ATTO XXX- Rivelazioni - La sala segreta
Firenze 1548, Casa dell'eremita 03 marzo
Eremita
Dafne era arrivata poco dopo l'alba, la pioggia cadeva copiosa e la ragazza era completamente fradicia.
-Oh santo cielo ragazza mia cosa ci fai qui?
Ovviamente sapevo alla perfezione chi fosse, ero presente, non visto al matrimonio suo e di Ludovico.
-Ho bisogno del vostro aiuto. - rispose lei tra uno starnuto e l'altro.
-Vieni dentro.
La feci entrare in casa e le diedi degli asciugamani.
Lei si asciugò in fretta mentre si guardava intorno, la mia casa non era per niente sfarzosa, era tutto il contrario.
-Dimmi mia cara, cosa ti porta così lontana da Volta Stellata?
Lei sospirò guardando fuori dalla finestra la pioggia che cadeva.
-Volevo chiedervi di insegarmi a combattere, Ludovico non ha potuto farlo, e io voglio salvarlo.
-Il tuo coraggio è ammirevole, ma sai bene che uscire dalle prigioni di Palazzo Vecchio non è per niente facile.
Si morse un labbro, stringendo la coperta che le avevo messo sulle spalle.
-Non mi arrenderó. Lui non merita una fine così terribile, Ludovico mi ha salvato, è ora di rendergli il favore.
Sorrisi, la ragazza era davvero determina, e la cosa mi faceva piacere.
-E va bene, Dafne ti insegneró a lottare come solo un vero guerriero sa, ma in tutto questo non sarò solo. Potete uscire mia signora.
Mi girai verso una libreria che si aprì come una porta e ne uscì madonna Elena.
Indossava un'uniforme militare color rosso vivo con lo stemma dell'Iris sulla parte destra del petto. Al fianco portava una spada.
Dafne
Non immaginavo che madonna Elena vivesse in realtà con l'eremita, Ludovico mi aveva detto che sua madre era viva e non aveva intenzione di tornare a Volta Stellata, ma ne ignoravo il motivo.
-È bello rivederti Dafne. Ho saputo che finalmente ti sei sposata, tu e Ludovico vi meritate un po' di felicità.
A quel punto sospirai, possibile che madonna Elena non sapesse cosa fosse successo a Ludovico?
-Sarei veramente felice se lui fosse al mio fianco.
-Ho saputo quello che è successo a Ludovico, dobbiamo assolutamente liberarlo. - affermò una voce maschile che ero sicura di non aver mai sentito.
Dietro di noi era comparso un uomo molto bello, dai capelli biondi lunghi, indossava abiti scuri e quando vidi la maschera bianca coprirgli il volto lo riconobbi.
-Voi siete l'uomo che mi ha salvato quella sera al ballo del granduca!
L'uomo annuì mentre si sedeva vicino a me togliendosi la maschera.
-Sì esatto, forse è ora che tu sappia la verità.
Solo allora notai che l'eremita portava un cappuccio che gli copriva il volto.
-Non capisco …- era vero non comprendevo cosa mi stessero nascondendo.
L'eremita annuì e si tolse il cappuccio e sobbalzai quando lo vidi senza.
Il volto scavato dalle intemperie, gli occhi azzurri come quelli di Davide, la barba e i capelli erano biondi.
Osservandolo meglio mi resi conto che vi era una certa assomiglianza con Ludovico. L'eremita aveva lo stesso sguardo fiero e risoluto del mio sposo. Era evidente che fosse lui l'uomo che aveva cresciuto Ludovico. Non avevo mai parlato con l'eremita ma le voci che giravano in città sul suo conto affermavano che fosse un uomo strano. Ma io ero convinta che non fosse strano, era solo diverso.
Smisi di pensare all'eremita e tornai a guardare madonna Elena.
-Non è possibile, ma madonna Elena voi non siete la madre di Ludovico?
-Sì, Ludovico è mio figlio. Mio e di Davide.
Indicò l'uomo dai lunghi capelli biondi, quindi Ludovico non era figlio di Federico Eynard Lullin, ma del Cavaliere di Cristallo.
-Quindi voi, eremita, chi siete?
-Io sono il nonno di Ludovico, lui non sa nulla di tutto questo, ma la sua famiglia nasconde molti segreti. - rispose l'eremita.
Ero rimasta a bocca aperta, Ludovico non conosceva niente della sua famiglia eppure loro ne stavano parlando a me che ero sua moglie.
-Perchè mi state dicendo questo? - domandai.
-Perchè ora fai parte della famiglia, anzi sei una delle donne della famiglia, e c'è altro che devi conoscere, ma ora seguici.
Madonna Elena mi fece segno di alzarmi. Ero titubante, ma un sorriso paterno dell'eremita mi fece capire che non avevo nulla da temere.
Il Cavaliere chiudeva la fila della nostra piccola compagnia. Mi portarono nella stanza della donna dove vi era uno specchio.
Madonna Elena appoggiò la mano sulla superficie liscia dello specchio che si aprì. Oltre vi era una scalinata che si perdeva nell'oscurità.
-Dove stiamo andando? - domandai.
-Adesso non preoccuparti Dafne presto lo vedrai. - rispose il cavaliere di cristallo.
Ero abbastanza stupita e non sapevo esattamente cosa aspettarmi, il mio pensiero era focalizzato su Ludovico e su quello che avrei voluto fare.
Iniziammo a scendere le scale, e io mi sentivo un po' insicura.
Flashback
Ludovico stava leggendo in un angolo del salotto mentre fuori pioveva mi ero nascosta dietro la porta per spiarlo meglio ma lui doveva essersene accorto perché alzò la testa e mi guardò sorridendo appena.
-Cosa ci fai nascosta lì dietro? Vieni.
Mi ero avvicinata un po' intimidita senza riuscire a staccargli gli occhi di dosso. Pensavo che dopo la rivelazione che gli avevo fatto, cioè che ero incinta di Arrighetti, mi cacciasse via, ma non lo aveva fatto.
-Non sembrate molto interessato a quel libro- affermai con un sorriso.
-In effetti è molto noioso, è un libro di diritto - detto questo scoppiò a ridere contagiando anche me.
Fine flashback
Sospirai pensando a quanto tempo era passato da quel pomeriggio spensierato. Allora non sapevo di provare qualcosa per lui, forse nemmeno Ludovico sapeva di provare qualcosa per me.
Mi sembrava passato un secolo, invece erano solo dieci mesi.
Le scale sembravano infinite. Dopo un po' ci trovammo in una stanza molto grande piena di ogni genere di armi, bersagli e tutto quello che serviva per allenare un guerriero.
-Dove siamo?
-Questa è una delle sale nascoste di Volta Stellata è dove Ludovico è stato allenato.
Sorrisi, sapevo che Volta Stellata aveva molte stanze segrete, ma non pensavo che vi fosse addirittura un armeria.
-Ti addestreremo qui. - sorrise Elena.
Annuii convinta.
-Bene, cominciamo.
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