Capitolo 89
La sollevai e mi alzai tirandola al bordo del letto per le caviglie, subito si mise a gattoni, mi spinsi dentro con un urlo gutturale mentre lei si spingeva indietro.
- Cazzo Clara, sto per venire -
Continuò a spingersi indietro, misi le mani sui suoi fianchi e aumentai il ritmo fino a svuotarmi, mi chinai baciando la sua schiena.
Accarezzai i suoi capelli fino a che non si addormentò tra le mie braccia.
- Buonanotte principessa - Le sussurrai piano baciandole la fronte, in risposta ebbi un mugolio soffocato.
La mattina seguente andai a lavoro lasciandola dormire, sistemai un po' di cose in ufficio e guardai il cellulare sulla mia scrivania; nessuna chiamata e nessun messaggio di Clara, mi rimisi a lavoro e dopo qualche ora la porta si aprì.
- Tesoro, che ci fai qui - Chiesi a Clara che era apparsa sulla porta.
- Sono passata prima di andare a pranzo da mia madre -
- Dimmi che non sei venuta in motorino -
Abbassò lo sguardo facendosi seria.
- Giuro che te lo butto via! Adesso andiamo a pranzo da tua madre e poi passiamo a prendere la mia Mini a casa dei miei! - Continuai alterato.
- Davvero vieni anche tu a pranzo? - Disse cambiando discorso.
Mi avvicinai afferrando le sue mani.
- Hai capito cosa ti ho detto Clara? -
- Che vieni a pranzo da mia madre! -
- Quello che ho detto dopo! -
- Si! Uffa ho capito! -
Le sorrisi e appoggiai le mie labbra sulle sue, adoravo quando metteva il broncio.
Finii di sistemare alcune carte sotto lo sguardo attento di Clara che seguiva ogni mio movimento e infilai la mia giacca.
- Possiamo andare - Dissi avvicinandomi.
Susanna ci aprì la porta sorridendo, entrammo in casa e mise sul fuoco la pentola con l'acqua, Clara aprì un mobile e prese un pacco di biscotti afferrandone uno.
- Mamma dobbiamo aumentare 3 posti al ristorante, e di conseguenza due bomboniere in più, è un problema? - Gli disse masticando.
- No tesoro, non è un problema -
- Tu sapevi che Mirko era il mio fratellastro? - Gli disse Clara prendendo un'altro biscotto dal pacchetto.
- Clara! - La ammonii per il modo in cui l'aveva detto a sua madre.
- Che c'è? Che ho detto? - Mi rispose con una smorfia.
Sentii il rumore metallico delle posate che caddero in terra e mi alzai per aiutare Susanna a raccoglierle, il tutto mentre Clara guardava seria sua madre.
- Quando.... L'hai saputo? - Domandò Susanna.
- Oh, ieri l'altro, mio fratello è venuto a casa mia dopo avermi chiamato e mi ha dato la bella notizia. Subito dopo mi ha portata da mio padre -
- Clara ascolta... - Provò a dire sua madre, ma Clara si alzò in piedi.
- Non voglio ascoltare delle stupide scuse sul perché mi hai tenuto lontano mio padre, finirei con il crederti - Disse alzando la voce. - Voglio solo che tu accetti il fatto che adesso Mirko e mio padre faranno parte della mia vita. Non ti odio per avermelo nascosto, probabilmente volevi proteggermi. Ma adesso sono grande abbastanza - Continuò.
Finii io di apparecchiare lasciandole alla loro discussione, Susanna continuava a fissare sua figlia con gli occhi lucidi.
- Mamma, tutto questo non cambierà il nostro rapporto! - Gli disse avvicinandosi.
- Se il tuo desiderio è di averli al matrimonio... Sarà fatto Clara - Rispose accennando un sorriso.
Soltanto quando le vidi abbracciarsi tirai un sospiro di sollievo, feci l'occhiolino a mia moglie quando mi guardò da sopra la spalla di sua madre.
Finito di mangiare accontentai mia moglie che voleva andare a fare una girata in centro, camminammo mano nella mano come due fidanzati, di tanto in tanto ci fermavamo a guardare qualche vetrina che esponeva vestiti per bambini.
- Sei stata un po' troppo dura con tua madre oggi - Dissi continuando a camminare.
- Io non credo. Per tutti questi anni mi ha tenuta lontana da mio padre, e anche se sono cresciuta benissimo la figura paterna mi è mancata -
- Potevi avere un po' più di tatto -
Si voltò a guardarmi, i suoi occhi sembravano trasparenti alla luce.
- Anche se io e te ci dovessimo lasciare voglio che nostro figlio abbia un padre -
La strinsi a me accarezzando i suoi capelli.
- Non succederà niente di tutto questo - La rassicurai.
- Ho fame - Mi disse.
Guardai l'orologio al mio polso.
- Abbiamo finito di mangiare un'ora fa! -
- Non dirlo a me! Se ti ricordi per me mangiare era un'optional! Passiamo da tuo fratello. Ti va amore? -
- Perché proprio lì? -
- Il pomeriggio fa delle crêpes alla Nutella che fanno venire i brividi. Solitamente le fa per i bambini che escono da scuola. Oggi farà un'eccezione - Mi rispose sorridendomi.
- Va bene! Andiamo da mio fratello - Dissi seguendola mentre mi tirava per un braccio.
Entrammo nel bar, al bancone c'era Serena che stava prendendo un caffè .
- Guarda guarda.... Chi non muore si rivede! - Ci disse guardandoci.
Clara non la degnò di uno sguardo, si avvicinò al bancone e salutò Marco con due baci sulla guancia.
- Marco faresti un crêpes a tuo nipote? - Gli chiese facendolo ridere.
- Per il mio futuro nipote faccio qualsiasi cosa Clara -
- Tu sei.... - Si intromise Serena impallidendo.
- Già, sono incinta Serena. E siamo anche sposati io e Andrea - Gli rispose sorridendomi.
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