Capitolo 19

Il mio cellulare iniziò a squillare dentro la borsa, lo presi e risposi a mia madre.
- Mamma -
- Ciao tesoro, tutto bene? -
- Si certo, e tu? -
- Tutto a posto, dove sei? -
- Sono al bar con Andrea a prendere un caffè - Dissi guardandolo.
- Ah... Ma allora è una cosa seria! -
Appoggiai la testa sulla spalla di Andrea.
- Sembrerebbe di sì -
- Sono contenta, te lo meriti, anche se dovrei conoscerlo.... -
- Quando torni provvederemo.... -
- Va bene, ti saluto, mi raccomando Clara -
- Si mamma stai tranquilla! Un bacio -
- Provvederemo a fare cosa? - Mi disse Andrea accigliato appena rimisi il cellulare in borsa.
- Niente, sono sempre con te ultimamente, ma non si fida al 100%, non ti conosce -
- Qual'è il problema? Appena torna  verrò a conoscerla, almeno sarà più tranquilla -
- Lo farai davvero? -
- Perché non dovrei? -
- Non lo so... È che.... -
- Ti vuoi fidare di me? -
Guardai i suoi occhi marroni scuri e mi persi per un'attimo.
- Non guardarmi così Clara, non so cosa potrei fare -
Mi alzai e riportai le tazze a Marco, quando mi voltai per tornare a sedermi Luca era in piedi davanti a Clara; lo sentii dire " Possiamo parlare " e mi avvicinai al tavolo.
- Non vuole parlarti, lei è andata avanti, dovresti farlo anche tu! -
- No, Andrea non ti arrabbiare! - Mi disse Clara.
- Vuoi parlarci? - Chiesi stupito.
- So cavarmela da sola -
- Fai cosa vuoi! - Risposi tornando da mio fratello.
Li guardai uscire dal bar, Clara gesticolò vistosamente mentre lui continuava a parlare, il solo pensiero che potesse portarmela via mi stava facendo impazzire.
- Stai tranquillo! Sa quello che fa! Tu piuttosto, hai quasi 30 anni, sei sicuro di quello che fai? -Mi disse mio fratello.
- Non sono mai stato così sicuro di qualcosa in vita mia Marco, solo lei è riuscita a farmi provare delle sensazioni che non avevo mai provato - Dissi senza togliere gli occhi da Clara.
- Lasciala parlare con lui, non lo avevano ancora fatto, dovrà chiudere definitivamente -
- L'altra sera ho picchiato un ragazzo - Dissi senza guardarlo.
- Cosa? Ma sei diventato scemo? -
- Ha messo le mani addosso a Clara, non ci ho visto più! -
- Tu hai perso completamente la ragione Andrea, ti ha denunciato? -
- No, ho parlato con i poliziotti che sono venuti, mi hanno mandato via -
Marco scosse la testa in segno di disapprovazione, vidi rientrare Clara che mi sorrise venendomi incontro e mi rilassai, la strinsi a me e la baciai.
- Tutto sistemato, non mi darà più noia -
- Come fai ad esserne sicura? -
- Gli ho detto che sto uscendo con te -
Salutammo mio fratello e uscimmo dal bar, Clara voleva passare da casa a prendere qualcosa per venire da me.
- Che hai Andrea? - Mi chiese appena montati in macchina vedendomi serio.
- Gli hai detto che usciamo insieme? -
- Si, ho sbagliato? -
- Hai sbagliato Clara, stiamo insieme. Tu sei soltanto mia, mettitelo in testa -
Appoggiò la mano sulla mia coscia e una scarica di brividi percorse il mio corpo.
- Non ne faccio una giusta con te - Disse dispiaciuta.
Mi voltai a guardarla un secondo e accostai sotto casa sua.
- Imparerai, non ti preoccupare - La baciai afferrando il suo viso tra le mani.
- Ti aspetto giù, devo fare una telefonata - Continuai.
Mi guardò inarcando un sopracciglio.
- Chi devi chiamare? - Mi chiese.
- Non hai motivo di essere gelosa! Ho occhi solo per te - Gli risposi facendogli segno di andare a prendere i suoi vestiti.
Come scese dalla macchina chiamai mia madre.
- Tesoro, come stai? -
- Tutto bene mamma, volevo sapere se questo fine settimana hai intenzione di andare alla casa al mare -
- No Andrea, è libera, puoi andare, vai con Clara? -
- L'idea era quella -
- Passa a prendere le chiavi, magari giovedì, venite a cena tu e Clara -
- Si, ma non dirgli niente del mare, voglio fargli una sorpresa -
- Sei proprio cotto Andrea. Va bene, non preoccuparti. -
Chiusi la chiamata nello stesso momento che Clara montò in macchina.
- Con chi parlavi? -
- Con mia madre, giovedì siamo a cena li -
Per una volta quando gli dissi di una cena mi sorrise.
- Adesso non devi più fingere, sarà tutto più semplice - Continuai partendo. Non vedevo l'ora di arrivare a casa e tenerla stretta tra le mie braccia per tutto il giorno, il solo pensiero mi fece sorridere, mio fratello non aveva torto, stavo perdendo la ragione.

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