Capitolo 36
- Buongiorno! - Dissi ad Andrea quando si avvicinò al bancone del bar.
- Ciao tesoro. Dove sei finita stanotte? -
- A 00:30 sono tornata a casa -
- Clara lo sai che non voglio che giri da sola di notte! Come devo fare con te? -
- Non arrabbiarti! Non avevo detto niente a mia madre! Cosa dovrebbe succedermi? E poi sono in motorino! -
- Potevi svegliarmi, ti avrei riportata io -
- Già a litigare di prima mattina? - disse Serena avvicinandosi un po' troppo ad Andrea.
- Non stavamo litigando - Gli rispose Andrea spostandosi di qualche passo.
- Sembrava proprio di sì. Se stessi con un ragazzo come te non perderei certo tempo a discutere, avrei altre cose per la testa -
- Quando due persone stanno insieme a volte discutono. Ma te che vuoi saperne? - Dissi guardandola male.
- Clara vado a lavoro, ne parliamo più tardi da soli -
Mi disse Andrea dopo avermi sorriso per aver preso le sue difese.
- Ci sei già andata a letto? Sai uno come lui non credo stia ad aspettarti per molto -
- Serena basta! Sappiamo noi come gestire il nostro rapporto! -
- Auguri allora - Disse andandosene con un sorriso maligno.
Sospirai e approfittai del fatto che non ci fosse tanta gente per farmi un caffè. Avevo un bisogno disperato di fumare, non vedevo l'ora di vedere entrare Marco che mi desse il cambio cinque minuti.
Passai da mia madre uscita da lavoro, se ne stava seduta sul divano guardando la televisione.
- Ciao mamma! - Dissi sedendomi vicino a lei.
- Ciao, sei tornata tardi stanotte -
- Ero da Andrea, ci siamo addormentati sul divano, quando mi sono svegliata sono venuta via subito -
- Mi sento tranquilla da quando frequenti quel ragazzo -
- Beh, ha dieci anni più di me. Perché non dovresti farlo? -
Mi alzai e presi un coca cola in frigo.
- Tu che hai fatto? -
- Le solite cose, sono stata a lavoro - Sospirò.
- Che c'è mamma? -
- Sei diventata una donna Clara, sono orgogliosa di te -
- Mamma! Così mi fai piangere! Vado a riposarmi un po', dovresti farlo anche tu -
Vedevo mia madre preoccupata ma non riuscivo a capire per cosa, e lei non aveva intenzione di dirmelo.
Quando mi alzai era al telefono con sua sorella; capii subito dal tono della sua voce che qualcosa non andava.
Quando riagganciò mi avvicinai.
- Che succede mamma? -
- Tua zia non sta bene, mi sa che dovrò tornare da lei qualche giorno -
- Vuoi che ti accompagno io? -
- Come farai con il lavoro? -
- Prenderò due giorni liberi, resterò una notte a dormire da zia e la mattina dopo torno a casa -
- Come vuoi Clara - Disse facendomi una carezza.
Chiamai Marco chiedendogli se potevo prendere due giorni, e lui mi disse che non c'erano problemi, poi telefonai ad Andrea.
- Tesoro. Sei a casa nostra? - Mi disse rispondendo.
- No, sono a casa mia. Ho bisogno di vederti, devo dirti una cosa -
- È successo qualcosa Clara? -
- Non devi preoccuparti, ma ho bisogno di vederti -
- Vieni in ufficio da me, ti aspetto -
Mi cambiai e andai all'ufficio.
- Ciao! - Dissi entrando.
- Ciao tesoro, vieni! - Si alzò dalla poltrona e si avvicinò salutandomi con un bacio. - Allora? Cosa devi dirmi? - Continuò.
- Domani mattina accompagno mia madre a Verona da mia zia -
- A Verona? -
- Si, non sta bene. Resterò a dormire lì e la mattina riprenderò il treno -
- Se vi accompagno io? -
- No Andrea, non preoccuparti, devi lavorare, hai perso un sacco di giornate -
- Allora prendi la macchina Clara! Quella che ti avevo regalato -
Lo guardai male.
- Allora verrò a riprenderti io il giorno dopo, non voglio che torni da sola -
- Ma torno di mattina Andrea! -
- Niente storie, domani l'altro alle 9:00 sarò a Verona, e torneremo insieme -
- Va bene! Tanto hai la testa dura! Lo faresti comunque! -
- Esatto! Quindi stasera non ci vediamo? - Disse dispiaciuto.
- Andrò a letto presto, ultimamente abbiamo dormito pochissimo -
- Ok, ok, come vuoi. Ti chiamo stasera -
- Ok! -
Quando lo salutai mi venne quasi da piangere, mi ero abituata a vederlo ogni giorno e il pensiero di stargli lontana mi faceva stare male.
La mattina dopo mi alzai, passai dal bar a salutare mio fratello.
- Andrea! Che ci fai qui? -
- Sto andando a lavoro - Dissi stranito dalla sua domanda.
- Pensavo che Clara fosse con te da qualche parte -
- No, ha accompagnato sua madre da sua zia, andrò a riprenderla io domani mattina -
- Ah ok.... -
Feci colazione e andai in ufficio, dopo qualche ora mi chiamò Clara.
- Amore - Dissi.
- Ciao! Sono arrivata! -
- Ok, tutto a posto? Sicura che non vuoi che venga a prenderti adesso? -
La sentii ridere. - No, davvero, non importa, stai tranquillo! -
- Ok -
- Ci sentiamo stasera. Buon lavoro! -
- Grazie tesoro -
Mi misi a lavorare, saltai anche il pranzo, quando uscii in tarda serata mi fermai a fare la spesa prima di rincasare; comprai carne, pasta, verdura, Clara sarebbe venuta a stare da me nel periodo che sua madre non c'era e non volevo che dopo il lavoro andasse anche a fare la spesa.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top