Capitolo 49
La casa era un disastro completo, mi guardai intorno senza sapere da dove cominciare, iniziai a raccogliere un po' di roba in giro, misi a fare una lavatrice e andai a lavare i piatti rimasti abbandonati nel lavandino. Quando arrivò Oli alle 14:00 la casa aveva già preso un'aspetto migliore.
- Sei rinsavita! - Mi disse sorridendo.
- Credo di sì Oli.... Stamani quando sono entrata non sapevo da dove cominciare -
- Cosa ti è rimasto da fare? -
- Se mi stendi la lavatrice io nel frattempo vado a dare lo straccio nelle camere -
- Ok! Vado! -
Finito di sistemare tutto ci sedemmo esauste sulle poltrone.
- Birretta? - Gli chiesi.
- Ci sto! -
Dopo aver aperto due Ceres il mio cellulare si mise a suonare. Guardai il numero che non conoscevo e risposi.
- Pronto -
- Tesoro. Tutto bene? Dove sei? -
- Andre! Già cambiato numero? Io e Oli abbiamo finito da poco, ci stiamo bevendo una birra -
- Ti avevo promesso che l'avrei cambiato, quello vecchio lo butterai te stasera. Potresti passare da me in ufficio prima di andare a casa? Devo parlarti di una cosa -
- Si, tra mezz'ora penso di esserci -
- Ok, ti aspetto qui. A dopo -
- Ha cambiato numero? - Mi chiese Oli sorpresa.
- Si, gliel'ho chiesto io -
- Non ti fidi vero? -
- Come posso fidarmi Oli? Ci siamo lasciati ed è corso subito dalla sua ex! -
- Oli è stato male, Ros era preoccupato. Perdonalo l'ultima volta! -
- L'ho fatto Oli! L'ho perdonato, ma ancora non ho riacquistato piena fiducia in lui. Se te l'avesse fatto Rossano come avresti reagito? -
Oli scosse la testa. - Non lo so. Ma spero che non lo faccia mai -
- A volte penso che abbia ragione Serena -
- No Clara! Non farti influenzare da quella stronza! Pensa con la tua testa! -
Finimmo le birre, salutai Oli e mi incamminai per andare in ufficio da Andrea.
- Amore! - Mi accolse venendomi a baciare.
- Cosa dovevi dirmi di tanto importante? -
- Sono passato da Marco stamani. Mi ha chiesto se te la senti di tornare a lavorare con lui -
- Te l'ha chiesto davvero? - Chiesi felice.
- Si, mi ha pregato di parlarti. Sarei più tranquillo anche io a saperti occupata, e poi lo conosci, avete un bel rapporto -
- E poi è colpa tua se ho mollato tutto -
Andrea mi prese le mani.
- Non ricordarmelo Clara! Mi sento già abbastanza in colpa -
- E fai bene! - Dissi sistemandogli un ciuffo di capelli. - Mi dai un bacio? - Gli chiesi vedendolo realmente dispiaciuto.
Mi sorrise e avvicinò il suo viso al mio, appoggiai le mie labbra sulle sue chiudendo gli occhi, e il mio cuore iniziò a battere forte, come la prima volta che mi aveva baciata quella sera al ristorante con i suoi amici.
- Andiamo da Marco? - Gli dissi abbracciandolo.
- Prendo le mie cose, così dopo ce ne andiamo a casa -
Annuii e aspettai guardandolo, di tanto in tanto mi sorrideva facendomi sentire le farfalle nello stomaco. Non volevo perderlo.
- Marco! Te l'ho portata come ti avevo promesso! - Disse Andrea entrando nel bar tenendomi per mano.
Marco mi sorrise e uscì da dietro al banco per venire ad abbracciarmi.
- Volete un caffè? - Ci chiese.
Andrea annuì.
- Clara... Te la senti di tornare a lavoro? - Mi chiese Marco porgendoci i caffè. - Sarei felice se decidessi di tornare - Continuò.
Gli sorrisi annuendo. - Ho fatto un colpo di testa per colpa di tuo fratello. Ma stavo male davvero.... -
- Lo so, ti vedevo gli ultimi giorni, e non ho mai avuto il coraggio di chiederti niente -
- Se a te va bene io sono pronta a tornare! -
- Se a me va bene? Me lo domandi? - Mi disse ridendo. - Sto facendo degli orari assurdi! Non sai quanto mi manchi qui a lavoro... E anche ai clienti abituali, tutti mi hanno chiesto di te - Continuò.
- Quando posso riprendere? - Chiesi.
- Ti lascio libera fino a domenica! -
- Bene! Lunedì alle 6:30 sarò qui! -
Aprì il cassetto sotto la cassa.
- Tieni, queste sono le tue chiavi! - Mi disse porgendomele.
Vidi Andrea tirare un sospiro di sollievo, mi prese per mano e andammo verso casa fermandoci strada facendo a fare la spesa.
Una volta a casa sistemammo la spesa e ci mettemmo a preparare una frittata di patate per cena.
- Ho guardato di qualche casa oggi in ufficio - Mi disse durante la cena.
- E? -
- E niente, dovresti guardarle anche tu Clara, prendiamo una casa insieme, non posso decidere da solo -
- Le guarderemo una di queste sere - Dissi seria.
- Cos'hai Clara? -
- Niente. So di chiederti molto -
- Non ci sono problemi, voglio solo che sei felice e che ricominci a fidarti di me -
- Mi fido! È solo che a volte penso a te e a Lorena -
- Non devi pensarci ok? -
- Vorrei tornare indietro nel tempo -
- Lo vorrei anche io credimi! Ma non possiamo. O ricominciamo come si deve o non se ne fa di niente -
- Pensi di avere ragione? -
- No amore! Hai ragione tu! Hai tutte le ragioni del mondo ad essere incazzata, ma non so cos'altro devo fare! -
Mi alzai e andai ad abbracciarlo e lui mi strinse forte a se.
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