#4 - Tempo perduto, ma importante!
Febbraio, tempo di Carnevale, "ogni scherzo vale!"
Io sto dalla parte vostra e vi racconto quello che ho visto, poi mi spiegherete voi cosa sarà servito.
Accomodatevi, racconto bene tutto, ed avrete una chiara descrizione.
Giorno lavorativo, il protagonista non lavora, si trova nella stanza da letto, grande, con uno scrittoio, oltre a comò, settimino, letto e comodini ed un grande armadio a sei ante color ciliegio, come tutti i mobili del resto. Sapete per la scenografia è importante la "location", ma qui siamo in piccolo, un qualcosa che potrebbe sembrare come una scena di una scenografia sopra un palcoscenico di un teatro.
Teatro? Teatrino vah! E' tutto così ridotto all'osso, non ci son protagonisti, non ci son personaggi, non ci son comparse ..., beh allora che stiamo a vedere a fare? Chi, e che cosa ci sarà mai da vedere stamattina?
Qui non ci sono pretese, ma da tutto quel trambusto che vedo crearsi intorno, si corre di la, si torna di qua, si aprono armadi, si cerca negli scatoloni e bidoni dei giocattoli, ecc ...
Un andirivieni che dura da un'ora circa, e questi sono solo i preparativi, quel povero letto ben fatto, qui sopra ora è tutto mischiato, tra vestiti, oggetti o giocattoli a pezzi, tutti ammonticchiati uno sopra all'altro.
Ma a che ora andrà in scena questo matiné casalingo? Non posso chiedere, non é dato sapere, solo aspettare e vedere. Va bene aspetto, qualcosa di bello o decente succederà, con tutti questi preparativi, non faraonici ma economici, comunque mi aspetto un esploit entusiasmante! ... Almeno lo spero.
Un'uscita modello "Corrida", quella con l'amato presentatore Corrado, e con un matto oppure un talentuoso di turno a cimentarsi in qualche cosa in cui crede. Stiamo a vedere. Si apre il sipario, anche se non c'é, capite a me, qui è tutto 'virtuale'!
SCENA PRIMA
Entra da destra un personaggio strano, certo è riconoscibilissimo! Ha un grande cappello a falda, lungo fazzolettone a triangolo legato intorno alla testa che copre naso e bocca, camicia a quadri ed un gillet di pelle marrone con sul petto una bella ed evidente 'Stella' ... cintura in evidenza sui blue-jeans ... e cinturone bianco con fondina, scesa appena sotto la vita.
Ha una pistola alla mano che fa roteare con molta maestria, cammina avanti e indietro a gambe larghe con fare da macho molleggiando sul bacino, ... che tipo strano! Ma che vuole fare? ... Si muove a scatti, impugna la pistola e mira verso sinistra, ... prende la mira, sta per sparare ... BANG!
Ma non c'è il botto! Esce solo un biglietto giù dalla canna della pistola con scritto in rosso grosso: "BANG"! Che emozione ha fatto prendere, senza spavento, ed un sorriso ha strappato!
Saluta facendo l'occhietto tutto contento, ... ma è tutto qui lo scherzetto, ed esce di scena salutando salutando!
PAUSA DI DUE MINUTI
SCENA SECONDA
Adesso si vede arrivare un tipo strano, strano da come è vestito, cappellino mignon di colore rosso in testa, ma più sulla destra, capelli ricci e blu che strabordano da tutte le parti. Un bel naso a palla tutto rosso davanti ad un enorme paio di occhiali troppo sproporzionati, ed un grandissimo papillon giallo in bella evidenza.
Veste una grandissima giacca verde scuro, perché ha un enorme pancione sotto che riesce a malapena ad entrare a forza, camicia a fiori con due evidenti 'straccali' (bretelloni, se volete capire). Ovviamente grossissimi pantaloni a misura del pancione e tiene in mano una borsettina da donna mezza aperta, ha pure tanti anelli e anelloni alle dita molto appariscenti.
E' molto buffo, si agita con movenze starne un po' effeminate, ... sembra...! Ampi sorrisi elargisce senza motivo, ammicca, da bacetti qua e la, sbatte velocissimamente le palpebre, WOW! Che tipo eclettico! Ma che fa?... Perché avvicina la mano verso di qua, ma ma, .. ma "SCHIZZ SCHIZZ"!
Ah ma allora voleva proprio bagnarci con quell'anellone puntato contro! Che burlone però è riuscito a sorprendermi e a farmi ridere sorprendentemente!
Saluta facendo l'occhietto tutto contento, ... ma è tutto qui lo scherzetto, ed esce di scena salutando salutando!
PAUSA DI DUE MINUTI
TERZA (ed ultima) SCENA
Attenzione! Vedo entrare piano piano la punta di una ... spada! Avanza avanza, eccola tutta quanta, e poi la mano, il polso, il braccio e ... ah! un paracolpi argenteo. E con un balzo si presenta innanzi un rude (ma poco eh) uomo tutto così bardato: allora spada nella mano destra, scudo argenteo impugnato a sinistra, elmetto che copre in parte la faccia con le pendici a protezione di naso ed orecchie.
Torso nudo, ma veste una specie di parannanza argentea che dovrebbe proteggere il nudo busto superiore, ah ecco sembra proprio un "antico romano", con sulla spalla destra un drappo rosso a mo di mantella. Si mostra in tutta la sua sicura forza e bellezza (tanto col casco non si vede niente, ahahah).
E' proprio impressionante, scultoreo si mette in posa e pose, come un modello da studio d'arte! ... Muscoli tesi al massimo (uguale a minimo, ahaha) sguardo fiero, questo è proprio l'atteggiamento da nobile condottiero. Vuole veramente impressionare per potenza a regalità gestuale... Questi 'romani' vogliono proprio pavoneggiarsi ancora a 'valorosi paladini della civiltà umana'!
Mah! Ma poi si dis-elma, depone lo scudo e la spada, e tutto sudato, ma felice di poter tornare a respirare a pieni polmoni, anche lui saluta facendo l'occhietto tutto contento, ... ma è tutto qui il siparietto? Ed esce di scena anche lui salutando salutando!
FINE SCEMATA!
No scusate FINE SCENE E SCENETTE!!
Divertiti, si o no?
OK, però questi pochi minuti di spettacolo sono passati che sembrano come un attimo se visti da fuori, ma visti da dentro, come abbiamo fatto noi, sono stati veramente tanti, lunghi, intensi, appassionati, ricchi, inaspettati, intraprendenti, sorprendenti e alla fine anche spettacolari! Non trovate? Che ne dite? Saranno piaciuti? E a voi? Cosa vi hanno lasciato?
E non siete curiosi di sapere a chi è stato destinato tutto questo tempo? Ma no forse hanno voluto solo scherzare ed è tutto tempo perduto, sprecato ...
Si, si è proprio così, date retta a me che ne so qualcosina più di voi, ... qui non c'è nessuna "rosa da coltivare", "da possedere", (suggerito da Saint-Exupéry) e... sembra nulla di importante, sono state solo tre scenette, una messa in scena! Ecco, ho trovato, una messa in scena al completo!
Ho capito, ha pure un senso questa cosa, siamo nel periodo di carnevale, messe in scena e carnevalate stupide o imbranate sono ammissibili, tutto è ammissibile in questo tempo matto! Non è vero? Quante volte le avete fatte pure voi, divertimenti e sballi in allegre compagnie, feste in casa, festoni, o per strada a ciarlare ridere e scherzare?
Ma qui c'è qualcosa di strano, non ci sono feste ne in casa ne fuori, non ci sono amici o altra gente con cui scherzare, voi eravate in maschera? No, credo di no, nessuno poteva sapere di questa esibizione, ... ma allora a chi è servito programmare questo spettacolo carnevalesco?
Ah! Scusate! Mancava un particolare ...
Non mi uccidete. Adesso arriva il bello! Beh questo ditelo voi dopo che vi avrò illustrato meglio la situazione di cui vi ho fatto spettatori, ma non vi siete accorti che tra di voi c'è anche un'altra persona? ... Dove?
Ah, sì è vero, è sempre il particolare che manca, e se non ve lo dico non finirà mai questa storia, altro che 2000 parole, ahahaha! Certo che sono bravo a far perdere tempo alla gente, girare intorno al nulla per ore ed ore come un incantatore di serpenti, ...
Scusate, è l'aria carnevalesca che ha preso il sopravvento, ritorno, ritorno all'oggi, al presente! Vi narro ancora, si, del particolare, da non trascurare, anzi, come dicono i migliori detective "è proprio dai più piccoli particolari che si comprendono le grandi cose", appunto, quale particolare, e quale grande cosa?
...
Sono un po' titubante e forse geloso, ma cedo, per voi cedo. Vi ho trascinato fino a questo punto, non mollate proprio adesso mi raccomando.
Il particolare che mancava di conoscere era ed è il ... COMPUTER!
Computer?...
Ed a che serve il compter in questa storia pazza?
Che cosa aggiunge di significativo ed essenziale?
Allora vi ho raccontato quello che ho visto io con voi da questa parte, non potendo stare dall'altra parte del collegamento:
avete avuto la descrizione della metà dell'universo che era in collegamento, in chiaro eh, ma per sapere dell'altra parte chi e cosa c'era, chiariremo, poco più avanti.
E che scherzo si potrà mai fare usando dei computer con gli schermi?!
Certo uno sta di qua, era sopra lo scrittoio, si poggiato sullo scrittoio, non lo avete notato, io si, in camera da letto, di fronte alla scenografia.
Ma l'altro allora dove sarà stato, perso nella rete di Internet, ed in quale angolo di mondo sarà posizionato?
Certo un computer laggiù da solo non serve a nessuno!
Quindi "benedetto narratore" ma ci vuoi dire almeno chi stava o si presuppone che stesse dall'altra parte a vedere le scene andate in onda in quei pochi minuti?
Una quindicina saranno durati, cinque minuti a scena più o meno, adesso non ricordo più bene, solo "l'essenziale" ricordo ... (suggerito sempre da Saint-Exupéry)
Beh allora approfitto della oramai ineludibile insinuazione letteraria, e vi dico che il computer si trovava in altra nazione, in europa dell'Est, in una povera cittadina di campagna, più o meno stessa latitudine di Roma, ma molto più ad Est, in una stanza decentemente arredata, l'unica decentemente riscaldata rispetto a tutte le altre, due teste e quindi due persone spettatrici, una signora ed un bambino, piccolo, minuto rispetto alla stazza della donna che lo sovrastava abbondantemente, ...
Se io guardavo dentro il computer nella stanza da letto vedevo loro di là, ed immagino che se loro guardavano nel loro schermo vedevano la stanza da letto di qua! ...
Eravamo in connessione ed in trasmissione in diretta streaming (usavamo solo Skype tutti e due, niente di speciale).
Ma non vedevano altro, ... vedevano "quello" che di volta in volta si camuffava, cioè di volta in volta usando una maschera diversa, non vedevano il letto ecc, ma la scena si presentava davanti all'armadio di legno che faceva da fondale, e chi si camuffava lo si vedeva passare o sostare davanti, più o meno a mezzo busto o tutto intero se più distante, quell'attore che inscenava i tre personaggi di carnevale, entrare ed uscire da un lato o dall'altro, dello schermo.
La signora robusta si chiama "Nadia" (direttrice),
Il piccolo si chiama "Ivan"
(e funge da 'rosa'),
l'attore si chiama "Benedetto
(e funge da 'Piccolo Principe',
anche se "piccolo" non lo è più da un pezzo, ahaha!)
Scusate non è a caso, ma a causa delle ristrettezze economiche della produzione, narratore e attore sono stati inglobati da una sola persona!
♥️
Molti avranno capito, ma non tutti, per cui ora vi annuncio nel finale le cose al dritto che avete avuto la compiacenza e pazienza di digerire alla rovescia.
Tutti hanno assistito, come voi, ad uno spettacolo "MUTO", nessuna frase, nessun suono, ... eppure si è comunicato.
Si ho comunicato, ho cercato di comunicare a migliaia di chilometri di distanza, attraverso freddissimi mezzi di comunicazione, qualcosa di meraviglioso che mi scoppia nel cuore, come la contentezza che avevo dentro, lo struggimento da mostrare felicemente al piccolo 'Ivan', nostro destinato figlio adottivo, rimasto lì in istituto in attesa del secondo, ultimo e definitivo incontro, che lo avrebbe portato nella nuova avventura della sua già travagliata piccola vita di bambino.
Avrà pre-assaporato la gioia di essere amato, anche senza conoscere la sua lingua?
Avrà ricevuto il muto messaggio che da qui ho fatto partire?
Senza conoscenza ci si può già amare?
Sarebbe stato più pronto al suo prossimo "salto nel vuoto"?
Avrebbe affidato la sua vita e la sua anima buona a questo "pazzo sconosciuto"?
Avrebbe trovato pace alle sue ire e lotte interiori?
E risposte alle sue domande, le avrebbe trovate?
Si poteva fidare di un altro, che doveva "essere per sempre"?
Potrà trovare il faro della sua vita, fermo, sicuro, immobile, silenzioso?
<< Quel pazzo scatenato avrà posto nel suo cuore per il mio amore? Un posticino speciale tutto per me? >>
Per questo ho aperto il sipario del mio cuore, per volerlo già amare.
Per questo lui, dopo appena sei anni di convivenza si lascia ancora amare, e ci risponde con il suo amore naturale:
«Ti amo» - disse il Piccolo Principe.
«Anche io ti voglio bene» - rispose la rosa.
__________________♥️__________________
QUESTA È UNA STORIA VERA
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