Capitolo 87

- Cosa aspettavi a dirmelo? Devo comprare il vestito! - Esclamò Oli guardando mia moglie.
- Guarda Oli che l'ho saputo qualche ora fa! -Rispose.
- Ma insomma la seconda notizia? Volete saperla? - Dissi abbracciando mia moglie che alzò il viso per sorridermi.
- No, aspetta! Perché così in fretta? Perché vi sposate subito? - Domandò Oli.
- Clara aspetta un bambino -Dissi.
- Cosa? - Esclamò Rossano guardandoci.
- È stupendo! Dobbiamo festeggiare! - Disse Oli saltellandomi intorno. - Per questo vi sposate così presto? Avete già comprato la cameretta? - Continuò tempestandoci di domande senza darci modo di rispondere.
Rimanemmo qualche ora a parlare sul divano, di come avremmo voluto arredare la camera di nostro figlio, del colore delle pareti, poi Oli si alzò in piedi.
- Ci sentiamo in questi giorni, devo andare a comprare il vestito per il vostro  matrimonio, ci andrò domani - Disse facendo cenno a Rossano di alzarsi.
- Non restate a cena? - Chiesi alzandomi.
- No, ho già preparato, e poi Rossi deve alzarsi presto - Disse avvicinandosi a mia moglie per salutarla. - Fate i bravi! - Continuò.
- Vi accompagno - Dissi.
- No, tranquillo! Ormai sappiamo la strada - Rispose Rossano sorridendo.
Una volta usciti mi misi sul divano accanto a mia moglie passandogli un braccio intorno alle spalle, lei appoggiò la testa sul mio petto.
- Sono contenta amore - Mi disse.
- Anche io - Risposi.
- Che pensi? -
- Penso che non vedo l'ora che nasca nostro figlio. Aspetto quel giorno da quando mi hai detto di essere incinta -
- Manca ancora troppo - Mi rispose.
Si alzò e andò a preparare la cena, la seguii e gli diedi una mano, dopo un po' il suo cellulare iniziò a suonare sul tavolo, mi affacciai per vedere chi fosse a chiamarla.
- È Mirko - Dissi scocciato.
- È già due volte che mi chiama, devo rispondergli - Mi disse prendendo il cellulare.
- Togliamoci questo dente - Risposi poco convinto.
La ascoltai scambiare qualche battuta con Mirko e poi chiuse la chiamata.
- Allora? - Domandai curioso di sapere cosa doveva dirgli di tanto urgente.
- Ha detto che ha bisogno di vedermi... Non mi ha detto perché, mi ha solo detto che è importante -
- Certo, come no, immagino quanto sia importante -
- Andrea per favore! La tua gelosia non ha senso in questo momento -
La guardai appoggiare una mano sulla sua pancia piatta e annuii pentendomi subito dopo di avergli detto in quel modo.
- Hai ragione. Scusa. Ma quando ci parlerai vorrei esserci anche io -
- Oh, ci sarai, viene dopo cena qui - Disse.
- Gli hai detto che ci sono anche io? -
- Certo! Ha detto che va benissimo -
Ero preoccupato per quello che doveva dire a mia moglie, ma riuscii a cenare facendo finta di niente. Clara aveva appena finito di lavare i piatti quando Mirko suonò il campanello, andai ad aprire e lo salutai sforzandomi di sorridere. Lo accompagnai in cucina dove Clara stava preparando il caffè e mi voltai quando Mirko abbracciò Clara come se fosse la sua ragazza.
Ci mettemmo seduti e mia moglie servì i caffè.
- Allora siete andati a convivere? - Chiese mettendo lo zucchero nel caffè.
- Siamo sposati.... - Precisai guardandolo serio.
- Oh! Davvero? Sono veramente contento - Disse sincero.
- Cosa dovevi dirmi di così importante? - Domandò Clara.
- Ok.... Senti, so che forse non mi crederai, e probabilmente mi odierai per il resto della tua vita, ma è una cosa importante, ed è giusto che tu la sappia - Bevve il suo caffè.
Sia io che Clara stavamo aspettando che parlasse.
- Io.... Insomma Clara, io sono figlio di tuo padre - Disse tutto d'un fiato abbassando lo sguardo sul tavolo.
- Cosa? Mi stai prendendo in giro? - Rispose Clara alzandosi di scatto dalla sedia.
- Andrea dammi una sigaretta per favore - Continuò.
Aveva smesso di fumare appena saputo di essere incinta, ma in quel caso non potevo negargliela, ero stordito quanto lei, e me ne accesi una anche io offrendola anche a " mio cognato " che l'accese subito.
- È uno scherzo di pessimo gusto Mirko - Gli disse mia moglie rimettendosi seduta.
- Non è uno scherzo Clara! È la verità! Quando nostro padre lasciò tua madre io ero già nato, avevo 7 anni, non si era sposato con tua madre perché aveva già una famiglia! Per il mio decimo compleanno mi disse di te, mi disse che avevo una sorellastra, e a 18 anni mi feci dire dove abitavi, volevo conoscerti. Presi in affitto la casa nel tuo stesso palazzo perché volevo vederti! Ma in tutti questi anni non ho mai avuto il coraggio di dirti niente - Disse dispiaciuto.
Clara iniziò a piangere, mi alzai e appoggiai le mani sulle sue spalle cercando di calmarla.
- Dov'è vostro padre adesso - Chiesi io.
- A casa. Mia madre sa che lui ha un'altra figlia, e sanno che stasera sarei venuto a dirti tutto -
- Voglio andare da lui - Disse Clara alzando il viso per guardarmi.
Annuii.

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