Capitolo 34
Uscita di casa chiamai Oli e la raggiunsi a casa di Rossano.
- Ciao, vieni dentro Clara - Disse aprendomi la porta.
Andai in cucina, Ros era seduto intorno al tavolo e stava bevendo una birra.
- Clara, vuoi una birra? -
Annuii in silenzio.
- Senti Clara, mi ha chiamata tua madre, mi ha detto che sono giorni che mangi poco e niente, ordiniamo una pizza... Cena con noi -Mi disse Oli.
- Non ho molta fame -
- Sforzati un po'! -
Oli andò a telefonare per ordinare le pizze, Ros mi passò una birra e si rimise seduto; aveva qualcosa da dirmi, lo vedevo.
- Clara.... Hai parlato con Andrea? - Mi disse.
- Si, prima di fermarmi qui -
- Avete chiarito? -
- No. Cioè si, non intendo stare con lui, non mi fido -
- Non ci ha fatto niente! Ci ho parlato ieri mattina, non gli importa più niente di Lorena.
Senti, da quando sta con te è un'altra persona, passa del tempo con gli amici, si diverte, era dai tempi della scuola che non lo rivedevo così felice, dagli un'altra possibilità -
Oli riapparve in cucina.
- Hai parlato con Andrea? Ho sentito male? -
- Ha detto che è innamorato di me - Dissi asciugando una lacrima. - Mi manca -
- Ok, adesso mangiamo qualcosa, poi Ti accompagno da lui - Mi disse Oli - Avete bisogno di stare insieme e parlare -
Annuii e mi tornò un debole sorriso, non vedevo l'ora di andare da lui.
Stavamo per finire di mangiare quando il telefono di Ros iniziò a squillare.
- Scusate - Disse alzandosi.
Tornò qualche minuto dopo, si era vestito.
- Che succede Ros? - Chiese Oli.
- Andrea, è ubriaco perso al pub di Filippo,devo andare a riprenderlo -
- Al pub di Filippo? - Dissi io.
- Si, mi ha chiamato adesso. Sta sragionando -
- Ros, vado io - Dissi afferrando la borsa.
- Accompagnala Ros! -
- Si -
Avevo detto a Ros che avrei pensato io a riportarlo a casa, entrai nel pub e mi guardai intorno, Andrea era seduto su uno sgabello al bancone e si teneva a malapena in equilibrio.
Mi avvicinai appoggiando una mano sulla sua spalla.
- Andre - Dissi.
Si voltò a guardarmi, rimase in silenzio per un attimo.
- Eccola qui Filippo! È lei la ragazza per cui io sono ridotto così! Ma è colpa mia, avrei dovuto dirglielo che era passata a riprendere le sue cose. -
Filippo mi sorrise. - Ti aiuto a portarlo in macchina? - Mi chiese.
- Penso... Che.... Sarebbe meglio - Gli dissi.
- Andrea dove sono le chiavi della macchina? -
Si alzò in piedi barcollando, mise una mano in tasca e tirò fuori la chiave.
- Sei venuta sola? Dov'è Rossano? Ti hanno fatta venire con qui da sola? -
- Mi ha portata Rossano e se ne è andato! Andiamo? -
- Mi porti a casa mia? -
Annuii.
- E resti con me? -
- Intanto andiamo! -
- Prima rispondimi! - Disse gesticolando.
- Ok, aspetta qui, chiamo mia madre -
Avvisai mia madre che avrei dormito da Andrea e tornai dentro a recuperarlo.
Filippo mi aiutò a metterlo nella sua macchina, dopo averlo ringraziato montai nel posto del guidatore.
Cercai di aiutarlo come potevo a salire le scale, una volta in casa lo aiutai a sedersi sul divano e mi misi sulla poltrona di fronte a lui a riprendere fiato.
- Un giorno o l'altro mi farai morire - Gli dissi seria togliendomi le scarpe.
- Perché non vieni accanto a me? -
- Sono ancora incazzata con te! -
- Allora perché sei venuta a casa mia con me -
- Perché ti amo Andrea! Non riesco a stare lontano da te - Dissi alzandomi. Andai in camera e mi misi addosso una sua maglietta.
- Vieni qui Clara, ti prego -
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui che si sdraiò appoggiando la testa sulle mie gambe.
- Non avrei mai voluto che mi vedessi in queste condizioni - Mi disse alzando un braccio per accarezzarmi.
- Spero di non rivederti così! -
- Se mi lascerai di nuovo mi vedrai ancora così. Dammi un bacio -
Mi chinai e mi afferrò dietro la testa, sapeva di alcool gli era ricresciuta un po' di barba che tutto sommato gli donava, accarezzai la sua lingua con la mia.
- Credi a quello che ti ho detto? - Mi disse.
- Posso fare diversamente? -
- Voglio che mi credi Clara! È la verità! -
- Andiamo a dormire, alle 5:00 ho la sveglia - Dissi aiutandolo a tirarsi su.
Lo spogliai lasciandolo con i boxer, sistemai i suoi vestiti sulla sedia e andai a letto dandogli le spalle; in un attimo mi abbracciò, il mio corpo aderiva perfettamente al suo come se fossimo una cosa sola.
- Buonanotte tesoro - Mi disse.
Durante la notte mi svegliai diverse volte perché lo sentivo lamentare, provavo a svegliarlo senza riuscirci, quando suonò la sveglia ero più stanca di quando ero andata a letto. Mi alzai, mi feci una doccia, mi vestii e mi truccai, prima di uscire andai in camera e diedi un bacio sulla guancia ad Andrea che stava dormendo stringendo il mio cuscino.
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