Capitolo 57 - Closing time (Pt. 4)
Pietro rimase in silenzio a ricambiare il suo sguardo, d'un tratto dubbioso. Era davvero così importante dover parlare di quel bacio che non era dipeso da nessuno di loro due?
Era così necessario pensarci ancora, dover ritornarvi con la memoria ogni volta?
Era stato solo un bacio di neanche un minuto, nulla che si sarebbe mai ripetuto, pensò Pietro. Non riusciva a capire fino in fondo da dove venisse tutta la preoccupazione che sembrava animare Alessio, nemmeno cercando di mettersi nei suoi panni.
-No, non direi- mormorò infine – Perché diavolo lo hai pensato?-.
Alessio scrollò le spalle, evidentemente a disagio:
-Perché ... - iniziò a dire incerto, prima di interrompersi e scuotere il capo – Solo una sensazione-.
-Forse ti sei lasciato influenzare-.
Pietro lo osservò aprire la bocca come per dire qualcosa, ma da Alessio non arrivò alcun suono. La richiuse senza dire nulla, scostando lo sguardo altrove e lontano da lui.
-Senti, mi piacciono le ragazze- Pietro sospirò a fondo, altrettanto in imbarazzo – Dovrebbe essere una rassicurazione sufficiente, no? Voglio dire, finora sono sempre stato solo con ragazze-.
Risentendosi dire quelle parole, ebbe la brutta sensazione di averle dette quasi in un atto di autoconvincimento.
"Forse è per quello che non voglio ripensare a quel bacio".
Pietro si morse di nuovo il labbro inferiore, lasciandosi andare ai ricordi per la prima volta da quando era successo. Si sorprese di ricordare con perfetta lucidità il momento in cui si era sporto per baciare Alessio, così come l'insieme di sensazioni che aveva provato.
Era stato strano, nuovo, ma si rese conto di non provare repulsione nel ripensarci. Non voleva dire nulla, in fin dei conti: era stato solo un bacio, simile a qualsiasi altro che aveva dato, con la sola differenza che era un profumo maschile quello che aveva inspirato nella vicinanza di quel contatto intimo.
Non era nulla di strano, si ripeté ancora, nulla di strano.
Quando Alessio tornò a voltarsi verso di lui, lo vide alzare un sopracciglio:
-Finora?- ripeté, confuso.
Pietro alzò le spalle, consapevole di essere arrossito:
-Non si può mai escludere nulla, giusto?- disse, cercando di apparire sereno, quasi ironico. Tutto ciò che ricevette in risposta fu lo sguardo più scettico possibile che Alessio gli avesse mai lanciato.
-Beh, anche tu prima di renderti conto di chi ti piacesse magari pensavi ti interessassero solo le ragazze- si giustificò Pietro, impacciato. Alessio rimase in silenzio anche in quel momento, meno teso ma ugualmente senza dare l'impressione di essere del tutto convinto. Si lasciò andare ad un sospiro profondo, come se fino a quel momento avesse trattenuto il fiato.
-Levami una curiosità, però- Pietro parlò ancora, esitante – Come mai eri così ostile alla possibilità che potessi essermi preso una sbandata per te?-.
Non aveva idea di cosa potersi aspettare da Alessio e dalla sua risposta, ed in parte si pentì di avergliela posta. Era qualcosa che si era domandato spesso, nell'arco delle ultime dodici ore, senza riuscire a rispondere a quel suo stesso quesito.
Alessio lo guardò con quella che a Pietro sembrò quasi malinconia:
-Sarebbe complicato- mormorò a mezza voce – Troppo. Per tante cose diverse-.
Pietro non rispose, consapevole che, a quel punto, era meglio lasciare andare. Ebbe solo l'impressione che, pian piano, le cose si sarebbero rimesse in sesto da sole, dopo quella conversazione – e che il ricordo di quel bacio sarebbe stato sempre più distante, insieme a tutte le implicazioni, le domande e le sensazioni che vi circolavano intorno.
*
L'aria fresca della serata accarezzò la pelle scoperta della schiena di Caterina; si ritrovò a rabbrividire brevemente, mentre ascoltava in lontananza l'infrangersi delle onde a riva.
Aveva appena finito di caricare i propri bagagli sull'auto di Filippo, proprio nel momento in cui la luce del sole si faceva più rossa e cominciava a mescolarsi con le venature bluastre del calar della sera. Quel pomeriggio, dopo aver passato le ultime ore mattutine a San Domino, non aveva fatto altro che sistemare la stanza del B&B, cercando di rintracciare ogni cosa da riporre in valigia; inevitabilmente, durante quei preparativi, un senso di malinconia aveva cominciato ad attanagliarla, aumentando immancabilmente nel preciso istante in cui aveva riposto la valigia e lo zaino nell'auto. Il segno tangibile del ritorno alla vita di sempre.
Caterina sospirò profondamente, sentendo la malinconia crescerle dentro. Erano rimasti lì solo una settimana, ma già sapeva che avrebbe provato mancanza di quel posto. Le sarebbero mancate tutte le mille piccole abitudini nate in quel breve periodo passato lì, i ricordi che erano innegabilmente legati a quei luoghi. Il ritorno a casa le sembrava solo amaro, in quel momento.
Si scostò i capelli dal viso, mentre si rimetteva dritta, controllando che la valigia fosse a posto nel bagagliaio. Fece per girarsi, decisa a tornare all'interno del B&B per controllare a che punto fossero i preparativi degli altri, quando sentì due mani cingerle piano i fianchi e il volto di qualcuno poggiarsi sulla sua spalla.
-Ti stavo cercando-.
Caterina sorrise, senza nemmeno girarsi per dover riconoscere Nicola – le bastava la sua voce e il suo profumo, per capire che fosse lui.
-Anche se devo dire, perfezionista come sei, che non avevi molti dubbi fossi già qui a mettere a posto la tua roba- disse ancora lui, con un velo d'ironia.
Caterina si girò, voltandosi finalmente per vedere in faccia l'altro, e notando alle sue spalle la sua valigia già pronta e poggiata a terra:
-Mi pare che nemmeno tu sia troppo indietro con i preparativi-.
-Diciamo che perlomeno non sono lento come Gabriele, che probabilmente sta calcolando l'angolazione perfetta con cui piegare ogni maglietta- replicò lui, sorridendo e stringendo di più Caterina a sé, che rise piano a sua volta – Contenta di tornare a casa?-.
Nicola le passò una mano tra i ricci, attenuando appena l'aria vivace ad allegra che Caterina aveva notato appena era arrivato; sembrava quasi essere stato influenzato dalla malinconia di lei, resa più evidente da un sospiro profondo.
-Tu lo sei?- ribatté Caterina, rigirandogli la domanda. Nicola sembrò pensarci su, indirizzando per pochi attimi lo sguardo altrove, oltre le spalle di lei, prima di rispondere:
-Non proprio, ma abbiamo sempre saputo che prima o poi saremmo dovuti tornare alla vita di tutti i giorni- le rispose con ovvia tranquillità – Ma a questo posto saranno sempre legati bei ricordi. Siamo stati bene qui, davvero bene-.
Le parole che Caterina avrebbe voluto dire in quel momento morirono sulle labbra di Nicola, avvicinatosi a lei in pochi secondi abbastanza per baciarla, senza lasciarle possibilità di replica.
-Sicuro di stare bene? Questo tuo lato romantico mi sorprende- solo dopo essersi staccata di poco dalle labbra di Nicola Caterina riuscì a mormorare quelle parole, tenendo appoggiata la propria fronte a quella dell'altro. L'unica risposta che ricevette fu una risata sommessa di Nicola.
Si sentì più serena, in quel momento, al pensiero della partenza. In fin dei conti, quel che era successo in quei giorni tra loro sarebbe rimasto anche una volta tornati.
Finiva quella parentesi estiva per ritornare alla realtà di sempre, con qualche consapevolezza in più che non sarebbe rimasta solo un ricordo.
Closing time
Every new beginning comes
from some other beginning's end
(Semisonic - "Closing time")*
*il copyright della canzone appartiene esclusivamente alla band e ai suoi autori.
NOTE DELLE AUTRICI
E siamo finalmente giunte alla conclusione di questa vacanza, e lo facciamo con un Pietro che sembra proprio intenzionato a non voler pensare troppo alla sua sessualità, ai suoi sentimenti, e rimandare, di conseguenza, il momento in cui dovrà invece fare i conti con se stesso. Prima o poi dovrà affrontare questo aspetto della propria personalità, ma quando arriverà questo momento? Lo scopriremo nel corso della storia!Nel frattempo, come anticipato, è giunto il momento di chiudere il "capitolo vacanza" e tornare alla vita quotidiana. Nuove avventure ed esperienze attendono i nostri protagonisti, ma non tutte saranno positive. Che cosa succederà?A venerdì prossimo per iniziare a scoprirlo!
Kiara & Greyjoy
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