Capitolo quindici
Nel capitolo precedente: Louis conosce il migliore incentivo per far finire i compiti ad Harry, Niall ha una cotta per Anne ed Harry&Louis sono versatili.
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L'inverno cede il posto alla primavera prima che Harry possa anche solo battere ciglio. Un attimo prima stava in piedi sotto un lampione con il viso sepolto nella sciarpa di lana di Louis, baciandogli via i fiocchi di neve dalle ciglia, ed ora si sta arrampicando sul tetto di casa per la prima volta dopo mesi.
"Sei stato agitato tutto il giorno," dice Harry, stringendosi un libro al petto mentre si siede contro la parete della casa.
Louis, che sta scavalcando il davanzale, si ferma. "Davvero?"
Harry mette da parte il libro, sapendo che probabilmente non lo aprirà nemmeno. Non quando Louis è finalmente seduto accanto a lui, con una costellazione di lentiggini a colorargli il naso e le guance. Mesi prima, Harry le avrebbe osservate a lungo e avrebbe infilato le mani sotto le cosce, arrossendo per la troppa voglia di toccarle. Adesso, invece, allunga un braccio e fa scorrere le punte delle dita sul naso di Louis. Gli tira un buffetto, sorridendo quando Louis arriccia il naso e gli intercetta la mano prima che Harry possa allontanarsi.
"Adesso ti mordo, così impari," lo informa Louis, fingendo di sbranare il dito di Harry ed emettendo ringhi talmente rumorosi da spaventare un cane che sta passeggiando in strada.
"Sei pazzo."
"Sono un vampiro," controbatte Louis, unendo le loro mani sul grembo di Harry ed avvicinandosi al riccio, le labbra che gli slittano sul collo. "Voglio morderti tutto il tempo."
"Mi mordi già tutto il tempo," ride Harry, dimenandosi alla sensazione di Louis che gli lecca la gola, i denti che gli graffiano il punto pulsante. Non avrebbe mai dovuto confessare a Louis quanto gli piace il pizzicore dei suoi denti. Quanto ama il piccolo sprizzo di dolore.
"Sei stupendo." Louis chiude la bocca sul suo collo, caldo e bagnato, e prende a succhiare, i denti che affondano nella pelle. Causano ad Harry un piacevolissimo assaggio di dolore, tanto che il respiro gli diventa affannato.
"Cazzo, Lou."
Louis continua a succhiare, le ciglia sfarfallanti che solleticano la mandibola di Harry e la mano che stringe con forza quella del riccio, come se avesse paura di lasciarlo andare.
"Harry," finalmente parla Louis con voce graffiata, staccandosi, il fiato che colpisce la pelle bagnata e sensibile del riccio.
"Sì?" Harry fa scontrare la testa con quella di Louis e cerca di regolarizzare il respiro. Non aveva nemmeno realizzato di aver chiuso gli occhi fino a quando Louis fa passare i polpastrelli sulle sue palpebre.
"Ho ricevuto una lettera da Guildhall."
Harry spalanca gli occhi di colpo, il cuore che inizia a battergli come se volesse spezzargli le costole. "Cosa c'è scritto?"
"Sono stato aggiunto nella lista dei candidati," risponde Louis, osservandolo come se avesse timore di una sua reazione negativa, e questo è... Harry non vuole che sia così. In questo momento, nonostante senta di avere le ossa pesanti, Harry è maledettamente fiero. Più di qualsiasi altra volta al mondo.
"Louis, Lou, sono così orgoglioso." Districa le loro dita per poter avvolgere il viso di Louis in entrambe le mani e tirarlo a sé in un bacio, dolce, gentile, le labbra che si incontrano e scivolano insieme con pressione misurata. "Sono così, così fiero di te. Ti rendi conto di quanto sia fantastico quello che mi hai detto?"
"Potrei ancora non essere accettato--"
"Ce la farai. Riuscirai ad essere ammesso," gli dice Harry fiducioso, perché ha sempre saputo che il mondo eventualmente si sarebbe accorto di quanto Louis sia nato per stare su un palcoscenico. Ed Harry ricorda il giorno in cui ha aiutato Louis a fare le prove per la sua audizione, ricorda come le sue mani tremavano all'inizio e a come i suoi occhi vagavano per la stanza, ma poi era riuscito a trovare la carica e semplicemente... Harry era rimasto meravigliato dalla bravura di Louis.
"Harry, io non... sono spaventato. Non voglio fallire. Non posso permettermi di fallire."
"Non fallirai," sussurra Harry, premendo le parole dentro la bocca di Louis, sperando di convincerlo, "Ma anche se non ce la facessi oppure venissi ammesso e ti rendessi conto che non è quello che vuoi, non sarai una delusione. Ti amerò lo stesso, non importa cosa succederà. Ti amerò anche se finirai a vendere hot dogs allo stadio di Wembley."
Louis emette una risata bagnata e nasconde il viso sul collo di Harry, la mano chiusa intorno alla felpa del riccio. "Tu... ci hai pensato? Pensi che vorrai trasferirti anche tu a Londra?"
"Io, uh... l'ho considerato. E voglio farlo. Penso che mi applicherò all'Imperial College l'anno prossimo," Harry fa una pausa, e si morde una pellicina del pollice. "E forse... forse farò domanda anche ad Oxford."
"Dovresti," gli dice con un filo di voce Louis, la mano che scivola sotto il tessuto della felpa per toccargli la pelle calda. Ci preme i polpastrelli. "Lo sai che non devi iscriverti in un'università di Londra se non lo vuoi fare--"
"Lo voglio fare per davvero. Non pensare che non lo voglia," giura Harry, serio.
"Perché possiamo farcela, sai. Aspetterei cinque anni per te, non m'interessa. Sei tu la cosa più importante per me."
Ed Harry vorrebbe dire Può succedere di tutto in cinque anni, ma invece nasconde il viso nei capelli di Louis e gli riferisce, "Anche se noi due non... tipo, se qualcosa dovesse succedere, manderei comunque una lettera di richiesta ad un'università di Londra. Lì hanno fantastici corsi di scienza ed ingegneria e penso... penso che li amerei."
"Sarai bravissimo. Fottutamente brillante."
"Andrà tutto bene tra di noi, vero?" gli domanda Harry, cercando invano di non suonare come se stesse implorando Louis di fargli una promessa che nessuno dei due può mantenere.
Louis lo bacia e gli appoggia una mano sulla pancia, proprio nel punto dove delle farfalle prendono il volo ogni volta che il ragazzo lo tocca. "Deve andare tutto bene."
*******
Non ha piovuto per l'intera settimana e l'aria è insolitamente afosa e soffocante, fa appiccicare la felpa di Harry alla sua schiena e gli riduce il cervello in poltiglia. Lo fa sentire come se questa non possa proprio essere la fine dell'estate, perché è passata decisamente troppo velocemente e lui non è pronto.
Nasconde il volto sul collo di Louis, sentendo le dita del ragazzo affondare sulla sua schiena come se non potesse sopportare il pensiero di lasciare la presa. Dovrà farlo, eventualmente. Il sole di settembre colpisce le loro schiene ed il motore della macchina di Jay brontola lentamente come sottofondo. Le valigie di Louis sono già state sistemate nel portabagagli ed Harry non si sente come se stesse per perdere una parte di sé. No.
"Non sarà per sempre, sai," bisbiglia, per beneficio di entrambi. "Tre mesi e mezzo e sarai di nuovo qui per le vacanze. Non me ne accorgerò nemmeno della tua assenza."
"Mi manchi di già," replica Louis, abbracciandolo ancora di più, così forte da togliergli quasi il respiro.
Harry si costringe a ridere, perché non vuole che questo momento sia così triste. Non vuole che Louis sia triste, nonostante desideri che si metta a piovere così da poter finalmente rilasciare le lacrime senza farlo notare al ragazzo. "Sono proprio qui. Sarò qui quando tornerai. E parleremo un sacco. Verrò a farti visita. Non è che stai partendo per la guerra."
"Ma non potrò baciarti tutti i giorni."
Harry deglutisce con forza e respira il profumo di Louis. Sa di casa. "Per favore dimmi che sei felice. Ho solo bisogno," fa scivolare una mano sotto la maglietta di Louis per sentire la sua pelle, "Ho bisogno di sapere che starai bene. Che vuoi fare davvero quell'università."
"Lo voglio, lo voglio veramente. E' solo che vorrei che tu venissi con me." Louis si allontana il tanto che basta per baciarlo. Ha gli occhi rossi. Harry finge di non notarlo. Si limita ad avvolgere le braccia intorno alla vita snella di Louis fino a farlo sollevare sulle punte dei piedi. La bocca calda e schiusa del ragazzo scivola sulla sua, muovendosi lentamente e gentilmente come se Louis stesse cercando di memorizzare ogni minimo centimetro della bocca di Harry.
"Louis, tua mamma." Harry si allontana, facendo riposare le labbra su quelle di Louis, i loro nasi che si strofinano pigramente in un bacio eschimese. Harry spalma le mani sopra la curva della vita sottile di Louis, ed ancora non riesce del tutto a credere che il ragazzo sia suo.
"Ha visto molto di peggio."
Beh, è vero in effetti. "Ti divertirai così tanto, sai. Farai quello che ami, ed incontrerai tutte queste nuove persone e farai amicizia ovunque perché sei la persona più amorevole che abbia mai conosciuto e tutti se ne accorgeranno non appena vi presenterete," gli dice Harry, cercando di non pensare a se stesso tra un'ora, senza la presenza di Louis nella sua vita. "Mi mancherai. Mi mancherai così tanto, ma... staremo bene. Tu starai bene e non appena ti sarai sistemato vivrai le migliori esperienze della tua vita, capito? E se non sarà così potrai sempre tornare qui e nessuno ti giudicherà, te lo prometto."
"Grazie, io... sai sempre la cosa giusta da dire per farmi sentire meglio. Ti amo." Louis rilascia un respiro tremulo e preme le labbra sull'angolo della bocca di Harry. "Andrà tutto bene tra di noi. Già, si tratta solo di un anno. Cos'è paragonato al resto delle nostre vite?"
Harry registra vagamente il fatto che Liam stia parlando con Jay, ma è come se fossero in un mondo parallelo. L'unica cosa che sente essere reale è Louis.
"Ti amo," dice Harry, mordendosi l'interno del labbro inferiore con sufficiente forza da farlo rimanere vigile. Questo non è un addio, Harry ne sarà consapevole anche dopo che Louis lo bacerà un'ultima volta prima di salire nella macchina di Jay con Liam seduto accanto a lui, lasciandolo solo di fronte ad una casa piena delle sorelle Tomlinson. Mancano mesi, manca un anno. Non è importante. Perché Louis ha ragione. Perché pure quando l'attesa e la distanza diventeranno difficili da sopportare, Louis rimarrà in ogni caso l'amore della sua vita. Harry sa di essere la persona di Louis. Il destino ha voluto che si mettessero insieme. Ne varrà la pena aspettare.
Sa che andrà tutto bene tra di loro.
Fine
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Attenzione! La storia non è davvero finita, poiché l'autrice ha scritto anche un finale alternativo, che pubblicherò domani. Spero comunque che Want You More Than A vi sia piaciuta! A domani xx
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