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Il cambio d'aria in questione consiste nell'allontanarmi momentaneamente sia dal mio appartamento che da New York per trascorrere un po' di tempo in un posto che possa offrirmi per davvero la calma, la pace e la tranquillità che sto cercando e di cui ho bisogno: è questa l'idea di George; e quasi sicuramente non avrei nulla in contrario con la sua decisione (perché forse, in fin dei conti, ciò di cui ho bisogno per riprendermi è proprio allontanarmi il più possibile dalla mia vita di tutti i giorni) se non che, mio malgrado e quando ormai è troppo tardi, non mi ritrovo nell'ultimo posto in cui adesso vorrei essere.
George si è rifiutato di dirmi qualunque cosa riguardo il viaggio, e per mia enorme sfortuna scopro solo nel momento stesso dell'arrivo l'identità del posto in cui dovrò trascorrere chissà quanto tempo.
Il mio ex compagno non ha voluto dirmi neppure per quanto tempo staremo lontani da New York.
"Questa è la mia vecchia casa" spiega mentre mi guardo attorno, riferendosi alla bellissima villetta in cui siamo appena entrati "non vengo qui da diverso tempo, perché sono sempre troppo impegnato, ed ho pensato che questa fosse l'occasione perfetta per rimediare... Che ne pensi? Ti piace?".
Mi avvicino ad una finestra, scosto una tenda ed osservo il cielo nuvolo e la pioggia che scende incessantemente da esso dal momento stesso in cui siamo arrivati.
Chissà perché, ho l'impressione che per gran parte del nostro soggiorno vedrò sempre lo stesso spettacolo ogni volta che mi affaccerò ad una finestra.
"Non mi piace l'Inghilterra. Trovo che sia terribilmente triste e malinconico come posto, e piove sempre"
"Dici così perché non ci sei nata e cresciuta, ma io sì e posso assicurarti che non è così terribile come può sembrare ad un primo impatto. Se ripenso alla mia infanzia, nel complesso ho molti ricordi felici... Ed i paesaggi sono completamente diversi quando esce il sole. Non accade molto spesso, questo è vero, ma quando c'è bel tempo, ogni cosa cambia completamente aspetto. Tutto appare sotto una luce completamente diversa"
"Speriamo di vedere almeno uno di questi fantomatici giorni di sole, allora, perché come inizio questo non è proprio dei migliori" commento con un sospiro, lasciando andare la tenda e girandomi verso George "per quanto tempo dobbiamo restare qui? Non me lo hai ancora detto"
"Al momento non ho prenotato nessun viaggio di ritorno"
"E questo cosa significa?"
"Significa che non abbiamo una data di scadenza, Vera: resteremo qui fino a quando sarà necessario. Fino a quando non ti sentirai pronta per tornare a casa e ricominciare la tua vita quotidiana"
"Ohh" mi lascio scappare, senza aggiungere altro, guardandomi attorno e stringendomi nelle spalle; George mi raggiunge vicino alla finestra, sicuramente perché ha capito che non sono affatto entusiasta all'idea di trascorrere chissà quanto tempo in una terra grigia e lugubre come l'Inghilterra, mi posa le mani sulle spalle e mi rivolge un sorriso rassicurante.
Lui è profondamente ottimista nei confronti di questo viaggio, io non lo sono altrettanto.
Non riesco ad esserlo, visto il posto in cui mi trovo, ma non posso dirglielo: se gli raccontassi del profondo disagio che avverto da quando siamo arrivati, lui mi chiederebbe spiegazioni a riguardo, ed io mi ritroverei costretta a raccontare quella parte del mio passato che voglio assolutamente tenere rilegata in un angolo della mente.
È sempre la stessa storia: non posso essere sincera fino infondo, non posso raccontare determinate cose, non posso dare determinate spiegazioni perché in automatico sarei costretta a raccontare anche tutto quello che si nasconde dietro a dei determinati comportamenti che assumo; non posso farlo perché se parlassi ad alta voce di quelle cose, poi non riuscirei più a ricacciarle indietro come ancora riesco a fare.
Se ne parlo ad alta voce, permetterò loro di assumere una forma concreta.
"Andrà tutto bene, Vera. D'accordo, il soggiorno in Inghilterra non è iniziato nel migliore dei modi, ma cerca di dare una possibilità a questo viaggio. Te l'ho detto: io sono nato e cresciuto qui, e posso garantirti che l'Inghilterra non è affatto male come posto, non appena ti abitui al suo tempo così particolare. E non appena uscirà il sole, ne approfitteremo subito per fare una bella passeggiata in una zona tranquilla, così ti renderai conto che non sto mentendo".
Sì, ormai ne sono certa: George pensa davvero che questo soggiorno a lungo termine, lontano da New York, possa aiutarmi a riprendermi del tutto, peccato solo che non riesca a condividere il suo stesso entusiasmo, e difatti ricambio a fatica il suo sorriso e sposto l'attenzione verso un altro argomento.
"Puoi farmi vedere quale sarà la mia camera da letto? Il volo è stato terribilmente lungo e stancante, ed in questo momento desidero solo sistemare i miei bagagli e riposarmi un po'. Credo di avere un principio di mal di testa".
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