Capitolo 79
In serata mi chiamò mio fratello per sapere come stava Clara e per dirmi di farla stare qualche giorno a casa, lo ringraziai e la mattina mi recai in ufficio solo perché sarebbe venuto mio padre.
Fortunatamente arrivò presto, così sarei tornato subito a casa da Clara.
- Ciao babbo - Gli dissi vedendolo entrare.
- Ciao Andrea. Dopo aver insistito tua madre mi ha detto cosa ha fatto -
- L'ha combinata grossa -
- Abbastanza, ma vorrei provare a sistemare le cose -
- Sistemare le cose? - Mi alterai alzandomi dalla poltrona. - Come intendi sistemarle? Clara non vuole più vederla, e sinceramente non posso fare a meno di darle torto - Continuai.
- Forse se ci parlassi io.... -
- Babbo, l'ha umiliata davanti a delle persone che Clara vede ogni mattina! Lei ci lavora lì! Non ha pensato neanche alla figura di merda che ha fatto fare a Marco! -
- Non ha pensato a niente è vero. Sai com'è fatta tua madre -
- Babbo, per un bel pezzo tienila lontana da me e da Clara -
Mio padre annuì, il suo viso era dispiaciuto per la situazione che si era creata, ma non volevo forzare Clara a fare una cosa che non voleva.
Tornai a casa, Clara era in cucina che beveva il caffè e fumava, gli sorrisi guardando i suoi occhi gonfi di pianto.
- Sai cosa facciamo amore? - Gli dissi cercando di renderla partecipe e di non farla pensare.
- Cosa? -
- Finiamo di portare le nostre cose alla casa nuova, e ci trasferiamo oggi -
Accennò un debole sorriso, era un passo avanti.
- Ci stai? - Continuai sedendomi sulla sedia accanto a lei.
- Vado a vestirmi - Mi disse.
- E io mi cambio! - Risposi alzandomi.
Feci quattro viaggi per riuscire a finire di portare tutto il resto alla nuova casa mentre Clara aveva cominciato a svuotare gli scatoloni sistemando tutto; guardai l'ultima volta la casa facendo il giro in ogni stanza assicurandomi di non aver dimenticato niente, chiusi la porta, diedi le mandate e andai nella mia nuova casa.
Quando entrai Clara era alle prese con pentole e padelle, sembrava più tranquilla, o almeno dal suo viso era scomparsa quel l'espressione di disperazione che l'accompagnava da due giorni.
L'aiutai a sistemare tutta la roba in cucina, poi mi avvicinai abbracciandola.
Mi guardò qualche secondo prima di appoggiare la sua testa sul mio petto.
- Da quando ci siamo sposati non abbiamo più fatto l'amore - Dissi baciandola sulla testa.
- Non è semplice per me fare finta di niente -
- Si sistemerà tutto -
Mi sorrise e si alzò in punta di piedi appoggiando le sue labbra sulle mie.
- Intanto continuiamo a sistemare gli scatoloni, per il resto si vedrà -
Gli diedi una pacca sul sedere appena si allontanò e la seguii in salotto dove si mise ad aprire l'ennesima scatola; sembrava non finissero più.
Dopo qualche ora guardai Clara, era esausta come me.
- Beviamoci una birra - Gli dissi vedendo che erano rimasti solo gli scatoloni dei vestiti da svuotare. - Quelli li sistemeremo domani - Continuai.
Si mise seduta in cucina e gli passai una birra, presi la mia e mi misi seduto accanto a lei, la osservavo mentre si guardava intorno non ancora pienamente soddisfatta.
- Cosa c'è che non va? - Gli domandai.
- I muri, dobbiamo appendere qualche quadro. Le pareti sono vuote -
- Compreremo qualcosa -
Finito di bere la birra di alzò e si voltò a guardarmi.
- Pasta col tonno? - Mi chiese sorridendo.
- Perfetto! Vai prima tu a fare la doccia? -
- Dimentichi che abbiamo due bagni? -
- Me ne ero completamente dimenticato -
Tornai in cucina dopo essermi fatto la barba e la doccia, Clara aveva già preparato il condimento per la pasta, aprii il frigo e presi un'altra birra, guardai le lunghe gambe di mia moglie coperte solo da una delle mie magliette, mi avvicinai abbracciandola da dietro, i suoi capelli umidi profumavano di albicocca, le diedi un bacio leggero sul collo e si voltò accarezzandomi la guancia.
- Ti sei tolto la barba... Mi piaceva - Mi disse un po' dispiaciuta.
- Quando mi hai conosciuto non l'avevo -
- Ma mi ero abituata, ultimamente non te l'eri più fatta -
Si allontanò di qualche passo come se non volesse starmi vicino, come se avesse paura di qualcosa.
- Metti su l'acqua per la pasta, io vado a rifare il letto - Mi disse.
- Perché mi stai lontana come se fossi un'appestato? - Dissi senza guardarla.
- Cosa stai dicendo? -
- Ogni volta che mi avvicino tu ti allontani -
- È un periodo di merda per me Andrea! Per questo volevo andare da mia madre -
- Non è tenendomi lontano da te che lo risolverai. Clara, siamo sposati, e nessuno può cambiare questa cosa! Nessuno mi farà cambiare idea sui sentimenti che provo per te. Neanche mia madre! -
- Non voglio parlarne -
- Invece ne parliamo! - Dissi alzando la voce.
- Non alzare la voce Andrea! -
- La alzo perché mi eviti! Non sono stato io a dirti quelle cose! Non le penso! Sono qui con te! -
- Non riesco a stare con una persona quando la sua famiglia mi odia! -
Sbuffai e la guardai uscire dalla cucina.
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