Finale
Siamo al capolinea, lo so. È il capitolo finale, o noi o loro.
Ho molta paura, ma avere Maurizio al mio fianco è una vera benedizione.
“Vieni, bellittima!” Mi dice prendendomi per mano. “Devo vedere il mio capo.”
Mi fa accomodare sulla sua macchina fiammante e ci allontaniamo da casa sua a tutta velocità, ma rispettando il codice stradale. Che uomo virile e portentoso. Un vero atleta greco-romano.
I miei pensieri vanno veloci come il nostro veicolo. Senza neanche accorgermenne, arriviamo alla nostra meta: il burger king.
Un uomo sembra aspettarci, dall’aspetto sembra un agente segreto. Meglio non averlo come nemico.
Maurizio lo vede e sorride, è il nostro uomo.
“Committario, talve!”
“Ciao, Maurizio. Vedo che sei ben accompagnato.”
“Piacere, signorina.” Avanza verso di me e mi tende la mano. “Commissario Magalli.”
Deve essere un vero duro, ha una morsa micidiale.
“Piacere, Emma.”
“Allora Maurizio, dimmi tutto.”
“La banda della tcotta ti incontra ttatera in un palatto qui vicino per preparatti al colpo. Pottiamo prenderli tutti prima che il tole torga.”
“Bel lavoro, sei il mio uomo migliore.”
Sentire qualcuno che fa certi complimenti al proprio uomo è bellissimo, è come librarsi in volo su una magnifica cascata, con i raggi del sole che riflettono l’arcobaleno sull’acqua, lo amo, lo amo tantissimo. Spero di avere tre figli con lui: Billie Joseph, Benito Adolfo e Rocco Tanio.
“La signorina è con te nell’operazione?”
“Attolutamente ti.”
“Perfetto, andate a prepararvi, comunicherò tutto ai miei superiori, stanotte circonderemo l’edificio e li prenderemo!”
Le ore che ci separano all’appuntamento con la scossa non passano mai e questo è un bene, perché sono con il mio amore e vorrei fermare il tempo in quegli istanti. Facciamo il bagno insieme, nella sua vasca da bagno immensa. Io sono la sua Rose e lui è il mio Jack
Sono contenta ogni giorno di più di avere accanto quest’uomo speciale,, immaginare di dover passare il resto della mia vita con johnny e non con lui mi riempie di tristezza e noia.
Facciamo l’amore, è un vero maestro, chissà se ha mai pensato di farlo per mestiere, onestamente un suo porno lo avrei visto senza problemi, anzi.
Quando finiamo mi tiene stretta a lui.
“Tetoro.” Dice con la sua voce sensuale. “Tappi che comunque vada ttatera, io ti amo.”
A quelle due parole mi sento svenire. Mi ama. Sono la donna più felice del mondo.
“Anche io ti amo, voglio stare solo con te.”
“Finita quetta ttoria ttaremo tempre intieme. Prometto. Ora andiamo, è l’ora!”
L’edificio dell’incontro ha un aspetto davvero sinistro. Ci avviciniamo al portone.
Maurizio bussa, passa qualche istante e si sente una voce maschile.
“Parola d’ordine?”
“Pappalardo contro Zequila.”
Risponde prontamente il mio amore. Che riflessi impeccabili che ha.
La porta viene spalancata e Flavio ci viene incontro.
“Ben arrivato, Guido.”
Fortunatamente i nostri travestimenti ci offrono una copertura impeccabile.
Le squadre di Magalli sono in posizione, avrebbero fatto irruzione tra poco.
Sono lì, con una pistola in tasca che non so nemmeno usare, ho paura, ma so che lui mi proteggerà, sempre.
“Talve, Flavio, tutto pronto?”
“Siamo tutti dentro, pronti a fare il furto.”
Ci accompagnano dentro, dove il boss è seduto al tavolo, al suo fianco c’è Maria. Che stronza.
“Benissimo, signori.” Esordisce Carlo, il capo della Scossa. “Ognuno al suo..”
Non finisce la frase che salta la luce, mentre Magalli fa irruzione.
“A terra, A terra!” Sento urlare dagli agenti speciali, intenti ad effettuare gli arretti.
Istintivamente vado a cercare Maurizio, che mi prende per mano.
“Tranquilla, è tutto finito!”
Si riaccendono le luci, vedo Flavio e Raz che vengono portati via in manette.
“Maurizio!” Grida Magalli. “Il boss sta scappando sul tetto!”
“Ci pento io!” Grida il mio uomo estraendo una pistola.
Lo seguo, iniziamo a farci le scale di corsa, sempre per mano. Questa storia dobbiamo finirla insieme.
Sbuchiamo sul terrazzo, dove Carlo si sta dirigendo verso un elicottero in accensione.
“Fermo, matcaltone!” Urla Maurizio puntandogli contro l’arma e avanzando verso di lui. “È finita, ti atpetta la galera!”
Il boss ride, rimanendo immobile. Mi interrogo sul senso di questo suo gesto quando qualcuno mi afferra dalle spalle.
“Ciao, puttanella!” Maria mi punta una pistola, mentre mi toglie la parrucca arcobaleno.
“Dovevo immaginarlo che dietro c’era la cameriera che faceva i pezzi al mio ex!”
Maurizio si gira di scatto, togliendosi la parrucca. Carlo gli punta una pistola.
“Maria, lattiala!”
“Dunque sei tu, Maurizio! Traditore bastardo.”
Maria spara, colpendo il mio amore alla pancia. Il boato è tremendo. L’uomo migliore del mondo mi lancia un ultimo sguardo, poi si accascia a terra.
Inizio a piangere, urlo, cerco di divincolarmi per correre verso il suo corpo. È morto? Dio e ora? Come faccio senza di lui. Le mie grida si sentono a chilometri di distanza.
“Portala sull’elicottero!” Urla Carlo a Maria, che mi spinge fin sopra il velivolo.
Continuo a piangere mentre prendiamo quota. Due altri uomini armati sono seduti davanti a me.
“Mi dispiace aver rovinato la tua stupida storia d’amore! Cretina! Avete mandato all’aria il nostro colpo, ha avuto quello che meritava!”
Avevo perso tutte le mie certezze tranne una: avrei vendicato il mio amore.
“Bene, ora passeremo il confine e poi uccideremo questa sgualdrina.” Dice Carlo calmo. “Sei stata eliminata dal gioco. Una volta morta a chi passerà la tua eredità?”
Non mi importa sapere che morirò, non mi fa alcun effetto. Son già morta, quando ho visto il suo corpo a terra. Fine della storia.
Gli sgherri davanti a me hanno dei mitra, ma non posso sopraffarli da sola, avrei solo voluto morire tra le sue braccia. Come Romeo e Giulietta.
All’improvviso, l’uomo davanti a me guarda fuori in basso e impallidisce.
Che succede?
“Signore!” Urla. “Abbiamo un problema!”
Carlo anche guarda in basso. “Oh, merda!”
Mi sporgo per guardare anch’io. All’improvviso tutte le mie speranze si accendoni. Maurizio, l’amore della mia vita, è aggrappato con un rampino all’elicottero.
MAURIZIO P.O.V.
Ti vuole più di un proiettile per farmi tecco e rapire il mio amore. Dopo che Maria mi ha tparato mi rialto e ettraendo un raampino mi aggancio all’elicottero con dettretta.
Tono lì appeto nel vuoto quando mi tcoprono. Vedo i criminali impallidire e prepararti a tparare. Inittio a far ottillare la corda, tchivando i loro colpi. Molti proiettili mi tibilaano vicino.
Ritpondo al fuoco, tperando che a Emma non tutteda nulla.
Becco un mertenario, che cade dal velivolo, pretipitando nel vuoto.
Ora anche Maria terca di tpararmi, ma tembra che qualcuno la ttia colpendo. Emma mi aiuta, la amo.
Nella lotta, a Maria parte un colpo, che uttide il piloga. Ttiamo pretipitando!
Tcalo velocemente la corda e mi aggrappo alla coda dell’elicottero.
L’urto mi fa tbaltare lontano dai rottami.
EMMA P.OV.
È vivo! Ma ora dobbiamo chiudere dei conti. Siamo precipitati in aperta campagna.
La caduta è stata brutta, ma sono ancora viva, mi fa malissimo una gamba. Anche Maria sembra messa Male. Ha anche perso la pistola.
Cerca di rialzarsi, la colpisco sulla schiena, facendola ricadere.
“È finita, Stronza!”
“Per te è finita!” Carlo avanza verso di me. “Assaggerai il potere della scossa!”
Tende una mano verso di me, dei fulmini escono dalle sue dita e mi colpiscono, facendomi cadere.
Il dolore è enorme, ma il boss continua a torturarmi con quel potere.
“Punto il dito contro di te!” Urla. “Muori, stronza!”
“Nooo!”
Maurizio si lancia tra me e le saette, facendomi da scudo.
Vedo il dolore sul volto del mio eroe, ma lui non molla.
“Arrenditi!” Urla Carlo. “Cedi al dolore!”
Il mio amore si gira verso di me, mi guarda e mi sorride.
Poi, sempre colpito dai fulmini, comincia ad avanzare verso il boss, incurante del dolore.
Quest’ultimo resta perplesso, la paura comincia a stamparsi sul suo volto.
“Perché non muori!”
Maurizio arriva a pochi passi da lui.
“Perché l’amore è il più potente dei poteri!”
Salta in aria e, con un calcio rotante atterra Carlo.
“Bel lavoro, Maurizio!” Magalli si congratula con il mio eroe.
L’operazione si è conclusa nel migliore dei modi. Grazie anche a lei, signorina!”
Sorridiamo al commissario, ce l’avevamo fatta.
Maurizio è seduto nell’ambulanza, lo hanno riattoppato.
“Emma, atcolta.”
“Dimmi, amore mio.”
“Ho chiuto con queste mittioni. Per i miei tdrvigi mi hanno comprato un’itola. Voglio che tu venga con me.”
Era un sogno che diventava realtà finalmente. Da cameriera a regina, con il mio re.
“Verrò con te ovunque!”
“Mi vuoi tpotare?”
Mi sciolgo a quella domanda. Lacrime di gipia rigano i miei occhi.
“Sì, mille volte sì!”
Così finisce la nostra storia, la nostra bellissima storia.
Ora viviamo su un’isola ai caraibi. Abbiamo tutto il tempo per noi, un tempo che spero non finisca mai.
Johnny si è rifatto vivo. Ci ha riprovato con me. È bastato mandargli una foto di Maurizio, ora ha un occhio nero. Credo lo nasconderà con le lenti dei suoi occhiali.
Oggi comincia il resto della mia vita. Il resto della mia vita con la persona migliore del mondo:
Maurizio, l’eroe, il bello, l’intelligente, il sagace, il magnanimo. L’uomo con la testa sulle spalle.
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