Capitolo 21
- Sei così bella - Gli dissi una volta a letto accarezzando il suo profilo fino alla sua coscia nuda. Mi sorrise, la afferrai per la vita e la portai vicino a me, intrecciai le mie gambe tra le sue e appoggiò la testa sul mio petto dandomi qualche bacio leggero mentre la sua mano andava su e giù lungo la mia schiena.
- Posso vedere il tatuaggio? - Gli domandai.
- Ogni volta non sono mai riuscito a leggere cosa c'era scritto - Continuai.
Si mise in ginocchio sul letto e alzò la maglietta mostrandomi il tatuaggio sul suo fianco.
" Cosa faresti al posto mio... Se ogni pensiero fossi io "
- È un pezzo di una canzone di Vasco - Gli sorrisi e accarezzai il suo fianco con la punta di un dito.
Ritornò nella sua posizione e riprese ad accarezzarmi.
Quando si fermò dopo qualche minuto capii che si era addormentata, mentre io non riuscivo a prendere sonno, continuavo a guardarla mentre dormiva, era impossibile resistergli, sospirai e lei si mosse stringendosi ancora di più a me, cullato dal rumore del suo respiro mi addormentai.
Come mi aveva detto il giorno prima alle 14:00 Oli era già davanti al bar, gli corsi incontro abbracciandola.
- Hey! Che succede? -
- Niente, sono felice. Devo raccontarti un sacco di cose Oli! -
- Immagino proprio di sì! -
Il mio cellulare iniziò a squillare, lo presi sorridendo a Oli leggendo il nome di Andrea e risposi.
- Ciao! -
- Ciao piccoletta, ascolta sto scendendo, vienimi incontro un'attimo -
- Ok! -
Afferrai Oli per un braccio e feci qualche passo per raggiungere il portone dell'ufficio di Andrea.
Mi baciò sollevandomi da terra, poi mi lasciò e infilò la mano nella tasca dei jeans.
- Tieni, aspettami a casa, io faccio tardi stasera, in questi giorni ho trascurato un po' il lavoro e devo mettermi in pari - Disse passandomi un mazzo di chiavi con un'orsacchiotto.
- Sono mie? - Dissi spalancando gli occhi stupita.
- Certo che sono tue! E fai la brava! -
- Ok! - Lo baciai e andai via con la mia amica.
- Allora fate sul serio! - Mi disse dopo aver attraversato la strada.
- Penso di sì, non lo so, ma io sono persa -
- Ci credo! Dico ma l'hai visto? -
- Devo essere gelosa di te? - Dissi ridendo.
- No, non mi si fila neanche.... -
Svoltammo in Borgo la Croce e fatto qualche metro trovammo Serena.
- Ciao ragazze! Dove andate? -
- A fare un giro in centro - Dissi.
- E lasci il tuo ragazzo solo tutto il pomeriggio? Io non lo farei, non ha una bella reputazione - Mi rispose.
- La mia amica è tranquilla, sono innamorati, Andrea non la farebbe mai soffrire - Rispose acida Oli.
- Mai dire mai quando si tratta di uomini, specie se si parla di Andrea -
- Vai a farti un giro è! - Disse Oli trascinandomi via. - La odio! - Continuò.
Mi misi a ridere della sua espressione dimenticandomi subito delle parole che mi aveva detto Serena.
Oli mi fece comprare un sacco di completi intimi che sicuramente non avrei mai indossato, qualche vestito e poi comprai dei trucchi nuovi. Sulla strada del ritorno mi arrivò un messaggio di Serena.
" Te l'avevo detto " Seguito da una foto che ritraeva Andrea con una donna seduti al tavolino del bar che ridevano.
- È così che lavori? - Dissi ad alta voce facendo voltare Oli.
- Che succede? -
- Guarda -
- La conosci? -
- Era in ufficio con lui l'altra mattina quando gli portai il caffè - Dissi sconsolata.
- Ma suo fratello è il tuo principale! Secondo te si farebbe vedere da lui con un'altra? -
- Non lo so, ma tra loro deve esserci stato qualcosa -
- Tu ti fai influenzare da quella stupida di Serena! È gelosa di te! Non è tua amica! Perché ancora non lo capisci? Andrea non vede altro che te! -
- Non voglio vederlo stasera - Dissi sicura.
- No Clara! Tu stasera lo aspetti a casa e gli chiedi spiegazioni! -
Feci come mi aveva detto, andai a casa sua e mi misi ad aspettarlo seduta sul divano guardando la televisione. Finalmente alle 19:00 sentii aprire la porta.
- Ciao tesoro! - Gli dissi sorridendogli.Appoggiai le chiavi sul mobile e mi misi vicino a lei. - Non mi saluti? - Continuai. Non mi rispose. Sospirai e la guardai.
- Che è successo? - Domandai.
- Me lo domando anche? Hai detto che dovevi lavorare! -
Non capivo cosa stava dicendo.
- È quello che ho fatto! Ho fatto prima che potevo! -
- Già, e magari hai lavorato tutto il giorno con quella che c'era in ufficio da te l'altra mattina, vero? -
- O mio Dio Clara! Ci risiamo? -
Afferrò il suo cellulare e me lo mise davanti.
- Ero a prendere un caffè! Cosa ho fatto di male? -
- Certo, domani lo prenderò io con qualcuno, poi vediamo se rimani tranquillo -
Le afferrai i polsi e la buttai giù sul divano bloccando il resto del suo corpo con il peso del mio.
- Devi soltanto provarci! Quella è una mia cliente alla quale tengo la contabilità, era un caffè di cortesia -
Mise il broncio, era ancora più bella.
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