Capitolo 42
Io e Oli ci fermammo a bere un tè freddo, più per parlare del viso di Serena che per dissetarci.
- Adesso lo avrà capito.... - Dissi ridendo.
- Penso proprio di sì.... Mi hai fatto morire. Ma la metterai davvero Clara? -
- Certo! -
- Non ti vergogni? Io sarei imbarazzatissima -
- Non mi vergogno più ormai - Dissi tranquilla.
Ci salutammo e tornai a casa di Andrea.
Non c'erano le mandate alla porta, Andrea si alzò dal divano.
- Dove cazzo sei stata? Sono due ore che ti chiamo! -
- Ho il cellulare scarico! Che succede? -
- Dov'eri? -
- Ero con Oli, siamo andate a fare un giro -
Lo vidi rilassarsi e sedersi sul divano. Mi avvicinai sedendomi sulle sue gambe.
- Di cosa hai paura? - Chiesi.
- Quando mi dicesti.... Dovrai aver paura quando sarai a lavorare..... Quelle parole mi rimbombano nella testa.... sono tornato prima e non c'eri.... -
- Vuoi stare tranquillo? Ti fidi di me? -
Accarezzò i miei capelli e annuì.
- Cosa c'è in quella busta? - Domandò.
- Una sorpresa - Risposi appoggiando le mie labbra sulle sue.
- Tu però le mie sorprese non le accetti - Disse mettendo il broncio.
- Mi basti te. Adesso vado a preparare la cena -
Preparai gli involtini e li misi in frigo; erano soltanto da cuocere adesso.
- A che ora vuoi mangiare? - Gli domandai sedendomi a guardarlo mentre giocava alla Playstation, si era tolto la maglietta, e avevo una gran voglia di passare le mani sulla sua schiena.
Mise in pausa e si voltò a guardarmi.
- Ma non avevi una sorpresa per me? -
- Stasera! Dopo cena! -
- Mmhh non si potrebbe saltare la cena? -
- Ho preparato gli involtini! -
Si rimise a giocare e io mi sdraiai accanto a lui appoggiando i piedi sulle sue gambe.
- Tesoro... Andiamo a cuocere gli involtini, altrimenti non ceniamo - Mi disse dopo un po' svegliandomi. Mi stiracchiai e mi aggrappai a lui che mi aiutò ad alzarmi.
- Sono stanchissima. Mi rubi tutte le ore di sonno! -
- Non ti lamentare! E poi ricordati che stasera devi darmi la sorpresa -
- Mi sa che la rimando a domani - Dissi sbadigliando.
Mi afferrò per i fianchi tirandomi e andai a sbattere sul suo petto.
- Te lo puoi scordare signorina! - Disse tirandomi indietro la testa baciandomi.
Finito di cenare misi a posto la cucina mentre Andrea parlava con sua madre al telefono fumando una sigaretta.
Quando entrai sotto la doccia era ancora al telefono; feci con calma e una volta che mi fui asciugata indossai la vestaglia che avevo comprato insieme a dei minuscoli slip dello stesso colore e poco convinta aprii la porta avviandomi in camera.
Mi voltai a guardare Clara, era bellissima; i capelli legati in una treccia, il colorito della sua pelle creava un contrasto fantastico con il bianco della vestaglia.
- Mamma devo lasciarti. Ti chiamo domani - Agganciai e misi il telefono sul comodino senza aspettare risposta. Ingoiai la saliva che mi si era formata in bocca e respirai.
- Cazzo Clara - Riuscii a dire.
Si era fermata sulla porta e mi guardava, sembrava un'angelo. Mi alzai e mi avvicinai.
- È la più bella sorpresa che potessi farmi. Ne è valsa la pena aspettare -
- Mi prendi in giro? -
- Come potrei prenderti in giro? Sei bellissima Clara -
Mi avvicinai e accarezzai il suo collo scendendo sui suoi seni sodi; presi fiato.
- Sei solo mia -
- Sempre -
Appoggiai le mani sui suoi fianchi, accarezzai la sua schiena e scivolai sul suo sedere, sfilai la sua vestaglia desiderando solo di averla nuda, afferrai l'elastico dei suoi slip minuscoli e mi inginocchiai tirandoli giù lentamente baciando ogni centimetro delle sue gambe. Appoggiò la schiena sul muro e accarezzò i miei capelli.
- Ti amo Andrea -
Tolti gli slip risalii lentamente afferrando il suo sedere. Le sue mani tremanti mi tolsero i boxer, mi fece sedere sulla poltrona e si inginocchiò davanti a me. Mise la sua mano alla base del mio sesso e leccò la punta.
Appoggiai la testa che stava diventando pesante allo schienale e misi una mano sulla sua nuca quando la sua bocca si schiuse intorno al mio membro gemendo forte dal piacere.
Venni dopo poco esplodendo nella sua bocca, non resistevo più, si mise in piedi e venne a sedersi sulle mie gambe, era così bagnata che come si appoggiò sopra scivolai dentro di lei.
Baciai le sue labbra gonfie, i miei pollici accarezzavano i suoi capezzoli rosei mentre si alzava e si abbassava provocandomi piacere, stava facendo tutto lei, io ero ancora stordito per quello che aveva appena fatto.
- Voglio venirti dentro Clara - Gli dissi spingendola su di me.
- Non si può - Mi disse ansimando.
- Ti prego - Mugolai.
- Sei completamente pazzo -
- Voglio sposarti Clara - Insistetti.
- Lo faremo. Tra qualche anno -
Afferrai le sue labbra con i denti. - Adesso - Dissi mordendola.
La baciai sul collo, impazziva quando lo facevo, vedevo la sua espressione cambiare ogni volta che la sfioravo li.
- Stai godendo amore mio? - Gli domandai guardandola mentre si mordeva le labbra.
- Si..... - Ansimò.
Mi tirai su e la appoggiai allo stipite della porta spingendomi dentro di lei aumentando le spinte.
- Vengo dentro amore. -
- No.... No Andrea -
- Si, non chiedermi di uscire. Non lo farò mai più! -
- No Andrea! - Urlò spalancando i suoi occhi.
Uscii appena in tempo dal suo corpo e venni sulle sue cosce mentre lei si sorreggeva alle mie spalle.
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