Capitolo 30: Un po' di serenità

È passata una settimana dalla visita al mio 'papo', il tempo è volato e non me ne sono neanche resa conto tanto sono stata presa dalle verifiche e dalle ultime interrogazioni a scuola. A guardarmi dall'esterno non mi riconosco più. E chi lo direbbe mai, sono quasi diventata Eleonora la 'secchiona'. Il quasi è d'obbligo perché questo ruolo mi si addice davvero poco, però in questi ultimi giorni di scuola mi sono davvero impegnata tanto. Ho recuperato quella merdaccia di cinque stentato che avevo in economia aziendale, e sono matematicamente sicura di non aver alcun debito: in parole povere sarò promossa! Sono davvero fiera di me, quest'anno scolastico non è stato per niente facile: il trasferimento a metà percorso di studi, nuova classe, nuovi professori, il tutto complicato dal mio caratteraccio. Però ce l'ho fatta! Aspetto solo la conferma dalla pubblicazione dei risultati finali e poi sarò pronta ad affrontare un'estate di festeggiamenti e follie. Cioè in parole povere ho in programma di raggiungere la spiaggia più vicina alla casa famiglia e stravaccarmi, rigorosamente all'ombra, con la sola compagnia di un telo mare, delle cuffiette e della musica.

Durante il viaggio di ritorno dalla visita a mio padre il Don e Teresa mi hanno comunicato una cosa che mi ha lasciato sbalordita. I miei nonni materni, anzi in particolar modo mia nonna, hanno sempre contribuito economicamente al mio mantenimento. Anche ora che sono in casa famiglia, ogni mese dall'Albania arriva un bonifico per le mie spese personali e in aggiunta anche una quota in beneficenza per la struttura. Io sono restata davvero senza parole a questa notizia. Della serie paghiamo purché non ci rompa fisicamente le palle. Lo so che può sembrare un modo crudo per descrivere la cosa, purtroppo però corrisponde esattamente alla realtà. Ora capisco tante cose, tipo anche il fatto di avere una stanza tutta per me. Sono l'unica oltre a Samuel. Ma non voglio che questo agli occhi degli altri mi metta in cattiva luce, non voglio sentirmi privilegiata in nessun modo. Da quando sono qui ho sempre cercato di rendermi utile, anche perché tra le ragazze sono la più adulta, e ora più di prima cerco di darmi da fare. Tipo in questo momento che sono in terrazza a stendere il bucato! Sento gli schiamazzi gioiosi dei ragazzi in giardino che stanno giocando a non so cosa con Samuel che tenta di sovrastare con il suo vocione le loro urla. Ecco, in questo momento mi sento in pace con me stessa, mi sento quasi felice. Una sensazione di serenità mi pervade. Da tanto non mi sentivo così tranquilla e ben disposta nei confronti dell'umanità che mi circonda. Starò diventando una persona quasi normale?

La vibrazione del telefono mi fa ritornare prontamente alla realtà. È Camilla:

Ehi, sei sparita! Che cazzo ogni tanto potresti pure sforzarti con le dita a mandarmi un messaggio!

                                

                                           Hai ragione!!! Lo sai come sono fatta, dai, non te la prendere. Novità?


E certo che ci sono novità! Oggi hanno fatto i consigli di classe e domani escono i quadri! Che fai vieni o per muoverti da lì devi fare domanda di espatrio?

                          

                                   Ahahahah, certo che vengo a vederli. Mi organizzo e ti faccio sapere entro                                      questa sera!


Escono anche le ammissioni per quelli di quinta...

                                                  

                                  E quindi? Cosa vorresti dire con questo?


Dico solo che domani mattina ci sarà un bel po' di bella gente, tipo i cugini Maestri!

                     

                                  Noooo così mi fai salire l'ansia. Dopo quella sceneggiata il giorno                                                        dell'assemblea non li ho più visti!


Ma non dirmi che non li hai pensati, che proprio non ti credo!

                   

                                Sì, me li sogno anche la notte ahahah ma chi li pensa! Dai poi ti faccio                                                sapere a che ora ci vediamo!


Rimetto il telefono in tasca. Devo scendere a chiedere il permesso al Don per andare domani mattina a Foggia, spero non rompa. 

Camilla a volte è proprio scassa palle! Secondo lei io dovrei passare il mio tempo a pensare ai cugini Maestri? Ma per chi mi prende? Ma pensa che non ho altro per la testa?

Sorrido.


P.s.: il linguaggio usato nei messaggi tra Ele e Camilla sicuramente non sarà grammaticalmente corretto, ma è solo un modo per rappresentare due ragazze adolescenti che parlano tra loro senza andare troppo per il sottile!


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