Capitolo 36
Jessie
Fuggo da quella casa subito dopo di Jack, mi spiace tanto per Mia, ma questa serata, è stata veramente pesante, non ne potevo più di sua madre, di Mary attaccata a Jack e di fingere.
Ora c'è un solo posto dove vorrei essere. Accendo l'auto e vado dritta da lui.
Cerco il telefono, per mandare un messaggio a mia madre, ma non lo trovo da nessuna parte, ma dove sarà finito quell'aggeggio.
Oh, mi colpisco la fronte, ora ricordo di averlo posato sul comò quando ho cambiato borsa, evidentemente non l'ho ripreso.
Pazienza, mi arrendo, le manderò un messaggio dal telefono di Jack, questo farà partire l'interrogatorio ma non mi importa, nulla potrà impedirmi di stare con lui stasera.
Sono stufa di ragionare, di trattenermi, voglio vivere questo momento con lui, al dopo ci penserò quando arriverà.
Non mi importa se è solo un sogno, se tutto finirà con il mio cuore in frantumi.
Non voglio più avere rimpianti, avrei dovuto chiedere di più dieci anni fa, forse non saremmo a questo punto oggi, e certamente non lascerò che, adesso, una sciacquetta o quella odiosa di sua madre mi possano impedire di provare tutto quello che solo lui riesce a farmi sentire.
Era così un tempo ed è così ora, il mio corpo reagisce solo a lui, sono stata scritta per lui e ne sono felice, perché lui per me è eccezionale.
Arrivo al suo palazzo piena di coraggio, posteggio, scendo e mi avvio emozionata.
Felicemente noto che la mia stella funziona ancora visto che qualcuno ha lasciato aperto il portone. In ascensore comincio ad agitarmi: chissà come la prenderà? Speriamo non gli dia fastidio e due giorni che vengo senza invito.
Nonostante le sue rassicurazioni su cosa significo per lui mi sento insicura.
Provo a suonare, con il cuore che mi batte forte, ma non risponde nessuno. E ora? Mi guardo intorno.
Ho due scelte: andare via o restare.
Non sono arrivata fino a qua per andare via. Decido di sedermi sui gradini, lo aspetterò.
Il tempo passa è la mia ansia cresce, e se avesse cambiato idea su di noi? Se sua madre fosse riuscita a separarci? È già accaduto e potrebbe ricapitare.
Appoggio la testa al muro quasi sconfitta, più penso queste cose più lo vorrei qui adesso. Vorrei baciarlo, vorrei... Dove cavolo sei Jack? "vieni da me" sussurro e invece niente.
Credo sia, ormai, passata mezz'ora mi stringo le braccia per darmi conforto. Forse doveva andare così. Forse non doveva scegliere me infondo non sono mai stata la scelta migliore.
Mi lascio andare alla delusione quando sento il rumore dell'ascensore. È strano come quel bip possa significare speranza.
Decido di restare, lì, seduta mentre il mio cuore batte sempre più forte, l'ansia cresce insieme al desiderio di poterlo rivedere.
Guardo i numeri cambiare trattenendo il fiato, al rumore del campanello che indica il piano mi giro, non voglio che legga subito il bisogno che ho di lui nei miei occhi.
Le porte si aprono, sento, subito, nell'aria il suo profumo, resto in silenzio in attesa di un suo passo
Lo sento sospirare e sedersi vicino a me.
"Ciao." Mi dice.
"Ciao." Gli rispondo.
"Perché hai perso così tanto tempo?"
Gli chiedo.
"Dov'è il tuo cellulare?" Mi chiede lui.
"L'ho dimenticato a casa."
"A casa tua."
La sua risposta mi riempie di gioia, a quel punto non resisto più, voglio vederlo. Mi giro e finalmente i nostri occhi si incatenano. Leggo nel suo azzurro il mio stesso desiderio.
"Bene."
dico sollevata, mi alzo e lo prendo per mano facendolo alzare a sua volta, lo conduco alla porta.
Una volta dentro prendo la giacca e la cravatta che ha in mano e le lancio sul divano.
Riprendo la sua mano e lo tiro fino alla sua stanza.
Non abbiamo più parlato, non servirebbe, abbiamo entrambi bisogno di fatti.
Mi fermo accanto ai piedi del letto, non accendo nessuna luce la luna basta ad illuminarci ed inoltre rende il tutto più magico.
Mi giro verso di lui, che rimane immobile ad osservare i miei movimenti, comincio a sbottonare la sua camicia, e il suo fiato si blocca quando le mie dita sfiorano la sua pelle ad ogni bottone sganciato.
Una volta aperta gliela sfilo accarezzandogli le spalle, scendo sulle braccia fino ai polsi, la sua pelle è calda sotto le mie dita tremanti. La tiro via e mi beo della sua vista, è così sexy questo uomo. Spalle larghe, vita stretta un vero adone.
Continuo con lei mie carezze, con un audacia che non mi appartiene, lo voglio sentire tutto e passo le dita sui suoi pettorali, sull'addome e infine seguo la vi che scompare sotto i pantaloni. Passo più volte il mio indice destro su quel punto per me molto sensuale.
Il suo respiro è sempre più pesante, alzo un attimo gli occhi e vedo come lotti con se stesso per trattenersi, la consapevolezza di essere io a procurargli tutto questo mi riempie di euforia.
Per la prima volta sono io a prendere l'iniziativa e capisco che questo lo eccita molto o almeno così mi sembra sono così inesperta, spero di non sbagliare.
Lascio che a guidarmi sia il mio istinto.
"Sei sicura, Jessie, di cosa stai facendo?"
Il suono della sua voce mi blocca. Alzo la testa e guardo quel volto che amo. Vedo la sua paura mischiata al piacere provocato da me. Lo osservo e capisco di non avere dubbi.
"Sì"
Gli rispondo decisa e per dimostrarglielo, mentre i nostri occhi sono ancora legati, apro la cintura dei suoi pantaloni, il singolo bottone e infine la zip.
La stoffa scivola giù ai suoi piedi, i suoi occhi brillano e con un abile mossa li sfila via insieme alle scarpe.
A questo punto c'è un ultimo ostacolo, alla sua nudità, mi mordo il labbro inferiore e lo sento gemere.
Abbasso gli occhi e vedo che è già molto eccitato.
"Te l'ho già detto è questo l'effetto che mi fai, piccola."
Le mie mutandine si inondano dei miei umori, al suono della sua voce roca.
Senza freni infilo le dita nei suoi boxer e li lascio raggiungere il resto degli indumenti.
Lo guardo nudo e eccitato davanti a me e mi godo mentalmente il momento che mi farà sua.
Alzo, nuovamente, gli occhi verso i suoi e tremo per l'intensità del suo desiderio, allungo le braccia lungo i miei fianchi e lo imploro con lo sguardo di farmi sua.
Lo vedo titubare, mi avvicino ancora di più a lui, gli prendo il viso fra le mani e lo avvicino. Passo la mia lingua sulle sue labbra che si schiudono al mio passaggio, mi fermo un attimo per assaporare il momento, lo sento fremere e allora, soddisfatta, passo nuovamente la lingua sulle sue labbra, ma stavolta non mi fermo e la lascio entrare dentro assaporando il suo gusto.
Voglio godermi ogni momento. Lui segue il mio ritmo e finalmente mi stringe in vita con le sue grandi mani, mi avvicina ancora di più, fino a sentire la sua erezioni premere contro il mio ventre.
Il calore crescere tra le mie gambe, mi struscio senza pudore su di lui e un suono gutturale esce dalla sua gola.
Approfondisco maggiormente il bacio stringendomi sempre più a lui, gemo anche io, mentre le sue mani risalgono sulla mia schiena per aprire il mio vestito che magicamente mi scopre ai suoi occhi famelici.
Il reggiseno a balconcino non nasconde il mio seno gonfio, voglioso delle sue attenzioni.
"Cosa mi fai mia piccola strega."
Gli sento dire, mentre mangia il mio corpo con lo sguardo, la mia pelle brucia sotto il suo ghiaccio.
Lo vedo sorridere e passarsi la lingua sulle sue labbra mentre libera dal reggiseno i miei seni, un altro fiotto scende a bagnare le mie mutandine e stringo le gambe per trattenermi, lui segue il mio gesto e si prende il labbro inferiore fra i denti, è così sexy e io bramo di essere toccata.
Come se sapesse i miei desideri, sento la sua mano destra insinuarsi nell'elastico delle mie mutandine. Trattengo il fiato quando sento le sue dita accarezzarmi le grandi labbra.
"Sei così bagnata..."
Sussurra nel mio orecchio mentre struscia le sue dita avanti e indietro sul mio bottoncino.
Le gambe non mi reggono più, mi aggrappo alle sue spalle mentre gemo senza pudore, lui sorride sulla pelle del mio collo e fa entrare dentro di me l'indice e poi il medio della mano che mi tortura. Ogni parte del mio corpo trema e lo reclama.
"Ti prego Jack."
Urlo all'ennesimo movimento delle sue dita. Si allontana quanto basta per guardarmi negli occhi mentre avvicina alla sua bocca le dita che fino a pochi attimi prima erano dentro di me, ipnotizzata guardo la sua lingua gustare il mio sapore.
"Sei così dolce Jessie, assaggia anche tu."
Così dicendo ripete il gesto ma stavolta anziché alle sue labbra le avvicinate alle mie invitandomi ad assaggiare ed io ubbidiente lascio entrare le sue dita nella mia bocca, le sue pupille si allargano, stringe il mio fianco e con un gesto rapido afferra il mio tanga strappandolo via.
Ora sono completamente nuda a i suoi occhi, mi afferra e mi deposita sul letto, vorrei coprirmi ma no ne ho il coraggio è tutto troppo bello.
Lo guardo mentre resta fermo vicino al letto in silenzio ad osservarmi, afferra il suo inguine con la mano e la muove leggermente su e giù.
"Un giorno mi masturberò guardandoti, non hai idea di quanto tu sia sensuale. Potrei venire solo immaginando cosa potrei farti" mi dice roco.
"Ho immaginato questo momento per tutta la vita ma la realtà supera di molto i miei sogni, sei indescrivibile."
Sospira.
"Talmente sexy" la sua voce trema quando istintivamente alle sue parole schiudo le labbra.
Vedo la sua erezione crescere ancora di più.
Come un predatore avanza sul letto fino a coprirmi completamente e finalmente mi bacia, gli afferro i capelli mentre apro le gambe avvolgendole intorno ai suoi fianchi.
Un fremito mi scuote quando le nostre intimità si strusciano, il bacio si fa sempre più intenso, le nostre mani non riescono a stare ferme.
Lo sento alzarsi leggermente per afferrare un mio seno, gemo inarcandomi e lui inizia a lambire i miei capezzoli con la lingua e con le dita, muovo il bacino in maniera incontrollata mentre lui continua la sua tortura, chiudo gli occhi quando sento i suoi denti stringere il mio capezzolo.
Il mio respiro si spezza.
"Ti prego Jack" ripeto ma questa volta gridando.
"Dimmi cosa vuoi piccola."
"Jack."
"Dimmelo Jessie, voglio essere certo che lo vuoi."
"Voglio te!" Urlo.
"Voglio te!" Ripeto senza fiato.
Lo vedo sorridere fra i miei seni.
"Jessie, ti farò impazzire."
Risale alle mie labbra per perderci in un altro bacio.
Lo desidero così tanto, e non ho dubbi lo voglio adesso, ho aspettato lui per tutta la vita e ora sarò finalmente sua.
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