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Capitolo 18
Louis si sentì un po' triste ad accompagnare la sua famiglia a casa, ma sapeva che non importasse quanto volesse farli rimanere lì, avevano le loro cose da fare a Doncaster.
Gli altri ragazzi erano venuti con lui, ognuno portava una valigia pesante mentre Louis li guardava con un sorrisetto perché non poteva sollevare cose pesanti.
Essere pugnalato ha i suoi vantaggi.
"Non dovevi portarci fino all'aeroporto boo," disse Jay a Louis con un piccolo sorriso.
Louis sapeva che a sua mamma non andasse bene che stesse lì, nessuna madre vorrebbe lasciare indietro i suoi figli, ma se Louis aveva ereditato qualcosa da sua madre, era essere testardi.
Aveva anche altre cose da fare lì.
"Non dovevo, ma l'ho fatto." Louis le fece segno di smettere perché in nessun modo sarebbe rimasto a casa e li avrebbe lasciati andare senza un saluto fatto come si deve.
"Sono solo così felice che tu sia circondato da persone fantastiche, non potevo chiedere di meglio," affermò Jay felice mentre guardavano come tutti fossero impegnati a parlare con qualcuno.
Niall era seduto sul pavimento con Daisy e Phoebe sulle sue ginocchia che guardavano dei video su YouTube di cuccioli. Liam era impegnato in una conversazione con Félicité e Lottie stava scherzando con Zayn.
Louis poi si girò verso Harry e non riuscì a smettere di sorridere perché Harry stava portando in braccio sia Doris sia Ernest che stavano ridacchiando per qualcosa che Harry aveva detto.
"Beh, sono speciali," mormorò Louis prima di prestare di nuovo attenzione a sua madre che aveva un sorriso consapevole sul volto.
"Lo ami?" Chiese all'improvviso Jay.
"Sì," rispose Louis senza accorgersene finché non capì cosa gli avesse chiesto sua madre.
La guardò con gli occhi spalancati e sorpresi.
"Lo sapevi?"
Jay annuì maliziosamente. "Lo so dal primo giorno," aggiunse.
"Come?" Balbettò Louis sorpreso.
Jay sorrise a suo figlio e lo attirò a sé in un abbraccio. Louis non aveva nulla da nascondere perché il modo in cui guardava Harry quando nessuno guardava era l'unica prova di cui lei avesse bisogno ed era una cosa aggiuntiva che Harry fosse un vero gentiluomo. Non poteva desiderare un ragazzo migliore per suo figlio, meglio essersi liberati da Kyle.
"Forse conosco meglio mio figlio," affermò contenta Jay.
"Sei così strana mamma," gemette Louis, ma non riuscì a non arrossire.
"Ti voglio bene anch'io Boo." Jay rise a suo figlio più grande.
"Vieni a visitarci presto, okay?" Disse Jay a Louis dopo il loro momento madre/figlio.
"Ti stancherai di me, te lo prometto." Louis rise prima di attirare sua madre in un abbraccio.
Si stavano dando tanti abbracci e Louis non avrebbe mai cambiato quella cosa.
"Verrò anch'io a farvi visita," entrò all'improvviso Niall nella conversazione.
Louis non sapeva da dove fosse spuntato fuori e non riuscì a non alzare gli occhi al cielo perché non c'era dubbio che Niall l'avrebbe fatto, probabilmente avrebbe fatto visita loro più di quello che avrebbe fatto Louis.
"Aw, ci conto Niall," disse Jay felice prima di attirare Niall in un abbraccio materno.
Jay aveva trattato ognuno dei coinquilini di Louis come se fossero suoi figli, Louis non era invidioso.
Louis era stato l'unico figlio maschio per tanto tempo prima che Ernest nascesse, ma erano lo stesso molti anni che monopolizzava l'attenzione di sua madre, ma ora che i ragazzi erano entrati in scena, doveva condividere l'attenzione.
Non era definitivamente invidioso.
"È stato un piacere avervi con noi," disse Liam a Jay una volta che lei e Niall si separarono dall'abbraccio.
Continuavano a spuntare dal nulla.
"Ti chiamo appena atterriamo Liam," lo rassicurò Jay prima di abbracciarlo.
Era come se Jay avesse avuto degli altri figli che in tutti gli aspetti erano migliori di Louis perciò non si può giudicare Louis per odiare un po' Liam. Liam era il figlio perfetto... beh, eccetto per essere uno stripper, ma Jay non aveva sbattuto ciglio quando Liam glielo aveva confessato, era stata comprensiva come quando Louis aveva fatto coming out quando era un adolescente. Louis non aveva fatto davvero coming out dicendo a Jay che preferiva i cazzi alle vagine, era stato scoperto a guardare un porno gay ed ecco tutto, Jay gli aveva parlato delle protezioni, del sesso sicuro e la parte più umiliante fu quando mise un profilattico su una banana.
Louis rabbrividì al ricordo.
Louis poi si girò verso i suoi fratelli e trovò Zayn con Daisy e Phoebe.
"Ci mancherai Zayn," mormorarono Daisy e Phoebe a Zayn che si era abbassato per dar loro un abbraccio.
Louis non dubitava che Zayn sarebbe stato simpatico alle sue sorelle, era davvero bravo con i bambini piccoli, non c'era da stupirsi che i suoi studenti lo amassero... e anche i genitori.
"Mi mancherete anche voi, potete scrivermi ogni volta che volete," disse Zayn alle gemelle prima di lasciarle andare e loro andarono ad abbracciare Niall, era il loro secondo preferito.
Secondo perché Louis era ovviamente il primo.
"Harry può venire con noi?" Louis sentì Doris chiedere a sua madre.
Un altro legame che si era fermato era Harry con i suoi fratelli minori. I gemelli erano sempre attaccati a Harry o gli ordivano di giocare con loro. Visto che Harry era Harry, li seguiva e faceva tutto quello che gli chiedevano, era divertente.
"Verrò con Louis quando viene a farvi visita," spiegò Harry a Doris calorosamente.
"Che cosa sta succedendo? Mi sto sentendo lasciato da parte ragazzi." Louis si imbronciò con nessuno in particolare.
Tutti si stavano salutando, ma nessuno gli prestava attenzione, non era appiccicoso, ma dannazione, poteva esserlo.
La più grande ridacchiò vedendo Louis e andò da lui.
"Sei così drammatico, prenditi cura di te stesso, Lou." Rise Lottie prima di dargli un bacio sulla guancia.
"Posso sentire l'amore radiare da te." Louis alzò gli occhi al cielo.
Félicité ridacchiò e seguì Lottie, dandogli un veloce abbraccio e un bacio sulla guancia.
"Fa attenzione, Lou." Félicité gli sorrise.
Gli altri fratelli fecero lo stesso e lo attaccarono con abbracci e baci. Louis notò con la coda dell'occhio Jay prendere Harry da parte per dirgli qualcosa che Louis non riusciva esattamente a sentire.
Il suo viso era un po' appiccicoso per i baci che Ernest e Doris gli avevano graziosamente dato, ma non sentiva il bisogno di pulirsi perché la sua attenzione era focalizzata solo a dove Harry e sua madre stavano conversando privatamente.
Dopo quelle che sembravano ore, ma erano soltanto minuti, Harry strinse Jay ed entrambi guardarono Louis. Jay gli sorrise e fece entrare i suoi figli quando annunciarono che l'aereo stava per imbarcare.
Louis andò velocemente da Harry per investigare e chiedergli perché sua madre avesse il bisogno di parlare con lui privatamente. Poteva avergli detto qualcosa di imbarazzante, ma perché avrebbe dovuto dirglielo privatamente?
Ma prima che Louis potesse pretendere risposte, si fermò e guardò Harry asciugarsi le lacrime.
"Perché stai piangendo? Che cosa ti ha detto mia madre?" Chiese Louis preoccupato.
C'erano molte ipotesi che passavano nella sua mente, dei segreti reconditi che sua madre poteva aver detto a Harry che lo avevano fatto piangere.
Un'intera lista.
"Glielo hai detto," disse Harry senza fiato.
E Louis si rese conto di che cosa sua madre avesse detto a Harry.
"Sì." Louis sorrise stupidamente.
"Grazie." Harry fece un sorriso enorme come se non credesse che fosse successo.
Louis si sentì all'improvviso egoista perché Harry stava radiando felicità da tutti i pori soltanto perché sua madre aveva riconosciuto la loro relazione e Louis non lo aveva fatto alla sua prima opportunità.
Che ragazzo era?
Louis doveva seriamente ripensare alle sue priorità e cercare di essere il miglior fidanzato di sempre.
"Mi dispiace non averglielo detto prima," ammise Louis a Harry.
Lottie aveva ragione perché avrebbe perso molto se trattava ogni relazione come se avesse dovuto finire in un fosso. Poteva perdere Harry se pensava troppo e non voleva che succedesse.
"Non preoccuparti, va bene?"
Louis gli prese la mano e la intrecciò con la sua e lo portò verso l'uscita, gli altri tre li seguirono vicini, non accorgendosi del momento che Louis e Harry avevano appena condiviso.
In realtà era stata una benedizione che non si fossero intromesso o lo avessero rovinato.
"Penso che dovremmo festeggiare," disse Liam quando arrivarono al parcheggio.
"Festeggiare cosa?" Chiese Harry mentre faceva oscillare la mano sua e quella di Louis nell'aria mentre camminavano.
"Festeggiamo Niall che non ha toccato una birra per due giorni." Louis rise in risposta.
Niall fece una smorfia.
"Oh mio Dio, non ricordarmelo, ti prego," gemette per il dolore.
Tutti lo trovavano divertente, era stato Niall a chiudere con il lucchetto il frigorifero perché non voleva che i più piccoli lo aprissero, Louis non gli aveva neanche detto che non poteva bere, ma si era comportato responsabilmente.
"Apprezzo che tu sia rimasto sobrio mentre la mia famiglia era in giro perciò penso che dovremmo festeggiare," disse Louis sinceramente perché ci voleva tanta forza di volontà soprattutto per qualcuno come Niall.
"Cazzo sì." Niall alzò il pugno in aria e fece una sua versione di una danza felice, sgambettando intorno e muovendo i fianchi, altre persone stavano già iniziando a guardare.
"Hai un problema serio con l'alcol." Louis scosse la testa al suo amico, un disperato senza speranza.
"Andiamo ad ubriacarci!" NIall ignorò il commento ed esultò.
"Dobbiamo andare tutti a lavoro domani," gli ricordò Louis.
Louis aveva avuto abbastanza tempo per riposarsi e guarire perciò era pronto per tornare al lavoro. Eleanor era stata abbastanza gentile da avergli lasciato delle ferie pagate, si sentiva abbastanza male perché Louis era stato in pericolo per cercare di proteggerla perciò non aveva detto niente quando Louis le aveva chiesto delle ferie, era stata lei a incoraggiarlo a prendere un mese libero, ma Louis aveva insistito che una settimana andasse bene.
Ma se fossero dovuti andare ad ubriacarsi e a festeggiare, Louis non sarebbe riuscito lavorare.
"Quando mi ha fermato?" Niall alzò gli occhi al cielo.
Louis sbuffò e strinse le braccia al petto.
"Perché l'ho detto?" Borbottò Louis in risposta.
Si massaggiò le tempie perché sapeva che uno di quei giorni, gli sarebbe scoppiato un vaso sanguigno.
"Conosco un posto dove possiamo festeggiare," tubò Zayn all'improvviso con un grande sorriso.
Il suo sorriso era un segno rivelatore che avesse qualcosa in mente, probabilmente niente di buono.
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Louis non era un puritano e si ubriacava occasionalmente, ma preferiva dei pub più semplici e non posti troppo costosi con luci lampeggianti e persone che si drogavano ad ogni angolo perciò Louis non era molto sicuro in che posto Zayn li avesse portati.
Quando uscirono dalla macchina, la prima cosa che videro furono dei riflettori viola e blu che illuminavano il cielo e poteva letteralmente sentire la terra tremare da quanto forte fosse la musica.
Louis non era mai stato in quella parte di città prima e non sapeva neanche che un posto come quello esistesse.
Avrebbe dovuto uscire più spesso.
"Che posto è?" Chiese Louis confuso.
Guardò disgustato le persone svenute al lato del marciapiede, l'unico segno che fossero ancora vive era il movimento del loro petto e la pila di vomito vicino a loro.
"Porca puttana, ci hai portato al Vibe," disse Niall stupito mentre si guardava attorno eccitato.
"Mi sembra tremendamente il nome di un sex toy," affermò Louis, guadagnandosi la risata di Harry che si guardava attorno curioso e cercava di non pestare il vomito con le sue scarpe costose.
Niall boccheggiò a Louis, come se fosse profondamente offeso.
"Il Vibe è tipo il miglior bar qui in città e devi essere davvero fottutamente ricco per poterti permettere un loro drink," spiegò Niall.
Ovviamente Niall conosceva quel posto e Louis no. Odiava i bar presuntuosamente per ricchi, l'unico obbiettivo nel bere è ubriacarsi allora perché è importante se bevi un drink da un dollaro, rimane veleno nel tuo corpo e finisci comunque con la stessa sbornia.
"La fila è così dannatamente lunga, non entreremo mai," fece notare Liam con un sospiro insofferente.
Bene, Louis non era l'unico che odiava quel posto.
C'erano davvero molte persone che aspettavano pazientemente, ci avrebbero messo letteralmente ore prima di poter entrare in quel posto.
"Ragazzi, siete consapevoli che non siamo speciali e non abbiamo abbastanza soldi e pazienza per essere in questo posto?" Borbottò Louis infastidito.
"Dov'è Zayn? È lui che ci ha portati qui," disse Harry dopo essersi avvicinato a Louis quando un ragazzo che stava indossando un choker e dell'eyeliner nero lo stava adocchiando mentre si mordeva il labbro.
Louis lo notò e prese velocemente Harry verso il suo fianco per poi fare il dito medio allo sconosciuto.
"Era qui pochi minuti fa?" Disse Liam preoccupato mentre cercava di guardarsi attorno per vedere dove fosse Zayn.
Louis cercò di aiutare Liam e i suoi occhi si spalancarono quando vide Zayn quasi di fronte all'entrata e sembrava che anche lui stesse cercando loro.
"Ehi idioti, che cosa state facendo lì?" Urlò Zayn quando vide Harry e Louis, facendo segno di avvicinarsi e loro lo fecero.
Quando le persone in fila iniziarono a fare dei commenti sul fatto che stessero saltando la fila, cercarono di ignorarli e andarono da Zayn.
"Abbiamo saltato la fila?" Chiese Harry curioso come se non fosse già ovvio.
C'era uno sguardo malizioso nei suoi occhi e Louis lo vide chiaramente. Louis decise di girarsi verso Zayn per incolparlo di aver corrotto Harry.
"Solo perché siete attraenti non vuol dire che potete usarlo come vantaggio," Louis criticò sia Harry sia Zayn perché erano loro che stavano ricevendo degli sguardi lussuriosi da delle persone mezze-ubriache.
Lanciò un'occhiataccia a una ragazza che iniziò ad avvicinarsi a Harry, cercando di non essere ovvia mentre accentuava le sue tette. Gli occhi di Louis divennero delle fessure e la ragazza lo notò perché velocemente si fece indietro e si nascose dietro una sua amica.
Louis avrebbe probabilmente passato l'intera serata ad allontanare le persone da Harry.
Non che Harry stesse passando un periodo migliore specialmente quando un gruppo di ragazzi stavano fissando affamati Louis che non si era accorto, Harry cercò di nasconderlo alla loro vista e non fu difficile visto che Louis era più piccolo di lui.
"Tutti ci stanno guardando perché abbiamo saltato la fila," Liam affrontò l'evidenza.
Non era una bugia, ma non era interamente la verità. Loro quattro erano consapevoli che metà folla li stesse guardando perché Liam stava indossando una canottiera bianca e stava sudando, il sudore era solo un'aggiunta al pacchetto Liam Payne.
"O forse perché si stanno chiedendo se stiano davvero vedendo Zayn o se sia un'illusione," canticchiò Niall in risposta.
I tre fissarono Niall come se avesse definitivamente perso la testa. Non era lontano dalla realtà, ma non credevano sarebbe successo così presto.
"Non sei ancora ubriaco e stai già dicendo delle pazzie." Zayn scosse la testa.
"Sono sicuro di non essere l'unico." Niall fece spallucce.
Probabilmente non lo era.
"A volte mi preoccupo per te," affermò sinceramente Louis.
"Mi ricordo come tu ti sia quasi buttato addosso a Zayn quando era venuto a vedere la casa." Niall rise al ricordo.
Harry, che era impegnato ad attaccarsi a Louis perché c'era un ragazzo muscoloso che stava guardando il didietro di Louis, si bloccò. Il commento di Niall faceva eco nella sua testa e lo aveva riportato alla realtà. Guardò Zayn e poi Louis con un cipiglio.
"Louis voleva buttare cosa?" Chiarì Harry anche se si poteva vedere dal suo sguardo che avesse capito chiaro e tondo.
"Niall!" Sibilò arrabbiato Louis, perché diavolo avrebbe dovuto riportare a galla quella cosa?
"Oh guardate, c'è un buttafuori perché non andiamo in un posto più normale?" Fischiò Niall dopo aver notato cosa avesse fatto, provando ad andarsene prima che Louis iniziasse a colpirlo.
"Louis," Harry chiamò il suo ragazzo.
Louis non sapeva davvero cosa dire a Harry, non poteva davvero negarlo perché Harry avrebbe pensato che stesse mentendo.
"Se ci fanno il culo, ti faccio il culo Zayn," sbuffò Niall mentre guardava il grosso buttafuori davanti alla porta.
"Nessuno fa il culo a nessuno." Intervenne Liam.
Sempre da pacificatore.
"Ehi Zach," Zayn salutò il buttafuori una volta che raggiunsero l'entrata.
Era come se fossero amici da anni.
"Zayn, amico mio! Non ci vediamo da tanto," Zach il buttafuori lo salutò prima di dargli un veloce abbraccio
Louis notò l'occhio di Liam fare un piccolo spasmo.
"Ero occupato, ho portato un po' di amici," disse Zayn prima di indicare gli altri ragazzi.
Tutti salutarono con la mano Zach abbastanza goffamente.
"Un amico tuo è amico mio." Zach fece cenno a Zayn.
"Sei il migliore." Sorrise Zayn.
Zach rise e sollevò la corda di fronte alla porta, Louis sentì le proteste dalle persone dietro di loro, ma uno sguardo di Zach fece zittire tutti.
Faceva paura.
"Divertitevi." Il sorriso di Zach ritornò quando riportò l'attenzione su di loro e li fece entrare.
La musica non era così forte dentro come si sentiva fuori e non era pieno perciò non dovevano urlare per comunicare.
"Come hai fatto Zayn?" Chiese curioso Louis.
Quale maestro della materna avrebbe potuto avere l'accesso libero a uno dei club più ambiti di tutta la città?
"La domanda è chi sei, Zayn?" Chiese Niall con un sopracciglio sollevato.
"Calmatevi, lavoravo come barista e posso venire quando voglio perché il proprietario e io siamo amico," fu la spiegazione di Zayn.
Erano tutti un po' sorpresi perché Zayn non lo aveva mia menzionato prima, ma prima che potessero interrogarlo, sentirono un grido che catturò la loro attenzione.
"Zayn!" Urlò qualcuno da qualche parte.
Gli occhi di Zayn si spalancarono in panico dopo aver visto una ragazza bionda che corse praticamente verso di loro mentre indossava i tacchi.
Louis sapeva già che non bisognasse fidarsi di lei.
Rimasero fermi a guardare scontrarsi Zayn e la bella sconosciuta. Fu veloce a stringere Zayn in un abbraccio.
"Ciao Gigi." Zayn sorrise turbato prima di darle goffamente una pacca sulla schiena. Lanciò a Liam uno sguardo veloce, scusandosi.
Liam sembrava confuso.
"Non posso credere che tu sia qui." Ridacchiò Gigi ubriaca.
Non importava quando gay fosse Louis, poteva dire che Gigi fosse bella, sembrava quasi una modella.
'Anche alta' Pensò Louis amaramente.
"I miei amici e io volevamo festeggiare quindi eccoci qui," spiegò Zayn con un sorriso teso.
"Oh beh, sei il benvenuto, è bello conoscervi e sperò che vi divertiate, i drink li offre la casa," disse Gigi felice.
"Non è necessario Gigi," spiegò Zayn.
"Oh zitto, qualunque cosa per te Zaynie," dichiarò Gigi prima di baciarlo sulla guancia e andarsene da un gruppo di persone che li stava guardando mentre ridacchiavano tra loro.
"Interessante," mormorò Louis quasi a se stesso prima di guardare Liam che stava guardando per terra con un cipiglio.
"Zaynie?" Chiese Liam dopo aver sollevato lo sguardo su Zayn.
"Liam." Zayn sembrò andare nel panico.
Louis era abituato a vedere Zayn calmo e raccolto la maggior parte del tempo, a volte guardava lussurioso Liam, ma non era mai andato nel panico come se fosse colpevole di qualcosa.
"Vuoi spiegare?" Aggiunse Louis con un sopracciglio sollevato.
Zayn lo ignorò e andò verso Liam, pregandolo con gli occhi.
"Liam, non arrabbiarti, ma è la mia ex, ma non c'è più nulla tra lui."
Liam guardò Zayn prima di chiudere gli occhi.
"Ho bisogno di bere." Liam scosse la testa e si allontanò da Zayn, andando verso la folla di persone e sparendo dietro i corpi.
"Liam!" Lo pregò Zayn disperatamente prima di seguirlo velocemente.
"Beh, è finito bene," affermò Niall, poco d'aiuto.
Louis non sapeva cosa sarebbe successo tra i due, non era da loro discutere e litigare perciò erano ignari.
Louis notò anche come Harry fosse rimasto in silenzio da quando erano entrati. Lo vide guardare il telefono a pochi metri da Louis.
"Harry," lo chiamò Louis.
Harry spostò l'attenzione dal telefono per guardare Louis.
"Cosa?" Chiese freddamente.
"Mi stai ignorando?" Chiese Louis incredulo.
Non si sarebbe mia aspettato Harry geloso e tra tutte le persone proprio di Zayn che, se poteva aggiungere, era pazzamente innamorato di Liam.
"Certo che no, perché dovrei?"
"È per quello che ha detto Niall prima?" Chiese Louis.
Louis sapeva già che era a causa di quello che aveva detto prima Niall, ma sperava non fosse il caso.
"Che c'entra?" Chiese Harry con nonchalance e Louis ne aveva abbastanza dell'indifferenza di Harry.
Non aveva esattamente un filtro alla bocca perciò fu troppo tardi per cercare di pensare a quello che sarebbe uscito dalla sua bocca prima che fosse troppo tardi.
"Non puoi incolparmi che la mia reazione iniziale a vedere Zayn per la prima volta sia stata quella," sbottò Louis frustrato.
"Ho bisogno di bere anch'io," mormorò Harry burberamente prima di spingere di lato Louis e andare dove se n'erano andati Liam e Zayn.
"Seriamente?" Disse ad alta voce Louis prima di seguirlo.
Harry non lo avrebbe piantato in asso, doveva essere lui quello a piantarlo in asso perciò Louis lo seguì di fretta.
"Mi sento fortunato a essere single ora," disse Niall a nessuno perché lo avevano lasciato da solo.
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Per qualcuno di così alto, Harry sapeva come nascondersi tra dei corpi ubriachi che si strofinavano contro qualunque cosa si muovesse. Louis si stava infastidendo perché non si aspettava di passare la serata a giocare a nascondino con Harry.
Perché non potevano essere degli adulti normali e parlare dei loro problemi al posto di correre intorno senza metà in un bar affollato.
Sospirò arrendendosi quando passò un'altra mezz'ora senza vedere il suo ragazzo di cattivo umore perciò Louis andò direttamente al bar. Se Harry si comportava come un bambino e lo ignorava allora Louis si sarebbe comportato irresponsabilmente e si sarebbe ubriacato così tanto da far parte della folla addormentata davanti al club.
Probabilmente non era il piano migliore, ma non aveva più idee e basandosi sulle sue ultime esperienze, il modo per far apparire Harry era quando aveva dell'esperienze vicino alla morte perciò tentò la fortuna. Quale modo migliore di morire se non avvelenarsi con l'alcol?
Louis arrivò al bar e salutò con la mano il barista al bancone, si avvicinò a Louis una volta che lo vide.
"Cosa posso portarti?" Chiese il barista.
"Il drink più forte che hai." Ordinò fermamente Louis.
"Pensi di poterlo affrontare?" Il barista fece un sorrisetto dopo aver dato un'occhiata a Louis, probabilmente chiedendosi perché Louis avesse un desiderio di morte imminente.
"Probabilmente è meglio chiamare un'ambulanza," mormorò Louis, facendo ridere il barista. Poi procedette a preparare l'intruglio schifoso mentre Louis guardava disgustato lo strano alcolico che mise nel bicchiere che poi procedette a scuotere.
Dopo aver messo il contenuto in un bicchiere vuoto e averci messo un ombrellino sopra il bicchiere lo servì a Louis.
"Goditi il veleno." Il barista sorrise un po' malignamente, questo rese un po' nervoso Louis perché all'improvviso si sentì come Biancaneve quando la Regina Cattiva le aveva dato la mela.
Louis sollevò il bicchiere e cercò di annusarlo, ma finì quasi a soffocarsi per l'odore forte e bruciante, era doloso pure l'odore. Come diavolo sarebbe stato quando sarebbe entrato nel suo corpo?
"Le cose che mi fai fare Harry," mormorò tra sé Louis prima di chiudere gli occhi e contare nella sua mente prima di berlo.
'Uno... due... tr-'
Stava quasi per morire dopo il tre, ma una mano fermò all'improvviso il bicchiere dal toccare le sue labbra.
Louis aprì gli occhi e si sentì sollevato dal vedere i meravigliosi occhi verdi di Harry che lo guardavano.
"Che diavolo stai facendo?" Chiese Harry incredulo dopo aver preso il bicchiere da Louis e averlo spinto via in modo che Louis non potesse prenderlo.
Non come se Louis avesse intenzione di berlo, l'odore era stato abbastanza da dargli una terribile sbornia.
Louis non si aspettava che il suo piano funzionasse.
Ma Harry era arrabbiato.
Anche Louis stava iniziando ad arrabbiarsi.
"Non mi puoi comandare, bevo quello che voglio," disse Louis, ma la sua anima lo stava implorando di non avvicinarsi mai più a quel drink.
Probabilmente non fu la migliore risposta da dare a Harry perché grugnì e gli prese il braccio prima di allontanarlo dal bar. Louis rimase in silenzio mentre Harry lo portò in un posto con poche persone probabilmente per sgridarlo per la sua irresponsabilità.
Louis si stava preparando le possibili rispose, pensando a delle buone tesi per rivalersi, ma tutti i pensieri svanirono quando Harry lo spinse contro un muro e gli mise le braccia dietro la schiena con un braccio, l'altra mano prese la mascella di Louis e lo baciò forte con ogni emozione che poteva decifrare.
Il bacio era impellente come se Harry avesse tante cose da dire a Louis, ma avesse deciso di rappresentarle con ogni morso e leccata nella bocca di Louis. Era quasi come se Harry stesse controllando se Louis sapesse di alcol e al posto di chiederglielo, lo stava sentendo da sé.
Le cose divennero veloci e calde, il braccio di Louis stava iniziando a far male per il modo in cui Harry lo stava stringendo, ma non si stava lamentando, no, si stava quasi eccitando.
Harry decise di allontanarsi solo per baciare fino all'orecchio di Louis. Gli aveva lasciato il braccio che Louis avvolse immediatamente attorno al collo di Harry per passare le dita tra i suoi capelli, gemendo silenziosamente quando Harry morse la pelle sotto l'orecchio, lasciando un livido.
"Sei mio," ringhiò Harry, facendo venire la pelle d'oca a Louis.
Louis stava respirando velocemente, il cuore batteva forte e stava per esplodere mentre guardava Harry. "Sono tuo."
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