·18·
Il giorno dopo Dream non riusciva a calmarsi, tanto che suo fratello lo notò.
-Che hai? Sei troppo agitato.- disse, con tono annoiato.
-Ho paura dei risultati del test d'ingresso.- rispose Dream, il che infondo era vero.
-Tsk, stai tutto il giorno a studiare eppure non ti entra niente in quella testa vuota.- si lamentò Nightmare.
Dream gli sorrise timidamente, per poi tirare fuori dalla cartella i libri di testo.
Era l'ultima ora di lezione, il sole era alto in cielo e quasi tutti gli studenti erano sfiniti.
Nightmare ascoltava di nascosto la musica con gli auricolari, mentre Dream disegnava dei fiori sui bordi del quaderno.
Al suono della campanella, la noisa passò, lasciando spazio all'edranalina di tornare finalmente a casa.
Mentre usciva dall'edificio, Dream vide Killer, uno dei bulli, avvicinarsi al fratello e andare via con lui.
Avevano preso la strada per il centro di quel villaggio, invece di salire sull'autobus come sempre facevano.
Vide poi Cross salutarlo con la mano e avvicinarsi.
-Andiamo?- domandò, abbozzando un sorriso.
-Sì!- esclamò Dream, sistemandosi lo zaino sulle spalle.
Cross si sedette per primo, impugnando il manubrio e inchiodando le suole delle scarpe sui pedali, per poi far salire Dream, che lo abbracciò da dietro per non cadere.
Quel contatto fece sentire entrambi abbastanza a disagio, ma se ne dimenticarono velocemente.
-Dove dobbiamo andare?- domandò Cross.
-Al minimarket vicino alla vecchia stazione del bus.- rispose Dream.
Erano così vicini che gli mancava il respiro.
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