Vuoi stare con me?

Guardo davanti a me il paesaggio: le colline lontane nascondono delle nuvole nere che vogliono arrivare.
Brutto tempo, anche se le previsioni avevano annunciato sole per tutto il giorno.
Le case ai lati del fiume hanno tutte le finestre chiuse, solo in una riesco a vedere qualcuno affacciato, intento a stendere i panni.
Ad un certo punto, il vento si alza ed inizia ad abbracciare tutto intorno a sé.
Arriva anche a me: mi accoglie fra le sue braccia e mi circonda. Porta fresco sulle mie spalle e mi scompiglia i capelli.
Chiudo gli occhi e mi volto col busto nella direzione del vento.
Ho sempre odiato la sensazione che mi da quando si scontra sulla mia pelle, mi ha sempre dato dei brividi orribili. Figuriamoci poi quando mi sposta i ciuffi dei capelli appena sistemati.
Passo ore e ore a piastrarli, lisciarli, ciocca per ciocca. E lui con un semplice poof, fa scomparire il mio duro lavoro.
In queste situazioni, lego i capelli in una crocchia: li faccio stare immobili, senza che possano andarsene a giro. Questi biondi capelli che hanno vita propria.
<Per stavolta, state tranquilli, vi lascio liberi.>
Arriva una folata più forte, seguita dal rumore del fruscio delle foglie che si spostano sul ramo.
Un uccellino atterra accanto a me, si ripara e poi riparte non appena il vento si calma.
In lontananza una voce si alza dal nulla...
Voi ci avete mai fatto caso? Mi riferisco al fatto che alcune volte, il vento parla. Ti sussurra nell'orecchio delle cose.
Soffia, ma non perché vuole darti fresco o alzarti la gonna, lo fa perché sente il bisogno di parlare con qualcuno.
È solo, si sente solo perché nessuno lo ascolta. Allora viene a darti noia.
Ti fischia nelle orecchie.
Solo ora ci faccio caso, solo ora mi accorgo che lui sta cantando qualcosa.
È una melodia lontana e che mi fa compagnia.
Lento, si avvicina.
E come per magia, ne sento la presenza accanto a me.
Mi volto e lo vedo: un bambino di circa 7 anni, coi capelli biondi come me e il sorriso sul volto.
Con gli occhi chiusi, tiene la faccia alzata al cielo.
Dalle labbra socchiuse, esce quella melodia che prima sentivo lontana.
<Cosa ci fai qui?>
Sussurro dopo vari minuti passati ad ascoltare la canzone.
<Cosa ci fai qui?>
Ripete anche lui.
Mi scappa da ridere e allora anche il bambino inizia a ridere.
Apre gli occhi azzurri e li punta su di me, con lo sguardo di chi sa tutto e nulla.
<Allora rispondo io per prima. Sono qui perché voglio.>
<...perché voglio.>
Rido di nuovo.
<È quello che voglio. Le mie scelte mi hanno portato in questo posto e non me ne pento.>
Il bambino stavolta non risponde.
Socchiude gli occhi e sposta le mani, le poggia fra le sue gambe e con un piccolo hop salta in piedi.
Fissa l'orizzonte, le braccia spalancate e il vento che ricomincia a muoversi.
<... Cosa fai?>
Tira su col naso una volta poi si muove e mi si posiziona davanti.
Mi tende la mano.
<Vuoi stare... con me?>
Osservo quella piccola mano che aspetta di essere afferrata.
Il palmo bianco si avvicina di più a me.
Il bambino sorride.
<Sono solo. Vuoi stare con me?>
Stavolta mette più enfasi nella frase.
Tutto intorno a noi sparisce: le colline, le nuvole, le case. Diventa tutto bianco.
La sua mano ora si fa ancora più vicina.
<Vuoi stare con me?>
Il tono di voce, anche se sempre dolce, era lo stesso di quello di un bambino che non riceve il suo gioco.
Sorrido.
<Sì.>
Lentamente, tendo la mano.
Quando il piccolo afferra il mio dito e lo stringe nel palmo, sento il freddo del suo corpo.
Con tutta la forza che ha, mi inizia a tirare a sé.
Metto un piede davanti l'altro e mi alzo. Lo seguo con calma, mentre lui corre davanti a me e mi tira.
Quasi non inciampo, mentre lo seguo in quella strada tutta bianca.

<Hai visto?>
<Oh mio dio!>
<Ma si è buttata!?>
Vari uomini si affacciano dal ponte: nessuno riesce a vedere, nel fiume in piena, il corpo della fanciulla dai lunghi capelli biondi.

Angolo me
Se devo essere sincera...
Non so cosa ho scritto.

Boh-
_〆(。。) scrivevo e basta e solo dopo mi sono accorta che è uscito questo lol.
Non so nemmeno se è decente come pezzo e sniff non so HAHAHA.

⚠️⚠️⚠️COSA IMPORTANTE⚠️⚠️⚠️
Non fatelo mai. Non pensate mai al suicidio. C'è sempre una soluzione migliore, sempre. Tutto ha una soluzione.
Magari c'è bisogno di tempo per trovarla, ma c'è. Nascosta sotto il letto, sotto un cuscino, in un libro. Nel cervello delle vostre amiche o amici.
Un qualche modo si trova.
Non permettete mai che l'idea del suicidio si impossessi di voi.

Mi sono sentita in dovere di scrivere sta cosa, perché ho parlato appunto di un suicidio nel testo.

"Un po' incoerente, ragazza mia"
Eh sì. Hahahaha

Però è più forte di me: come sfogo, scrivo. Scrivo le emozioni che provo in quel determinato momento e ne è uscito questo.

Now che ho finito la parte seria, vi saluto.
☆~(ゝ。∂)

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