Capitolo 6: Ele l'invisibile

Devo decidermi a tagliare i capelli, stanno diventando troppo lunghi e ingestibili, ci vuole troppo tempo per lo shampoo e troppo tempo per asciugarli.

In fretta, di fronte allo specchio, cerco di darmi un'aria presentabile prima di andare a scuola.

Non sono una che perde troppo tempo a rimirarsi, soprattutto perché non mi piace. Ultimamente lo faccio davvero poco.

Cerco di essere sempre in ordine, sono maniaca della doccia e dello shampoo, sì questo sì, ma non amo truccarmi e vestirmi in maniera particolare. Anzi, sarebbe meglio dire che il mio non è un vestirti, bensì un "coprirsi". E ultimamente da questo punto di vista va sempre peggio.

Felpe oversize, pantaloni larghi, salopette... Questi sono i miei abiti, anzi questa è la mia divisa. Per non parlare dei colori. Per me ne esiste solo uno: il nero! Nero chiaro o nero scuro, come mi prende in giro il don. Sì perché quando sono particolarmente allegra oso con il grigio scuro!

Cerco di passare inosservata, voglio essere quasi trasparente agli occhi della gente che mi circonda, non voglio suscitare attenzione insomma. Ma non perché mi senta particolarmente brutta o chissà quali manie persecutorie abbia. Non voglio gli occhi addosso e basta.

Per il resto sono abbastanza normale, nel mio metro e sessanta di non altezza e nei miei 54 kg di peso, sono nella norma direi, insomma non sono Belen Rodriguez, ma neanche l'ultimo cesso sulla faccia della terra.

Come dice una canzone di Tiziano Ferro: "Hai gli occhi di tuo padre e la bocca di tua madre, sul tuo viso loro due stanno ancora insieme".

Effettivamente per me questa strofa calza a pennello. Ho gli occhi di mio padre, un colore indefinito misto fra il verde, grigio e nero e la bocca rossa e carnosa della mamma, ho anche i suoi capelli, sottili, lisci, castano scuri. Carnagione chiara come lei, e le sue stesse forme. Ma lei il suo corpo non lo nascondeva mai come faccio io, era bellissima. E quando ero piccola mi aveva abituato come faceva lei a non vergognarmi del mio corpo e a non nasconderlo.

Diciamo che i miei genitori avevano delle idee abbastanza "free". Sono cresciuta in una famiglia dove era vissuto tutto con naturalezza. In casa si girava tranquillamente senza tanti vestiti addosso e ho visto spesso i miei genitori in atteggiamenti "molto" affettuosi.

Ma questi ora sono solo ricordi... e sto facendo tardi come al solito.

Ora sono Eleonora "l'invisibile", meno mi notano e meglio mi sento.

E per il momento sono 'Eleonora la ritardataria'.

Le urla di Samuel le sento, sono già tutti sul pulmino e manco solo io. No, niente giubbotto, basta la felpa, c'è il sole e siamo ad aprile, qui al mare non fa freddo.

E corro, anzi volo per le scale trascinando lo zaino con i libri.

«Ma non è possibile, tutte le mattine la stessa storia» Samuel alza gli occhi al cielo e mi spinge dentro al pulmino. E ride «Sei sempre la solita ritardataria!»

«No, è che ci ho messo tempo a cercare di dare un senso ai miei capelli» dico indicando quella sottospecie di chignon che ho provato a fare soltanto con i ciuffi laterali e lasciando sciolti e lunghi sulle spalle il resto della capigliatura «Tempo perso, visti i risultati...» e lui mi guarda e continua a sorridere con quei denti bianchi che risaltano sul nero della pelle.

Samuel ha diciannove anni ed è brasiliano, cioè è nato in Brasile, ma poi praticamente sin da piccolo si è trasferito in Italia. Ha una storia più sfigata della mia, ma qui comunque siamo tutti sfigati. Lui però per me è speciale. E' il mio vicino di stanza, ed è l'unico con cui ho legato seriamente. E' l'unico che conosce un po' dei mostri che mi porto dentro, e io conosco i suoi. E' l'unico con cui condivido le mie 'sigarette magiche'. E quindi se mi cazzià invece di mandarlo a cagare, come faccio regolarmente con gli altri, gli sorrido e gli mando un bacino con la mano.

Una delle prime notti dal mio arrivo alla casa famiglia ho avuto uno dei miei soliti incubi ricorrenti e le mie urla lo hanno svegliato, ha bussato alla mia porta e da allora è iniziata la nostra amicizia.



Grazie di cuore a chi ha letto fin qui, grazie per il tempo che mi avete dedicato!!

Cosa ne pensate? Forse i capitoli sono un po noiosi? Sto provando ad introdurre tutti i vari personaggi. Ditemi se va bene o se devo correggere qualcosa, accetto consigli!!!

Vi amo tutti!!!

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