Capitolo 71 - Don't go away (Pt. 4)
-It was funny, right?-.
Si vedeva lontano un miglio che Alice si fosse divertita sinceramente: sorrideva con spontaneità, anche mentre uscivano dal cinema per avviarsi lungo la calle.
Alessio un po' la invidiava, perché per quanto avesse apprezzato anche lui il film che Alice aveva scelto, c'era qualcos'altro che gli rendeva abbastanza difficile il sentirsi pienamente soddisfatto.
-Sì, è stato carino- mormorò, lasciando che lei gli prendesse una mano nella sua, facendo intrecciare le loro dita insieme mentre continuavano a camminare a passo lento.
Non aveva neanche dovuto mentire, perché poteva affermare a tutti gli effetti che Alice sapeva scegliere bene i film da guardare insieme – come molte altre cose che facevano quando si incontravano. Non era la prima volta che uno dei loro appuntamenti consisteva nell'andare al cinema: ricordava ancora con vivido divertimento quando, in una delle ultime proiezioni di The Wolf of Wall Street si erano chiesti se quella sarebbe stata la volta buona per DiCaprio di vincere l'Oscar – era andata male a lui quanto a loro in quella scommessa.
Alice aveva azzeccato il film anche quella sera, senza alcuna sorpresa.
"Chissà come sarebbe stato se avessimo scelto qualcos'altro".
Era stato quasi tentato di proporre ad Alice di vedere The Winter Soldier. Non che lui per primo ne sapesse molto di Captain America, né della Marvel, ma era forse stato l'entusiasmo con cui Pietro gliene aveva parlato giorni prima ad incuriosirlo e a tratti tentarlo per cercare di comprenderne il fascino.
In qualsiasi caso non l'aveva fatto quella sera, non con Alice, che a quanto pareva non sopportava nessun cinecomic e nessun supereroe, che fosse della Marvel o della DC o di qualsiasi altro marchio.
Avrebbe sempre potuto chiedere a Pietro di riguardarlo insieme, ma arrivati a quel punto non era nemmeno sicuro che avrebbe accettato. Sbuffò mentalmente a quell'ultimo pensiero, ricordandosi ancora una volta che Pietro, attualmente, stava ignorando persino il suo ultimo messaggio inviato più di un paio d'ore prima.
-Possiamo fermarci ad un bar?- la voce di Alice lo distrasse, facendolo voltare verso di lei – Mi sta tornando fame-.
Lui, invece, aveva lo stomaco completamente serrato.
-Non c'è problema- disse, cercando di sorriderle, seppur forzatamente. Si lasciò trascinare senza opporre resistenza da Alice, mentre si infilava in uno dei tanti bar che a quell'ora, le dieci appena passate, erano ancora piuttosto affollati. In quello dove entrarono non c'era così tanta ressa come Alessio aveva temuto, ma ce n'era a sufficienza per far sì che il posto non fosse silenzioso.
Alice lo stava tenendo ancora per mano nel momento in cui si voltò verso di lui, sorridendogli:
-Non prendi niente, amore?-.
"Non mi ci abituerò mai".
Cercò di ignorare quella sottile sensazione di disagio nel sentirsi chiamare così. Era solo questione di abitudine, anche se non era del tutto sicuro che sarebbe mai riuscito a condividere a sua volta quel modo così naturale che aveva lei di esprimere a voce, in semplici nomignoli affettuosi, ciò che provava per lui.
Forse prima o poi ci sarebbe riuscito – in fin dei conti Alice era la sua ragazza, ma lo era ufficialmente da poco ancora-, ma di certo non quella sera.
-Sono a posto- le rispose semplicemente, individuando a pochi metri uno dei pochi tavolini rimasti ancora liberi. Vi fece un cenno, per farle capire dove sarebbe rimasto nel tempo necessario per lei per ordinare qualcosa.
-Ti aspetto qui-.
-I'll be back soon-.
Non appena Alice glielo disse, lasciò andare la sua presa e si diresse al tavolo prescelto, nello stesso momento in cui Alice si metteva in fila per la cassa per poter fare le sue ordinazioni.
Quando si sedette sospirò pesantemente, quasi come avesse trattenuto il respiro fino a quel momento.
E fu in quell'attimo stesso che non riuscì più ad ignorare il suo cellulare. Lo prese dalla tasca della giacca, già aspettandosi del tutto ciò che immaginava già.
Quando sbloccò il display vi trovò diverse notifiche, ma non lesse di nessun nuovo messaggio. Andò nella chat di Pietro, e come già poteva aspettarsi, l'ultimo messaggio era ancora il suo.
«Come te la stai passando? Sicuro di non esserti pentito di avermi cacciato fuori di casa?».
Nessuna risposta ancora.
Rimase ad osservare lo smile che aveva aggiunto alla fine del messaggio, per rendere il tutto più divertente. Non si sentiva né divertito né sorridente, in quel momento, non mentre continuava ad arrovellarsi la mente in cerca di una qualche risposta che, forse, avrebbe fatto molto prima a non cercare affatto.
Pietro non era facile da leggere, non era mai semplice capire cosa potesse passargli per la testa, a maggior ragione negli ultimi mesi – o forse da sempre.
Non era come Alice, che era come un libro aperto a cui bastava dare un'occhiata veloce per riuscire a comprendere le righe stampate, leggerne ogni parola scorrevolmente, senza dover tornare indietro mille volte per ripetere lo stesso punto.
Alice era totalmente diversa da Pietro.
Lo era per così tanti motivi, e in così tanti modi che Alessio aveva rinunciato persino a tenerne conto, almeno consciamente.
Alice era trasparente: non solo perché era estremamente vocale in ciò che sentiva e per ciò che desiderava, ma anche perché accompagnava le sue parole da gesti che lasciavano trasparire ogni volta quali erano i suoi pensieri, o i motivi per cui agiva in una determinata maniera. Forse era per quel motivo che Alessio sapeva che era sincera quando diceva che si era innamorata di lui. Glielo leggeva in faccia, nelle parole, nei gesti – non lo nascondeva, non lo lasciava a consumarsi dal dubbio, né dall'incertezza di svegliarsi un giorno e rendersi conto che era stata tutta una sua invenzione.
E forse si rendeva altrettanto conto che i suoi, di sentimenti, erano un po' diversi da quelli che provava Alice, ma andava bene così. Alice rappresentava comunque un rifugio – la persona con cui poteva non essere il ragazzo abbandonato dal suo stesso padre, quello che per poco non aveva perso anche i suoi più cari amici, o quello che aveva passato fin troppo tempo a chiedersi se Pietro provasse qualcosa per lui, solo per vedersi smentito ogni volta.
Con Alice poteva essere qualcun altro, la persona serena che aveva sempre desiderato essere. E forse era quello che gli ci voleva, ciò di cui aveva bisogno. Non aveva alcuna necessità di riempirsi la testa di altri pensieri, di dover sovraccaricarsi di preoccupazioni ed agitazioni anche da quel lato. Alice era la soluzione migliore, e non doveva neanche star lì a pensarci per rendersene conto.
Era la scelta che gli avrebbe permesso di vivere tranquillamente, di potersi concentrare sugli studi senza dover pensare troppo ad altro. E poi, chissà, magari sarebbe rimasta anche dopo l'università – quando avrebbe finalmente potuto iniziare la carriera che sognava da sempre, quella per cui stava sudando ogni giorno per avere risultati e poter avvicinarsi sempre di più ad averla-, quando il gioco si sarebbe davvero fatto duro.
Si ritrovò a pensare, con una punta di dolore e rabbia, che avere una donna al proprio fianco gli avrebbe perlomeno anche risparmiato diverse possibili occasioni mancate. S'irritò a pensare alla discriminazione che ancora c'era in giro, ma non poteva farci nulla se non adattarsi al gioco lui stesso.
Alice era la scelta giusta.
Quando Alessio riportò gli occhi più in basso, sulla schermata del telefono ancora ferma alla chat di messaggi con Pietro, sbuffò tra sé e sé.
Bloccò il cellulare e lo rimise in tasca, deciso ad ignorarlo completamente per il resto della serata.
C'era qualcosa di diverso in Pietro, qualcosa che c'era ormai da un paio di mesi e che non riusciva a capire, e sapeva che non glielo avrebbe mai detto anche se glielo avesse chiesto. Era del tutto pronto a rispettare quella sua scelta e non domandargli nulla di rimando.
C'era ormai altro a cui doveva pensare.
NOTE DELLE AUTRICI
E con questa nota un po' pessimista, donata dai pensieri di Alessio, si chiude anche questo capitolo.
Come abbiamo visto, alla fine Pietro ha resistito al suo voler tenere Alessio a casa con qualche scusa, letteralmente accompagnandolo alla porta per non fargli perdere la serata. Però sembra essersi comunque rinchiuso in se stesso, come dimostra il fatto che sta ignorando (sarà davvero così, poi?) il messaggio ricevuto dall'altro.
Ed è proprio con il pov di Alessio che arriviamo a fine capitolo, scoprendo che lui ed Alice sono diventati ufficialmente una coppia. Le ragioni per voler stare con Alice non mancano, anche se è un po' lampante il fatto che pur trovandosi in sua compagnia, Alessio continui a pensare a qualcun altro ... #chissàperchè 🤐
Magari prima o poi sia lui che Pietro avranno una qualche sorta di illuminazione divina 😂✨
Che succederà nel prossimo capitolo, ora che cominciamo ad avviarci al finale di questa storia, a cui mancano davvero pochi appuntamenti?
Ma soprattutto ... Quali tra i tre film nominati, tutti usciti nei primi mesi del 2014, sareste andati a vedere voi al cinema?🦾🏨💰
Nel frattempo, vi diamo appuntamento a venerdì con un nuovissimo capitolo!
Kiara & Greyjoy
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top