Capitolo 52
Mi alzai di buon ora e di buon umore, lasciai Andrea a dormire e andai a preparare la colazione. Feci il caffè e scaldai del latte, spalmai la marmellata sulle fette biscottate e andai a svegliarlo.
Mi misi seduta sul bordo del letto dalla sua parte, teneva le mani sotto la testa e dormiva, sembrava un Dio greco. Gli passai la mano tra i capelli e aprì gli occhi.
- Buongiorno amore mio - Mi disse sorridendomi.
Mi avvicinai a baciarlo e lui mi prese di peso facendomi atterrare sotto di lui.
- Fermo! Fermo, è pronta la colazione! Si fredda tutto! - Urlai ridendo.
Sospirò, mi diede un bacio e mi lasciò libera.
- Come farei senza di te? - Mi disse.
- Ti sto viziando troppo, hai ragione! -
- Nessuno l'ha mai fatto prima d'ora! -
- Muoviti! Alzati! - Dissi alzandomi dal letto aprendo le finestre per far cambiare aria.
Mentre Andrea faceva la doccia cambiai le lenzuola, sistemai un po' la camera e andai a mettere una lavatrice.
- Amore tieni questa - Mi disse porgendomi la sua carta di credito.
- Cosa devo farci? - Domandai.
- Voglio che vai al negozio da Elisa, ti ricordi di lei? -
- Si, ha il negozio in centro! -
- Ok, voglio che ti compri un vestito per stasera, andiamo a cena fuori -
- Amore posso mettere quello che mi hai regalato per la cena da tua madre! -
- Fai quello che ti chiedo per una volta! -
- Ok, come vuoi - Dissi sospirando.
Mi baciò e lo guardai uscire di casa nel suo completo grigio antracite.
Feci la doccia anche io e mi preparai per fare quello che mi aveva chiesto.
Elisa mi corse incontro appena entrai nel negozio.
- Clara! Che bello vederti! - Mi disse abbracciandomi. - Come stai? Andrea? - Continuò tempestandomi di domande.
- Tutto bene, Andrea è a lavoro, e tu e Leo? -
- Oh, anche noi tutto bene! Come posso aiutarti? -
- Senti Eli, Andrea mi ha chiesto di comprare un vestito, vuole portarmi a cena fuori stasera -
- Ho quello che fa per te! - Disse ridendo guardandomi dalla testa ai piedi. - Vedrai, ad Andrea gli piacerà sicuramente - Continuò trascinandomi per una mano.
Mi mostrò una tuta intera elegante, i pantaloni erano di pizzo, la fodera copriva soltanto la parte del sedere, poi il pizzo scendeva giù morbido, il busto aveva una parte trasparente sul davanti che lasciava intravedere la scollatura e passava in mezzo ai seni andando a finire sui fianchi, ed era smanicato, mentre il dietro era agganciato al collo da un bottoncino dorato e lasciava scoperta la colonna vertebrale della schiena. Era bellissimo, completamente nero che era anche il mio colore preferito.
- Che ne dici? - Mi chiese guardandomi.
- È... Stupendo.... -
- Vieni, provalo, anche se credo che ti starà a meraviglia sul fisico che hai! -
Uscii dal camerino con indosso quel vestito meraviglioso, Elisa mi passò un paio di sandali con il tacco 12 a spillo, mi misi seduta per indossarli e mi alzai.
- Fantastica Clara! Sei una meraviglia! - Disse spalancando gli occhi.
Mi guardai allo specchio, mi stava bene, mi sembrava di essere una principessa, l'altra commessa si affacciò e sorrise.
- Sei fortunata! C'è solo questo! Ti sta bene! - Mi disse.
Tornai nel camerino a cambiarmi e andai alla cassa prendendo il vestito e le scarpe e decidendo di pagare con i miei soldi.
Tornai a casa soddisfatta, mandai un sms a Oli e andai a stendere la lavatrice e a finire le faccende di casa.
Alle 14:30 suonarono il campanello; quando aprii la porta mi trovai davanti Oli che mi abbracciò. - Cosa dovevi farmi vedere di tanto bello? - Mi chiese alzando gli occhi al cielo. La portai in camera dove avevo attaccato il vestito appeso alla chiave di un'anta dell'armadio con le scarpe sotto.
- Che te ne pare? - Gli domandai guardandola ansiosa.
- O mio Dio! È stupendo! Quando l'hai comprato? -
- Stamani, Andrea mi ha detto di andarmi a comprare un vestito perché vuole portarmi a cena fuori stasera -
- Immagino non sarà una semplice pizza -
- Credo di no.... -
Gli preparai un caffè e ci mettemmo sedute comode a parlare per un'oretta, poi Oli andò da Rossano e io andai a prepararmi.
Uscito dall'ufficio alle 19:00 la chiamai per dirgli di farsi trovare pronta, io mi sarei cambiato la camicia e saremmo usciti. Salii le scale di corsa ed entrai in casa.
- Amore! Sono a casa, sei pronta? - Chiesi chiudendo la porta.
Sentii il rumore dei tacchi e la porta di camera si aprì. Rimasi senza fiato a guardarla, mentre mi veniva incontro, aveva legato i capelli in una crocchia e alcuni ciuffi gli ricadevano giù lungo il viso, era truccata come non l'avevo mai vista, la mia Clara aveva superato se stessa, l'immagine di lei in quel modo mi sarebbe rimasta impressa per diverso tempo.
- Sei stupenda amore mio - Dissi cingendola per i fianchi per baciarla.
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