

Tossì di nuovo e si insultò per aver pensato in maniera inappropriata al suo coinquilino. Se fosse esistito un libro in cui veniva insegnato il comportamento adeguato da avere con i propri coinquilini, Louis era sicuro di aver sbagliato qualcosa.

"Ma un pompiere, Liam? Davvero?" Louis non si fermò dal chiedere. 

Era un cliché. 

"Volevo fare il pompiere quando ero piccolo." Liam fece spallucce, prendendo un pezzo di pancake per poi offrirlo a Louis.

Louis scosse la testa e andò a prendersi un bicchiere d'acqua dal frigo. Gli era venuta sete di colpo, chissà il perché. 

"Torno a letto," mormorò a Liam, sentendosi un po' irritato. 

"Buonanotte, Louis," cinguettò Liam e Louis grugnì in risposta. 

Salì le scale per tornare in camera quando sentì Liam parlare. 

"Ciao Niall," salutò Liam. 

Louis si accigliò confuso, da dove era spuntato Niall? 

"Non sono abbastanza ubriaco per vederti così, Liam," rispose Niall. 

Louis sbuffò una risata, Niall era ovviamente ubriaco. 

"Vuoi dei pancake?" Liam gli offrì. 

Louis sentì Niall battere le mani e poi altri mormorii. Decise di lasciar mangiare i due da soli finché non sentì dire a Niall,

"Okay, ti amo Liam, puoi anche girare nudo per casa, se vuoi. Grazie per i pancake." 

"NESSUNO DEVE GIRARE NUDO PER CASA, NIALL!" Louis urlò dal piano superiore. Bofonchiò qualcosa prima di entrare in camera sua e sbattere la porta. 

Louis non sapeva come gestire i suoi coinquilini.

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Cosa ne pensate di Liam?


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