Capitolo 41

Jessie

Non riesco a smettere di sospirare, è stato tutto come lo avevo sempre sognato, lui è stato come lo avevo sognato.

Vorrei non fosse dovuto andar via, e vorrei non ci fosse l'addio al nubilato, questa sera, ma ha promesso di venire da me e questo mi basta per continuare a sospirare.

Ho finito la colazione, lui è andato via da un po', ma mi sento bene qui a casa sua, il profumo del dopobarba è ancora nell'aria e mi stuzzica la fantasia.

Oh oh, sono proprio fuori.

Forse ha ragione lui sono insaziabile, quando glielo ho sentito dire mi sono un po' vergognata, ma poi è riuscito a farmi sentire a mio agio.

Ha capito perfettamente come mi sentivo e ne sono felice, lui è così in sintonia con me, con tutta me che mi fa paura.

Come potrei fare a meno di lui dopo questi ultimi giorni.

La verità è che non potrei.

Mi posiziono meglio nella sua jacuzzi, cerco di allontanare i pensieri tristi e di godermi le sensazioni che il mio corpo mi trasmette.

Sento, ancora, le sue mani su di me e la mia pelle si riempie di brividi.

E' stato così dolce, passionale e attento ai miei bisogno da farmi sentire totalmente amata.

Il momento in cui ci siamo uniti è stato molto emozionante, per entrambi, i suoi occhi erano incollati hai miei, è stato davvero intenso.

Un unione di anime.

Quando mi sento soddisfatta esco dalla vasca, mi rivesto velocemente e a malincuore esco dalla sua casa.
So che, come al solito, fuori da qui i dubbi mi assilleranno.

Non posso fare a meno di pensare a sua madre, a Mary, sospiro affranta.

Guido verso casa, sbircio l'ora e come al solito sono in ritardo, avevo promesso a Mia di essere da lei tra mezz'ora ma devo ancora cambiarmi, povera me.

Entro in casa e trovo mia madre in cucina.

"Ciao mamma."

"Ciao tesoro." La vedo fissarmi e sorridere. "Tutto bene?" Mi chiede.

"Sì sì, sono tornata per cambiarmi devo correre da Mia, ti ricordi che oggi ho l'addio al nubilato?"

"Sì, cara."

Mi risponde mentre continua a preparare, noto il suo sorriso soddisfatto e so che nonostante non le abbia raccontato nulla di queste nottate con Jack, lei sa già tutto e la sua faccia me lo conferma.

La ringrazio, mentalmente, per non avermi fatto domande, non sono pronta a parlare di questo con lei, se sapesse di Mary si infurierebbe.

Mia madre ha sempre fatto il tifo per lui, ma questa cosa la deluderebbe, e io non voglio che cambi idea su di lui proprio ora che le cose si sono messe bene.

"Mi cambierò da Mia, per la festa, quindi ci vediamo domani, okay?"

"Va bene, state attente."

Mi urla, mentre corro sopra a cambiarmi.

Guardo l'armadio e decido di indossare dei jeans blu con una maglia anch'essa blu, per la sera prendo il vestito dorato non è proprio il mio stile ma voglio essere sexy stasera, e tutto il resto: pigiama, intimo e infilo tutto in una sacca e corro via.

"Mamma, io vado."

La sento salutarmi mentre esco di casa con il telefono in mano per mandare un messaggio a Mia, dove l'avverto che sono per strada.

Corro come una pazza, non voglio far arrabbiare Mia, sarà sicuramente fuori ad aspettarmi con lo sguardo infuriato.

Cavolo come immaginavo eccola lì, mentre lei sale comincio a scusarmi.

"Ciao Jessie, piantala ti perdono."

Le sorrido felice.

La vedo fissarmi un attimo "devi forse dirmi qualcosa?"

Mi chiede ammiccando, ma ho forse scritto in fronte ho fatto l'amore questa notte, che tutti mi guardano così?
Cerco di mantenere un contegno e faccio la finta tonta.

"No no"

"Sei sicura? Non riesci a smettere di sorridere."

Mi dice fissandomi e aumentando il mio imbarazzo.

"Sì, sono felice."

"Qui gatta ci cova e lo scoprirò."

"Non so, di cosa tu stia parlando."

Le dico sempre sorridendo.

"Farò finta di crederti, comunque dovremmo andare a ritirare il vestito, poi dal parrucchiere, estetista e infine torniamo a prepararci."

Mi elenca tutto quello che ci aspetta e alla parte parrucchiere e estetista vorrei scappare, odio perdere il mio tempo in questi posti, ma oggi voglio coccolare la mia amica e quindi mi obbligo a dire.

"Certo a tua disposizione, sposa."

Accendo l'auto diretta al primo punto della lista il negozio in centro.

La giornata passa velocemente e devo dire che alla fine non è andata male, mi è piaciuto pensare un po' a me stessa.

Posteggio davanti casa di Mia, e ci avviamo dentro per prepararci per la serata.

Una volta in stanza, mi libero delle scarpe e mi butto sul letto, sono distrutta.

"La limousine sarà qui tra un'oretta" la avverto.

"Okay" mi risponde lei mentre sparisce in bagno per lavarsi.

Io mi metto comoda in attesa che lei finisca, mi fanno già male i piedi e non avevo i tacchi soffro all'idea di questa sera.

Per l'addio al nubilato ho organizzato una serata tra amiche, andremo prima a mangiare e poi in un locale a ballare.
Per evitare di preoccuparci ho deciso di affittare una limousine, spero che Mia si diverta.

Sento suonare il telefono che ho dimenticato in borsa, a fatica mi alzo a prenderlo, ma non appena vedo che a chiamarmi e Jack, il sorriso torna sul mio viso.

"Ciao." Gli rispondo allegra.

"Perché non sei qui?" Mi risponde lui contrariato, quanto lo amo penso. Parliamo un po' e mi manca già, ma voglio troppo bene a Mia e quindi dobbiamo avere pazienza.

Il tempo di rimettere il telefono in borsa che vedo Mia uscire dal bagno.

"Parlavi forse con mio fratello?"

La guardo non sapendo che dire mi esce solo un: "cosa?"

"Mi è parso di sentirti dire Jack."

Cerco qualcosa da dirle ma arriva sua madre, e per la prima volta credo di essere felice di vederla. Ovviamente fa finta che io non esista.

"Mia, sei pronta per stasera?"

"Quasi mamma perché?"

"Ho invitato Mary, ti do l'indirizzo per l'autista così la passate a prendere."

Vedo Mia bloccarsi e fissarla con rabbia, mentre io mi sento come se avessi ricevuto un pugno in pieno stomaco, come potrò sopportare di averla davanti tutta la sera.

"Cosa hai fatto?" Le urla arrabbiata, vedo le vene del suo collo gonfiarsi.

"Mi sembrava giusto visto il rapporto che ha con tuo fratello."

Le precisa, con finta innocenza, mentre mi lancia uno sguardo carico di sfida, io distolgo subito il mio e mi avvio in bagno, non ho proprio voglia di sentire le sue cattiverie.

"Io non la voglio" continua furiosa Mia.

"Non ti permettere di parlare così della tua futura cognata" dice ad alta voce per farsi sentire da me.

"Tuo fratello non perderà molto tempo per chiederla in moglie"

Credo potre vomitare. Cerco di distrarmi entrando in doccia, le immagini di noi delle sue braccia, delle sue labbra mi affollano la mente e mi sento subito meglio.

Non le permetterò di rovinarmi la serata, mi dico convinta e il sorriso torna sulle mie labbra.

Non faccio più caso, a quello che si dicono madre e figlia, lascio che l'acqua calda mi rilassi.

Quando esco dalla doccia e vado in stanza Mia è ormai da sola e si sta truccando. Non appena mi vede, si gira verso di me preoccupata.

"Mi spiace."

È ancora arrabbiata.

"Lei è così..." non la faccio finire di parlare.

"Non ti preoccupare, ci divertiremo nonostante lei."

Le sorrido rassicurante e la vedo rilassarsi.

Inizio a prepararmi quando il mio telefono suona nuovamente, "pronto Eric, non ti sento, sì ora sì."

"Jessie, domani arriveremo verso le sette di sera."

"Allora vengo a prendervi io, okay?"

"Sì, perfetto. Ah Jessie... preparati a raccontare tutto."

Sorrido.

"Non vedo l'ora di farlo, mi sei mancato tanto."

Chiudo e mi volto verso Mia che sorride.

"Arrivano domani."

"Non posso credere che mancano pochi giorni e sarò sposata."

La raggiungo per abbracciarla.

"Neanche io e sono così felice per te."

Anche lei mi abbraccia.

"Spero di ricambiarti presto, con una persona di mia conoscenza."

Mi blocco un attimo, ma poi la stringo più forte per farle capire quello che a parole non riesco ancora a dirle.

"Lo sai vero che sei la mia migliore amica?"

Le chiedo.

"Sì e anche tu la mia, però ora sbrigati, ho voglia di fare festa."

Ridiamo entrambe e torno a prepararmi. 

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