Capitolo 37: Notte irrequieta

Non riesco a dormire. Ormai da più di un'ora mi sto rigirando irrequieta nel letto. Ho messaggiato per tutta la serata con Davide che domani ha gli esami, ed è giustamente in agitazione. Chi non lo sarebbe? Forse un po' di ansia l'avrà trasmessa anche a me, per questo non riesco a riposare!

E se invece di dire cazzate provassi a essere sincera con te stessa Eleonora? Una volta per tutte! L'ansia ti viene perché come al tuo solito non ne combini una giusta! A cosa è servito sbaciucchiarti Davide se non è lui che ti riempie i pensieri? Cosa hai ottenuto? Sai benissimo che il tuo modo di fare da impulsiva non ti porta mai ad avere i risultati giusti!

Maledetta coscienza del cazzo! Ma non mi lascia mai tranquilla. Lo so che tutto quello che ho combinato con Davide è stato un grosso errore. Non dico che non mi sia piaciuto, no, questo no. Ma non mi ha trasmesso nulla. Nessuna emozione, nessun sentimento, è stato solo un fatto fisico. Solo l'attrazione del momento. Solo per fare un dispetto a quello stronzo che prima mi ha fatto tremare le gambe e poi è andato a palpare quell'altra.

Prendo il telefono dal comodino. Spero sempre di trovare la notifica della richiesta di seguirmi su insta di Emanuele, ma anche questa volta nulla. E se facessi io il primo passo? Se gliela inviassi io? Vorrei tanto fargli il mio in bocca al lupo per l'esame di domani, non so, vorrei essergli vicina in qualche modo. Chissà cosa starà facendo ora? Sarà anche lui in apprensione come Davide. Ma no! Non credo proprio! Me lo immagino in compagnia di qualche ragazza a fare di tutto e di più, altro che ansia per gli esami. Mica è stupido come me che perdo tempo qui a pensarlo e a sperare che lui faccia lo stesso nei miei confronti!

Mi alzo. È inutile rimanere qui a letto senza dormire. Spalanco le imposte in legno della finestra della mia stanza e mi ritrovo ad ammirare una luna piena bellissima, la sua luce rischiara tutta la notte. Con il telefono faccio un breve video e lo posto come storia su Instagram. Ma come sto diventando romantica! In realtà spero che lui guardi la mia storia così da farmi capire che un po' io ci sono nei suoi pensieri, come lui lo è nei miei. Ma che mi prende? Davvero, sto diventando esageratamente sdolcinata!

Ormai di dormire proprio non se ne parla, sono sveglissima! Uscirò in giardino a prendere una boccata d'aria e a fumare una sigaretta con la speranza di schiarirmi le idee e riuscire a rilassarmi. A quest'ora dormono tutti, cerco di fare in silenzio. Attraverso il lungo corridoio dove si trovano le camere da letto, le porte sono tutte chiuse, tranne quella della stanza dove sono ospitati i bambini più piccoli. Scendo lentamente le scale, passerò per la cucina, spero che in frigo ci sia una buona lattina di birra ghiacciata, di quelle che il Don prende al discount dove fa la spesa. C'è!

Mentre mi avvicino al portone mi rendo conto che la chiave non è nella solita postazione dove il Don la lascia ogni sera dopo aver chiuso, è infatti inserita nella serratura. Qualcuno ha aperto per uscire e l'ha lasciata lì. Qualcuno che come me forse non riesce a dormire ed è uscito per respirare un po' di aria fresca. Qualcuno che è seduto alla panchina sotto gli alberi di ciliegio che si trovano alla destra del cancello di ingresso. Sta fumando. E dall'odore che mi arriva capisco anche 'cosa' stia fumando! Solo una cosa emana questo effluvio paradisiaco che io conosco benissimo. L'ombra misteriosa sta fumando una 'sigaretta magica', e ho anche capito a chi appartiene la sagoma che, man mano mi avvicino, appare sempre più chiara.

«E bravo a mister Albania! Si fuma in solitudine? Se ti becca il Don sono cazzi amari, lo sai questo?»

Ergi ha un sussulto e si alza bruscamente in piedi. «Eleonora, quasi mi facevi prendere un colpo!» Poi si risiede tranquillo facendomi segno di sedermi vicino a lui. Mi fissa con un sorrisetto fesso sulle labbra. Sarà il fumo che gli fa questo effetto? E mentre sto per dirgli di piantarla di ridacchiare, mi rendo immediatamente conto che sono uscita in giardino in pigiama, che consiste in un mini pantaloncino e una canotta corta che lascia scoperta la pancia.

«Ma esci ogni notte vestita così in giardino?» Mi chiede mentre aspira un altro tiro. Per qualche secondo lo vedo trattenere il respiro come per gustare il fumo, e poi espira lentamente dal naso. «No, perché se posso godere di questo spettacolo ogni notte, mi prenoto già da ora!»

«Fai poco lo spiritoso!» Detto da una che praticamente è seminuda non deve sembrare una minaccia molto paurosa. Incrocio le braccia al petto come a cercare di coprirmi di più. «Sei fortunato che sia stata io ad uscire. Se ti avesse visto qualcun altro certo non l'avresti passata liscia! E piantala di guardarmi con quell'aria da maniaco! Non hai mai visto una ragazza in pigiama?» Il mio tono di voce si è sensibilmente alterato ora. Ma proprio non ce la faccio a trattenermi.

«Dai, vedo che hai una birra con te. Siediti, dividiamo birra e joint come due vecchi amici, ti va? E io ti prometto che smetto di fissare il tuo pigiama e quei bellissimi fiorellini che hai lì!» E indica con la mano all'altezza del mio seno i capezzoli che sono diventati evidenti sotto il tessuto sottile. Ma che faccia tosta che ha questo ragazzo.

Non gli rispondo, preferisco tenere per me la sequela di insulti che vorrei rivolgergli. Mi giro sui miei passi e velocemente rientro in casa. Lo sento farfugliare qualcosa sul mio caratteraccio e sulla mia mancanza di socialità. Torno in camera, e anche se davvero non ho più sonno, mi distendo sul letto. Riprendo il telefono e sbircio se qualcuno ha visualizzato la mia storia su insta. Il mio cuore ha un sussulto. Tra le prime visualizzazioni della storia c'è lui: Emaestri. Beh, forse un po' nei suoi pensieri ci sono...

Sto per poggiare il telefono sul comodino quando arriva una notifica: Emaestri ha chiesto di seguirti. Sorrido come una deficiente allo schermo del mio cellulare, fisso quella scritta per qualche secondo. Domani accetterò, non ora. Non vorrei pensasse che non aspettassi altro. Poggio il telefono sul comodino mentre ancora sto sorridendo. Sicuramente ora dormirò più tranquilla.

Ergi ed Eleonora hanno decisamente molte cose in comune, anche un'abitudine alquanto discutibile: la passione per le "sigarette magiche". Vorrà significare qualcosa questa loro strana affinità?

Intanto Emanuele finalmente si decide ad inviare la fatidica richiesta su Instagram! Siamo finalmente in fase di avvicinamento?

Grazie per esserci sempre! Come al solito se vi va, lasciate qualche commento e una preziosa stellina! Grazie a tutti! 😍

*****Se volete seguirmi anche su Instagram il mio profilo è @emmeffebooks******

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