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Capitolo 2

Louis era al supermercato a comprare della meritata spesa quando ricevette il suo primo messaggio riguardante il post su Craigslist. Si era quasi dimenticato di star cercando dei coinquilini poiché era passata quasi una settimana e aveva ricevuto solo delle foto di cazzi e dei meme. Pubblicare il numero di telefono su internet non era stata la cosa più intelligente che avesse fatto, aveva anche pensato di cancellare il post e cambiare numero. 

Ma un numero sconosciuto gli aveva inviato un messaggio. 

'Ciao amico, ho visto il tuo post online. Volevo solo chiederti se è ancora disponibile la camera e se posso fermarmi questo pomeriggio per dare un'occhiata in giro.' 

Louis si morse il labbro pensieroso e fissò il messaggio, non era sicuro di volere uno sconosciuto in casa sua, ma sapeva di averne bisogno. Nessuno accetterebbe mai di vivere in una casa che non ha mai visto prima. Per quanto Louis pensasse che fossero tutti degli assassini, anche loro forse pensare lo stesso su di lui. 

'Ciao, è ancora disponibile. Puoi fermarti quando vuoi questo pomeriggio. Per favore, porta una carta d'identità valida, grazie.' 

Louis si sentiva più sicuro a sapere l'identità della persona. La cosa del serial killer poteva accadere e sinceramente aveva paura perciò sapere chi avesse davanti era obbligatorio, in più successivamente lo avrebbe cercato su Google. 

Dopo aver inviato il messaggio, mise il telefono in tasca e spinse il carrello verso le casse, mettendo tutto sul rullo per poi aspettare che ogni cosa fosse imbustata. Dopo aver pagato, ringraziò la persona dietro alla cassa e caricò la spesa nella macchina.

Mise gli oggetti nel bagagliaio e si mise al volante. Stava per mettere in moto l'auto, quando fu interrotto dalla vibrazione del telefono nella tasca perciò lo prese e aprì il messaggio. Era sempre la persona di prima.

'Fantastico, ci vediamo più tardi.'

Louis non aveva nient'altro da dire perciò fece spallucce, mise il telefono nel cruscotto e andò verso casa.

Eleanor aveva ragione quando gli aveva detto che la sua casa era nella zona perfetta, era a pochi minuti dal centro città ma rimaneva sempre in un vicinato pacifico. Era a pochi isolati dalla stazione della metro e dalla stazione degli autobus perciò il trasporto non era un problema.

Quindi nessuno poteva incolpare Louis se aveva dei problemi a vendere la casa, era un posto perfetto per crescere dei bambini.

Se questa cosa dei coinquilini avesse funzionato allora Louis sarebbe riuscito a permettersi la casa e avrebbe potuto tenersela tutta per sé.

Arrivò a casa e parcheggiò la macchina sul marciapiede, uscì e prese la spesa dal bagagliaio. Dopo averla presa, andò direttamente alla porta. All'improvviso notò un uomo vicino alla porta che stava scrivendo furiosamente al telefono mentre masticava del pane, si mise quasi a saltare dalla paura.

Louis non sapeva chi fosse ed era confuso, ma si avvicinò lo stesso. Il ragazzo sembrò averlo notato perché alzò gli occhi dal telefono e sorrise. Si alzò e mangiò il restante del pane in un morso. Louis rimase fermo, sempre più confuso quando vide che il ragazzo indossava una semplice maglietta bianca, degli short e delle ciabatte.

"Posso aiutarti?" Chiese Louis.

Il ragazzo aveva le guance piene, stava continuando a masticare il pane perciò gli fece gesto di aspettare.

"Scusami, era il mio pranzo," disse il ragazzo, massaggiandosi la pancia.

"Va bene..." Disse Louis.

Stava pensando se entrare in casa e ignorarlo o chiamare la polizia.

Quando aveva iniziato a cercare il coinquilino, aveva deciso di salvare il numero della polizia locale sul telefono nei numeri di emergenza. Solo in caso.

Il ragazzo doveva aver notato lo strano sguardo di Louis.

"Oh giusto! Che sciocco che sono, mi sono dimenticato di presentarmi. Mi chiamo Niall e sono il ragazzo che ti ha scritto per la stanza." Prese il telefono e mostrò a Louis la loro conversazione. Gli mostrò anche il documento.

Louis si ricordò i messaggi.

Ma si ricordò anche che dovevano incontrarsi tra 2/3 ore, non dopo 30 minuti.

"Oh... sei venuto presto," gli disse Louis.

Niall ridacchiò e fece spallucce.

"Sì, scusami ma ero emozionato e volevo vedere l'esterno della casa," affermò, facendo segno intorno per dare più enfasi.

Louis sorrise e gli fece segno di smetterla, sapeva già che la casa era bellissima.

"Certo, va bene Niall. Entriamo così puoi vedere tutto. Comunque io sono Louis," disse, cercando di prendere le chiavi senza far cadere la spesa.

"Ti aiuto con la spesa," si offrì Niall, ma prima che Louis potesse dire qualcosa, aveva già preso le borse.

Louis aveva il sospetto che Niall potesse scappare con la spesa, invece rimase lì, aspettando pazientemente che Louis aprisse la porta. Louis fece spallucce e aprì la porta, facendo entrare prima Niall.

Biscotto doveva aver sentito entrare Louis in casa perché gli corse incontro, il suo piccolo sedere scuoteva felice.

"Ciao Biscotto," disse Louis dolcemente.

Ma Biscotto si incuriosì ancora di più quando vide una nuova persona entrare nella stanza, corse subito verso Niall per annusargli i piedi.

"È un bel cane, morde?" Niall ridacchiò quando Biscotto iniziò a girargli intorno.

"Grazie e no, è abbastanza buono, ti fa solo la pipì addosso," scherzò Louis.

"Non sarebbe la prima volta che un cane mi faccia la pipì addosso." Niall fece spallucce e si abbassò per accarezzare il muso di Biscotto.

Louis scoppiò a ridere perché non si aspettava una risposta del genere. Avrebbe testato se Niall avesse qualche odio nei confronti dei cani, Louis non avrebbe mai accettato un coinquilino che non adorava i cani.

Biscotti abbaiò eccitato dopo essere stato coccolato, probabilmente stava chiedendo altre coccole a Niall, ma Louis lo prese in braccio e fece gesto a Niall di seguirlo in cucina così poteva appoggiare la spesa.

"Hai passato il primo esame, Niall. Biscotto ti ama," disse Louis, baciando Biscotto un'ultima volta prima di metterlo giù e lasciarlo correre in sala.

"Non sapevo stessimo facendo un esame, amico. Sono sicuro che sarò bocciato," disse Niall con un sorriso, poi procedette andando verso il frigo di Louis. Lo aprì, Louis pensò che avrebbe preso qualcosa ma Niall lo fissò e poi lo misurò con le mani.

"Uhm, che cosa stai facendo?" Chiese Louis sconcertato.

Niall chiuse il frigo e fece un sorriso sfacciato.

"Stavo solamente controllando che il frigo fosse abbastanza grande," rispose e si avvicinò alle credenze. Louis contemplò se fosse quello il momento giusto per chiamare la polizia.

"Sembra qualcosa che direbbe un assassino," mormorò Louis.

Niall lo sentì e si mise a ridere.

"Non sei un serial killer, vero?" Louis chiese cauto.

Niall si girò improvvisamente verso Louis con il viso serio e poi lentamente iniziò a sorridere.

"Sono un cereal killer," rispose Niall, abbassando la voce di molte ottave.

"Cosa?"

Louis smise subito di sorridere e cercò subito di trovare una via d'uscita, ma Niall iniziò a ridere di nuovo, aveva le lacrime agli occhi e con le mani batteva ripetutamente le ginocchia.

"La tua faccia, calmati, non ho intenzione di tagliarti in pezzettini. Sono un cereal killer nel senso che le uniche cose che so fare sono un caffè decente e una tazza di cereali. La cucina è figa, ma probabilmente non la userò mai," disse Niall dopo che si era calmato.

Louis sbuffò infastidito.

"Non sei divertente, amico, ma non sembri neanche un serial killer, sei troppo basso e biondo. Sembri un senzatetto, senza offesa," disse Louis, fissando l'outfit di Niall.

Non era male, probabilmente qualcuno avrebbe pensato che gli fosse servita una doccia, ma il suo aspetto era normale.

"Non mi sono offeso, ma non parlare dei miei capelli e sono pochi centimetri più alto di te," gli fece notare Niall. Louis alzò gli occhi al cielo e andò in salotto con Niall.

Era definitivamente più alto di Niall.

"Lavori?" Louis provò a chiedere con disinteresse, ma gli uscì in modo maleducato.

Fece una smorfia, aspettandosi che Niall reagisse in maniera negativa, ma non lo fece. Di solito non era così maleducato con le persone che non conosceva, ma non riusciva a fermarsi. Era in casa sua con uno sconosciuto e il suo cane era troppo carino per aiutarlo se Niall avesse deciso di pugnalarlo.

"Mi piace dire di sì," rispose Niall, non sembrava infastidito. Si guardò intorno grattandosi la pancia.

Louis credeva davvero che Niall fosse un senzatetto.

"Non sembri molto sicuro," gli disse Louis, incrociando le braccia e seguendo Niall che stava controllando la televisione e il lettore DVD.

"Sono un freelancer, di solito lavoro a casa," affermò Niall.

Si mise a guardare le collezioni di CD e DVD di Louis, bisbigliando tra sé e sé quando trovò qualcosa che gli piaceva.

Louis decise di lasciarlo fare e si sedette sul divano, notò che Biscotto stava dormendo dall'altro lato perciò lo sollevò lentamente lo mise sulle ginocchia.

"Freelancer? Di che tipo?" Chiese Louis, ancora incerto che Niall potesse permettersi l'affitto. Stava indossando delle dannate ciabatte.

A essere onesti, Niall sembrava un ragazzo decente, ma Louis preferiva non passare un periodo difficile perché Niall non si poteva permettere l'affitto.

L'obbiettivo era ottenere dei soldi per permettersi la casa.

"Programmo delle cose," mormorò Niall, continuando a guardare gli album di Louis.

"Oh sei un informatico, non mi stupiscono più i vestiti da senzatetto," lo schernì Louis.

Louis era sollevato nel sapere che Niall non fosse esattamente uno scroccone, aveva un po' di pregiudizi ma è normale essere sospettosi.

"È offensivo nei confronti dei programmatori, sai?" disse Niall senza sembrare offeso e poi si allontanò dagli scaffali.

Louis rise.

"Iniziamo il tour, va bene?" Disse, facendo gesto a Niall di seguirlo di sopra.

Quando arrivarono al corridoio, Louis si girò verso Niall e gli indicò le stanze vuote.

"Allora ci sono cinque stanze in questa casa e una è per me, puoi scegliere tra quelle rimanenti se decidi di andare in affitto," spiegò Louis, indicando le quattro stanze.

Niall scelse di controllare quella più lontana. Quando entrò, andò immediatamente sul letto, si buttò a mo' di stella marina e sospirò sollevato. Sembrava che gli piacesse davvero quel letto, infatti rimase lì steso quando Louis gli spiegò che c'erano un bagno e una cabina armadio. Tutto quello che gli serviva era prendere i suoi oggetti e sistemarsi.

"È fantastica, la prendo," disse Niall dopo che Louis smise di spiegare.

Louis lo fissò per un momento e pensò alla velocità in cui Niall aveva scelto di prenderla, non aveva neanche visto le altre stanza e la cantina.

"Davvero?" Chiese Louis.

Niall si alzò e allungò le braccia sulla testa, sbadigliando, sembrava avere sonno. Annuì alla domanda di Louis.

"Sì, non sono un tipo esigente. Tutto quello di cui ho bisogno è un letto caldo e poi sono un uomo felice." Niall sorrise, sbadigliando un'altra volta.

Louis invidiava quella semplicità. Da quando conosceva Kyle, credeva che fosse scomparsa visto che il suo ex era una delle persone più materialiste che Louis avesse mai incontrato.

Quel cretino.

"Oh, beh, è bello da sentire. Puoi trasferirti dopo che mi hai dato la caparra, poi la stanza è tutta tua," spiegò Louis mentre lui e Niall uscivano dalla stanza.

Gli occhi di Niall si illuminarono e fece un sorriso immenso.

"Fantastico! Ecco!" Urlò Niall, sembrava eccitato mentre prendeva il portafoglio.

Louis spalancò gli occhi quando vide Niall tirare fuori diverse banconote da quello che sembrava un gruzzolo di più di mille euro. Nel portafoglio di Niall non mancavano sicuramente i soldi.

"Oh, mi stai già pagando?" Chiese Louis quando Niall gli diede la caparra iniziale.

Louis non si mise neanche a contare, era troppo sorpreso. Niall entrò nella stanza e lanciò il portafoglio sul suo nuovo letto. Louis lo fissò incredulo.

"Mi trasferisco." Niall annuì.

"Ma è passata solo un'ora, Niall. Speravo che ti saresti trasferito tra una settimana," sospirò Louis sconfitto.

Aveva ricevuto una chiamata il giorno prima dalla banca in cui gli comunicavano che doveva pagare e la caparra di Niall lo avrebbe sicuramente aiutato a coprire il debito.

Niall fece spallucce ed entrambi andarono di sotto. Louis prese le chiavi della casa e della stanza che Niall aveva scelto dalla boccia vicino alla TV e gliele diede. Louis aveva già fatto un duplicato della chiave in caso qualcuno avesse deciso di affittare la stanza.

"Ti ho detto che amo la casa." Niall sorrise, mettendo la chiave nella tasca.

"Non dirlo," affermò Louis piattamente, facendo ridere Niall.

"Sono solo eccitato di vivere qui, amico."

Louis non sapeva davvero cosa fare perché Niall era diventato ufficialmente il suo primo coinquilino. All'improvviso si ricordò che Niall avrebbe dovuto portare dei vestiti con sé, non poteva indossare solamente quei vestiti per tutta la durata della sua sosta.

"Dove sono i tuoi vestiti?" Louis chiese.

Biscotto si era ormai svegliato dal suo pisolino, fissava Niall con la lingua fuori mentre scuoteva il sedere.

"Ho lasciato la mia valigia da McDonalds," spiegò Niall, abbassandosi per accarezzare l'orecchio di Biscotto.

Louis fissò Niall incredulo, si aspettava che gli dicesse che stava scherzando come aveva fatto prima, ma non fu quello il caso.

"Sei serio?"

Niall rise e si alzò, lasciando Biscotto steso sul pavimento. Il cane guardò velocemente Niall e gli fece gli occhi da cucciolo, uno sguardo di cui Louis si era abituato.

Niall però non lo notò.

"Estremamente, perciò la vado a prendere. Ritorno tra poco," rispose, andando verso la porta.

"Va bene?" Disse Louis poco sicuro e lo seguì.

"Vuoi qualcosa da mangiare? Mi piacerebbero delle crocchette di pollo." Niall si girò verso di lui, sollevando un sopracciglio.

Louis era un po' confuso da quello che stava succedendo, stava accadendo tutto troppo velocemente. Scosse la testa.

"Uhm, no grazie."

"Fai come vuoi, ci vediamo dopo Louis." Niall fece spallucce, fischiettando mentre se ne andava.

Louis lo fissò con un'espressione stupita sul volto e scosse la testa. Chiuse la porta e tornò in salotto dove Biscotto stava mordendo la sua pallina.

"Che cos'è appena successo Biscotto?" Chiese al cane, sedendosi sul pavimento vicino a lui.

Non si aspettava una giornata del genere.

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Louis era nella sua stanza a fare un pisolino con Biscotto quando Niall decise di tornare. Non notò il suo arrivo, ma si svegliò a causa del suono della TV di sotto. Si era quasi dimenticato che Niall vivesse già lì, pensava che qualcuno fosse entrato in casa sua.

Quando Niall se n'era andato, aveva contattato la banca. Aveva fatto il bonifico bancario dopo aver ascoltato una ramanzina di 30 minuti in cui gli dicevano di pagare in tempo. Era esausto e aveva deciso di farsi un pisolino.

Ma la sua stanchezza se n'era andata via perciò andò di sotto e vide Niall nel salotto a guardare un film e a mangiare delle crocchette di pollo.

Un secchio pieno di crocchette di pollo.

Niall si girò verso di lui. "Ne vuoi una?" Chiese.

Louis sospirò, scosse la testa e andò in cucina per prendere dell'acqua. Si sarebbe dovuto aspettare che a Niall piacesse mangiare, poteva permetterselo.

Prese un bicchiere dal ripiano e aprì il frigo, notò subito che era stato pieno di birra, sia in bottiglia sia in lattina.

C'era birra ovunque.

"Ma che cazzo?" Boccheggiò quando provò ad aprire il frigo, ma notò che era pieno di birra.

"Niall!" Louis gridò, rivolgendosi alla sala senza spostare gli occhi dal frigo.

La testa di Niall comparì dalla porta e fissò Louis con uno sguardo confuso.

"Sì?" Chiese.

La sua faccia era ricoperta da briciole di crocchette di pollo. Affascinante.

"Perché mi hai riempito il frigo di birra?" Louis chiese, sia sorpreso che infastidito.

"A chi non piace la birra?" Niall chiese confuso.

"Niall," Louis disse serio.

Non gli piaceva avere solo alcol da bere e da mangiare. Niall sospirò e si avvicinò a Louis, mettendosi davanti a lui. Louis notò che si era messo una maglietta blu, ma gli short erano gli stessi.

"Dai, Lou, ti comprerò un altro frigo domani, lasciami tenere al fresco la birra," spiegò prima di prendersi una lattina e bersela come se fosse acqua.

"Hai un problema con l'alcol?" Chiese Louis, guardando Niall bersi l'intera lattina in un sorso.

Ad essere onesti, era sia impressionato che disgustato.

"Amico, sono irlandese," rispose Niall come se quella fosse l'unica spiegazione di cui Louis avesse bisogno.

Louis sbuffò e andò a prendersi dell'acqua dal rubinetto.

All'improvviso si ricordò che Niall aveva menzionato un nuovo frigo.

"Ma mi compreresti davvero un nuovo frigo?" Chiese Louis mentre beveva la sua acqua.

"Certo, l'ho già ordinato online." Niall sorrise.

Louis si strozzò.

"Seriamente?" Tossì Louis, respirando affannosamente a causa dell'acqua nei polmoni.

Chi sano di mente avrebbe comprato un frigorifero solo per tenere al fresco delle birre? Beh, quel qualcuno sembrava essere Niall Horan, il nuovo coinquilino di Louis.

"Mi piace tenere le mie birre al freddo," disse Niall e aprì un armadietto in cui la spesa era stata messa a posto.

Louis si era dimenticato di metterla a posto perché aveva deciso di andare a dormire, quindi Niall lo aveva fatto al posto suo. Prese un pacchetto di patatine e tornò in salotto come se non avesse comprato un nuovo costoso elettrodomestico.

"Gesù Cristo," gemette Louis e in fretta e furia andò ad aprire il frigo per prendersi una birra.

Non era ciò che si aspettava.

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Cosa ne pensate di questo incontro con Niall?

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