Capitolo 61
- Trovata la chiesa? - Mi domandò.
- Non ancora.... -
- Non ti buttare giù! C'è ancora tempo amore, vedrai che la troverai -
- Penso anche io - Dissi poco convinta.
Mi tolsi i sandali e mi alzai per andare a fare la doccia.
- Ah amore, stasera vado a bere qualcosa con Oli -
- Non mi avevi detto niente -
- L'abbiamo deciso oggi -
- Va bene, sentirò Rossano se viene a vedere la partita qui -
Mi sorrise ed entrai in bagno.
Per uscire indossai un vestitino nero, niente di particolarmente corto o appariscente, misi i sandali che tanto piacevano ad Andrea e quando arrivò Oli salutai e uscii.
Montai in macchina di Oli e andammo a un pub vicino allo stadio.
Bevemmo le nostre birre, Oli mi ascoltava mentre continuavo a parlargli di Antonio.
- Vado in bagno, ordina altre due birre! - Dissi alla mia amica alzandomi.
Percorsi un piccolo corridoio ed entrai nel bagno, quando andai per chiudere la porta un piede la bloccò. Stavo per mettermi a urlare per lo spavento quando Antonio si materializzò di fronte a me, entrò e chiuse la porta a chiave.
- Ti ho vista, e non ho potuto fare a meno di seguirti - Mi disse.
Fu un'attimo e mi ritrovai le sue labbra sulle mie, la sua lingua danzava in perfetta armonia con la mia, gli circondai il collo con le mani e mi prese in braccio mettendomi seduta sul piano del lavandino.
Era una sensazione nuova sentire le sue mani che accarezzavano il mio corpo smaniose, sfiorò i miei seni, scese a baciarmi il collo mentre continuavo ad accarezzare i suoi capelli corti. Chiusi gli occhi e mi abbandonai ai suoi baci e alle sue carezze sempre più intime e insistenti.
Quando le sue mani sfiorarono le mie cosce allargai istintivamente le gambe, volevo di più.
La sua mano sfiorò il mio sesso attraverso gli slip e il mio corpo fu scosso da un tremito di piacere. Le sue labbra tornarono sulle mie, lo sentii spostare gli slip e finalmente le sue dita entrarono dentro di me, mi esplorarono spingendosi a fondo, continuando a donarmi piacere, ansimai di piacere dentro la sua bocca.
- Se fossi il tuo ragazzo non ti lascerei uscire da sola - Mi disse guardandomi.
Venni soffocando un grido sulla sua spalla. Mi baciò le labbra arrossate staccandosi da me.
Mi ripresi e il mio pensiero andò ad Andrea ignaro di tutto.
- Che cazzo ho fatto! - Imprecai ad alta voce.
- Stai tranquilla Clara, nessuno saprà niente se è questo che ti preoccupa -
Lo guardai stranita dalle sue parole.
- Cosa? - Chiesi.
Abbassò lo sguardo facendosi serio.
- Hai capito bene, non saprà niente nessuno Clara -Tornò a baciarmi e mi strinse a se.
- Voglio rivederti. Un'ultima volta, voglio fare l'amore con te - Mi sussurrò.
Scesi dal lavandino dove ero seduta, lo guardai seria.
- Hai scombussolato la mia vita lo sai? - Gli dissi.
- Non era mia intenzione, non avevo mai fatto niente di simile, da quando ti ho vista sei diventata l'unico pensiero della mia giornata -
- Sparisci dalla mia vita Antonio! E in fretta -
Uscii dal bagno e andai a sedermi di fronte alla mia amica che si accorse subito che qualcosa non andava.
- Clara! Stai bene? -
Non risposi, si voltò vedendo Antonio e tornò a guardarmi con la bocca spalancata.
- Clara!!! Cos'è successo? -
- Abbiamo avuto... Una piccola discussione -
- Piccola? Mezz'ora nel bagno! -
Bevvi metà della mia birra rimanendo quasi senza fiato.
- Clara vuoi parlare? -
- Ci siamo... Baciati... -
- Soltanto quello? -
- Si Oli! - Mentii.
- Non ci posso credere.... - Disse scuotendo la testa.
- Voglio soltanto andare a casa, mi sento in colpa, non riuscirò più a guardare negli occhi Andrea! -
Ci alzammo avviandoci verso l'uscita.
- Stai calma Clara! Non dirgli niente ad Andrea, succederebbe un casino! Tienilo per te, sarà il nostro segreto! -
Annuii e montai in macchina restando in silenzio per tutto il tragitto.
- Ci vediamo domani Clara. Prova a riposare e non pensarci! - Mi disse una volta sotto casa di Andrea.
- Va bene. Notte -
Entrai in camera, Andrea stava già dormendo, lo guardai sentendomi in colpa, andai in bagno, buttai il vestito a lavare nonostante fosse pulito e mi infilai sotto la doccia solo per cancellare il profumo di Antonio, poi andai a letto mettendomi lontana da Andrea, mi sentivo sporca.
Entrai a lavoro, ero stanca mentalmente, avevo fatto una cazzata e adesso non sapevo come venirne fuori. Stavo ancora prendendo il caffè quando Antonio entrò nel bar.
- Clara - Mi chiamò.
- Cosa vuoi -
- Non trattarmi male! Ti prego! Mi dispiace per ieri, avrei dovuto lasciarti perdere, ma ogni volta che ti vedo il sangue inizia a scorrermi nelle vene -
- Quale parte del concetto di sparire dalla mia vita non ti è chiaro? -
Tirò fuori dai pantaloni un biglietto piegato in quattro e lo appoggiò sul bancone.
- Qui c'è il mio indirizzo, se vuoi passare appena esci da lavoro.... -
Senza darmi il tempo di rispondere se ne andò, afferrai il biglietto e lo lessi. Abitava praticamente sopra al pub dove ero stata la sera prima con Oli, lo strappai in pezzettini minuscoli e lo buttai nel sacchetto del sudicio.
Passò Oli giusto per vedere come stavo, e poi arrivò Andrea.
- Tesoro, non ti ho sentita rientrare - Mi disse.
Lo baciai. - Non ho fatto tanto tardi, ma dormivi e non ti ho svegliato. Oggi cosa facciamo? - Chiesi riferendomi al trasloco.
- Oggi niente amore, ho una riunione importante con dei clienti, ne avrò fino alle 18:00, sono passato anche per dirti che non potrò chiamarti, ci vediamo direttamente a casa. Passi da tua madre? -
- Non lo so, penso di no, sono un po' stanca, credo che andrò a riposarmi -
- Va bene! Ci vediamo stasera! - Lo guardai uscire sospirando.
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