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Capitolo 16
Louis era occupato a riordinare la sua camera, stava cercando di mettere tutti i suoi vestiti nell'armadio e aveva raccolto i panni sporchi dal pavimento.
Sua mamma non sarebbe stata felice nel vedere la sua camera in un tale disordine. Forse cercare di non far incazzare sua madre era una vecchia abitudine, anche se non viveva più sotto il suo stesso tetto.
Le mamme arrabbiate sono mamme paurose.
"Boobear!" La porta di Louis fu aperta con forza e in pochi secondi fu intrappolato in una stretta mortale, il profumo di sua madre gli riempì le narici e non poté non abbracciarla a sua volta.
"Ciao mamma," la salutò Louis quando si allontanarono, il suo sorriso era dolorosamente enorme.
Gli occhi di Jay erano un po' lucidi, ma il suo sorriso era grande come quello di Louis.
"Ero così preoccupata per te, Boobear." Tirò su con il naso, dandogli un altro abbraccio.
Louis aveva chiamato sua madre per raccontarle cosa fosse successo e che stesse bene, Louis glielo avrebbe potuto dire in un momento migliore e non quando era su un aereo, ma lei voleva sapere e chi era Louis per negare a sua madre la verità che suo figlio era stato quasi macellato?
"Perché ti piace torturarmi con quel soprannome, mamma?" Louis alzò gli occhi al cielo, ma rimase nel calore della migliore donna che conoscesse. Probabilmente era l'unica donna più importante nella vita di Louis oltre alle sue sorelle e a una possibile figlia.
Ma non era esattamente il momento perfetto per immaginare una bambina con gli occhi verdi e i capelli ricci, nope.
"Dove sono gli altri?" Si ricordò Louis all'improvviso dopo aver notato che non ci fossero le sue sorelle fastidiose e il carinissimo Ernie.
"Stanno dando un'occhiata alla piscina con Niall, è il tuo coinquilino giusto?" Il tono di sua madre sembrava incerto come se non sapesse se avesse consegnato i suoi figli a uno sconosciuto, ma Niall era troppo affascinante.
"Sì, mamma, ignora la sua aria da senzatetto, è il ragazzo più ricco che vive in questa casa," sospirò Louis, sapendo troppo bene il motivo per cui sua madre avesse dubitato di Niall al primo incontro.
Praticamente aveva fatto la stessa cosa.
"Sembra simpatico," rispose Jay con una risata.
Louis rise. Uscirono entrambi dalla camera da letto in modo che Louis potesse finalmente vedere i suoi fratelli.
"Non ero completamente preparato per il vostro arrivo," disse Louis a sua madre mentre scendeva le scale, cercando di non mettere troppa pressione sul fianco.
"Ero preoccupatissima," sospirò Jay, non lasciando andare Louis nonostante le sue continue proteste.
"Beh sto bene, non dovevi volare fin qui con l'intera famiglia," le disse Louis, non era davvero serio perché se la sua famiglia non fosse venuta, avrebbe preso lui il prossimo volo per vederli.
Capiva l'importanza di passare il tempo con la sua famiglia specialmente quando non si sapeva quando sarebbe stata l'ultima volta per vederli.
"Non sei venuto," disse Jay a suo figlio, non accusandolo ma a una madre manca il figlio anche se è troppo cresciuto.
"Lo so mamma e prometto di venire più spesso," la rassicurò Louis. Dopo la sua esperienza di quasi morte, aveva deciso di andare da loro ogni settimana in modo che lei si sarebbe stancata e gli avrebbe vietato di tornare a casa.
"Sono solo contenta che tu stia bene," disse prima di abbracciare Louis un'altra volta.
"Sto bene mamma," la rassicurò Louis per la centesima volta nell'ultima ora. "Hai così tante cose per cui preoccuparti all'infuori del tuo figlio maggiore," aggiunse.
"Sei ancora il mio bambino." Jay sorrise prima di baciare la guancia di Louis come faceva quando era piccolo.
Louis cercò di non sembrare troppo felice per le attenzioni di sua madre, gli mancavano.
"Non ero stata informata che avessi una piscina nel giardino," commentò all'improvviso quando arrivarono nel cortile dove c'era la piscina.
"Fidati, mamma. Neanch'io ero stato informato," rispose secco Louis, lanciando un'occhiataccia a Niall che stava già indossando il suo costume con Biscotto tra le braccia che indossava un gonfiabile arancione attorno alla pancia.
"Lou-Lou!" I suoi fratelli urlarono quando videro Louis e loro madre.
Louis non riuscì a non sorridere.
"Ciao dolcezze," salutò felice, baciando le loro fronti più volte finché non iniziarono a lamentarsi e spostarsi.
"Ci sei mancato," disse Doris con un sorriso sdentato.
"Mi siete mancati," le disse Louis, dandole un altro bacio, ma lei urlò e corse via nascondendosi dietro suo fratello gemello ridacchiando.
"Ho appena visto un umano fuori dal mondo dormire sul divano," sussurrò Lottie dopo essere tornata dal salotto con gli occhi spalancati e curiosi.
Louis non era neanche sorpreso dalla reazione di sua sorella dopo aver visto Zayn. Non era una sorpresa perché Louis si ricordava vagamente che si fosse lanciato addosso a lui la prima volta che lo aveva incontrato.
"Deve essere Zayn, Lottie," disse Louis alzando gli occhi al cielo. "Ed è gay," aggiunse con un po' di enfasi su 'gay' anche se sapeva che Zayn fosse bisessuale, ma probabilmente era cambiato in Liamsessuale. Avrebbe dovuto chiederglielo.
Comunque, sua sorella non poteva neanche bere alcol legalmente figurarsi avere un fidanzato. Erano le regole e Louis non era troppo protettivo.
"Peccato," disse Lottie delusa.
Louis cercò di non dire nulla di cattivo mentre i più piccoli erano intorno.
"Quindi hai dei coinquilini? Cioè esseri davvero umani?" Chiese Félicité sorpresa, aveva visto anche lei Zayn e non era convinta che fosse umano.
"Apparentemente sì," rispose Louis, non gli piaceva la loro reazione per il suo coinquilino.
Doveva dire a Zayn di chiudersi in camera durante la loro visita o di mettersi un sacchetto in testa.
Niall poi decise di unirsi alla conversazione, ridandogli Biscotto.
"Avete già incontrato Niall, il finto biondo," lo presentò Louis, probabilmente lo avevano già incontrato ma non faceva male ripresentarlo.
"Ha un odore strano Lou-Lou," sussurrò troppo forte Daisy, non cercando davvero di essere silenziosa.
"Daisy!" Le disse Jay, lasciandosi uscire un sospiro e guardando Niall per scusarsi.
"Va bene signora, è solo sincera." Fece spallucce Niall per poi ridere.
"Per favore, chiamami Jay."
"Ciao Jay, sono Niall Horan, il migliore amico di Louis," si presentò formalmente Niall.
Louis lo fissò per un po'.
"Quando sei diventato il mio migliore amico?" Chiese curioso perché non ci aveva pensato prima.
Niall fece spallucce e riprese Biscotto, andando verso la piscina. I bambini lo seguirono felici, puzzolente o no Niall era figo.
"Hai detto che avevi quattro coinquilini," disse all'improvviso Jay quando i più piccoli se ne andarono con Niall.
Félicité e Charlotte andarono di nascosto in salotto a fissare ancora Zayn.
"Sì?" Chiese Louis distratto, voleva allontanarle da Zayn perché sapeva come fosse quando qualcuno interrompeva il suo sonno di bellezza.
"Sì, abbiamo già incontrato Niall e quello addormentato è Zayn, giusto?" Chiese Jay, era curiosa perché non aveva avuto il tempo di intervistare i ragazzi che vivevano con suo figlio.
Quando aveva sentito che Louis avrebbe dato in affitto la casa a degli sconosciuti, aveva quasi preso un aereo per cercare di fermarlo perché potevano essere pericolosi ma dopo averne conosciuti due, aveva iniziato a calmarsi perché Niall era un bravo ragazzo e i bambini lo amavano. Credeva che Zayn fosse un brav'uomo, una viso così perfetto non poteva essere di una persona cattiva.
Allora sotto con gli altri.
"Liam è a lavoro, mamma," rispose Louis.
Liam era triste di non poterli incontrare, ma aveva detto che sarebbe uscito prima dopo il turno di mattina.
Louis non era neanche a conoscenza che esistesse un turno di mattina per gli stripper.
"Allora chi conosceremo dopo?" Chiese Jay eccitata, sorridendo.
Louis stava per risponderle quando qualcuno apparì dal piano di sopra e la mascella di Louis cadde quando vide Harry.
"Dovrei essere io Mrs. Tomlinson," disse Harry dal piano di sopra, sorridendo e correndo per incontrare la mamma di Louis.
"Cosa caspita?" Mormorò Louis stupito guardando la scelta dei vestiti del suo ragazzo.
Che entrata.
"Oh ciao tesoro, chiamami Jay," lo salutò eccitata Jay, i suoi occhi si fermarono sul completo a fiori di Harry. Era divertita e contenta.
Qualunque ragazzo sarebbe stato ridicolo con quel completo, ma Harry sembrava appena uscito da una sfilata, era ridicolamente attraente e Louis lo odiava.
"Piacere di conoscerti Jay, sono Harry." Harry sorrise e fu la fine di Jay perché quel sorriso faceva innamorare chiunque.
Harry le offrì la mano ma Jay rise e lo strinse in un abbraccio, Louis li fissò stupidamente.
Che cosa stava succedendo?
"Sei incantevole tesoro," disse Jay a Harry, riferendosi sia al completo sia all'aspetto complessivo.
"Grazie, ho anche preparato del cibo se qualcuno ha fame," le disse educatamente Harry.
Il sorriso di Jay crebbe.
"Sì, per favore."
Louis non capiva cosa stesse succedendo perciò quando sua madre e le sue sorelle se ne andarono per prendere il cibo, prese Harry in privato per parlargli.
"Harry, che diavolo stai indossando?" Chiese Louis dritto al punto.
"È Gucci." Sorrise Harry, facendo una piroetta.
Ovviamente era di marca.
"Non ti ho chiesto la marca, perché stai indossando il tuo completo?" Chiese Louis, rimproverandolo perché aveva esagerato.
"Volevo essere elegante per la tua famiglia," gli disse Harry.
"Oh mio dio." Louis chiuse gli occhi e sospirò, ovviamente questo era il modo per cercare di ottenere l'approvazione della sua famiglia.
Essere perfetto e riempirli di cibo delizioso.
"La prima impressione è quella che conta, sai," aggiunse Harry.
"E cosa vuoi che la mia famiglia pensi di te?" Chiese Louis con un sopracciglio alzato. Conosceva la sua famiglia e avrebbero seriamente adorato Harry, completo o non completo.
"Che sono il miglior genero che avranno," disse con confidenza.
Louis lo fissò in modo assente.
"Stiamo insieme neanche da una settimana e stai già parlando di matrimonio," mormorò.
Harry sorrise e si avvicinò a Louis, guardandolo con affetto.
"Non ti ho detto che quando pianifico di stare con qualcuno, è con qualcuno con cui pianifico di sposarmi," disse Harry serio prima di dargli un veloce bacio e andarsene, lasciando Louis stordito con le labbra formicolanti.
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Louis non sapeva cosa fosse successo, ma all'inizio le attenzioni di sua madre erano su di lui e i suoi fratelli non ne avevano abbastanza di lui. Discutevano e litigavano per ottenere la sua attenzione, ma più tardi durante il pomeriggio nessuno batteva ciglio verso la sua direzione.
Erano tutti riuniti in giardino. Quando Harry disse che aveva preparato del cibo, voleva dire che aveva preparato un banchetto. Aveva sistemato un lungo tavolo con sopra ogni tipo di cibo, c'erano dessert, hamburger, hot dog, insalata e carne, un mucchio di carne.
Louis non era neanche sicuro di come Harry avesse potuto preparare tutto quello. Parlando di Harry, era in piscina con Ernest e Doris a insegnar loro a nuotare. Louis non stava facendo tante foto perché Harry indossava un costumino giallo stretto, nope, stava facendo le foto ai gemelli.
Le alte gemelle, Daisy e Phoebe erano con Niall e Biscotto a giocare con le pistole ad acqua, rincorrendosi.
Charlotte e Félicité stavano prendendo il sole con Zayn dall'altra parte della piscina e sua madre stava ridendo con Liam mentre parlavano di solo Dio sa cosa.
Perciò Louis era stato lasciato da solo a tenere il broncio su una sedia perché non poteva sguazzare nella piscina con Harry e non poteva giocare con Niall e aveva dei punti sul fianco perciò prendere il sole era fuori questione.
Poteva andare a parlare con sua madre e Liam, ma sua madre si era affezionata al suo coinquilino stripper, beh, non era sicuro che sua madre lo sapesse, ma non sarebbe stato lui a dirglielo.
Louis guardò Doris allontanarsi da Harry e provò a nuotare verso il lato in cui Louis si era seduto con i piedi nell'acqua nella piscina. Doris ed Ernest stavano indossando entrambi dei salvagenti, ma Harry continuava a guardarli come un falco, non lasciandoli mai fuori dalla vista.
Harry non la fermò, ma la seguì lentamente e la guardò arrivare da Louis. Era meraviglioso il modo in cui Harry trattava i suoi fratelli, per lui significavano il mondo.
"Lou-Lou! 'arry mi sta insegnando a nuotare!" Doris stava respirando in modo più profondo perciò Louis la prese fuori dall'acqua e la mise seduta vicino a lui così poteva prendere una pausa.
"Non sono neanche sicuro che Harry nuoti così bene," le disse Louis mentre cercava di asciugarle la faccia dall'acqua della piscina.
Harry andò da loro con Ernest tra le braccia e dovette aver sentito cosa avesse detto Louis perché sbuffò una risata.
"Come ti permetti? Sono la reincarnazione di una sirenetta," aggiunse prima di mettere a sedere Ernest vicino a Louis.
"Dici un sacco di stron-" Louis fu velocemente interrotto dall'urlo di sua madre.
"Louis!" Lo sgridò, i suoi occhi erano fissi nella sua direzione.
"Scusa mamma." Le sorrise timidamente prima di sollevare i due gemelli e dir loro di andare a giocare con Niall e le gemelle.
Accettarono e corsero verso di loro, ridendo immediatamente quando videro Niall inciampare su Biscotto e cadere.
Povero Niall.
"È impegnata a spettegolare con Liam e riesce pure a sentirmi dire le parolacce, le madri sono un vero mistero," sussurrò Louis a Harry mentre guardava sua mamma continuare la conversazione con Liam.
"Dovresti incontrare mia mamma un giorno," rispose Harry con nonchalance come se quello che aveva detto fosse semplice e non una notizia sconvolgente.
"Eccoti di nuovo," gli disse Louis incredulo.
"Di nuovo cosa?" Chiese Harry confuso, ovviamente non capendo il motivo per cui Louis lo fissasse incredulo.
"Dobbiamo fare le cose con calma," gli spiegò Louis.
"Ma ho sentito che più veloce è molto più soddisfacente," rispose Harry prima di fargli un occhiolino.
"Le mie sorelle e mio fratello sono qui, pervertito!" Gli sussurrò Louis prima di dare un'occhiata a sua madre per assicurarsi che non avesse sentito il commento scandaloso di Harry.
"Non ho insinuato niente quindi sei tu il pervertito," gli disse Harry compiaciuto.
Louis voleva togliergli quel ghigno dalla faccia, probabilmente era troppo ansioso di toglierglielo, con un bacio forse.
"Ehi Boobear," lo salutò qualcuno da dietro e Louis si svegliò dal torpore causato da Harry.
Ultimamente succedeva spesso.
"Ciao mamma," Louis salutò sua madre quando vide che erano stati lei e Liam a fermare Louis dal saltare addosso a Harry.
Harry si alzò per aiutare Louis a mettersi in piedi nonostante le sue proteste. Non aveva bisogno di essere accudito mentre sua mamma lo fissava.
"Penso che le ragazze ed Ernest dovrebbero lavarsi, dobbiamo fare il check in nel nostro hotel," gli spiegò Jay con un sorrisetto.
"Rimanete in un hotel?" Chiese Louis, non aveva davvero pensato a dove la sua famiglia sarebbe rimasta, pensava che avere una casa enorme non sarebbe stato un problema quando la sua famiglia sarebbe arrivata, ma si era dimenticato che non era più l'unico in quella casa.
"Beh, non voglio impormi specialmente ora che hai dei coinquilini," lo rassicurò Jay.
"Oh Jay, non ti stai imponendo. Puoi dormire in camera mia, andrò a dormire da Zayn mentre siete qua," le disse cortesemente Liam.
Sembrava che la mamma di Louis e Liam fossero diventati migliori amici. Perché suonava così strano?
"Oh Liam, è molto gentile da parte tua, ma ho sei bambini con me perciò non credo che ci staremo," rispose Jay a Liam.
"Puoi avere anche camera mia, condividerò la camera con Louis," disse all'improvviso Harry.
"Davvero Harry?" Gli chiese Jay sorpreso.
"Certo, non preoccuparti. Ho preparato così tanto cibo che non riusciremo a finirlo noi cinque e poi ci divertiremo."
"Oh sei un tesoro, Harry," disse Jay a Harry prima di pizzicargli le guance e una reazione normale di un adulto sarebbe stata allontanarsi, non ridacchiare in modo infantile come stava facendo Harry.
"Avrei potuto offrirti camera mia, mamma," spiegò Louis a sua madre.
"Non fraintendermi, tesoro, ma hai vissuto sotto il mio tetto per 18 anni e so com'è la tua camera," gli disse Jay, ottenendo delle risate da parte di Liam e Harry.
Louis lanciò loro un'occhiataccia.
"Non sai neanche se la loro camera sia pulita, sono praticamente degli sconosciuti."
"Aw, piccolo, non essere arrabbiato." Rise leggermente Jay.
"Va bene, va bene. Puoi condividere la stanza con loro, non voglio che tu spenda dei soldi in un hotel, chissà quanto peggiori siano quei posti," sospirò Louis, accettando le disposizioni delle camere.
"Grazie tesoro." Jay sorrise prima di prendere Liam e chiedergli qualcosa che Louis non riuscì a capire perché era troppo impegnato a guardare Harry che stava muovendo gli occhi in maniera allusiva.
"Che diavolo stai facendo?" Gli chiese Louis accigliato.
"Sembra che staremo nella stessa stanza, insieme," disse Harry prima di guardarsi attorno e sussurrare, "Da soli." Fece un sorrisetto.
"Smettila di stuzzicarmi Harry, porca troia," sussurrò la parolaccia perché non voleva essere sgridato da sua madre.
"Allora è un pigiama party." Harry rise prima di dargli una pacca sul sedere e andare da Zayn e dalle sorelle di Louis.
Louis arrossì ancora di più e cercò di non pensare a quello che sarebbe successo quella notte.
Il tempo sembrò passare come un fulmine perché prima che Louis se ne accorgesse, fuori era già buio e tutti erano dentro a guardare un film, indossando il pigiama.
Stavano guardando un film di cui Louis non aveva idea quale fosse il titolo, ma la sua mente era impegnata a immaginare altre cose.
Louis doveva sentirsi imbarazzato visto che la sua famiglia era a pochi metri lontano da lui, ma tutto quello a cui riusciva a pensare era lui solo in una stanza con Harry.
Harry era dalla parte opposta da lui con i gemelli più piccoli sulle ginocchia che ridacchiava per il film e aveva un'aria così paternale, Louis era fottuto.
Non doveva venirgli duro guardando quella fottuta fossetta sul viso di Harry, che cazzo.
Come faceva un viso a essere così fottutamente perfetto?
Louis sapeva che Harry lo stese stuzzicando, poteva sembrare che non sapesse cosa stesse facendo provare a Louis, ma lo sapeva. A volte lo fissava più del necessario quando pensava che Louis non stesse guardando. Louis era in agitazione quando incontrava lo sguardo di Harry perché era chiaro che nonostante le belle fossette e il comportamento innocente, anche Harry stava provando lo stesso.
Il film finì per sollievo di Louis perché voleva chiudersi in bagno e farsi la sega più veloce di sempre, ma la sua famiglia era lì e si sentiva come quando era un adolescente e andava a masturbarsi di nascosto.
Avere così tante sorelle mentre cresceva era stata una sofferenza per il suo pene a essere sinceri.
"Che ne dite di andare a dormire, bambini, si sta facendo tardi," disse Jay ai bambini assonnati.
"Harry può dormire con noi mamma?" Chiese Ernest a sua madre mentre si accoccolò di più contro il petto di Harry.
"Mi dispiace ma non posso, pulce, devi dormire con le tue sorelle e non voglio lasciare Louis tutto solo nella sua camera, potrebbe fare degli incubi," rispose Harry al posto di Jay.
"Okay." Ernest annuì, sapeva come potessero essere gli incubi. "Prenditi cura del mio Lou-Lou," aggiunse.
Tutti nella stanza fecero un coro di 'aw' per quanto adorabile e protettivo fosse nei confronti di suo fratello.
"Mi prenderò cura di lui," disse Harry con un sorriso, guardando Louis e sorridendogli.
Il cuore di Louis gli faceva male in modo piacevole.
"Dai tesoro, andiamo a letto." Jay prese Ernest mentre Charlotte prese Doris che stava già sbavando sulla maglietta di Harry, non che gli importasse.
Jay se ne andò con Ernest seguita dalle altre sorelle di Louis dopo che gli ebbero dato il bacio della buonanotte. Ora rimanevano lui e gli altri ragazzi.
"Andiamo a letto, ragazzi," disse Liam, sbadigliando e facendo un occhiolino a Zayn.
"Se non avessi te Biscotto, mi sentirei triste a essere tutto solo in questa casa," disse Niall, alzandosi dal divano con Biscotto e andando in camera da letto.
Louis ridacchio e salutò l'irlandese con la mano.
"Buona notte e non dimenticatevi che ci sono dei minorenni che dormono vicino alla vostra stanza." Louis poi si girò verso Zayn che stava tracciando gli addominali di Liam con il dito.
"Niente sesso rumoroso, capito." Zayn annuì prima di tirare Liam, non sentendosi per niente assonnato dopo essersi ibernato per metà giornata.
"Sono la definizione di coppia schifosamente affettuosa," disse Harry, guardando con affetto gli altri due.
Lui e Harry stavano salendo le scale per andare in camera di Louis.
"Allora noi che tipo di coppia siamo?" Chiese Louis quando entrarono nella camera.
"Siamo il tipo di coppia che non ti accorgi che stanno insieme," rispose Harry con un piccolo sorriso, ma i suoi occhi non erano sorridenti.
Louis si bloccò quando sentì cosa avesse detto Harry.
"Cosa?" Chiese confuso.
Harry lo fissò, facendo spallucce e sedendosi sul letto di Louis.
"Non mi hai neanche presentato ufficialmente come tuo fidanzato perciò non sono sicuro di quale sia il mio posto," disse sinceramente.
"Non glielo hai detto?" Chiese scioccato Louis.
Per tutto questo tempo Louis pensava che Harry lo avesse detto quando non stava guardando, ma a quanto pare no.
"Non so se vuoi che io lo faccia." Fece spallucce di nuovo, guardandosi le mani.
"Oddio, non lo sto tenendo segreto e non sono imbarazzato. È solo che il discorso non è saltato fuori," spiegò di fretta Louis, avvicinandosi a Harry e sedendosi vicino a lui.
"Non preoccuparti Lou, non voglio coglierli di sorpresa, sono venuti per te," spiegò Harry, rassicurandolo.
Prese la mano di Louis e l'intrecciò con la sua.
"Sono uno stronzo," sospirò Louis, sentendosi stupido perché non voleva che Harry si sentisse incerto sulla loro relazione.
"Ehi, non abbatterti, va bene. Avevi ragione sul fatto di prendere le cose con calma," disse Harry, cercando di fermare Louis sull'incolparsi.
Poi si alzò e andò a prendere un lenzuolo e un cuscino dal letto di Louis.
"Che cosa stai facendo?" Chiese confuso Louis.
Guardò Harry mettere il lenzuolo sul pavimento e iniziò a sprimacciare il cuscino.
"Sto facendo un letto sul pavimento," gli disse Harry prima di stendersi e stirarsi gli arti.
"Uhm perché?" Chiese Louis stupidamente.
"Perché dormirò qui stanotte." Harry ridacchiò, guardando Louis.
Louis perse la pazienza.
"Che diavolo Harry? Sto morendo a causa delle palle gonfie," si lamentò, crollando sul letto.
"La tua famiglia è a pochi metri di distanza, mostra un po' di pudore Tomlinson," lo rimproverò Harry e Louis voleva lanciargli un cuscino.
"Ti odio così tanto," borbottò Louis prima di coprirsi con un lenzuolo e accigliarsi.
Rimase con il broncio anche se sapeva che Harry lo stesse facendo per vendicarsi del fatto che non lo avesse presentato alla sua famiglia.
Il lenzuolo che gli copriva la testa fu all'improvviso sollevato da Harry e fu a faccia a faccia con lui.
"Ehi, non arrabbiarti con me," gli disse Harry prima di passare le dita tra i capelli disordinati di Louis.
"Non ti ho neanche baciato veramente a causa di tutto quello che sta accadendo," sospirò sconfitto.
"Non sai quanto autocontrollo mi serve per tenere le mani a posto, ma la tua famiglia è qui e per quando ti voglia far urlare, stanotte non posso," gli disse sinceramente Harry, rispettando il fatto che Louis non dovrebbe fare sesso se sua madre e i suoi fratelli sono vicini.
"Capisco, di solito non sono così, ma non faccio sesso da mesi," cercò di spiegargli, voleva che Harry sapesse che non stesse con lui solamente perché aveva un corpo da urlo e amava il fatto che Harry lo rispettasse abbastanza da non approfittarsi della sua eccitazione.
"Non tentarmi Louis," gemette Harry, chiudendo gli occhi per prendere un bel respiro.
Fissò profondamente Louis, i suoi occhi erano sempre più ardenti man mano che si avvicinava, Louis senza accorgersene chiuse gli occhi e aspettò di incontrare le sue labbra perfette.
Ma non arrivò nulla se non Harry che corse giù dal letto di fretta per stendersi sul pavimento dando la schiena a Louis.
"Cosa?" Chiese Louis, non capendo cosa diavolo fosse successo.
"Buonanotte Louis," disse di fretta Harry con la voce un po' roca.
"Non mi fai neanche le coccole." Louis si imbronciò, era triste perché non era riuscito a baciare Harry.
"Se entro in quel letto, non sono sicuro di potermi controllare," mormorò a bassa voce Harry.
"Va bene," sospirò Louis, sistemando il cuscino e fissando il muro con un cipiglio.
Vide dei movimenti con la coda dell'occhio e prima che potesse capire cosa fosse, incontrò le labbra di Harry.
Harry lo stava baciando forte, toccandogli il viso e Louis si sentì così sopraffatto che lasciò la lingua di Harry entrare per lottare con la sua ma prima che le cose potessero diventare più calde, Harry si allontanò e gli diede un bacio veloce, respirando pesantemente e sorrise guardando Louis.
"Ti amo, ora smettila di tenere il broncio." Harry fece l'occhiolino prima di tornare nel suo letto improvvisato.
"Ti amo anch'io," mormorò Louis, troppo sorpreso per reagire perché le sue labbra erano informicolite e il suo cuore stava battendo all'impazzata.
Per non menzionare il fatto che fosse duro come la pietra, fottuto Harry Styles.
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