{2}-Klance-

I due ragazzi si stavano rilassando, stesi entrambi di schiena uno sopra l'altro, sul letto del più grande. Quest'ultimo leggeva un libro tenendolo con una mano, cingendo con la mano libera la vita del suo ragazzo mentre, il cubano, era completamente concentrato a giocare ad un videogioco scaricato sul suo cellulare.

Keith era schiacciato dal peso del più piccolo e assorto nel suo libro quando improvvisamente un brusco movimento e uno sbuffo lo riportarono alla realtà, Lance aveva perso e si era messo a sedere con le gambe incrociate, lanciando il nuovo telefono da qualche parte sulle lenzuola nere. Il castano si rigirò sul letto in modo da far combaciare i loro petti, divisi soltanto dai sottili strati delle maglie di cotone, e fissò l'altro ragazzo che, dopo attimi di confusione, riportò la concentrazione sul suo libro. Ma che non smise comunque di sentire bruciare uno sguardo su di sé.

-Hey, Keith- passarono alcuni minuti prima che il silenzio venne interrotto dal minore. Keith posò il libro dalla copertina rilegata in argento ponendo tutta la sua attenzione al castano -Hmm?- mugolò interessato il corvino fissandolo con i suoi occhi violetti. -Giriamo il mondo assieme?- gli chiese Lance dolcemente e sorridendo.

Il più grande non rispose e l'altro lo prese come un invito a continuare e quindi cosi fece -Allontaniamoci da questa vita, andando verso posti che nessuno ha mai visto prima- il cubano notò il silenzio del fidanzato cosa che lo preoccupò non poco ma decise comunque di continuare. Il corvino, dalla sua parte, era estremamente felice della proposta del minore ma per lui era esilarante mandarlo in confusione con i suoi distaccati modi di fare, ed era con questi pensieri che fissava divertito le gambe del ragazzo che si abbattevano ripetutamente sul letto. Non sapeva se fosse segno di nervosismo o spensieratezza ma preferì evitare di chiedere.

-Potremmo andare a trovare la mia famiglia a Cuba!- gli disse contento. Keith poté giurare di aver visto le iridi blu mare, appartenenti al più scuro, brillare maggiormente al nominare della sua famiglia e non poté essere più felice di aver prenotato quel viaggio per Cuba -E potremmo anche andare a trovare Shiro in Giappone!- continuò il minore, quasi per non far sentire escluso il corvino, che pensava solo di avere il ragazzo più dolce tutto per sé nel mentre.

Si fissarono negli occhi; uno col viso felice e rilassato e un sorriso, l'altro con un'espressione che non dava alcuna interpretazione. Il più grande distolse poi lo sguardo trattenendo miseramente una risatina, il tutto sotto lo sguardo confuso del ragazzo sopra di lui che attendeva una qualsiasi spiegazione.

-Probabilmente sarebbe il momento di parlarti dei biglietti che ho acquistato il mese scorso- Keith pronunciò quella frase con uno strano sorriso sul volto e si alzò lentamente dal letto, spostando delicatamente il castano da sé. -Eh? Cosa vuoi dire?- disse abbastanza frastornato Lance continuando a fissare la schiena del ragazzo, che camminava nella stanza dalle pareti grigie alla ricerca di qualcosa.

Ritornò con una lettera azzurra e una scatolina di velluto viola, il cubano non ebbe la minima idea di cosa stesse per accadere. -Siamo davvero troppo giovani per sposarci Lance, lo sai vero?- chiese il corvino, in risposta il castano annuii energicamente con occhi sgranati concordando. Era vero; erano troppo piccoli, ma continuava a non capire cosa volesse concludere Keith con quella osservazione.

-Ma nonostante questo vorrei fossimo ufficialmente fidanzati. Al diavolo il matrimonio, che ne dici?-chiese il coreano aprendo la scatolina. Essa conteneva un anello da uomo color oro bianco. Il minore ebbe la stessa reazione di pochi minuti prima e, solo dopo aver scosso la testa su e giù per almeno un centinaia di volte, dovette davvero realizzare la situazione in cui si trovava in quel momento.

Fissò il corvino con le lacrime agli occhi mentre egli aveva un sorriso strano, speranzoso. Senza pensarci troppo gli buttò le braccia al collo facendo sdraiare bruscamente entrambi sul letto. Nessuno dei due seppe dire per quanto tempo stettero in quella posizione, senza dire una parola, ma a loro andò benissimo così. Lance si alzò lentamente da Keith e, sorridendo con le guance rigate da perle trasparenti di gioia, chiese:

-Allora dove si va?-

~~~

Spero sia stato di vostro gradimento, ho provato a fare il capitolo un po' più lungo aggiungendo un paio di centinaia di parole rispetto al precedente.

Se avete notato qualche errore grammaticale fatelo notare anche a me che rimedio subito.

Critiche/consigli? Vi prego aiutatemi a migliorare.

Chiunque abbia una richiesta per una one shot scriva un commento in questa sezione. Se hai già la trama o parte della trama oppure qualche particolarità o cambiamento di carattere di un personaggio in mente non esitare a dirmelo, ti accontenterò il prima possibile! Qualsiasi ship è bene accetta qui, i'm a Multishipper!

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