.1: Una vita fin troppo normale...
"Svegliati Albert, devi seguire i corsi, sennò sarai bocciato agli esami!" , disse Chloe come ogni mattina, Albert non rispose finché lei non continuò : " se non ti alzi dico a tuo padre che stanotte hai fatto le 4! "
A quelle parole Albert scattò dal letto, "Non arriveresti a tanto", " Che ne sai?" disse lei guardandolo di traverso. Lui non la calcolò proprio, fece colazione, si vestì e uscì , salutandola freddamente.
C'era la sua Yamaha
Mt07 ad attenderlo, la accese e partì , era musica per le sue orecchie quel rombo, era il suo gioiello, quando saliva su quella moto, il suo mondo spariva.
Albert viveva da 3 anni a Cambridge in Massacchuttes, in una casa affittata per studenti, con sua sorella e il suo ragazzo Jack , figlio di una famiglia ricca, proprietaria di un azienda immobiliare , il padre aveva accettato con molta difficoltà la sua decisione di iscriversi alla facoltà di Filosofia, però l'aveva convinto ad iscriversi all' Harvard University, un' università privata e molto prestigiosa.
" Albert sei in ritardo, come al solito, ti dai una mossa! " disse Harvey , il suo migliore amico , erano inseparabili, come fratelli. Albert non rispose neanche e dopo un paio minuti parcheggiò la moto e vide l'amico con le mani incrociate.
" Hey fra tutto bene?" , " come al solito, vita noiosa", " a chi lo dici" .
Corsero in classe beccandosi le occhiate storte del prof Lawrence. La maggior parte degli studenti del corso erano ragazze, ma non molto belle, le solite lecchine delle prima file che studiavano giorno e notte senza una vita sociale, le simpaticone delle altre file riempivano la testa con infinite chiacchiere quei pochi maschi.
Albert e Harvey conoscevano molte persone, ma non avevano molti amici, entrambi si fidavano l' uno dell' altro.
Le ore passarono lente, " Domani sera c' è una festa al Moonshine, C' erano i volantini in giro" , poi gli passò il volantino.
" ottimo almeno movimentiamo un pò la serata" , disse Albert.
Verso sera tornarono nelle loro case, Albert beccò Jake e sua sorella che limonavano, " prendetevi una camera tutti e due, " si rivolse a Chloe, "lo sai che mi da fastidio..." , " solo perché non riesci ad avere una ragazza fissa, poi capirai..."
Non capì cosa volesse dire sua sorella, entrò in camera e si fiondò sul letto.
Vari pensieri gli vorticarono in testa, <nessuno lo prendeva sul serio, non poteva fidarsi di nessuno, solo di Harvey, era tutto scritto nella sua vita o qualcosa poteva sorprenderlo? >
Gli arrivò un messaggio di Harvey.." che fai?", gli rispose " Nulla" , " bha , strano, non è da te, che succede?" , quando Albert era in difficoltà, Harvey se ne accorgeva subito, bastava poco.
" in che senso?" , " a cosa pensi? " , " no niente" , " tu non me la racconti giusta" , " vediamoci al parco" , scrisse Albert convincendosi che aveva bisogno di una boccata d' aria.
I due ragazzi si sedettero su una panchina e Albert gli disse i suoi dubbi. Harvey lo ascoltò calmo e poi gli rispose " non ti devi preoccupare, è più semplice di quanto pensi, stai tranquillo, la vita non è noiosa, all' improvviso capiterà qualcosa, però lo dovrai cogliere subito. "
Harvey si avvicinò a Albert e gli tese la mano : " grazie " , " figurati sennò a che servono gli amici" .
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top