Capitolo 74
Dopo un po' mi tirai su, guardai Oli e Rossano che dormivano, presi in braccio Clara e la portai nella mia camera, si svegliò appena la appoggiai sul letto.
- Stai bene? - Le chiesi.
- Si. Ti amo Andrea -
- Da come ti sei fatta scopare da Ros non sembrava - Risposi alzandomi.
- Sei geloso? -
- Ammetto che sta cominciando a darmi noia -
Si alzò e mi venne vicino circondandomi il collo con le braccia.
- Mancano due giorni, poi se vuoi possiamo tornare alla vita normale. Ma.... -
- Mah cosa? - Domandai prendendola in braccio dirigendomi in bagno per fare una doccia.
- Ti avviso Andrea! Sposati o no, figli o non figli, se vengo a sapere che mi hai tradita di nuovo ti lascio per sempre -
- Non succederà. Te lo prometto! -
Facemmo la doccia lavandoci a vicenda, baciavo le sue labbra e finalmente la sentivo di nuovo solamente mia, la asciugai e andammo a dormire stretti l'uno all'altra per tutta la notte.
- Buongiorno amore mio - Mi disse la mattina dopo baciandomi sulla fronte.
Mi facevano male tutto i muscoli, era come se avessi dormito due ore e basta.
Aprii gli occhi, mi aveva portato la colazione a letto in un vassoio. Gli sorrisi, presi il vassoio dalle sue mani, si tolse i vestiti e tornò sul letto vicino a me.
Mangiai il cornetto e bevvi il caffè mentre le sue mani accarezzavano il mio petto.
Appoggiai il vassoio in terra e mi sdraiai circondandola con le braccia.
La vedevo felice e sorridente, ultimamente non lo era più stata.
- Voglio fare l'amore - Mi disse baciandomi la punta del naso.
- Solo con me? -
- Solo con te Andrea! -
Le presi il viso tra le mani e la baciai lentamente, come la prima volta che avevamo fatto l'amore su quello stesso letto.
Accarezzò la mia schiena facendomi venire i brividi mentre mi baciava.
- Sei più bella quando sorridi come stamani -
- Siamo in vena di complimenti? -
- Ho sbagliato tutto con te Clara. A tradirti, a dividerti con altri. Fino a ieri sera non mi ero reso conto di quanto fossi importante, di quanto ho bisogno di te - Dissi appoggiando le labbra sull'incavo del suo collo; tirò la testa all'indietro lasciandosi baciare.
- Ti amo Clara - Dissi entrando piano dentro di lei soffocando un gemito.
- Dimmelo ancora -
- Ti amo -
Passò la gamba sui miei fianchi, sfiorai i suoi seni con le labbra, spingendomi sempre più a fondo dentro il suo corpo caldo.
Tolsi le lenzuola scoprendoci, guardai il suo corpo muoversi contro il mio, spalancò gli occhi.
- Dimmelo ancora Andrea, ho bisogno di sentirtelo dire -
- Ti amo Clara, ti amo da impazzire -
Mi rotolai sul letto fino ad averla sotto di me, non mi importava di niente, volevo solo sentirla venire insieme a me, essere l'unico a vedere le sue espressioni di godimento, essere l'unico a possederla.
- Voglio sposarti - Dissi.
- A maggio lo faremo - Mi rispose.
- Non voglio aspettare maggio. Facciamolo stamani. Dimmi di sì! Ti prego, conosco il sindaco di qui, mi farà questo piacere -
Mi sorrise, afferrò il mio viso e mi baciò fino a farmi perdere il fiato.
- Era un si? - Chiesi.
- Si, era un si Andrea!!! -
Affondai nel suo corpo spingendomi fino a venire svuotandomi sul suo ventre, facemmo una doccia veloce, mi vestii e andai in camera di Ros; non bussai, li avevo già visti nudi entrambi.
- Ragazzi! Sveglia!!! - Urlai aprendo le persiane.
- Sei uscito di testa? - Mugolò Oli mettendo la testa sotto il cuscino.
- Andiamo dai! Io e Clara dobbiamo essere in comune tra un'ora e mezza, abbiamo giusto il tempo di comprare le fedi e i vestiti! -
Rossano aprì gli occhi di colpo e Oli mise la testa fuori.
- Vi sposate? Adesso? - Urlò Oli.
- Si, l'abbiamo deciso dieci minuti fa. Perciò alzate i vostri culi e preparatevi perché ci farete da testimoni -
Uscimmo di corsa di casa e infilammo nel primo negozio per uomo e donna che trovammo, uscimmo mezz'ora dopo completamente vestiti, Clara aveva un abitino bianco che arrivava appena sopra le ginocchia, Oli gli aveva legato i capelli in una crocchia, anche lei e Rossano si erano comprati degli abiti adatti,guardai Clara e la presi per mano.
- Adesso le fedi! -
Annuì e uscimmo dal negozio diretti in una gioielleria.
La data l'avremmo fatta incidere una volta tornati a Firenze, adesso non c'era tempo, il sindaco aveva fatto un'eccezione e ci stava aspettando; quel 29 settembre sarebbe stata una data da ricordare.
Appena arrivammo lo salutai ringraziandolo, prese i nostri documenti e iniziò a scrivere sul registro, alzò il viso e guardò Clara, gli sorrise.
- È studiata questa cosa? -
Non capivo a cosa si riferisse e li guardavo stranita mentre Oli sghignazzava guardando Clara.
- No, me l'ha chiesto stamani senza saperlo. Direi che è.... Una coincidenza -
- Posso sapere di cosa parlate? - Domandai guardando Clara.
- Oggi è il suo compleanno Andrea - Mi rispose Fabrizio che stava per sposarci.
- Cosa? Non me l'hai detto? -
- Era una sorpresa - Mi disse sorridendo.
Mi avvicinai baciandola.
- Neanche a farlo apposta - Dissi.
Oli e Rossano scattarono qualche foto con i loro cellulari inviandocele subito dopo.
Adesso mi sentivo realizzato, avevo fatto quello che desideravo. Sposare Clara.
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