#8 - Declinazioni Familiari
DESIDERARE
Quella speciale forza che due perfetti sconosciuti, un uomo ed una donna, sentono una come forte attrazione sentimentale e fisica, di ideali da condividere, e desiderano costruire e coltivare il loro desiderio per come si presenterà loro. Saranno capaci di essere forti o di farsi forza a vicenda, aiutandosi o chiedendo aiuto. Il seme.
(Ciò che muove l'essere umano è sempre un desiderio, la ricerca di un qualcosa che lo faccia sentire meglio. Se lo scopo è invece un proprio tornaconto, senza rispetto dell'altro, allora è una aberrazione e non produrrà nulla di buono ma sfruttamento)
<<L'ho vista e da allora il mio cuore, animo e corpo hanno iniziato a vibrare! Chissà se sarà mai possibile mettere su famiglia e dare spazio e corpo al mio desiderio che mi batte in corpo ...>>
<<Ecco l'ho rivisto ed ancora mi fa uno strano effetto, mi gira la testa, perdo il controllo di me stessa. Ho paura ma lo vorrei incontrare. Ma chissà se mi vorrà, non sono bella come le altre ragazze ...>>
AMARE
Declinazione del sentimento reciproco che si vive in tutto, pensieri, parole, gesti. Concretizzazione del desiderio, ma che, anche se sembra essere senza sostanza, ha un peso ed incide fortemente nelle forme concrete del viversi e percepirsi, mentre si sta da soli o con altri. Energia vitale in continuo scambio. Il fiore.
<< Mia cara amata esprimo i miei sentimenti più profondi che animano il mio cuore perchè ho visto nel tuo viso non solo un sorriso ma un raggio di luce che mi porta direttamente in Paradiso! Ecco perchè con te voglio sempre restare e coltivare il desiderio che ora provo per te. >>
<< Oh mio dolce signore, che mai vedeste nel volto non so' ma giungono al mio cuore le vostre parole ed i vostri intenti vorrei far miei per riempire insieme i giorni a venire. >>
RICEVERE
La vita è stata data, donata da altre persone che sono i genitori naturali/biologici e nessun altro può fare questo, ne tanto meno toglierlo, cambiarlo, negarlo. La realtà fisica non si cambia. Il frutto.
(Se non è un frutto dell'amore originale genererà dei mostri dal volto umano)
<< Dopo alcuni anni venne alla luce il primo figlio, e poi ci fu una seconda figlia e poi ancora una nuova esperienza di affido prima e di adozione poi. >>
<< Ricchezza è donare quello che si è ricevuto, così gratuitamente, esattamente così come lo abbiamo ricevuto noi il dono della vita. >>
ANNUSARE
Prima conoscenza del mondo esterno, l'aria necessaria per vivere ed i suoi profumi. Il primo profumo è quello che ti lega alla mamma naturale/biologica, quello che ti fa fare esperienza della dipendenza, la persona fisica a cui la natura ha chiesto la collaborazione attiva, la mamma. L'aroma.
(se non è quello naturale il primo profumo ... chissà a chi oppure a cosa potrà essere legato, dipendere)
<< E' la prima sensazione che ho quando mi accostano il primo nato al petto, ... sono troppo agitata, dolente ma felice, inconsapevole o incosciente che quello lì è frutto nato dall'amore nostro, da cui mai me ne vorrò staccare finchè avrà vita. >>
<< Piccolo fragile essere poco più di un palmo di mano, ti tengo vicino e annuso il tuo profumo di nuovo, di novità benefica. Saprò mai essere un buon padre, sarò capace di educarti e farti crescere sano e senza paure o pregiudizi? Saprai scoprire le meraviglie dell'amore umano? >>
TOCCARE
Sensazione della corporeità e della consistenza ed esistenza della persona. Anche espressione, nei modi, dei sentimenti interni che trovano via di uscita in varie forme, dalle più dolci e carezzevoli, alle più cattive e rimarchevoli.
<< A te, piccolo essere, è affidato questo immane compito: di perpetrare il genere umano, ma non puoi da solo mai. Avrai bisogno veramente solo di un altro cuore che si stringa a te e ti faccia sentire il suo calore. >>
<< Stringimi forte come solo un uomo sa fare, riempi tutta la mia debolezza, donami la tua forza che insieme alla mia saremo forti ed invincibili, un corpo a corpo che crea vita, che espande i confini del nostro vivere. Ora tocca a te caro piccolo figlio nostro. >>
UDIRE
Dono che permette di metterci in contatto senza un contatto fisico, altra via di comunicazione per ricevere i messaggi che altrimenti non si potrebbero ricevere.
<< Ti parlo da gran tempo, da quando eri in arrivo e venivi formato nel segreto dalla mia pancia, non come io volevo ma come saresti stato tu, unico tra infinite unicità, irripetibile. Mi ascoltavi e capivi che erano per te i miei canti e le mie dolci parole d'amore. >>
<< Ora sei un piccolo ometto, di strilli ne hai fatti, anche un po' di capricci ma è infinitamente bello ascoltare la tua voce formarsi, incapace poi stridula, poi assordante e chiassosa, sempre briosa, arriva alle orecchie come una melodia gioiosa. >>
VEDERE
Dono che apre alla realtà concreta senza filtri e senza censure. Tutto quello che si vede può avere pure due lati come una medaglia, positivo e negativo, ma è la realtà che aiuta la conoscenza, educa alla presa di coscienza ed a pensare.
<< Mamma ho visto un bellissimo cielo stasera, sembra proprio come un quadro dipinto, ma cambia sempre ed è sempre più bello, i colori da intensi a sfumati li starei per ore a guardare cambiare. >>
<< Ora però papà mi devi spiegare quello che ho visto: perché un uomo ha tirato la borsetta a quella vecchietta e l’ha fatta pure cadere, senza neanche fermarsi ad aiutarla ad alzarsi? Non capisce che poteva fare molto male? >>
GUSTARE
Dono che fa sentire il contatto con elementi esterni per stimolare sensazioni di piacere oppure di disgusto cui reagire apprezzando oppure rifiutando.
<< Evviva finalmente si mangia la lasagna al ragù fatta da mamma, ma la ricetta è della nonna vero? Se non ci fosse la nonna non potremo assaporare questa delizia che piace a me come a Garfield! >>
<< Caro nipote la storia di questa ricetta si perde nella notte dei tempi, passata da generazioni. Ma anche la medicina che senti amara è invece una cosa buona per te, ti farà bene, non devi rifiutarla solo per il sapore! >>
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PERCEPIRE
Avvertire a livello cosciente quello che una certa cosa ha trasmesso, ci salta in mente una sensazione chiara ed evidente, ma a volte possiamo essere o non essere perfettamente sicuri o consapevoli .
<< Mamma quando abbiamo rivisto le foto di quando ero piccolino e che mi stringevate e sorridevate sempre tanto, ho sentito come un brivido venirmi fuori da dentro, per un attimo ho avuto paura, … però poi ho capito che era come un’onda di piacere e di calore, come sentire il bene che mi avete voluto da sempre. >>
ASCOLTARE
Capacità di recepire il pensiero altrui senza essere filtrato da altri elementi, cercando di immedesimarsi in chi ci parla.
<< Vedi caro figliolo riguardo al fatto di come comportarsi a scuola, che non è bello che alla maestra fate venire i capelli dritti prima che riesca ad ottenete silenzio, oltre a perdere tempo non è quella la sua funzione primaria. Voi tutti dovete, ognuno per suo conto iniziare ad essere responsabili delle vostre azioni. Se fossi tu al suo posto saresti contento oppure no? >>
CONOSCERE
Processo continuo che permette, attraverso le esperienze personali, di aver un rapporto più profondo o approfondito con le persone o le cose.
<< Dal regalo per mia sorella al suo compleanno, ho capito che una persona bisogna conoscerla più profondamente e non superficialmente, cioè i suoi gusti, le preferenze, quelle cose che non ci fai mai troppo caso se non hai un interesse specifico. >>
RECEPIRE
Quando alcune volte si è stati in grado di ascoltare ed assimilare ciò che abbiamo ascoltato come utile per me.
<< Quando ti dico che bisogna studiare lo dico per il tuo bene, io ti dimostro che ho tanto studiato e ora ho un buon lavoro. Ma ci vuole metodo, dedizione che poi ti fa risparmiare tempo pur aumentando la qualità. Lo dico per te non per me vero?>>
RISPETTARE
Delimitazione di luoghi materiali o immateriali oltre cui non è possibile spingersi senza interferire negativamente sull'altra persona.
<< Volete capire che se non fate attenzione allo spazio che avete sulla scrivania non riuscirete a studiare? Ed anche il silenzio è importante. >>
CONFRONTARE
Posizione da prendere quando si conoscono alcune cose ma non si è sicuri di aver compreso bene tutto ciò che si è appreso, e si fa ricorso anche ad altri riferimenti.
<< Non riesco a capire bene il funzionamento del motore allora ho pensato di chiederlo a nonno che è sempre disponibile. >>
TOLLERARE
Posizione dell'animo che è in grado di sopportare anche qualcosa oltre il proprio limite senza lasciare segni evidenti di negatività.
<< Ti prego di non eccedere troppo con l’occupare l’armadio, io dove le metto le mie cose secondo te? Un po’ va bene ma non tutto capito? >>
LITIGARE
Esito di molteplici incomprensioni che non trovano ricomposizione in tempi brevi e ci dispongono su posizioni distanti.
<< Ti avevo detto e ridetto di non toccare le mie cose dalla mensola ma non ci riesci mai! >>
<< Non è vero, non sono stato io, allora non ti parlo più ecco! >>
PERDONARE
Capacità di comprendere e ricomporre degli atteggiamenti fisici o verbali che ci hanno ferito precedentemente, dando priorità alle cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci disuniscono.
<< Si va bene ho capito cosa mi volevi dire veramente, non l’hai fatto apposta. Lo sai che ci tengo alla nostra relazione, dai ti perdono. >>
AIUTARE
Avere le capacità di capire e conoscere quando un'altra persona è in difficoltà in qualcosa e non è in grado di chiedere aiuto direttamente, per vari motivi, ma è automatico o normale rivolgersi ad essa per offrire la nostra disponibilità in concreto in qualunque campo ce ne sia bisogno.
<< Si mamma ho visto che sei occupata in cucina, vengo a preparare la tavola. >>
SOFFRIRE
Lasciarsi penetrare da un sentimento di dolore fisico o morale per qualcuno o qualcosa a cui si tiene personalmente molto.
<< Sono molto triste da quando nonno è in ospedale e non posso andare a trovarlo, e piango tutte le sere. >>
CONDIVIDERE
Intenzione volontaria di dare qualcosa di proprio per venire incontro alle necessità di un'altra persona.
<< Lo sapevo come al solito hai scordato la merenda! Va bene, allora posso offrirti metà del mio panino. >>
GIOIRE
Sentimento che otteniamo quando abbiamo ricevuto o raggiunto un obbiettivo oppure quando ci capita di ricevere qualcosa di inaspettato.
<< Sono contento che sei stato promosso, non ci speravo ma ora dobbiamo festeggiare. >>
ACCOGLIERE
Da una sovrabbondanza vissuta si possono mettere a disposizione gratuitamente e liberamente i propri spazi vitali per accompagnare un’altra persona nel suo tempo.
<< Non siamo i tuoi genitori ma i tuoi riferimenti nei ruoli di “padre e madre”, e questi ce li puoi riconoscere solo tu se dimostri che avrai fiducia. >>
VIVERE
La somma di tutte le declinazioni non è mai grande abbastanza come “vivere in famiglia”, in libertà, spontaneità, contentezza, gratuità, felicità, dentro tutte le difficoltà che fanno parte della vita della famiglia, caratteriali, comportamentali, educative, sanitarie ecc.
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EXTRA FUORI CONCORSO
DUE PARTI 1) e 2)
PARTE 1) Pubblico la lettera scritta da Sangeetha Bonaiti, nata in India 31 anni fa e adottata da una famiglia italiana.
Sangeetha è una figlia adottiva il suo paese di nascita è l’India ma Bergamasca per adozione. Una donna, una figlia e, da tempo, una meravigliosa mamma e lascio a lei il compito di farvi vedere il suo punto di vista.
C’era una volta, 31 anni fa circa, una donna curva sul suo dolore. Quel dolore inspiegabile che prova solo chi sente che il momento che il figlio che porta in grembo sta per nascere. Quella donna era mia madre mi fece nascere in ospedale e poi morì. In India in quegli anni si moriva ancora per il parto.
C’era una volta, circa un anno e mezzo dopo, una donna, italiana alla quale una telefonata dall’India scombussolò la vita. Quella era mia mamma, la mia meravigliosa e unica mamma.
C’era una volta, dopo circa trent’anni, una donna, una madre di tre bambini meravigliosi.
Tutti avevano soggiornato per nove mesi ciascuno nel suo grembo. E là dentro era avvenuto il miracolo. E poi anche lei aveva provato quel dolore di chi sa che quei figli custoditi e curati dentro di lei sarebbero nati di lì a poco.
C’è ora una donna, moglie e madre che pensa ancora a come sarebbe stato incontrare e conoscere la sua madre indiana. Quella donna che l’ha portata in grembo a l’ha data alla luce! A lei sarà grata per sempre.
E poi c’è sua mamma adottiva. La vita a quella grande donna ha chiesto pazienza e fede. Si sposa. Desiderano dei figli e dopo 6 anni i figli ancora non arrivano. Niente! Nisba! Nada! Dolore, frustrazione, solitudine. Ma una luce, un amico comune che li sostiene e propone loro un cammino. “Non si adotta un figlio per una mancanza che vivete, ma per una sovrabbondanza”. “Non è il momento giusto per voi. Aprite la porta di casa e imparate ad accogliere chi ha bisogno.” .
I due, tristi, ma fiduciosi nell’amico, si coinvolgono nella vita che c’è intorno a loro, aiutano ragazzi a studiare, ospitano persone che hanno parenti ripiegati sul loro dolore, ma vivono e sperimentano che esiste un modo di essere madre e padre di tutti quelli che incontrano! Finchè tornano dal loro amico, raccontano quel che hanno vissuto e lui dice loro che sono pronti per adottare un bimbo!
E ora la donna che sta scrivendo e quella bimba che è in lei, pensa a quante volte (da quando ne ha coscienza) ha chiesto al Cielo perchè mai sia stata lasciata sola, in quell’ospedale quando è nata? e chissà che bella che era sua madre e chissà cosa le piaceva fare. E chissà cosa ha provato quando quella bimba scalciava nella sua pancia!
Perchè quella sensazione che quando sei nata, per sfortunate circostanze, non sei potuta stare tra le braccia di tua madre e tuo padre ha scelto di lasciarti nelle mani delle ostetriche (forse per salvarti la vita!) nessuno e dico nessuno può toglierla di dosso. Rimane, anche se sembra che è superata lei torna, quando meno te lo aspetti, torna a farti compagnia.
E neanche l’amore di una mamma ed un papà adottivi meravigliosi possono colmare quel piccolo, fragile senso di abbandono che hai dentro. L’adozione non è un gioco a chi salva un bimbo povero! E’ roba seria.
La figlia adottiva che è in me si chiede: ma se per me è una ferita la mia storia così com’è andata, per quei bimbi che vengono da madri che hanno prestato il loro grembo per crescerli e poi li hanno dovuti lasciare nelle braccia di altri genitori (sulla quale capacità di amare o orientamento sessuale non voglio esprimere giudizi ora) che roba potrebbe essere?
Perchè cari genitori adottivi o quasi si può non dire la verità ad un figlio adottato, poi se magari è del tuo stesso colore di pelle, te la cavi che ti assomiglia pure, ma in quel figlio ci sarà sempre e dico sempre qualcosa di strano. Un piccolo tarlo, un tassello che non combacerà mai e quella ferita tornerà a galla.
La ferita di non poter essere stato anche solo per 5 minuti in braccio alla donna che ti ha tenuto nel grembo e non aver potuto sentire vicino a te quel battito del suo cuore che ha scandito il tempo per nove mesi.
Lo chiamano utero in affitto perchè forse madre in affitto faceva brutto o forse perchè vogliono creare una certa surreale distanza tra madre e figlio. Ovviamente a parole perchè nella realtà dei fatti questo legame determinerà per sempre la vita e la storia di ognuno di noi.
Fonte: Sangeetha Bonaiti
NdA
Togliere le ragioni del desiderio è la peggiore cosa che possa capitare al genere umano, ma si sta piano piano realizzando, è sotto gli occhi di tutti che ci sono "infiniti altri desideri" che pretendono essere tutelati.
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PARTE 2)
<< I BAMBINI DI OGGI SONO ESATTAMENTE COME QUELLI DI IERI. >>
La stessa cosa non si può dire per le persone adulte. Ok sono tante, tutte diverse ed ognuna ha scelto la sua strada, il suo modo di realizzarsi, nulla da dire, sono adulti dicono ... possono autodeterminarsi, dicono ...
<< MA LE PERSONE DI OGGI PERCHE' NON SONO ESATTAMENTE COME QUELLE DI IERI ? >>
Ma poi c'è una categoria di persone, i "genitori", come le mamme ed i papà, che non possono cambiare proprio! Non avrebbe senso, anzi meglio, perderebbero il senso di essere loro i "geni" pro "creativi" dei loro figli, "loro" si spezzerebbero, ... figuriamoci "noi" che siamo figli loro!
Un esempio che mi viene in mente, un paragone che si può sperimentare nel regno animale potrebbe essere questo:
- che se un cucciolo di oca, ad esempio, subito dopo la nascita viene accostato e lasciato vicino ad un'altra specie animale (o umana perchè no? ...tanto che differenza c'è o ci sarebbe? ahah!).
Questi cuccioli annusando e vedendo per prima quell'altra specie animale, diversa dalla sua, comunque prenderebbe a seguirla, a chiederle cibo, latte, uova e biscotti ... ahah!!! Va bene insomma verrebbero "erroneamente" forzati a credere che quella che si trova davanti sarebbe la sua "specie di mamma" (non la bio-mamma). Ma invece, evidentemente così non è, e neanche sarà e neanche potrà "mai" esserlo!
E' invece una forzatura della natura, una rottura della "logica naturale", ... come potrebbe quella "specie di mamma" generare l'OCA ? E' un assurdo inspiegabile e che non ha ragion d'essere.
Non si dovrebbe fare per non confondere la "buona fede" dell'OCA, che suo malgrado per soddisfare una sua "naturale" esigenza, quella sì naturale, di vita a lei necessaria fin da piccola, essendo come tutti i cuccioli dipendenti dai suoi genitori, "quelli naturali" i bio-geniori, o almeno della stessa specie.
Poi un altro paragone, o meglio pensiero, che mi viene in mente potrebbe essere quello che "una cosa per essere vera e buona" deve poter essere applicabile a tutti ed in ogni luogo "contemporaneamente" e restare una cosa buona.
Ad esempio se si fa sparire l'acqua da tutta la Terra si starebbe bene? No! Allora l'acqua è bene che ci sia per tutti e continui a fare la sua funzione unica ed essenziale.
Altro esempio, se si fanno sparire tutte le donne su tutta la Terra si potrebbe stare bene? No! Allora la donna è un bene che ci sia ed abbia la sua funzione unica ed essenziale. ...
Ma c'è chi obbietta che in realtà si può fare "ARTIFICIALMENTE", sembra un'operazione matematica: ovulo+spermatozoo=feto (già persona in crescita, già in evoluzione, ndr). Poi sempre artificialmente lo si fa crescere fino a maturazione, si controlla se non ci fossero imperfezioni altrimenti si butta e si riprova con un altro e così via fino a quello buono, come predefinito dai parametri iniziali del progetto ...!
Che strano che gli adulti non riescono più a capire le cose semplici che pure i bambini capiscono senza nessuno sforzo.
Si vuole disgregare la famiglia, smembrare i rapporti affettivi interni, quelli esistenti e che si trovano dopo l'azione naturale del generare nuova vita.
Non ci sarà più bisogno di madri e ne padri, già: perchè affezionarsi, dipendere, crescere, maturare in un ambiente che tiene a te alla tua persona fin dall'essere "desiderato" …?
Ma perchè desiderare se si può mercificare tutto? Tutto sarà possibile, tecnologia, diritti degli uni a scapito dei diritti di altri più indifesi, ...
Un ambiente vale l'altro per crescere, non ci sono differenze. Poi invece saranno presto le leggi dello stato permissivo a tutte le possibili fantasie e mercificazioni autorizzate a regolamentare anche la Natura che più Natura NON SARA’.
AUGURI MONDO FUTURO
(non alla specie umana perchè forse sarà difficile ritrovarla)
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