Capitolo 5
Alle 18:00 ero già pronto, dopo qualche minuto suonarono il campanello e Clara si materializzò davanti a me bella come sempre. Mi guardò in cagnesco e fece per andare in camera.
- Ieri quando te ne sei andata ho fatto installare le telecamere! - Dissi ridendo.
- Scemo! -
Si chiuse in camera per tre quarti d'ora buoni, guardai l'orologio, dovevamo andare a Viareggio e si stava facendo tardi.
Bussai alla porta di camera.
- Clara! Quanto hai ancora? Facciamo tardi! -
Aprì la porta.
- Eccomi! Lo sai che le donne hanno bisogno di tempo per prepararsi? -
Si era legata i capelli in una treccia che arrivava fino al sedere.
- Beh! Dì qualcosa! - Mi disse facendo la giravolta.
- Sono senza parole, anche se mi piaci molto di più con i capelli sciolti.
Si tolse l'elastico e slegò la treccia scuotendo la testa.
- Ecco fatto! Sono all'altezza di Andrea Fantoni? -
- Puoi andare! - La presi in giro.
Si era truccata appena gli occhi, non dimostrava più 18 anni, sembrava una ragazza della mia età.
- Stai meglio senza trucco! -
- Senti, non rompere i coglioni! Andiamo a questa cena e facciamola finita! -
- Intendi parlarmi così stasera -
- No amore mio! Certo che no! - Mi prese in giro lei.
- Andiamo! -
Una volta in macchina inserì un CD di Vasco Rossi, e per tutto il viaggio la ascoltai cantare.
- Dimmi quanto hai speso del vestito, devo renderti i soldi! - Mi disse quando parcheggiai davanti al ristorante.
- Non devi rendermi proprio niente. Andiamo -
La abbracciai appoggiando la mano sui suoi fianchi ed entrammo; i miei amici erano già seduti al tavolo.
- Finalmente! Ce l'hai fatta! - Mi dissero.
Mi avvicinai tenendo Clara per mano.
- Chi è questo splendore? - Mi chiese Rossano, l'unico single del gruppo.
- È una ragazza alla quale devi stare molto lontano! -
Feci il giro presentando a Clara i miei amici.
- Allora. Stefano e Tania, Elisa e Leonardo, Valentina e Daniele, lui è Rossano ma si è già fatto conoscere! - Dissi. - Lei è la mia ragazza; Clara -
- Dobbiamo fare un Brindisi allora! - Intervenne Leonardo alzandosi a versare del prosecco nei bicchieri di tutti.
Clara sorrise e afferrò il suo bicchiere pieno.
- A Clara e Andrea! - Urlò Stefano.
Guardai Clara che si voltò verso di me, mi avvicinai.
- Adesso dovresti baciarmi.... - Gli sussurrai.
- Cosa? - Mi disse sgranando gli occhi.
Appoggiai le mie labbra sulle sue, riuscii a fargliele schiudere e danzai con la sua lingua premendo la mano sulla sua nuca.
Quando mi staccai gli sorrisi, era chiaramente imbarazzata e il suo viso era diventato rosso acceso.
- Va tutto bene tesoro? - Chiesi.
- Si amore -
Quelle parole mi fecero sorridere, gli diedi un bacio a stampo e mi misi seduta accanto a lei che bevve il prosecco tutto di un fiato.
- Non esagerare con l'alcool, dopo devo portarti a casa io! -
- Tranquillo, va tutto bene, lo reggo l'alcool -
La serata procedeva bene, Clara aveva fatto amicizia con Elisa ed era da quando eravamo arrivati che parlavano e ridevano. Finito l'antipasto e il primo si alzò dalla sedia.
- Dove vai amore? - Chiesi.
- Vado a fumare una sigaretta. Torno subito -
Annuii.
- Sei fortunato, hai trovato una ragazza in gamba! - Mi disse Elisa.
- E bella! - Aggiunse Rossano.
- Stai lontano da lei Ros! -
Alzò le mani in segno di resa.
- Scusate, vado da Clara -
Uscii dal ristorante e la trovai a fumare in piedi accanto alla porta.
Naturalmente non mi disse una parola, in macchina al ritorno le avrei pagate tutte.
- Stai andando bene! - Gli dissi.
- Non era previsto nessun bacio! - Mi disse acida.
- Due fidanzati si baciano di solito! -
- Lo siamo per finta! -
- Tra poco sarà tutto finito - Gli andai di fronte e la baciai di nuovo, questa volta mi respinse subito.
- Non c'è bisogno che fingi! Non ci sono i tuoi amici! -
- Mi è piaciuto baciarti! -
- A me per niente! -
- Strano, mi era sembrato di sì visto che hai risposto con la stessa enfasi -
- Sei proprio uno stronzo! - Buttò la sigaretta e rientrò dentro, io la seguii sedendomi di nuovo accanto a lei. Aspettando che ci portassero il secondo appoggiai una mano sulla sua spalla accarezzandola di tanto in tanto.
Finimmo di cenare e rimanemmo qualche ora fuori a parlare, poi abbracciai Clara.
- Ragazzi noi andiamo verso casa - Dissi vedendo che erano le due di notte.
Salutammo e la aiutai a montare in macchina visto che dopo il bacio aveva cominciato a bere in maniera spropositata.
- Quanto cazzo hai bevuto! - Gli chiesi irritato.
- Smetti di farmi la paternale! -
- Hai deciso dove dormi? -
- A casa mia! -
- Non ti riporterò a casa tua in queste condizioni, ti reggi a malapena in piedi! Che razza di figura faccio con tua madre? -
- Mia madre non sa che sono uscita con te. E non lo saprà dal momento che è stata la prima e l'ultima volta -
La ascoltai blaterare fino a che non si addormentò sul sedile della mia macchina.
La portai in casa in braccio, era leggera come una piuma, la misi nel mio letto e la spogliai. Riuscii a infilargli una mia maglietta e un paio di boxer miei poi la coprii con il lenzuolo e andai a dormire in salotto sul divano.
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