Capitolo 7
Sentii suonare alla porta di casa, una, due, tre volte, aprii gli occhi, fuori era buio, guardai l'ora; le 2:00 di notte. Risposi al citofono e quando sentii la voce di Clara aprii.
- Che succede? - La guardai, aveva un vestitino corto e i capelli legati in una coda alta. - Ma che cazzo! Esci vestita così in piena notte? - Mi irritai.
- Devi farmi un favore Andrea! Ti prego vestiti subito! -
- Cosa? Per andare dove? -
- La mia amica Oli! È da sola alla stazione di Perugia! Ha litigato col fidanzato e l'ha scaricata li! -
Corsi in camera per vestirmi e lei mi venne dietro sedendosi sul letto ad aspettarmi.
- Ma perché non vi trovate degli uomini al posto dei ragazzini! -
- Non è il momento! Non ho voglia di litigare Andrea! -
- Si, certo! Mi sciacquo il viso e andiamo -
Montammo in macchina e partii come un razzo.
- Allacciati la cintura! Sai che non saremo lì prima di due ore? -
- Cosa dovevo dirgli? Di chiamare i suoi? Alle due di notte? -
- Cos'hai detto a tua madre? -
- Niente, dormiva, sono scappata come una ladra! -
- Complimenti! Se un domani staremo insieme mi odierà a morte -
- Non ti odierà! Perché non staremo mai insieme! -
- Sai che questa me la pagherai cara? -
- Cos'hai intenzione di fare? Violentarmi? -
- Non sarebbe una violenza, ci staresti eccome -
- Stupido! -
Discutemmo per tutto il viaggio, quando arrivai alla stazione la vidi, era lì ad aspettare, fortunatamente era vestita più che di Clara.
- Monta dai! -
- Grazie Andrea! - Gli disse salendo.
Tornati a Firenze le portai a fare colazione, poi le accompagnai a casa di Clara come mi avevano chiesto.
- Ci sentiamo dopo! - Dissi a Clara che alzò gli occhi al cielo.
- Grazie! - le guardai andare via e me ne tornai a casa.
- Clara! Mi hai fatto preoccupare! Ma dove sei stata? - Mi disse mia madre.
- Susanna è tutta colpa mia, ieri sono andata a Perugia dal mio ragazzo, abbiamo litigato e mi ha scaricata alla stazione, non sapevo chi chiamare! -
- Con cosa sei andata fino a Perugia a prenderla Clara? -
- Con Andrea, il fratello del mio principale -
- Menomale che c'era lui! Conoscendoti saresti andata a piedi fino a lì. E l'hai svegliato in piena notte? Chissà che accidente gli hai fatto prendere! -
- Mamma! Non è il momento! -
Mia madre ci preparò il caffè e ci sedemmo tutte e tre in cucina. Fortunatamente non si era arrabbiata più di tanto. Verso le 8:00 suonarono il campanello.
Guardai la mia amica, chi poteva essere a quell'ora se non Andrea?
Sentii mia madre parlare con qualcuno e riapparve in cucina poco dopo con un mazzo di rose in mano.
- Chi ti manda delle rose mamma!! - Chiesi stupita.
- Dovrei farti io questa domanda. Sono per te -
Pensai subito a Luca. Cercai un biglietto è una volta trovato lo aprii.
" La mia vita è molto più bella da quando ci sei tu. Vorrei invitarti a cena da me stasera. Aspetto la tua conferma. Andrea "
- Chi te li manda? - Chiese Oli.
- Andrea -
- Fa vedere!!! - Disse strappandomi il biglietto di mano.
- Cosa c'è con questo ragazzo? - Si intromise mia madre.
- Tua figlia gli piace... E anche tanto! - Sorrise Oli.
- Smettila! -
Mia madre sistemò le rose in un vaso e tornò a sedersi.
- Non sarà un ragazzino? - Mi disse.
- Tutto meno che quello! Questo è un'uomo Susanna! E che uomo! -
- Quanti anni ha Clara? -
- Ma non lo so mamma! Avrà... Boh! -
- Vuole che Clara vada a cena da lui stasera - Disse Oli.
- Se l'ha svegliato in piena notte e si è preso la briga di portarla dove voleva farebbe bene ad andarci -
- Ma mamma! -
- Fai poche storie amica mia! Oggi pomeriggio ti prepari e poi vai da lui! -
Mi preparai e verso le 18:30 scesi per andare da Andrea.
La stavo aspettando sotto casa sua, aveva lasciato il motorino da me la notte, e quando mi aveva detto che sarebbe partita di casa alle 18:30 mi ero presentato mezz'ora prima.
- Non dai tregua! - Disse vedendomi.
- Volevo evitare che girassi mezza nuda per la città come hai fatto stanotte -
- Avevo il vestito! -
- Si, e ti lamentavi di quello che ti ho comprato io! Sei assurda! -
- Grazie per stanotte, non avrei saputo come fare se non ci fossi stato tu -
- Non potevi chiamare Luca? -
- No! -
- E perché no? -
La guardai una volta fermo al semaforo.
- Cosa hai fatto per cena? - Mi chiese.
- Ti ho fatto una domanda Clara! -
- L'ho lasciato! Va bene? -
Scoppiai a ridere e lei mise il broncio.
- Grazie per le rose -
- Figurati, del biglietto cosa ne pensi? -
- La tua vita è più bella da quando ci sono io? Non è il tuo genere Andre! - Disse ridendo.
- Sono tante le cose che non sai di me. Comunque è la prima volta che regalo delle rose a una ragazza, devi essere proprio speciale Clara -
Arrossì e si voltò a guardare fuori dal finestrino.
Avevo già preparato due teglie di pizze, e il tiramisù era già nel frigo.
Si mise seduta in cucina mentre finivo di farcire le pizze.
- Non credevo sapessi cucinare! - Mi disse.
- Abito da solo, qualcosa dovrò pur mangiare -
- Si, certo.... -
Apparecchiai e il mio cellulare si mise a suonare. - Scusa, è Marco. Dimmi! -
- Hey sei a casa? -
- Certo che sono a casa! -
- Se mi fermo a cena da te? -
Guardai Clara imprecando in silenzio.
- Si, certo vieni, ti aspetto! -
Appoggiai il telefono sul tavolo.
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