VFlower backstory

Affermo anche qui che gli headcanon che scrivo presumono che i vocaloid non siano robot ma esseri umani. (In questa storia userò pronomi femminili per Flower e non voglio offendere nessun non binary) Flower è nata in una famiglia piuttosto normale di tre persone: lei e i suoi genitori. Suo padre era giapponese e sua madre era brasiliana. Anche sua zia e suo cugino (più grande di lei) vivevano nella stessa città, in Giappone. Da piccola, non era una bambina molto carina: aveva i capelli sporchi e lunghi fino al ginocchio, spesso legati in due grandi trecce, era sempre vestita con gli stessi vestiti: gonna al ginocchio, corsetto stretto e camicia bianca sotto. Ai piedi sempre le stesse vecchie scarpe e calzini semi-rotti lunghi fino a sotto il ginocchio. (NON VOGLIO OFFENDERE NESSUNO CHE STIA LEGGENDO QUESTO, SIAMO TUTTI BELLI A MODO NOSTRO! <3) Era sempre così sporca perché i suoi genitori non si preoccupavano di aiutarla con l'igiene e la pulizia. Il padre di Flower era un uomo molto maschilista: non lasciava mai uscire sua moglie di casa e aveva deciso che Flower sarebbe cresciuta fino a diventare una casalinga. Perché? Perché per lui una donna non era nessuno. Per lui, l'unico lavoro che le donne dovevano fare era crescere i figli, preparare cibo e prendersi cura della casa. Man mano che Flower cresceva cominciò ad essere sempre più insicura di se stessa: si sentiva davvero brutta. Aveva occhiaie, brufoli, apparecchio ai denti, vestiva male e aveva i capelli orribili, o almeno, questo è quello che pensava. Come se non bastasse, ha anche iniziato a sentire la sensazione di non sentirsi una ragazza, tanto meno un ragazzo, questo pensiero la angosciava molto. Ogni volta si lamentava delle sue insicurezze con i suoi genitori, ma non sembravano darci il minimo peso. "Passerà", dicevano a volte, o "Ci sono persone che hanno problemi più seri", hanno anche detto. Ma per Flower non sembrava mai passare. A causa di questi pensieri aveva anche iniziato a soffrire di autolesionismo. All'età di 14 anni, si stancava di piangere davanti allo specchio ogni volta che passava davanti ad esso, ed era ancora più stanca di avere momenti di crisi quando pensava di non sentirsi una donna, così decise di cambiare. Per cominciare, si voleva sistemare i capelli: aveva bisogno di averli corti, come quelli di un ragazzo. I suoi genitori non le avrebbero MAI permesso di tagliarli come voleva, quindi una sera prese le forbici dalla cucina e le nascose tra la fine del corsetto e l'inizio della gonna. Poi si chiude in bagno e ed andò davanti allo specchio. "Eccoci qui", pensò. Diede un'ultima occhiata ai suoi capelli, e poi senza pensarci due volte, ZAC! Si tagliò i capelli lunghi, che in meno di 3 secondi si sono trovati tutti sul pavimento. Si guardò allo specchio orgogliosa di se stessa: scompigliò i suoi nuovi capelli e disse: "Ecco, l'ho fatto, non si può tornare indietro". Era pronta a tutto. Suo padre l'avrebbe sicuramente picchiata e insultata e come minimo l'avrebbe sbattuta di casa, perché per lui le ragazze devono essere il più femminili possibile. Ma Flower non era una ragazza, se lo sentiva. Era non binary. Quando Flower fu uscita dal bagno fu il delirio. Ti risparmierò i dettagli, dirò solo che tutto è finito con l'imprigionamento di Flower in cantina e che quando avrebbe potuto uscire di nuovo lo avrebbe fatto solo con un cappuccio in testa. Per suo padre, NESSUNO avrebbe dovuto vedere il nuovo taglio di capelli di Flower. Ma ormai era partita e non poteva più fermarsi. Flower usciva di casa comunque e senza cappuccio, ovviamente segretamente. Aveva iniziato ad andare a casa di sua zia e di suo cugino, che fortunatamente sostenevano la sua idea e le sue scelte, e che quindi avevano deciso di aiutarla dando i vecchi vestiti di suo cugino, da ragazzo. Flower si sentì rinata. Oltre a tutto questo, dopo la scuola, suo cugino le ha dato lezioni di chitarra elettrica. Flower amava follemente questo strumento, succedeva che suonasse tutto il pomeriggio, fino a quando arrivava il momento di tornare a casa sua fingendo che non fosse successo nulla. In pratica, usciva di casa per andare a scuola, con il cappuccio e i vestiti di tutti i tempi, ma prima di andare a scuola, andava a casa di suo cugino e cambiava, indossava i vestiti di suo cugino e si toglieva il cappuccio, e solo più tardi poteva andare a scuola. Dopo la scuola andava a casa di suo cugino e suonava la chitarra, poi si vestiva e tornava a casa sua. E tutto questo a soli 14 anni! Per il suo quindicesimo compleanno, sua zia e suo cugino le avevano regalato una chitarra elettrica tutta sua, ci avevano anche scritto una dedica su di essa: "devi solo essere quello che ti senti". Quando la ricevette, Flower poté tranquillamente affermare di essere la persona più felice del mondo. Sfortunatamente per lei, pochi giorni dopo, suo padre cominciò a diventare sospettoso, così un giorno decise di seguirla. E poi scoprì tutto. La portò subito a casa e, una volta lì, la picchiò come non aveva mai fatto. Le lasciò due enormi lividi alla bocca dello stomaco. Flower non ci prestò molta attenzione, ormai era abituata alle percosse, ma ciò che la fece davvero esplodere di rabbia e frustrazione, quando suo padre prese la sua chitarra e la gettò nel camino, dove bruciò e irrimediabilmente si trasformò in fumo.
Quella notte Flower piangeva sul letto e decise che voleva finirla qui. Suo padre non l'ha accettata per gusti, orientamento sessuale e personalità? Va bene, sarebbe scappata. Pensando questo, si ricordò la frase scritta sulla sua chitarra, ora bruciata. Rapidamente buttò quattro cose in uno zaino, e attenta a non fare rumore, uscì dalla finestra. Rimase per strada per 3 giorni, non mangiò nulla, bevve acqua dalle fontane e dormì sulle panchine del parco. Continuava a promettere a se stessa che avrebbe trovato una soluzione migliore di così, ma aveva solo 15 anni, come avrebbe fatto? Fortunatamente la sera del quarto giorno, quando Flower era già "a letto" sulla panchina del parco, passarono due cantanti vocaloid, Len Kagamine e Miku Hatsune. Vedendo quella ragazza (o ragazzo) tutta sola sulla panchina volevano andare a chiederle se aveva bisogno di aiuto e la invitarono a passare la notte con loro. Flower, che non aveva voglia di rimanere un'altra notte per strada, accettò la proposta. Parlando con lei, Miku e Len scoprirono la sua passione per la musica e la chitarra. Le hanno chiesto se anche lei avesse potuto imparare a cantare, Flower ha risposto che non lo sapeva, ma hanno promesso che le avrebbero insegnato. È così che Flower ha anche preso parte ai vocaloid ed è tornata ad essere felice.

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